Monday, September 16, 2013

Il fattore della pressione atmosferica nella formazione delle scie

http://www.tankerenemy.com/2013/09/il-fattore-della-pressione-atmosferica.html

Il fattore della pressione atmosferica nella formazione delle scie


Come è arcinoto, il fenomeno delle scie di condensazione è rarissimo, anzi eccezionale [stocazzo! l'unica cosa arcinota e' che in vari anni non siete ancora riusciti a dimostrare una cippa]. La genesi di una scia di condensa, infatti, dipende dalla concomitanza di alcune circostanze che ripetiamo a beneficio dei lettori e di chi intende informarsi: temperatura, umidità relativa e quota. Generalmente la temperatura deve essere uguale o inferiore a –40° Celsius, l’umidità relativa pari almeno al 60/70 per cento, la quota cui incrocia il velivolo superiore come minimo agli 8.000 metri.

E’ naturale che tali parametri possono subire dei mutamenti, ma sono oscillazioni lievi che dipendono in primo luogo dalla latitudine. Ad esempio, è davvero improbabile che si crei una contrail in regioni come quelle equatoriali dove l’aria è tutto l’anno molto calda.

Ci soffermiamo ora sul fantomatico evento della persistenza: una scia di condensazione non può persistere per molti minuti, ore o intere giornate a causa dei motivi che abbiamo più volte illustrato. La persistenza della scia è un non-senso scientifico, una menzogna propalata dalla N.A.S.A. e dai negazionisti a cottimo. Alle altitudini dei voli di crociera l'atmosfera è molto secca, per cui nemmeno l'acqua proveniente dai motori dei jet è sufficiente affinché si formino scie di condensazione, anche non durature. Oltre a ciò è bene chiarire che la persistenza e l'espansione delle scie di condensazione sono un mito da sfatare, in quanto bisognerebbe ipotizzare valori di UR (umidità relativa) in quota superiori al 150% ed in progressivo aumento. Ciò è praticamente impossibile.

Occupiamoci ora della pressione atmosferica. Per pressione in fisica si intende il rapporto tra la forza F, esercitata perperndicolarmente ed in modo uniforme su una superificie e l’area della superficie stessa. Quindi p = F/S.

L'unità di misura della pressione è il pascal (Pa); altre unità di misura in uso sono il bar e l'atmosfera (atm).



La pressione di un gas si quantifica con il manometro, mentre la pressione atmosferica si misura con il barometro. La pressione atmosferica in condizioni normali è quella esercitata a livello del mare da una colonna di mercurio alta 760 mm a 45° di latitudine ed a 0° Celsius. Tale pressione è pari ad una atmosfera. La pressione atmosferica può essere rappresentata in una carta geografica ricorrendo alle isobare, linee concentriche [concentriche???] che comprendono le zone accomunate da uno stesso valore. La pressione atmosferica è esercitata dall’aria sui corpi; varia in relazione all’altezza e da luogo a luogo, in quanto è collegata alla composizione delle masse d’aria, alla temperatura ed ai venti. Essa muta in rapporto all'altitudine: si riduce con l'aumentare dell'altitudine, poiché scema l'altezza della colonna d'aria sovrastante la superficie della terra e giacché diminuisce la densità dell'aria. Cambia in riferimento alla temperatura: si abbassa con l'aumentare dei valori termici, perché l'aria calda tende a dilatarsi, diventando meno densa e più leggera. Il minore peso della massa d'aria calda attenua la pressione della colonna d'aria e quella atmosferica. Si modifica pure in relazione all'umidità: diminuisce con l'accrescersi dell'umidità, poiché il vapore acqueo ha una densità minore rispetto all'ossigeno ed all'azoto. L'aria umida è più leggera; al contrario l'aria secca è più pesante ed accresce la pressione atmosferica. A quote alte la pressione esercitata sulle molecole è debole: ciò rende difficile che le varie molecole di H2O, aggregati a struttura definita, si uniscano fra loro o restino compatte a creare un quid più o meno omogeneo, cioè la scia. Non solo, mentre si accresce l’umidità, requisito per la formazione della condensa, si affievolisce la pressione e salgono i valori termici.

Ne consegue che i valori di temperatura e pressione sono, per così dire, in contraddizione con il parametro della quota, rendendo il fenomeno delle scie di condensa una specie di “miracolo”. Ecco perché filmati e scatti non contraffatti non mostrano quasi mai contrails. Ecco perché le tracce che vediamo in cielo sono, in quasi il cento per cento dei casi, scie di metalli e di polimeri rilasciate a bella posta.


Articolo correlato: Un documento governativo del 1958 dimostra come è possibile additivare trimetilalluminio (TMA) ai carburanti aeronautici, 2012


9 comments:

  1. Zretino oggi a sQuola.
    Occhi bassi e muso lungo...

    ReplyDelete
  2. straker ma quante volte ti ho ripetuto che non capisci un cazzo di aerei ?

    ReplyDelete
  3. zret tuo fratello non capisce un cazzo di aerei, e te pure meno

    ReplyDelete
  4. Ancora una volta zret parla di cose che non conosce, che non sa, e come solito scrive solo cazzate, in oltre farebbe bene a comprarsi un bel paio di occhiali nuovi, nella prima foto si è inventato la coltre chimica a bassa quota ma in realtà non si vede proprio nulla, in oltre non è scritto in foto che condizioni ambientali c'erano, e a che quota erano i due aerei.
    Nella seconda foto, non tiene in considerazione la prospettiva e l'angolo di ripresa, ma anche qui si inventa quote inesistenti sebbene sia chiaro che l'aereo voli ben al di sopra della nuvola fotografata.

    Il resto lo ha copiato da wikipedia senza neanche capire cosa ha copiato visto le conclusioni stupide a cui è arrivato.... " Ne consegue che i valori di temperatura e pressione sono, per così dire, in contraddizione con il parametro della quota, rendendo il fenomeno delle scie di condensa una specie di “miracolo” " questo ne delinea una totale ignoranza in materia fisica e scientifica.

    manca la totale conoscenza di un fenomeno molto semplice, ovvero come si formano le nuvole, che in base al suo ragionamento non dovrebbero esistere così come non dovrebbe esistere la nebbia.

    ecco qui una cosa semplice semplice adatta anche ai bambini delle elementari ma forse non al cervello di un complottista sciamista

    http://www.icbisuschio.it/med_cuasso/come_si_%20formano_%20le_nuvole/come_si_formano_le_nuvole.htm





    ReplyDelete
  5. "si è inventato la coltre chimica a bassa quota ma in realtà non si vede proprio nulla"
    ohibò non hai proprio capito! non segui l'evoluzione tecnologica delle scie chimiche? adesso vanno di moda invisibili...

    ReplyDelete
  6. " La persistenza della scia è un non-senso scientifico, "

    Sig. Marcianò, lei è in grado di spiegare come sia possibile invece il contrario? Ovvero, come mai una scia che notoriamente è composta da aghi di ghiaccio (e sto parlando di quelle di condensa, non di quelle cosiddette "chimiche" che pur non esistono, ma non voglio fare confusione) scompare pur essendo a -40° ? Perché a casa mia, il ghiaccio non si scioglie a -40, figuriamoci evaporare.... Ergo Lei è in grado di spiegarlo?

    Per riuscirci deve necessariamente introdurre il concetto di sublimazione, dovuto all'energia irradiata dal sole, ed alla umidità relativa bassa. Ma una volta introdotto il concetto di sublimazione, come mai non accetta anche il suo opposto, ovvero che con poco più del 60% di UR una scia fa ghiacciare il vapor d'acqua adiacente, per semplice contatto, con la sublimazione inversa (da gas a ghiaccio), cosa che succede ogni dannatissimo inverno sui vetri delle macchine della gente???

    E quindi, cosa avrebbe di innaturale tutto ciò?

    (tralascio le ennesime considerazioni ottiche sulla quota delle scie, che a questo punto ritengo in pura malafede, mai una misurazione che sia una..... )

    ReplyDelete
    Replies
    1. [fessbùk user mode on]
      "come mai una scia che notoriamente è composta da aghi di ghiaccio [...] scompare pur essendo a -40°?"
      ma perché gli aghi cadono, no? il ghiaccio è più pesante dell'aria, altrimenti come si spiega la grandine? e la pioggia? e le nuvole stanno su perché le spingono le correnti termiche, le stesse degli alianti
      [fessbùk user mode off]

      Delete
  7. curioso usare un documento del 1958 per provare che è possibile aggiungere un liquido ad un altro liquido

    tra l'altro l'eccezionale documento si riferisce a semplici test a 98.000 piedi (29870 m, ripeto: 29870 m ;) per migliorare le prestazioni del postbruciatore ad alte quote in quanto la presenza di VAPORE ACQUEO NELLO SCARICO inibisce la combustione
    in pratica dimostrano il contrario di quello che scrivono, ossia che lo scarico di un motore è soprattutto vapore

    ReplyDelete
  8. "E’ naturale che tali parametri possono subire dei mutamenti, ma sono oscillazioni lievi che dipendono in primo luogo dalla latitudine. Ad esempio, è davvero improbabile che si crei una contrail in regioni come quelle equatoriali dove l’aria è tutto l’anno molto calda. "

    stratocazzata, la temperatura è alta a terra ma alle quote di crociera è sempre sottozero, visto che mediamente scende di 6,5 gradi ogni 1000 metri, anche se partiamo da 40 gradi a terra 10000 m siamo a -25, altro che aria calda....

    ReplyDelete