http://valdovaccaro.blogspot.it/2013/04/la-grande-germania-dello-spread.html
LA GRANDE GERMANIA DELLO SPREAD
DOCUMENTO 1 (dal blog di Andrea Carantini [CaranCini, pagliaccio straccione])
LETTERA DAL CARCERE DI GERD ITTNER
Gerd Ittner in Portogallo quand'era ancora libero
INCARCERATO IN GERMANIA PER REATO DI OPINIONE
Bayreuth 17 marzo, Miei cari amici francesi, un cordiale ringraziamento per la numerosa corrispondenza che ho ricevuta e che ancora ricevo da parte vostra. Ricevo delle lettere e delle cartoline dall’Italia, dalla Svezia, dall’Inghilterra, dalla Croazia, dal Belgio, dall’Algeria, dagli Stati Uniti – ma tra le lettere provenienti dall’estero le più numerose sono quelle dalla Francia. Questa simpatia che viene d’oltre Reno mi fa molto piacere e ha molta importanza per me. Ma essa mi mostra anche quanto i francesi siano sensibili alla questione dei processi per reati d’opinione nella RFA (Repubblica Federale Tedesca). Questa sensibilità per ciò che accade in Germania è decisamente giustificata poiché quest’ultima, con i suoi procedimenti giudiziari contro i dissidenti del pensiero e la sua censura delle opinioni sgradite è, a causa della sua influenza economica e politica in seno all’Unione Europea, un pericolo crescente, una minaccia sempre più sinistra per i paesi e per i popoli dell’Europa. I procedimenti giudiziari per reati d’opinione sono oggi, nella RFA, peggiori di quanto non fossero ai tempi della RDA (Repubblica Democratica Tedesca).
LEGGE SPECIALE ART 130 CONTRO LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE
Il declino di quest’ultima non ha portato la libertà ma una dittatura oppressiva. Prima del 1990, nella Germania Ovest c’era più libertà d’opinione di oggi! Con la scomparsa della RDA il popolo tedesco non ha guadagnato un po’ più di libertà d’opinione ma ha guadagnato una legge speciale e anticostituzionale contro la libertà di espressione, e cioè l’articolo 130, che è stato sempre più applicato.
CADUTA DEL MURO DI BERLINO E CRESCITA DELLA CENSURA
Chi avrebbe pensato, nel 1989, quando cadde il Muro di Berlino, che vi sarebbero ancora state, nel 2013, in Germania, delle persone perseguite e messe in prigione semplicemente perché le loro idee non piacciono al regime? A che pro essere venuti a capo della RDA se la costrizione, la censura e la caccia ai dissidenti sono altrettanto spietate anzi persino peggiori nella RFA odierna?
IPOCRISIA DELLA POLITICA E DEI MEDIA
Gli uomini politici e i media della RFA deplorano la persecuzioni delle opinioni in Cina e in Russia – quando nel loro stesso paese esercitano delle pratiche identiche contro i propri stessi dissidenti! Non si potrebbe mettere più chiaramente in evidenza l’ipocrisia degli uomini politici e dei giornalisti! E poiché stiamo parlando di menzogne, quale credibilità accordare a dei resoconti storici che non si ha il diritto di sottoporre a critica e che non si possono contestare con dei buoni argomenti? Per delle persone che riflettono e che sono sincere, questi resoconti storici non hanno nessuna credibilità – poiché la credibilità presuppone che un argomento sia sottoponibile alla critica, che se ne possa dubitare, e che si possa esprimere liberamente la propria opinione.
PRIGIONIERO POLITICO DELLA REPUBBLICA FEDERALE PER LE MIE CRITICHE ALLA VERSIONE UFFICIALE DELL'OLOCAUSTO
Non sono i revisionisti che temono la libertà di espressione e la discussione aperta e non censurata sulla questione dell’”Olocausto”. La versione ufficiale dell’”Olocausto” può reggere solo grazie alla proibizione delle opinioni, ai procedimenti giudiziari per reati d’opinione, alla dittatura. Questo la dice lunga sulla versione ufficiale dell’”Olocausto”. Io sono qui, sotto la dittatura della RFA, incarcerato in quanto prigioniero politico, unicamente per aver espresso delle opinioni che non piacciono al regime e a una lobby internazionale.
LA GERMANIA STA UMILIANDO ED INCARCERANDO I DISSIDENTI
Vengo perseguito, sotto la dittatura della RFA, solo in quanto dissidente, poiché combatto per il mio diritto alla libertà di pensiero e alla discussione aperta – diritti garantiti a tutti gli uomini dalla Convenzione dei diritti dell’uomo della Nazioni Unite. La dittatura odierna in Germania umilia questi diritti e getta in prigione i dissidenti come me solamente in ragione delle opinioni che vengono espresse.
UN REGIME CHE NON SOPPORTA LA CRITICA PUÒ SOLO CROLLARE
Detto altrimenti: in condizioni come queste, la versione ufficiale dell’”Olocausto” che la dittatura ci presenta è una grave minaccia per la nostra libertà e per la democrazia. Ora, la storia ci insegna che ogni regime che non sopporta la libertà di espressione crollerà! I regimi che mettono in atto procedimenti giudiziari per reati d’opinione e la censura sono condannati a sparire! La RDA è crollata – la RFA seguirà!
LA GERMANIA NON AVVELENERÀ L'EUROPA CON LA SUA DITTATURA
Essa non avvelenerà l’Europa con la sua dittatura. La libertà vincerà! La libertà di pensiero per tutti gli uomini!Miei cari amici francesi, voglio ringraziarvi tutti ancora una volta con tutto il cuore per i vostri sforzi in questa battaglia per la libertà, e sarei felice di ricevere altre lettere dalla Francia. Solo la verità rende liberi! E il nostro coraggio è di riconoscerlo apertamente. Viva la verità! Viva la libertà di espressione! Viva la Francia! Il vostro amico tedesco
Gerd Ittner (JVA St Georgen, Markfenallee 49, D-95448 Bayreuth)
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DOCUMENTO 2
ANCHE I TEDESCHI LA PAGHERANNO (inviatomi da Fidel, dal blog di Marcello Foa)
UNA GERMANIA INCAPACE DI COGLIERE LE SOTTIGLIEZZE
La storia si ripete. A Cipro oggi, come in Grecia ieri. E ancora una volta la Germania non brilla per lungimiranza. Anzi, il suo comportamento è così prevedibile da risultare autolesionistico. Non chiedete ai tedeschi di leggere tra le righe, non aspettatevi che sappiano cogliere le sottigliezze – e dunque le perfidie e le ipocrisie – dei grandi giochi geostrategici.
TUTTO BIANCO O TUTTO NERO
Per un tedesco il mondo è bianco e nero. I Buoni sono da una parte e i Cattivi dall’altra. O meglio, il criterio supremo a cui ispirarsi è il senso del peccato, meglio se altrui. Da Bismark in avanti solo Cancellieri del calibro di Adenauer, Schmidt e Kohl, forse proprio perché condizionati dal senso di colpa per l’Olocausto, hanno dimostrato una sensibilità politica e un tempismo raffinati.
MACHIAVELLISMO E OPPORTUNISMO STILE GOLDMAN SACHS
Prima e dopo di loro la furia moralista è stata predominante. Non saper leggere tra le righe è costato ai tedeschi la sconfitta nella prima guerra mondiale e poi l’ascesa di Adolf Hitler. Oggi la Merkel dimostra di non saper cogliere i machiavellismi della politica internazionale. Negli ultimi due anni Berlino è stata sprezzante con Atene, tacciandola di aver rubato i soldi dei contribuenti tedeschi. Non era esattamente così e non solo perchè le aziende tedesche hanno ampiamente approfittato di tanti anni di inaspettato boom ellenico. E nemmeno perché i greci hanno alcune colpe ma non tutte (leggi Goldman Sachs, come noto).
IL PRELIEVO FORZOSO SUI CONTI CORRENTI CIPRIOTI È QUALCOSA DI RACCAPRICCIANTE
Tutti sapevano che le stangate non avrebbero risolto il dramma ellenico, ma solo all’ultimo istante la Germania ha corretto parzialmente il tiro. A Cipro la Germania ha armato la mano dell’Eurogruppo, che ha intimato: prelievo forzoso sui conti correnti o niente prestiti (che, con somma ipocrisia, l’Eurocrazia chiama aiuti)!
GERMANIA STRANGOLATRICE
Chi ha rubato deve pagare! Berlino vuole Giustizia ma ha la memoria corta. Dimentica, ad esempio, che in un passato nemmeno lontano è stata proprio lei a sforare i parametri di Maastricht, ricevendo dai partner ben altro trattamento di quello che i tedeschi riservano oggi agli alleati. Non capiscono, i tedeschi, che un’Europa strangolata da un rigore finanziario assurdo e miope porta al caos e che alla lunga la Germania non potrà prosperare se quasi tutti i partner europei saranno ridotti alla disperazione finanziaria e alla depauperazione economica.
EROSIONE DELLA SOVRANITÀ ALTRUI
Ma soprattutto non si accorgono che l’effetto ultimo di ogni crisi finanziaria non è di rendere più equa la Ue, bensì di erodere sempre di più la sovranità popolare dei Paesi membri. Con però un solo colpevole: la Germania che ormai tutti odiano additandola come unica responsabile di un rigore punitivo, mentre la realtà è più sofisticata, bizantina, machiavellica.
DITTATURA FINANZIARIA DELLA BCE E DI MARIO DRAGHI
Quel “rigore” che assomiglia sempre di più a una dittatura finanziaria, che porta sul lastrico i popoli generosamente “salvati” è voluto anche (anzi, persino con maggior determinazione) dalla Bce di Mario Draghi, dall’Unione europea, dal Fmi, dalla Banca Mondiale, dall’Ocse ovvero dalle organizzazioni e dagli ambienti che si prodigano per imporre un’Europa federale aggirando la sovranità popolare.
ÉLITE TECNOCRATICA E MORALISMO GERMANICO
Quell’élite tecnocratica, europea e sovranazionale riesce così usare a proprio vantaggio il moralismo germanico, lasciando che il biasimo dei popoli europei umiliati, impoveriti e arrabbiati ricada sui tedeschi. Ma la Merkel, come al solito, nemmeno se ne avvede. E non capisce che, alla fine, anche la Germania la pagherà, eccome se la pagherà.
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E dei commenti leccaculo dei cagnolini non vogliamo dir nulla?
ReplyDeleteVaccaro, sei un coglione.
Ubi maior, Strakkino cessat.
Ma 'sto Gerd Ittner, negatore dell'olocausto ed attivista neonazista (ho cercato su wiki...) è un seguace dell'igiene naturale? No perché, sempre stando a wiki, dovrebbe avere 55 anni, ma dalla foto ne dimostra almeno 70...questo dimostrerebbe che l'igiene naturale del cowboy fa male anche al fisico, oltre che al cervello.
ReplyDeleteNo non credo, ma è evidente di che orientamento è il vaccaro, visto che condivide, pubblicizza, ed approva, il revisionismo storico di una certa corrente politica. Basta vedere su che siti e da chi è stata condivisa e pubblicata la lettera in questione.
Delete@bombarda: quel rottame NEGAZIONISTA DI MERDA in foto ha solo 55 anni?
ReplyDeleteCiò dimostra che essere NEGAZIONISTI DI MERDA, IMBECILLI PERICOLOSI come vaccaro, FA MALE