Thursday, October 24, 2013

Il solito corrado straccione


http://scienzamarcia.blogspot.it/2013/10/la-chemioterapia-citotossica-funziona.html

La chemioterapia citotossica funziona ... al 2 per cento!


Traduzione del riassunto (abstract) dell'articolo The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5-year survival in adult malignancies, ovvero "Il contributo della chemioterapia citotossica ad una sopravvivenza di 5 anni nei tumori maligni degli adulti" . redatto da Morgan G, Ward R, Barton M (del Dipartimento di radiazioni oncologiche, Centro per i Tumori di Sydney Nord, Royal North Shore Hospital, Sydney, Australia) e pubblicato sulla rivista scientifica Clinical Oncololgy [2004 Dec;16(8):549-60].

L'articolo è disponibile in lingua originale sul sito scientifico governativo pubmed al link:

La cosa sconcertante (almeno per chi non si ancora informato sull'argomento) è che la conclusione dell'articolo indica un effetto benefico della chemioterapia citotossica (ovvero di quei farmaci anticancro che dovrebbero uccidere più rapidamente le cellule tumorali delle cellule sane) attorno al 2 per cento!

Chi mai assumerebbe un simile farmaco costosissimo e dai devastanti effetti collaterali sapendo che l'eventuale beneficio apportato è così esiguo?



Il contributo della chemioterapia citotossica ad una sopravvivenza di 5 anni ai tumori maligni negli adulti

Riassunto 

FINALITA':
Il dibattito sul finanziamento e sulla disponibilità dei farmaci citotossici solleva domande sul contributo della chemioterapia curativa o coadiuvante alla sopravvivenza nei pazienti cancerosi adulti.

MATERIALI E METODI:
Abbiamo fatto una ricerca nella letteratura [scientifica] su esperimenti clinici randomizzati che riportino una sopravvivenza di 5 anni attribuibile unicamente alla chemioterapia citotossica negli adulti con tumori maligni. Il numero totale di pazienti cancerosi appena diagnosticati per le 22 principali tipologie di tumore maligno sono stati determinati a partire dai dati del cancer registry in Australia e dai dati del Surveillance Epidemiology and End Results negli USA per l'anno 1998. Per ogni tipologia di cancro, il numero assoluto di risultati benefici è stato calcolato come il prodotto di (a) il numero totale di persone con quel particolare tipo di cancro; (b) la proporzione del/dei sottogruppo/i  di tale forma di cancro che hanno avuto un beneficio; e (c) l'aumento percentuale nella sopravvivenza a 5 anni dovuta unicamente alla chemioterapia citotossica. Il contributo complessivo è stato la somma dei numeri assoluti indicanti un beneficio sulla sopravvivenza a 5 anni espressa come percentuale del numero totale dei 22 differenti tipi di cancro.

RISULTATI:
Il contributo complessivo della chemioterapia citotossica curativa e coadiuvante alla sopravvivenza di 5 anni negli adulti è stato stimato pari al 2,3% in Australia ed al 2,1% negli USA.

CONCLUSIONI: 
Dal momento che la percentuale di sopravvivenza relativa ai 5 anni per il cancro in Australia è adesso oltre il 60%, è chiaro che la chemioterapia citotossica apporta solo un contributo minore alla sopravvivenza al cancro. Per giustificare il continuo finanziamento e la disponibilità dei farmaci utilizzati nella chemioterapia citotossica, è urgentemente richiesta una rigorosa valutazione del rapporto costi benefici e dell'impatto sulla qualità della vita.

7 comments:

  1. Questo è la prima volta che lo penso e lo scrivo, ma se lo merita tutto.
    Dopo ciò che ha scritto vorrei proprio che gli venisse uno di quei brutti cancri del sangue (le leucemie) che sono curabili (ormai al 95%) con la chemioterapia. Vorrei proprio vedere se sarebbe così coerente da non curarsi con la chemio, o piuttosto invece correrebbe al più vicino centro oncologico per le quotidiane sedute, dato che per certi straccioni terroristi e pericolosi esseri la coerenza è un optional che non hanno mai acquistato.

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  2. Dal momento che la percentuale di sopravvivenza relativa ai 5 anni per il cancro in Australia è adesso oltre il 60%, ...

    Ecco, basta questo.

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  3. I complottisti come il penna sono maestri della disinformazione, riescono ad estrapolare conclusioni totalmente sballate estraendo parti di testo da argomenti molto più ampi proponendoli in modo totalmente fazioso.

    Se non è malafede questa che altro può essere ?

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  4. Per fare corretta informazione qui c'è lo studio completo dato che non si vuole scendere al basso livello complottista.

    E' giusto far notare che la pubblicazione dello studio è del 2004 ovvero di 9 anni fa, ma i dati raccolti sono fino al 1998

    http://www.burtongoldberg.com/home/burtongoldberg/contribution-of-chemotherapy-to-five-year-survival-rate-morgan.pdf


    Come si vede dalle tabelle e da quanto si può leggere ogni tumore ha il suo metodo di cura non esiste un metodo univoco per trattarli tutti così come le terapie hanno effetti diversi in base alla storia clinica del paziente.

    Questa è la realtà il resto sono solo balle complottiste, superficiali ed inadeguate atte solo a sfruttare la paura di chi vive un dramma.


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    1. Se poi vogliamo far notare che i siti scientifici risultano attendibili se e solo se sostengono in un modo qualunque le loro balle... :)

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