Tuesday, March 19, 2013

Verso una piccola era glaciale?

http://www.tankerenemy.com/2013/03/verso-una-piccola-era-glaciale.html

Verso una piccola era glaciale?

“Nemo”, la furiosa tempesta di neve che ha colpito nel mese di febbraio gli Stati uniti orientali è inscrivibile, come altri fenomeni, in uno scenario di cambiamenti naturali o è la conseguenza di interventi militari? Dane Wingington ritiene che l’impulso principale alle fluttuazioni climatiche estreme sia dato dalla geoingegneria clandestina.

Il clima ed il tempo sono sistemi complessi con molteplici variabili in gioco e così sembra difficile stabilire quali fattori incidano maggiormente sugli eventi meteorologici. Sembra, perché, quando si ricorda quanto siano massicce e costanti le attività di manipolazione, si è costretti a concludere che l’azione “umana” è comunque determinante.

La dispersione di particolato igroscopico è all’origine di una riduzione complessiva delle precipitazioni soprattutto in alcuni paesi. Le mappe della siccità degli Stati Uniti testimoniano chiaramente una penuria di piogge e l’assottigliamemto del manto nevoso. Non mancano, però, le eccezioni: così si scatenano burrasche, uragani, blizzards. Le tormente di neve sempre più spesso sono definite con il neologismo “tempeste di neve pesante bagnata”: esse di solito causano ingenti danni agli alberi, alle linee elettriche, agli edifici. Il neologismo, coniato e diffuso da canali meteo di disinformazione, come “Weather channel” di "ClassMeteo TV", denota l’artificialità del fenomeno.

Ci chiediamo in che misura questa morsa di gelo che ha attanagliato il New England sia da collegare a variazioni subìte dalla Corrente del Golfo: è noto che le grandi correnti marine rappresentano un fattore essenziale nella distribuzione termica e dell’umidità nel pianeta. Gli oceani trasportano oltre metà del flusso globale di calore dall’equatore ai poli. Quali sono le ripercussioni delle attività di geoingegneria marina (fertilizzazione degli oceani soprattutto con il ferro) sulle correnti fredde e calde, sulla loro direzione e salinità? Se la salinità della Gulf stream dovesse diminuire, a causa dello scioglimento del pack, la corrente calda potrebbe attenuarsi o deviare in modo sensibile.

Gli equilibri biologici e climatici sono molto delicati. All’origine dei vari sconvolgimenti atmosferici sono decisive lo spostamento e l’interruzione delle jet streams, operate in particolar modo attraverso armi elettromagnetiche. Un effetto domino può spiegare perché la geoingegneria aerea e quella marina stiano creando una micidiale sinergia foriera di aberrazioni sempre più evidenti, forse anche di una piccola era glaciale.


Fonti:

- Redazione di “Segni dal cielo”, Tempeste di neve e freddo glaciale: la Corrente del Golfo si sta fermando, 2013
- D. Wingington, Winter storm Nemo, 2013

Articolo correlato:
Sofia Smallstorm, Scie chimiche e homo novus, 2012

6 comments:

  1. Ma non si vergognano di citare quale 'fonte' segnidalculo?

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  2. Strakkino, fammi capire, l'estate scorsa quando faceva caldo (ovvio) berciavi che le minchiascie servivano a non far piovere e ad assetare l'umanità; ora che è inverno e fa freddo (ovvio) berci che le minchiascie servono a far scatenare un'era glaciale.
    La prossima estate, ne sono certo, ricomincerai a berciare sulle minchiascie e la siccità.
    Strakkino, sei un coglione.

    Ubi maior, Strakkino cessat.

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    1. Ma infatti il vero scopo delle scie chimiche è far sembrare strakkino un coglione, direi che valgono fino all'ultimo centesimo di spesa :D

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    2. sai no la famosa cantilena ...

      se fa caldo è colpa delle scie
      se fa freddo è colpa delle scie
      se c'è il sole è colpa delle scie

      ecc.... ecc.... ecc....

      Non è altro che un fuffaro

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