- Dall'intervista di Eugenio Scalfari a M. Bergoglio - in arte 'Papa Francesco primo ( ed ultimo ) -:Rispondi
Bergoglio)«E qui lo ripeto. Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo».
Incredibile come questo oscuro personaggio proponga, con tutta la sfrontatezza che gli compete, una forma assai spinta di relativismo etico. In sostanza Il Bene ed il Male non hanno valenza alcuna e dipendono dalle decisioni ed inclinazioni del singolo.
Tale 'forma mentis' apre le porte a qualsiasi velleità, a qualsiasi capriccio del momento.
Potremmo rispondere a Bergoglio con un vecchio proverbio che sintetizza la fallacia del suo relativismo etico: ' La via che conduce all'inferno è tappezzata dalle migliori intenzioni'.
Quali follie dobbiamo attenderci da simili premesse pseudo-filosofiche?
- Poco fa lo stesso Frank mi ha chiamato sia su fisso sia su cellulare da numero riservato.Rispondi
- Sono ragionamenti che rispecchiano la forma mentis dei Gesuiti, quelli della riserva mentale e della casistica, contro cui tuonò il giansenista Blaise Pascal. Per fortuna che questo è l'ultimo pontefice di Babilonia la Grande.Rispondi
- Fabio Chiucconi di RAI 2 ha sottolineato che le vittime della tragedia di Lampedusa erano, secondo un primo bilancio, 111 e che il feretro n. 11 era quello con le spoglie di un bambino di 3 anni. Da rilevare che con la voce ha enfatizzato i numeri.Rispondi
Sono state mostrate le bare: su ognuna è stata posata una... Rosa rossa.
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ReplyDeleteChe massa di sfigati razzisti, mi fanno proprio schifo.
ReplyDeleteL'articoli di la Repubblica non solo era corretto ma aveva ragion da vendere
A questi il cervello gliel'hanno infilato nel culo sottoforma di clistere...
ReplyDeleteOT ma come al solito da qualche parte bisogna pur postare... ;)
ReplyDeletee questa come la mettiamo? adesso anche Greenpeace (di cui non condivido l'estremismo, ma devo ammettere che i suoi attivisti rischiano di persona, e non al riparo di una tastiera) sarà al soldo del NWO?
“Come forse sa, Greenpeace lavora per "campagne" per utilizzare i pochi fondi a disposizione: non prendiamo soldi da politici, imprese, enti o istituzioni.
E' per questo che siamo attivi su molti fronti ma non su tutti e, entro le campagne, ovviamente dobbiamo scegliere. Queste scelte sono collegate alla gravità del problema e alla sua "prospettiva internazionale". Quindi, non è che gli altri temi non ci interessano, anzi. Semplicemente, non abbiamo le risorse per occuparci di tutto. Un altro criterio è che cerchiamo di intervenire dove verifichiamo che altre organizzazioni/associazioni non possono intervenire.
Detto questo, del tema legato all'inquinamento degli aerei ci occupiamo solo nell'ambito della campagna clima: il traffico aereo è responsabile di una quota dell'effetto serra globale sia per le emissioni di anidride carbonica che per l'apporto di vapore acqueo in quota che ha tempi di permanenza in atmosfera lunghi. Le segnalo il nostro rapporto (http://www.greenpeace.org/italy/news/navi-aerei-clima).
La permanenza in aria delle scie degli aerei non dipende dalla loro composizione chimica (cui qualcuno attribuisce un pericolo) ma dalle condizioni fisiche meteo (vento, umidità relativa) e delle particelle (granulometria, densità) cosa che influisce sulla "galleggiabilità" delle particelle in atmosfera. Alcune delle componenti ambientalmente importanti delle emissioni degli aerei (ossidi di azoto, CO2) non sono per nulla visibili. Le scie bianche degli aerei sono costituite da vapore acque condensato.
Spero che la mia risposta sia esaustiva.
Grazie ancora per averci contattato.
--
Alessandro Giannì
Direttore delle Campagne
Greenpeace Italia
P.zza dell'Enciclopedia Italiana, 50
00186 ROMA
TEL +39 06 68136061 int 236”
ops
Deleteè la risposta di Greenpeace allo sQUACKquerone© da lui riportata sul faccialibro
Certo che ha un bel "coraggio", lo straccione, nell'autosputtanarsi pubblicamente :)
DeleteGente malata, bisogna chiudergli i siti e mandarli a delirare in un reparto psichiatrico.
ReplyDeletePaolo, Zret, Straker, Avalon: che due coppie di coglioni (2 * 2 = 4).
ReplyDeletePer fortuna che questo è l'ultimo pontefice di Babilonia la Grande.
ReplyDeleteIn sostanza il professoruncolo da per buona la profezia sui papi dello pseudo Malachia. Però non si è ricordato che secondo questa il nome dell'ultimo papa sarebbe dovuto essere Pietro e non Francesco, non ne azzecca una il minchione. Antonio detto zretino, lascia perdere Pascal, la tua mente da minus habens non ti permette di comprendere il pensiero di quel Grande ...
ops quando lo pseudo Malachia parla di Petrus Romanus non predice il nome dell'ultimo Papa, perché dovrebbe farlo? in effetti tutte le 111 (ahi ahi ahi) “profezie” precedenti sono oscuri riferimenti alla Nostradamus ante litteram, perché l'ultima dovrebbe essere diversa? tutti i Papi sono stati “allineati” alla rispettiva predizione con non poche forzature interpretative, non c'è ragione per cui l'ultimo debba essere in chiaro...
ReplyDeletee poi per tradizione Pietro come nome pontificale è off limits, né Malachia dice che Pietro Romano sia un Papa; e chi comanda in Sede Vacante è il Camerlengo che attualmente è il cardinale Tarcisio Pietro Evasio Bertone nato a Romano Canavese...
GOMBLODDOOOO...
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DeleteLa sede non é piú vacante ora c'é un papa non romano, nemmeno di romano canavese ma argentino di origini astigiane. Siamo forse oltre la profezia dello pseudo-malachia ?
DeleteGOMBLODDO nel GOMBLODDO !!!!!