- Leggo ormai senza stupore enormità come queste. Noi disponiamo di un metodo di analisi frutto di ricerche personali e di due progetti europei che io ho ideato e condotto. Il metodo prevede che noi abbiamo a disposizione campioni da analizzare al microscopio elettrico e, per ciò che riguarda le scie chimiche, questo non è mai accaduto. Per ciò che riguarda il Poligono di Quirra, invece, io in particolare me ne occupo da anni e ho analizzato numerosissimi campioni prelevati personalmente con i criteri scientifici del caso. Mi chiedo che cosa c’entri questo con le scie chimiche che proprio nulla hanno a che vedere con il Poligono e con quanto ho fatto in proposito. In un caso i campioni c’erano, nell’altro, no, e questo non può che chiudere l’argomento. Preciso che noi non abbiamo nessuna posizione preconcetta e ripeto quello che abbiamo sempre detto: se ci si mette a disposizione un campione prelevato in maniera diretta e certificata da una scia, noi lo analizzeremo e comunicheremo i risultati. In caso contrario, saranno le solite chiacchiere perfettamente funzionali a chi si prende gioco di chi, magari in buona fede, continua a trattare l’argomento senza avere la preparazione necessaria.Rispondi
Dott. Antonietta Gatti
- L'intervista è tratta dal documentario: "Oltre il giardino" di Dinorah Hertz, Enrico Pettinelli, Marco Tagliabue.Rispondi
- Anonimo Zret, anche se non le piace, tutto quanto viene raccontato senza aver eseguito analisi dirette e condotte con metodologie certe su campioni di scie prelevati alla fonte non ha il minimo valore scientifico. Certi personaggi che si spacciano per scienziati sono di fatto perfettamente funzionali a chi produce ed usa le scie perché ciò che che esternano è talmente insostenibile da costituire una serie di eccellenti fronti d'attacco. A questo punto, al di là del tifo da stadio o dai discorsi da mescita pubblica che non m'interessano, se non si affronta il problema seriamente ci si trova di fronte alla sola certezza di restare allo stallo. Quanto ai signori che io dovrei citare come "esperti" consigliando addirittura di consultarli, mi dispiace, ma io non firmo cambiali in bianco per nessuno. Quando, al di là di reazioni isteriche oggettivamente penose questi signori produrranno analisi fatte con criterioo scientifico, ne parleremo. Per ora siamo al punto zero. Stefano MontanariRispondi
- Affermare che non esiste evidenza scientifica non solo non risponde al vero, ma significa anche negare un'evidenza che è sotto gli occhi di tutti. Basterebbe avere una certa memoria storica, supportata da un minimo di spirito di osservazione ed onesta intellettuale, per convincersi che il fenomeno è quanto mai reale e che non necessita della conferma da parte della casta degli scienziati che, ovviamente, negheranno sino alla fine dei loro giorni. Questo perché nelle operazioni clandestine di aerosol, meglio definibili come geoingegneria clandestina, sono coinvolti, guarda caso, proprio quei centri accademici ed universitari che dovrebbero rilasciare documenti referati sull'argomento. Cosa che, come logico, non faranno mai.Rispondi
Piuttosto bisogna qui precisare che esistono al mondo diversi ricercatori nonché tecnici, piloti, ingegneri aeronautici, climatologi che, nonostante le continue minacce, vessazioni ed operazioni di discredito a loro nocumento, continuano a pubblicare articoli ed interviste in cui essi presentano una mole considerevole di elementi inconfutabili sulla questione. Un nome tra tutti: il meteorologo statunitense Scott Stevens, il quale insiste con l'affermare che siamo di fronte ad una vera e propria guerra climatica, messa in pratica mediante l'impiego di velivoli droni (senza pilota), camuffati da aerei commerciali, che volano a quota cumulo (non oltre i 2.000 metri), disperdendo tonnellate di elementi igroscopici ed elettroconduttivi in bassa atmosfera, per scopi militari. Oltre Scott Stevens posso citare il climatologo Luca Romaldin, l'ingegnere Clifford Carnicom, l'agronoma Rosalind Peterson, il medico Donald Scott, l'ex capo dell'F.B.I. Ted Gunderson (recentemete scomparso), il Generale Fabio Mini, il fisico canadese Neil Finley, il biologo ed attivista statunitense Michael Castle, la Dottoressa Sandra Perlingeri, Il Dottor Russel Blaylock, lo scienziato egiziano All Husseini, il regista Michael Murphy, la Dottoressa Hildegarde Staninger (tossicologa), il biologo Giorgio Pattera, il fisco quantistisco brasiliano Fran De Aquino, il fisico Corrado Penna, il regista e giornalista investigativo Patrick Pasin, il giornalista investigativo Gianni Lannes, la biologa Rosalie Bertel (recentemente scomparsa), il fisico Nikos Katsaros, ricercatore Anziano del Centro Nazionale di Scienze Fisiche "Demokritos" di Atene, membro del Comitato Nazionale per l'Ambiente nonché rappresentante nazionale al comitato scientifico della N.A.T.O. e membro del comitato Enouranois, il Dottor Nick Pope, ex esponente del Ministero britannico della difesa, il Dottor Ir. Coen Vermeeren, docente di ingegneria dell'aviazione ed aerospaziale Università della tecnologia di Delft in Olanda.
Dott. Coen Vermeeren: "Se guardiamo al fenomeno in generale non puoi spiegarlo semplicemente in termini di combustibile degli aerei che brucia e di temperatura ed umidità dell'aria. Quelle scie di condensa non possono durare a lungo. Quindi ogni scia di condensa persistente deve avere un'altra spiegazione".
Nikos Katsaros: "Come scienziato non ho alcun dubbio che non ci sia paragone tra scie chimiche e scie di condensa, sono due fenomeni interamente differenti". Alcuni scienziati con cui siamo in contatto e con cui abbiamo collaborato per corrispondenza ci hanno riferito che nelle università statunitensi hanno portato avanti questo genere di esperimenti, che hanno spedito dei piccoli aerei ed hanno raccolto campioni di aria e li hanno analizzati ed hanno trovato quantità di bario ed alluminio in alta percentuale che sappiamo hanno questo genere di effetti sulla salute umana e non solo sull'ambiente".
E adesso: 92 minuti di applausi!!!
strakkino e zretino, suete due cojoni a coppie di due
Straker si sta spazientendo? Che comica!
ReplyDelete"Io non mi occupo di scie chimiche né ho alcuna intenzione di investigare il problema, ma, se vuole delle delucidazioni e dei dati, può rivolgersi al Signor Rosario Marcianò o al fisico Corrado Penna".
ReplyDeleteilpeyote STRACATALOL
Strakretino,miserabile vigliacco,ma non dovevi querelarlo?
ReplyDeleteCome si diceva a naja ... ORE! ... al processo!
ReplyDelete:-) me lo ricordo :-)
DeleteAHAHAHAHAHAHAHAHAH che rosicata pazzesca, Strakkino!!!!!!!
ReplyDeleteTanto si è capito benissimo che non sporgerai alcuna querela contro Montanari perché NON HAI LE PALLE!!!!
Strakkino, sei un idiota.
Strakkino, sei un COGLIONE.
Ubi maior, Strakkino cessat.
Ancora più esilarante Zretino, la quintessenza, l'ignoranza fatta persona che crede di essere onniscente e dice di non aver nulla da imparare dal criterio scientifico.
ReplyDeleteZretino, sei un fallito.
Strakkino, sei un coglione.
Ubi maior, Strakkino cessat.
Ma quanto sono COGLIONI questi due...
ReplyDeleteLe analisi delle scie di condensa sono state fatta da molti istituti di ricerca utilizzando specifici strumenti e rigore scientifico, ciò ha evidenziato solo la presenza dei sottoprodotti della combustione del kerosene, per tanto è corretto dire che ciò che sostengono gli sciamisti sono solo boiate pazzesche
ReplyDeleteA coppie di due? Secondo me, a coppie di tre se non addirittura di quattro.
ReplyDelete[GRANDE CAPO ESTIQUAATSI MODE ON]
Estiquaatsi se fosse in voi starebbe molto attento ad incensare qualcuno solo perché sta dando addosso a qualcun altro.
[GRANDE CAPO ESTIQUAATSI MODE OFF]