http://zret.blogspot.co.uk/2013/07/into-darkness.html
Into darkness
Era
difficile oltrepassare le brutture del primo episodio appartenente alla
saga rifatta e stracotta di "Star Trek", eppure il capocomico ed i
guitti della pellicola "Into darkness" ci sono riusciti in pieno.
Questo non è cinema naturalmente - non si può definire cinema una
specie di infantile videogioco – ma non è neppure narrazione.
Il regista, J. J. Abrams, e gli sceneggiatori insultano la residua intelligenza del pubblico con questa cosa sconclusionata ed enfatica, dalla “trama torbida, che è tanto sciocca quanto arbitraria”(Lumenick). Gli scalcinati attori cercano di scimmiottare i personaggi di Star Trek - prima serie, esibendosi in gigionesche performances. Il peggiore è proprio il glaucopide Chris Pine, un “veramente falso” dell’inimitabile capitano James Kirk-William Shatner. Pine e gli altri mestieranti credono di esseri intensi, perché corrugano la fronte e guardano vitrei nella camera. La sceneggiatura è tanto vuota quanto reboante, la recitazione spiaccicata, la colonna sonora barocca.
Succede di tutto ed alla fine non accade niente in questo “Into darkness” e lo schifo nel vederlo non dipende solo dalla puerilità dei colpi di scena, dalla banalità con cui è ostentata la violenza. J.J. Abrams e i suoi cosceneggiatori sanno solo far zampettare delle marionette, cercando di riempire il vuoto pneumatico delle idee con una gragnola di effetti speciali.
Film più pericoloso che inutile, “Into darkness” è un’operazione ideologica tipicamente hollywoodiana volta ad incensare gli “eroi” che, sotto strati di viscido cerone, sono i soliti Yankees in versione ciurma dell’astronave “Enterprise” che per giunta genera "scie di condensazione", anche quando attraversa gli spazi siderali.
Non mancano i messaggi obliqui (neanche tanto): i nostri paladini si battono contro il “terrorismo”. Velate, ma non troppo, le allusioni alla campagna pubblicitaria post 11 settembre con il suo volgare e sfacciato stravolgimento della realtà: i veri terroristi (George Bush jr e tutti gli altri) accusano degli innocenti di aver distrutto le Torri gemelle, trovando così il pretesto per scatenare l’inferno sulla terra. A questa lurida mistificazione contribuisce la pellicola di Abrams con l’aggravante che strizza l’occhio, tramite le sue avventure fumettistiche, agli spettatori giovani e giovanissimi, più esposti al lavaggio del cervello dei media.
Tra un dialogo smozzicato e l’altro, tra una scena pulp e l’altra, viene incastrato pure un cenno a Nibiru... Polpettone indigesto, chewing gum al finto gusto di fragola, bambola gonfiabile... : questo e molto peggio è “Into darkness”, espressione di un cinema turgido e falso, come le labbra siliconate di una prostituta di basso bordo.
La propaganda ha sostituito il cinema... anzi l'ha prostituito.
Il regista, J. J. Abrams, e gli sceneggiatori insultano la residua intelligenza del pubblico con questa cosa sconclusionata ed enfatica, dalla “trama torbida, che è tanto sciocca quanto arbitraria”(Lumenick). Gli scalcinati attori cercano di scimmiottare i personaggi di Star Trek - prima serie, esibendosi in gigionesche performances. Il peggiore è proprio il glaucopide Chris Pine, un “veramente falso” dell’inimitabile capitano James Kirk-William Shatner. Pine e gli altri mestieranti credono di esseri intensi, perché corrugano la fronte e guardano vitrei nella camera. La sceneggiatura è tanto vuota quanto reboante, la recitazione spiaccicata, la colonna sonora barocca.
Succede di tutto ed alla fine non accade niente in questo “Into darkness” e lo schifo nel vederlo non dipende solo dalla puerilità dei colpi di scena, dalla banalità con cui è ostentata la violenza. J.J. Abrams e i suoi cosceneggiatori sanno solo far zampettare delle marionette, cercando di riempire il vuoto pneumatico delle idee con una gragnola di effetti speciali.
Film più pericoloso che inutile, “Into darkness” è un’operazione ideologica tipicamente hollywoodiana volta ad incensare gli “eroi” che, sotto strati di viscido cerone, sono i soliti Yankees in versione ciurma dell’astronave “Enterprise” che per giunta genera "scie di condensazione", anche quando attraversa gli spazi siderali.
Non mancano i messaggi obliqui (neanche tanto): i nostri paladini si battono contro il “terrorismo”. Velate, ma non troppo, le allusioni alla campagna pubblicitaria post 11 settembre con il suo volgare e sfacciato stravolgimento della realtà: i veri terroristi (George Bush jr e tutti gli altri) accusano degli innocenti di aver distrutto le Torri gemelle, trovando così il pretesto per scatenare l’inferno sulla terra. A questa lurida mistificazione contribuisce la pellicola di Abrams con l’aggravante che strizza l’occhio, tramite le sue avventure fumettistiche, agli spettatori giovani e giovanissimi, più esposti al lavaggio del cervello dei media.
Tra un dialogo smozzicato e l’altro, tra una scena pulp e l’altra, viene incastrato pure un cenno a Nibiru... Polpettone indigesto, chewing gum al finto gusto di fragola, bambola gonfiabile... : questo e molto peggio è “Into darkness”, espressione di un cinema turgido e falso, come le labbra siliconate di una prostituta di basso bordo.
La propaganda ha sostituito il cinema... anzi l'ha prostituito.
Ma secondo voi il film l'ha visto o (s)parla per sentito dire?
ReplyDeleteE secondo te Zretino esce di casa per andare al cinema?
DeleteZretino, sei un fallito.
Strakkino, sei un coglione.
Ubi maior, Strakkino cessat.
Il fratello acher glieli fa vedere in striming separando gigabait di dati da flusso dello striming.
DeleteCapirai se hanno speso 10 euro a cranio (12 se in 3d) per andare a vederlo.
DeleteProbabilmente hanno scaricato uno screener in inglese sottotitolato in polacco e non ci hanno capito un'acca :).
Per quel che mi riguarda, questo film va visto partendo da un presupposto: JJ ha "resettato" la saga, percio' tutto quello che e' stato prima e' stato. Adesso c'e' questo reboot iniziato con il primo film e questo, personalmente, e' gradevole, non eccezionale ma godibile. L'uso della CG si fa notare pesantemente ma ci sta.
La colonna sonora non ha niente da inviare a quella della TNG.
Er Camillo Recensore :)
*invidiare* non inviare... typo :)
DeletePolpettone indigesto, chewing gum al finto gusto di fragola, bambola gonfiabile... : questo e molto peggio è “Into darkness”, espressione di un cinema turgido e falso, come le labbra siliconate di una prostituta di basso bordo.
ReplyDeleteLa propaganda ha sostituito il cinema... anzi l'ha prostituito.
ilpeyote lapsus freudiani
almeno la merdina ha corretto "into the darkness". allora li vieni a leggere i commenti, quaquaraquà che non sei altro.
ReplyDeleteSinceramente?
ReplyDeleteDa trekker (anche se tiepido) posso tranquillamente dire che Star Trek 2009 e Into the darkness fannno cagarissimoooooooo!!!
E jjabrams può solo andare a dirigere filmini da mandare su utubbe.
Uno nuovo, arrivato fresco fresco si è subito presentato a lannes
ReplyDeletehttp://anonymouse.org/cgi-bin/anon-www_de.cgi/http://emosocazzitoi.blogspot.it
Teniamolo d'occhio, sembra promettente.
Insomma... vede di "straforo" un film ed ha pure il coraggio di lamentarsi...
ReplyDeleteA me il primo non è dispiaciuto (non l'ho visto al cinema, ma ho comperato poi il dvd in offerta su consiglio di un amico perchè di solito sono dubbioso sui reboot/remake) e l'idea è interessante... e poi erano anni che volevo vedere il test della Kobayashi-Maru!!! ;-)
Il secondo andrò a vederlo al cinema se riesco ancora a trovarlo nelle sale, altrimenti aspetterò il dvd... sempre dopo consiglio del suddetto amico..
Detto questo...
Che senso ha fare un raffronto con la vecchia serie nella quale qualche peccuccia c'è...
Non vorrei che il signor Zret soffrisse della malattia "si stava meglio, quando si stava peggio" detta anche "quando c'era Lui, sì che i treni arrivavano in orario"!!! ;-)
J.