Wednesday, September 11, 2013

Quando si dice "meglio tacere..."

... e dare l'impressione di essere stupidi...

Prendo spunto dal post di Paolo Attivissimo da qui.


  PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Paolo Bernini. Ne ha facoltà.
  PAOLO BERNINI. Signor Presidente, colleghi e colleghe, questo mio intervento a titolo personale vorrebbe porre l'attenzione e far riflettere su corsi e ricorsi storici, che negli ultimi 100 anni hanno visto gli Stati Uniti prendere parte ad azioni di guerra, sempre in seguito a pretesti che li hanno portati a figurare come vittime. Vittime volte a giustificare il loro intervento armato per difendere il loro Paese e i loro interessi nel mondo. 
  Mi si accuserà di complottiamo, nulla di più facile e banale. Un po’ come quando veniamo tutti noi accusati di qualunquismo e populismo. Ma, come, dire, ci sono abituato. E anzi, ritengo che i veri complottisti siano quei Governi e governanti che invece di agire secondo il principio della trasparenza e nell'interesse dei popoli che rappresentano, tramano alle loro spalle disegnando scenari futuri nell'interesse di pochi e dei quali non è dato sapere a noi comuni cittadini. 
  Ma, venendo al punto, vorrei ricordare alcuni passaggi storici che hanno cambiato le sorti dell'umanità modificandone il corso; 7 dicembre 1941: in seguito all'attaccato alla base militare statunitense stanziata alle Hawaii da parte dell'aviazione giapponese, gli Stati Uniti entrarono nella seconda Guerra Mondiale. Le Commissioni d'inchiesta dell'epocaPag. 28che si istituirono per accertare le responsabilità, non decretarono ovviamente responsabilità governative o dello stesso Roosevelt, ma sappiamo bene che un'altra corrente di pensiero ritenne molto dubbio l'andamento della vicenda e non accettò la versione ufficiale; il contrammiraglio Theobald accusò soprattutto Roosevelt di aver favorito l'attacco nemico, negando, pur essendo informato dettagliatamente dei progetti giapponesi tramite il sistema Magic, notizie dell'attacco all'ammiraglio Kimmel. In seguito, nel settembre del 1944 il deputato repubblicano dell'Indiana Forrest Harness denunciò per la prima in Parlamento il complotto di Pearl Harbour, dicendo che tre giorni prima dell'attacco il Governo australiano avvisò Washington che una portaerei Giapponese era diretta verso le Hawaii; 1962: Per ribaltare il regime cubano di Fidel Castro, alti dirigenti del Ministero della Difesa statunitense, allo scopo di suggestionare l'opinione pubblica statunitense ed indurla così a sostenere un eventuale attacco militare, concepì l'Operazione Northwoods; il piano, che non fu mai messo in atto, prevedeva l'esecuzione di una serie di azioni che apparissero come dirette da nazionalisti cubani, inclusi attacchi terroristici da portare a termine contro obiettivi all'interno del territorio nazionale degli Stati Uniti. I primi documenti del piano furono pubblicati nel 1997 ad opera del John F. Kennedy Assassination Records Review Board; gli allegati furono pubblicati nel 1998 dal National Security Archive. Il piano c'era, e questa volta, invece che entrare in un conflitto, concepirono l'idea di scatenarlo; 1964: l'incidente del Tonchino, il 4 Agosto 1964, segnò l’escalation definitiva che fece precipitare la situazione nel Vietnam e portò gli americani ad un intervento di terra che tutti noi sappiamo come andò a finire. Il casus belli fu provocato da un presunto scontro tra la marina Americana e quella Nordvietnamita che venne ufficialmente smentito nel 2005 da documenti portati alla luce dall'ormai nota NSA dove veniva dichiarato la totale assenza di navi vietnamite nel Golfo del Tonchino in quel lontano 4 Agosto;1990: Lo scenario è cambiato. Gli Stati Uniti, dopo essere usciti vincitori da due guerre mondiali e dalla Guerra Fredda, conquistando quindi l'egemonia a livello planetario, non entrano più in guerra per mere questioni di geopolitica, di posizionamento e aree diPag. 29influenza, ma per la difesa di interessi, anzi, di un interesse specifico: il petrolio. E la prima guerra nel Golfo ne è la dimostrazione. 
  Oggi, 11 settembre, cadono due ricorrenze molto importanti: una è il quarantesimo anniversario del golpe cileno, avvenuto anche grazie agli Stati Uniti, che portò alla morte del Presidente Allende; l'altro è l'11 settembre 2001, in cui persero la vita 3 mila persone e la cui dinamica dei fatti è inutile ricordare.
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  Però mi preme sottolineare solo una cosa. La versione ufficiale di quell'evento è stata smentita da tutti i punti di vista. È palesemente falsa e ormai il mondo se n’è accorto. La verità probabilmente non la sapremo mai, ma sicuramente è molto diversa da quella che i media mainstream ci raccontano. In questo caso si può dire che tutto quello che sai è falso e detto all'americana: «it was an inside job». Tradotto: fu un lavoro interno. 
  La conseguenza dell'11 settembre è stata una guerra scatenata verso uno Stato sovrano in un'annosa e un po’ ridicola caccia all'uomo, Osama Bin Laden, che si è conclusa solo dieci anni dopo. L'Afghanistan è stato invaso, con tutte le conseguenze portate da una guerra vera e propria. L'oro nero e il gas sono gli unici motivi per cui la NATO ha invaso il territorio afgano. Due anni dopo, nel 2003, con l'altrettanto fantasiosa scusa delle armi di distruzione di massa, poi rivelatasi ufficialmente un criminale pretesto, ha scatenato un'altra guerra, verso il regime iracheno, che non erano riusciti a ribaltare tredici anni prima. Anche in questo caso l'unico scopo era e rimane il controllo del petrolio. 
  In questi scenari di guerra abbiamo visto gli Stati Uniti d'America utilizzare armi di distruzione di massa, come la bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki, armi chimiche, come il napalm nel Vietnam, dove ancora oggi i bambini si ammalano, e bombe al fosforo bianco durante la guerra in Iraq a Falluja nel 2004 e precedentemente in Afghanistan. 
  Oggi la questione siriana è al centro del dibattito sui media di tutto il mondo. Scenari da guerra fredda che vedono oriente ed occidente contrapporsi nuovamente per il controllo di un territorio anch'esso produttore di petrolio ed alleato dell'ultimo Paese produttore autonomo di petrolio, ovvero l'Iran, che è anche l'unico Paese a non commerciare il petrolio in dollari, bensì in oro. Proprio a inizio settimana fonti curde ci ha raccontato che Aleppo – città siriana vicino al nord, al confine della Turchia – è sotto controllo dei ribelli e tra questi ribelli ci sono ex comandanti e generali dell'esercito siriano di Assad che conoscono molto bene la zona e sanno dove si trovano le armi convenzionali e chimiche, che avrebbero potuto usare per prendersi la città. Inoltre, abbiamo avuto accesso a una seriePag. 31di documenti raccolti dall'YPG (unità di difesa popolare curda) nella zona del Kurdistan siriano in cui i cosiddetti ribelli attaccano con il supporto di potenze straniere, tra cui quello della Turchia in particolare. 
Questi documenti sequestrati comprendono un certo numero di passaporti e carte d'identità tra cui quelli di americani, egiziani, tunisini e cittadini del Bahrein. Questa documentazione è emersa dopo aver perquisito le sedi centrali dei gruppi Islamic State of Iraq e Biladi Sham, incluso il Fronte Al Nusra, affiliato ad Al Qaeda. Inoltre, sempre secondo le fonti dell'esercito turco, è bloccato l'accesso agli aiuti umanitari lasciando viveri e beni di prima necessità a deperire al confine. 
  Stando ai precedenti possiamo ben pensare che le motivazioni addotte dall'amministrazione Obama per invadere la Siria, ovvero l'uso di armi chimiche da parte dell'esercito di Assad, siano totalmente false e che il vero motivo per un'ulteriore guerra in Siria sia quello di ribaltare il presente regime e instaurarne uno filoamericano, per completare l’ opera, tra qualche anno, andando in Iran (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

10 comments:

  1. Una serie di idiozie che non meritano ne commenti ne smentite. Solo un appunto su Pearl Harbor. Esistono diverse pubblicazioni storiche serie sulla teoria del complotto che, alla fine, dimostrano l'inconsistenza di essa. Faccio accenno solo a questo perchè di recente mi è capitato di leggere qualcosa a proposito. Il resto non merita commenti. Questi dementi dovrebbero spendere meno tempo su luogocomune e più su Jstor.

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  2. ... la cosa più sconfortante sono gli applausi finali dei deputati del M5S...

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    1. Beh, dai grillini non c'é d'aspettarsi altro ...

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    2. lo so, lo so...
      il fatto è che la presenza di almeno un cretino in qualunque gruppo è quasi scontata, ma ci si aspetta che il resto del gruppo lo tratti appunto da cretino.
      se invece lo acclama...

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  3. Della serie, gonzi boccaloni che vengono eletti in un parlamento che assomiglia sempre piú ad un'assemblea di buffoni ...

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  4. Sì, avete ragione a prendere in giro i grillini e Bernini in particolare che non brilla proprio per intelligenza. Resta un problema di fondo: se sono lì con quasi il 25% dei votanti, vuol dire che quel 25% sono gonzi boccaloni allocchi creduloni? Se sì siamo messi male come nazione, ma molto, molto male ...

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  5. Al governo sono finiti dei coglioni complottisi...... povera Italia .... :-(

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