http://tankerenemymeteo.blogspot.it/2013/07/nanoparticelle-di-alluminio-nei.html
Nanoparticelle di alluminio nei carburanti? Si può!
La
notizia non è recente. L'avevo archiviata e poi me ne sono dimenticato,
ma è importante metterla in evidenza. Perché? Per il semplice fatto
che, allorquando si collega la presenza di alluminio nell'acqua piovana e nell'acqua... "potabile", alla deliberata diffusione tramite additivi speciali nei carburanti aeronautici,
la disinformazione nega che ciò sia possibie, poiché i motori –
affermano – ne sarebbero danneggiati. Questo è stato ripetuto da
esponenti del C.I.C.A.P. e dai loro portavoce e, poco tempo fa, anche nelle repliche del National Geographic mandate in onda ad oltranza dallo scadente portale televisivo "Focus",
una rete di disinformazione, proprio come l’omonima rivista
pseudo-scientifica. “Focus” trasmette sul canale digitale 56. Invece le
cose non stanno esattamente così come vorrebbero dare ad intendere i negazionisti
della guerra ambientale in corso. Infatti questa notizia, rimbalzata
nel 2011 su vari portali scientifici ed anche sulla sezione scientifica
della testata “La Repubblica",
smentisce definitivamente coloro che, sulla base di presupposti
inesistenti, affermano che quelle scie in cielo sono solo innocuo vapore
acqueo, poiché sarebbe impossibile additivare alluminio.
Particelle di alluminio miscelate al biocombustibile incrementano l'efficienza e la completezza della combustione producendo meno inquinanti (sic!)
Miscelare nanoparticelle di alluminio al biocombustibile per avere una maggiore efficienza di combustione: l'idea è venuta a R. B. Anand, professore di Ingegneria meccanica del National Institute of Technology di Tiruchirappalli, in India, che l'ha messa in pratica con l'aiuto del suo collaboratore, J. Sadhik Basha.
Grazie all'elevato rapporto superficie/volume, infatti, le nanoparticelle offrono una notevole reattività e possono essere quindi catalizzatori molto efficienti; oltre a ciò, possono incrementare il mescolamento di aria e combustibile, portando ad una combustione migliore.
Nel corso della sperimentazione, i cui risultati sono descritti sulla rivista “Journal of renewable and sustainable energy”, i due ricercatori hanno usato in primo luogo un miscelatore meccanico per ottenere un’emulsione di biocombustibile jatropha, derivato dalla spremitura dell'omonima pianta, acqua e surfattante. Hanno aggiunto successivamente diverse quantità di nanoparticelle di alluminio.
Oltre ad aver superato in prestazioni il biocombustibile convenzionale, quello addizionato di nanoparticelle ha dimostrato di produrre una quantità minore di ossido di azoto e di ossido di carbonio, creando oltretutto meno fuliggine.
I ricercatori stanno ora sperimentando altri tipi di nanoparticelle, tra cui anche nanotubi cavi, e stanno studiando gli effetti di nano-additivi sulla lubrificazione dei motori e sui sistemi di raffreddamento. Nonostante i risultati incoraggianti, resta da superare un notevole ostacolo: l'elevato costo di produzione. Infine, se si diffondesse l'uso di nanoparticelle nelle applicazioni, bisognerebbe verificare i potenziali danni per l'ambiente e per la salute dell'uomo. (fc)
PREVISIONI METEO
Vaste operazioni di geoingegneria sono in corso sull'Atlantico nonché sulle coste iberiche. Tali interventi mirano alla deviazione verso Nord della jet stream polare, che, infatti, è tenuta costantemente al di sopra dei confini centro-europei. L'imponente vortice artificiale di alta pressione creato nel mezzo dell'Oceano Atlantico spinge le correnti fredde verso le regioni settentrionali, permettendo così ai "creatori del tempo" di farneticare su inesistenti condizioni meteo favorevoli. La verità è che cieli sgombri di nubi, tossiche nebbie di ricaduta di sera ed al mattino e scie evanescenti dissimulate in un cielo bianco non sono esattamente il risultato di fenomeni atmosferici naturali, ma la diretta conseguenza di criminali attività di guerra climatica. Si prevede quindi che le condizioni meteorologiche viste in questi ultimi giorni si protrarranno, praticamente quasi sovrapponibili, almeno sino all'ultima settimana di luglio. Alto è il pericolo di tempeste di fulmini, dovute all'elevata presenza di nanoparticolato elettroconduttivo in bassa e medio-alta atmosfera.
Le nubi che non ci sono più
La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
Particelle di alluminio miscelate al biocombustibile incrementano l'efficienza e la completezza della combustione producendo meno inquinanti (sic!)
Miscelare nanoparticelle di alluminio al biocombustibile per avere una maggiore efficienza di combustione: l'idea è venuta a R. B. Anand, professore di Ingegneria meccanica del National Institute of Technology di Tiruchirappalli, in India, che l'ha messa in pratica con l'aiuto del suo collaboratore, J. Sadhik Basha.
Grazie all'elevato rapporto superficie/volume, infatti, le nanoparticelle offrono una notevole reattività e possono essere quindi catalizzatori molto efficienti; oltre a ciò, possono incrementare il mescolamento di aria e combustibile, portando ad una combustione migliore.
Nel corso della sperimentazione, i cui risultati sono descritti sulla rivista “Journal of renewable and sustainable energy”, i due ricercatori hanno usato in primo luogo un miscelatore meccanico per ottenere un’emulsione di biocombustibile jatropha, derivato dalla spremitura dell'omonima pianta, acqua e surfattante. Hanno aggiunto successivamente diverse quantità di nanoparticelle di alluminio.
Oltre ad aver superato in prestazioni il biocombustibile convenzionale, quello addizionato di nanoparticelle ha dimostrato di produrre una quantità minore di ossido di azoto e di ossido di carbonio, creando oltretutto meno fuliggine.
I ricercatori stanno ora sperimentando altri tipi di nanoparticelle, tra cui anche nanotubi cavi, e stanno studiando gli effetti di nano-additivi sulla lubrificazione dei motori e sui sistemi di raffreddamento. Nonostante i risultati incoraggianti, resta da superare un notevole ostacolo: l'elevato costo di produzione. Infine, se si diffondesse l'uso di nanoparticelle nelle applicazioni, bisognerebbe verificare i potenziali danni per l'ambiente e per la salute dell'uomo. (fc)
PREVISIONI METEO
Vaste operazioni di geoingegneria sono in corso sull'Atlantico nonché sulle coste iberiche. Tali interventi mirano alla deviazione verso Nord della jet stream polare, che, infatti, è tenuta costantemente al di sopra dei confini centro-europei. L'imponente vortice artificiale di alta pressione creato nel mezzo dell'Oceano Atlantico spinge le correnti fredde verso le regioni settentrionali, permettendo così ai "creatori del tempo" di farneticare su inesistenti condizioni meteo favorevoli. La verità è che cieli sgombri di nubi, tossiche nebbie di ricaduta di sera ed al mattino e scie evanescenti dissimulate in un cielo bianco non sono esattamente il risultato di fenomeni atmosferici naturali, ma la diretta conseguenza di criminali attività di guerra climatica. Si prevede quindi che le condizioni meteorologiche viste in questi ultimi giorni si protrarranno, praticamente quasi sovrapponibili, almeno sino all'ultima settimana di luglio. Alto è il pericolo di tempeste di fulmini, dovute all'elevata presenza di nanoparticolato elettroconduttivo in bassa e medio-alta atmosfera.
Le nubi che non ci sono più
La guerra climatica in pillole
Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.
In un laboratorio hanno provano a mettere nanotubi di carbonio/nanoparticolato di alluminio nel diesel e hanno scoperto che si riducono gli inquinanti, si alza l'efficienza e si ABBASSA la potenza
ReplyDeleteDicono pure che rimangono da studiare gli effetti sul lubrificante e l'affidabilita' del motore e gli effetti sulla salute
Oltre che sarebbe un'addittivo costoso
Due conclusioni:
A) e' in fase sperimentale, lontano anni luce da un'uso industriale (come? le scie le spargerebbero da decenni?)
B) non sanno ancora se rovina il motore o se nuoce alla salute
Non mi sembra smentisca nulla, anzi...
Come già avevo segnalato altrove, da questo articolo si ricava che straker ritiene che i jet siano equipaggati con un motore Diesel.
ReplyDeleteL'articolo dice chiaramente che il combustibile con le nanoparticelle di allumina (e non di alluminio) è stato usato in un motore Diesel, così come i parametri valutati (Variation of cylinder pressure, heat release rate, and maximum pressure rise rate, Cetane No.) non possono che riferirsi ad un motore di quel tipo.
Non penso che straker metta il gasolio nel serbatoio se ha un'auto a benzina, o viceversa, nè che metta la benzina in un motore elettrico (specie se di quelli a spazzole che fanno le scintille), perché ritengo che sappia che un motore debba essere alimentato nel modo corretto per cui è costruito.
Quindi, necessariamente, se mette l'uso di un additivo studiato per i Diesel tra gli additivi speciali nei carburanti aeronautici vuol dire che considera che gli aerei che rilasciano scie (e sempre ha mostrato dei jet) abbiano quel tipo di motore.
Chi è capace di maneggiare photoshop potrbbe aggiungere un paio di ali alla foto di un camion con autocisterna? Così ci facciamo una idea più precisa di cosa intenda straker quando parla di "tanker".
Beh mastro, sterker si é letto solo il breve riassunto sul sito di "Le Scienze". Non si é preso la briga di leggere l'articolo intero. Non ne sarebbe in grado vista la sua ignoranza e l'idiosincrasia nei confronti della lingua inglese, però avrebbe potuto notare che l'esperimento é stato fatto su motori diesel.
DeletePerò si sa, per l'emerito coglionazzo, tutto fa brodo per sostenere le cazzate che propala ...
Però devo dire che "Le Scienze" mi delude visto che confonde l'alluminio con il suo ossido
Deleteminchia, ma quante volte glielo devo ripetere ?
ReplyDeleterosario non capisci un cazzo di aerei lascia perdere
STRAKER PUPPA
E certo, e' noto a tutti che un motore diesel ed un turbofan sono la stessa cosa...
ReplyDeletestrakkino, lascia perdere, a certe cose non ci arrivi proprio, e fai solo figure di merda!
L'allumina non è quella che usano nei filtri per l'acqua e nel dentifricio in pasta?
ReplyDeleteEsatto
DeleteLa notizia non è recente. L'avevo archiviata e poi me ne sono dimenticato, ma è importante metterla in evidenza.
ReplyDeleteUn altro modo per dire "non so più che cosa minchia inventarmi per riempire le mie discariche".
Infatti questa notizia, rimbalzata nel 2011 su vari portali scientifici ed anche sulla sezione scientifica della testata “La Repubblica",
A parte che il comblotto superiperstrasegreto sarebbe oggetto di articoli sugli odiati mìdia meinstrìm, da quando Le Scienze sono la sezione scientifica di Repubblica?
scie evanescenti dissimulate in un cielo bianco
Cioè: sono evanescenti (ovvero praticamente invisibili) però dissimulate (ovvero nascoste) in un cielo bianco (ma se non si vedono...)?
Ma vaHgare sui saguari e puliscititi con le ortiche tutta la vita, straccione che non sei altro.
L'incompetenza tecnica di scteker è palese, e ne abbiano una triste riconferma nelle scemenze che scrive su internet, la sua disinformazione ed incapacità nel comprendere argomenti tecnici di qualsiasi tipo è seconda solo alla sua superficialità, dato che non capisce la differenza che c'è tra un motore turbofan aeronautico ed un motore di una comune automobile ROTFL , in oltre è inutile che inondi internet con le sue patetiche balle dato che da solo dimostrazione della sua immensa ignoranza, basti leggere con quanta arroganza crea siti stupidi pieni di notizie farlocche degne sono di un delirio di un ubriaco.
ReplyDelete"Tiruchirappalli" ... ma dai, ma và a ...
ReplyDeleteGiusto per ricordare agli acconguagliati che il kerosene non è biodiesel
ReplyDeletehttp://jrse.aip.org/resource/1/jrsebh/v3/i2/p023106_s1?view=fulltext&bypassSSO=1
Alcuni dei miglioramenti osservati sono dovuti alla semplice aggiunta di acqua indipendentemente dalla presenza dell'allumina.
ReplyDeleteIl biodiesel (in particolare quella ottenuto da jatropha) per la presenza di doppi legami e per il gruppo acido metilato, manifesta una compatibilità verso l'acqua (dicesi polarità) leggermente superiore a quella del cherosene idrocarburico.
Probabilmente con il cherosene l'emulsione sarebbe meno stabile, e l'acqua si separerebbe in tempi così rapidi che il combustibile non potrebbe essere utilizzato.
La scoperta che i jet usano i motori diesel non mi aveva fatto notare questa perla.
ReplyDeleteAlto è il pericolo di tempeste di fulmini, dovute all'elevata presenza di nanoparticolato elettroconduttivo in bassa e medio-alta atmosfera.
Se ci fosse veramente qualcosa che rende elettroconduttiva l'atmosfera, non si avrebbe nessun fulmine. La differenza di potenziale che fa scaturire la scintilla non si potrebbe formare perché scorrerrebbe una corrente che neutralizzerebbe le cariche. E' la ragione per cui non si formano fulmini sott'acqua, che anche quando pura, presenta una pur minima conduttività elettrica.
Il fulmine si crea proprio quando le cariche si accumulano perché separate da un isolante. Motivo di più per dimostrare che il nanoparticolato elettroconduttivo è solo un prodotto della mente confusa si straker.
suvvia che vuoi che sia questa quisquiglia, già fa casini inenarrabili quando parla di particelle igroscopiche che a suo dire farebbero sparire l'umidità dall'aria..
DeleteSono anni che cerchiamo di far capire al cretino che non si potrebbero fare le cose che lui dice se l'atmosfera fosse "elettroconduttiva"... Il problema è che non si riesce a farlo capire neppure all'altro "genio" che pare sia laureato in fisica (la minuscola è voluta... la Fisica è ben altra materia!)
DeleteJ.
Ricordate poi tra di loro c'era una altro arguto genio sempre laureato che sosteneva di poter comprimere i liquidi ROTFL
DeleteMi attenda l'inferno e la dannazione eterna se dovessi mai difendere colui che pare che pare sia laureato in fisica.
ReplyDeletePerò non ricordo che "colui" abbia mai sostenuto l'elettroconduttività atmosferica. Mi pare che punti di più sugli aspetti tossicologici/biologici delle scie, e non quelli, diciamo così, fisici/metereologici.
Faccio l'ipotesi che quei rudimenti di fisica che possiede siano più che sufficienti a fargli capire che le elucubrazioni di straker siano immani cazzate. Ma non potendo dirlo esplicitamente perché si rischierebbe una crepa nel muro dello sciachimismo (che costoro hanno interesse che rimanga ben solido), si limita a non toccare l'argomento e a parlare d'altro.