RFID: Piani del governo Usa per convincere i giovani a farsi "marchiare"
di Alba Kan
In una scuola nel Maryland è stato installato PalmSecure,
un sistema di scansione biometrica che richiede agli studenti delle
elementari di mettere la mano su scanner a raggi infrarossi al fine di
pagare il loro pranzo a scuola. Le sfumature uniche della mano di ogni
singolo bambino verranno catalogate e l'immagine criptata con un
algoritmo numerico che viene combinato con il costo del pasto.
PalmSource, una società giapponese specializzata in tecnologia biometrica offre
questo "sistema di autenticazione" che è commercializzato come una
necessità nel settore sanitario, bancario, della sicurezza, del governo,
vendite al dettaglio e istruzione. La società fornisce anche una serie
di chip RFID con
capacità di memoria. Il costo per contribuenti e genitori
dell'installazione di questo sistema di sorveglianza stile Grande
Fratello in 43 scuole in Maryland è stimato in 300.000 dollari.
PalmSource è in fase di sperimentazione in Florida, Mississippi e Louisiana.
I responsabili del scolastico di Spring Independent a Houston, nel Texas, affermanoche
"i lettori RFID situati lungo ogni campus sono utilizzati per
identificare la posizione degli studenti all'interno della struttura, e
che possono essere utilizzati per verificare la frequenza dello studente
per il finanziamento e le finalità del corso".
In Texas, i bambini che frequentano la scuola nel Northside Independent
School District della scuola sarà richiesto di portare carte con tag
RFID mentre sono nel campus. I movimenti di 6000 studenti saranno
monitorati dalla facoltà, in un programma pilota che spera e prevede di
espandere il monitoraggio di tutti gli studenti nei 12 distretti.
Wendy Reyes preside della Jones Middle School, spiega che
hanno intenzione di sfruttare la possibilità di monitorare i loro
studenti negli edifici, perché potrebbero essere stati in qualunque
posto, ma magari non erano in aula e in questo modo possono "vedere" che
non erano seduti in classe. Questo sistema "li aiuterebbe ad avere un
quadro esatto delle presenze".
Nel distretto scolastico di San Antonio, il progetto Student Locator (SLP)
è in fase di sperimentazione nella Jay High School e la Jones Middle
School - due scuole nel distretto di Northside. La SLP include l'uso
della tecnologia di identificazione a radiofrequenza (RFID) per"rendere
le scuole più sicure, sapere dove si trovano gli studenti, mentre sono a
scuola, incrementare ricavi, e fornire la carta d'identità
'intelligente'".
Alcuni studenti si sono mobilitati contro il nuovo programma pilota chiamatoRadio Frequency Identification System (RFID),
(7) in due delle scuole medie a San Antonio, in Texas. Pasqual Gonzalez
portavoce del distretto, ha detto che i due campus hanno un alto tasso
di evasione scolastica e di ritardi, e che il quartiere potrebbe
guadagnare 2 milioni di dollari in finanziamenti statali, migliorando la
frequenza degli studenti:
"Vogliamo sfruttare la potenza della tecnologia per rendere le scuole
più sicure, sapere dove sono i nostri studenti per tutto il tempo in una
scuola, e aumentare i ricavi".
C' è ovviamente molta preoccupazione per il fatto che chiunque altro
potrebbe "monitorare" gli studenti in quanto le etichette RFID
continuano ad inviare un segnale anche quando gli studenti vivono la
loro vita al di fuori della scuola. La scheda "intelligente" RFID è
stata utilizzata per tracciare e monitorare gli studenti e i loro
movimenti nei campus in tutta l'America allo scopo di controllare i
libri della biblioteca della scuola, iscriversi ai corsi, pagare le mense scolastiche.
Coinvolgendo molti educatori per costringere i distretti scolastici ad
adottare questo metodo di monitoraggio degli studenti, la motivazione
centrale per l'utilizzo della tecnologia RFID è stata la sicurezza del
campus, una registrazione efficiente e programmi per la mensa e la
biblioteca.
Il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), chiede che gli allevatori usino chip RFID per
monitorare il loro bestiame. Sembra proprio che i chip RFID
diventeranno parte della nostra vita quotidiana, perchè ce li
ritroveremo ovunque, nell'abbigliamento, imballaggi, e nelle etichette
dei codici a barre di qualsiasi prodotto di consumo.
La massiccia sorveglianza di persone nella società attraverso l'uso di microchip RFID distrugge
il diritto alla privacy e viola le libertà costituzionali e civili. Le
informazioni contenute nei chip RFID potrebbero presto essere il numero
di previdenza sociale dell'individuo, l'indirizzo di casa, le cartelle
cliniche, i registri scolastici, precedenti penali, informazioni
finanziarie, e qualsiasi altra informazione che possa essere archiviata
in modo digitale. L'accesso remoto alle informazioni contenute nel chip
può essere effettuato direttamente da satelliti che le inviato ai centri
database dove possono essere utilizzate all'interno di un profilo
digitale.
Il Department of Homeland Security (DHS) ha costruito 70 centri di fusione antiterrorismo in
tutta la nazione. Il costo per i contribuenti è di 1,4 miliardi
dollari, in modo che i federali e le forze dell'ordine locali possono
utilizzare apparecchiature di sorveglianza per una banca dati dei
movimenti di cittadini. Secondo la relazione sui
centri di fusione del Sottocomitato Permanente del Senato sulle
Indagini degli Stati Uniti (Senate Permanent Subcommittee on
Investigations), alcuni possono essere assegnati per il controllo di
sospetti nel pre-crimine...(e sappiamo che tutti state pensando al film
di fantascienza Minority Report!), altri sarebbero semplicemente
"studiati" in modo che il governo degli Stati Uniti possa essere in
grado di controllare una massa di persone.
Questi centri di fusione ricevono informazioni per lo più inutilizzabili
ma che mettono a repentaglio le libertà civili dei cittadini. Siccome
il Comitato non poteva autorizzare che i dati forniti dal DHS dei centri
di fusione fossero condivisi con le forze dell'ordine locali, ma i dati
che vengono raccolti sugli americani verranno memorizzati all'interno
di strutture del DHS per l'uso, per ora sconosciuto, dall'agenzia
federale. E' recente la notizia che l'FBI sta implementando un sistema di identificazione biometrica (14)
attraverso database in luoghi segreti degli Stati Uniti, al fine di
tracciare e monitorare i cittadini, con il solito vecchio pretesto della
sicurezza.
Nel frattempo, i media tradizionali alle dipendenze delle corporations
si sono impegnati molto nel venderel'idea che dispositivi multimediali
come gli smartphone, possono essere impiantati direttamente nel corpo.
In un futuro non troppo lontano, le corporations sperano di inserire un microchip nel cervello degli
esseri umani affinché possano utilizzare inquesto modo i dispositivi
tecnologicamente avanzati.E non è difficile vedere il lato oscuro di
tutto questo.
In effetti si prevede che nel giro di 75 anni il "microchip potrà essere installato direttamente nel cervello dell'uomo".
La Apple, insieme ad altre note aziende, fornirà questi chip. "I
pensieri si connetteranno istantaneamente quando una persona vuole
chiamare un'altra".Sembra fantascienza ma ci stanno lavorando a pieno
ritmo, quindi possiamo tranquillamente preoccuparci delle conseguenze di
una realtà non tanto lontana nel futuro. Qualsiasi "azienda" potrebbe
"catturare" i dati dai chip impiantati nel cervello e caricarli sui
propri server per "conoscere i desideri del 'consumatore' e servire
meglio i clienti". Ma i dati che escono sono forse la cosa meno
preoccupante, ci saranno anche dati che "entreranno" nella mente? Sarà
possibile controllare i nostri desideri e le nostre paure? Io ci
scommetterei.
Tracciabilità tramite RFID significa davvero e comunque innovazione e sicurezza? Un esperimento ha dimostrato che
un computer infettato da un virus informatico può trasmettere il virus
al chip RFID impiantato nel corpo umano, come a qualsiasi altro con cui
viene a contatto tramite lo scambio di informazioni. Nel 2009 il dottor
Gasson si fece impiantare un chip RFID nella mano sinistra. Il chip gli
ha permesso l'accesso all'edificio della sua Università e al suo
telefono cellulare, ma ha permesso anche di essere monitorato e
catalogato. Una volta infettato, il chip del sistema principale, questo
ha trasmesso il virus al chip impiantato nella sua mano!
L'invasione di questi micro-demoni avanza su ogni fronte, in ogni ambito
e senza tregua. Vediamo alcuni passaggi, a molti noti ad altri meno...
1) I tentativi, sotto gli occhi di tutti, per eliminare il contante e
abituare la gente ai "pagamenti veloci". Alcune banche si sono già
attivate da qualche anno in questo senso, mai sentito parlare di
"contactless"? La banca pioniera guarda caso è la Banca Popolare
dell'Emilia Romagna di proprietà dei Rothshilds (come si può vedere a
questo link. http://www.nocensura.com/2012/02/dossier-la-famiglia-piu-potente-del.html)
2)Come già detto in un articolo con Marco Cedolin (La lunga ombra degli Rfid),
il passaggio al digitale terrestre aveva come unico scopo quello di
liberare le frequenze in vista dell'invasione di RFID, e infatti la
liberalizzazione delle frequenze UHT ha reso felici i produttori del
settore: http://www.01net.it/articoli/0,1254,0_ART_97005,00.html
3)
Di fatti un vecchio documento dell'UE conferma la legislazione a
favoredell'implementazione dell'RFID in Europa a questo link http://eur-lex.europa.eu/smartapi/cgi/sga_docsmartapi!celexplus!prod!DocNumber&lg=it&type_doc=COMfinal&an_doc=2007&nu_doc=96...
che purtroppo non è più leggibile. E non perdete tempo a "contattare il
webmaster" come suggerito alla pagina (con tanto di mail:
webmast@smartapiprod.cc.cec.eu.int), perchè non vi risponderà nessuno.
4)
Tuttavia non ci sono dubbi sul fatto che l'UE nutra un grandissimo
interesse per microchip Rfid, in questo documento si parla
dell'Importanza dell'indentificazione a radiofrequenza e addirittura
della Funzione sociale della RFID: http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2007:0096:FIN:IT:PDF e
si dice anche che "nel 2006, la Commissione ha condotto una
consultazione pubblica sulla RFID".Consultazione pubblica? Qualcuno ne
ha mai sentito parlare?
E questo ci porta alla situazione italiana...
Cosa succede in Italia?
Come riportano i maggiori siti di informazione italiana (La Stampa, Ansa, Libero, ecc..), un consorzio tra scienziati italiani, israeliani e tedeschi coordinato daStefano Vassanelli, neurofisiologo al Dipartimento di Scienze biomediche dell'Università di Padova,
ha sviluppato un microchip al silicio impiantabile nel cervello e
capace di stabilire una comunicazione bi-direzionale e ad alta
risoluzione con neuroni cerebrali - alquanto inquietante -. Nelle
intenzioni dichiarate dai ricercatori, la nuova tecnologia sviluppata
in CyberRat rappresenta
la base di partenza per lo sviluppo di nuovi sofisticati strumenti
sperimentali utili a capire come le reti complesse che i neuroni creano
nel cervello interconnettendosi sono in grado di elaborare le
informazioni e, meraviglie delle meraviglie, in futuro l’applicazione di
questa tecnologia sarà utilizzata per la creazione di neuroprotesi
“intelligenti”, capaci di registrare l’attività cerebrale ad alta
risoluzione, elaborare delle risposte mediante microelaboratori su chip e
stimolare il cervello in un circuito ibrido neuro-elettronico.
Inoltre ogni anno 3 milioni e 500 mila passeggeri utilizzano un sistema
di ticketing Rfid per attraversare lo stretto di Messina pubblicizzato
come un "servizio più veloce". I biglietti col tag sono "gentilmente
offerti" da Caronte & Tourist, armatore siciliano che da oltre 40
anni traghetta persone e automezzi, collegando i porti di Messina e
Villa San Giovanni (Reggio Calabria).
Addirittura in alcuni parchi come il Larix Park di Livigno, Le Ragnatele di Alghero o il Civetta Adventure di
Belluno, si è passati ad una gestione taggata. In che modo viene
venduta la tecnologia R-Fid nei parchi avventura? Nel solito modo: la
sicurezza! Ma alla fine è solo una sicurezza per i gestori dei parchi
affinché tutti paghino il dovuto...
All’inizio di ogni percorso sull’albero è installata un’antenna Rfid con
una distanza di rilevazione di oltre quattro metri e sempre attiva, che
garantisce l’ottimizzazione della lettura del tag anche in caso di
letture multiple (grazie a un apposito sistema anti-collisione che
risolve la copresenza dei chip). In pratica, grazie a una regolazione
calibrata delle antenne, il sistema evita la lettura dei tag relativi ai
clienti che non sono ancora saliti sul percorso. Il sistema di
identificazione è collegato a un software gestionale che permette alla
cassa di contabilizzare i vari percorsi secondo una modalità a tempo
oppure a singolo percorso in modo da lasciare al gestore del parco la
libertà di erogare il servizio in una formula pay per use più adeguata
al cliente.
In Italia forse siamo anche più all'avanguardia su alcuni aspetti, abbiamo persino l'RFID Italia Awards,
un’iniziativa indipendente promossa da Loft Media Publishing (ex
Cedites) con l’obiettivo di riconoscere e premiare l’innovazione legata
all’utilizzo delle tecnologie a radiofrequenza.
Purtroppo la tecnologia RFID si sta facendo strada anche là dove, fino a
pochi anni fa, era difficile immaginarne l'uso. Uno degli esempi più
emblematici è dato dalle protesi dentarie, che presto saranno in grado
di "raccontare la propria storia" inviando qualche manciata di byte via
etere. (sic!)
Infatti già dal 2006 sono state sperimentate le prime protesi
odontoiatriche capaci di memorizzare informazioni sull'impianto e le
visite di controllo. L'obiettivo? Secondo l'inventore, è tutelare medico
e paziente, ma sappiamo che la storia della "sicurezza" è solo una
facciata, nella realtà si tratta del primo impianto umano di trasponder!
La situazione in Italia come nel mondo è preoccupante, cosa succererà,
ad esempio, con l'entrata in vigore del Mercato Transatlantico entro il
2015?
Stay tuned!
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Che scemenza.
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