Saturday, November 9, 2013

Le analisi eseguite in Francia sui polimeri di ricaduta evidenziano tracce di molecole presenti nei carburanti e nei lubrificanti dei reattori degli aerei

http://scienzamarcia.blogspot.it/2013/11/le-analisi-eseguite-in-francia-sui.html

Le analisi eseguite in Francia sui polimeri di ricaduta evidenziano tracce di molecole presenti nei carburanti e nei lubrificanti dei reattori degli aerei


Qui di seguito la traduzione del testo introduttivo alle analisi di alcuni campioni di "filamenti di ricaduta" che gli scientisti attribuiscono a enormi schiere di ragni che praticano il balooning (emissione di un leggero filamento cui si appendono i ragnetti per farsi trasprtare lontano dal nido in cui si sono schiuse le uova dalle quali sono nati). Le analisi portano in tutt'altra direzione, ben lontano dai ragni e molto vicini invece ai reattori degli aerei (sono state infatti identificate "diverse molecole correntemente riscontrate nei carburanti e lubrificanti dei reattori degli aerei").
Pubblico la traduzione integrale del testo sebbene gli ultimi 3 paragrafi lascino alquanto perplessi (ma si tratta di interpretazioni soggettive e non di dati). In efffetti per quanto ne so io:




  • il traffico aereo civile a causa della crisi è ben poco aumentato negli ultimi anni



  • questi filamenti non si sono praticamente mai visti prima d'ora, non in tale quantità ed estensione, sono un fenomeno nuovo a dispetto del fatto che i carburanti utilizzati dagli aerei siano sempre gli stessi, e non mi risulta che nessun naturalista abbia testimonianto un aumento esponenziale della presenza di certi ragnetti



  • la speranza che gli scienziati indaghino e che l'aviazione civile e militare possa fare qualcosa per fermare tale preoccupante fenomeno è a mio dire del tutto vana.

  • In realtà ormai sempre più persone si accorgono della vera origine del fenomeno, le famigerate scie chimiche, menzionate persino in una recentissima interrogazione del consigliere regionale della Lega Nord Roberto Zaffini (http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/marche/2013/11/06/-Scie-chimiche-cielo-Ancona_9578863.html).

    La realtà è che oltre alle città sono molto colpite da questo fenomeno le campagne, le campagne appena arate o seminate da poco sono state viste completamente ricoperte da un fitta rete di ragnatele finissime e soprattutto non bagnate dalla rugiada. Filamenti che ricoprono tutto e non si vedono se non chinandosi e guardanto rasoterra in controluce.  filamenti che causano il morbo di morgellons nelle persone che sono spesso a contatto con essi. 

    Mi sono giunte alcune foto a riguardo e qui sotto vi riporto i link per visualizzarle in alta definizione:

    https://fbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/1401219_10200919228159820_562904499_o.jpg


    In particolare sfido qualsiasi esercito di ragnetti a produrre una "ragnatela" con fili così lunghi come quelli dell'ultima foto. 

    D'altronde sebbene i giornali tranquillizzino confermano che l'esperienza delle persone comuni che si accorgono del fenomeno nota subito la loro artificialità. Leggiamo ad esempio su http://www.cinquequotidiano.it/cronaca/hinterland/2013/11/07/colleferro-piovono-filamenti-psicosi-collettiva/#.UnwLmBDfCnV

    Al tatto mostrano una notevole tenacità, molto maggiore di quella che presentano le comuni ragnatele. Sul caso è già scoppiata la psicosi collettiva. La pioggia è collegata al fenomeno delle scie chimiche, ma a tutt’oggi il fenomeno resta inspiegabile.
    Il link originale per visualizzare in dettaglio le analisi eseguite in Francia è il seguente:
    http://www.labo-analytika.com/documents/20131030_Dumas-18_Rapport_analytique_AnAlytikA.pdf

    Qui sotto anche due video su queste "strane ragnatele" 






    altri video 
    http://www.youtube.com/watch?v=msccNVLdRG4 
    http://www.youtube.com/watch?v=tW9wORalpbE
    http://www.youtube.com/watch?v=u5Tg9FHOoqY
    http://www.youtube.com/watch?v=Yb3Qcbt7iDg
    http://www.youtube.com/watch?v=T_BI8-9sQRI
    http://www.youtube.com/watch?v=IelOuYYdhkI
    http://www.youtube.com/watch?v=gTGmJYdScC4

    Diversi campioni di «filamenti diffusi nell'aria» raccolti tra Novembre e Dicembre 2012 sul territorio francese sono stati portati al nostro laboratorio provenenti da Thénioux, Saint Clément des Levées, Saint Martin de Crau e Malabat (punti di raccolta localizzati sulla cartina della Francia a pagina 118).

    Per ciascuno di questi campioni sono state condotti due test di decomposizione termica [vedi http://www.thefreedictionary.com/desorption] diretta al Punto di Curie (445°C), da una parte direttamente e dall'altra con metilazione «in-situ» (un processo che fovorisce l'identificazione dei composti polari eventualmente presenti).

    I differenti composti organici originatisi in questa serie di otto analisi sono stati - ogni volta - separati per mezzo di Cromatografia Gassosa e identificati tramite Spettrografia di Massa (GC/SM). I dati ottenuti sono stati interpretati ed i risultati ottenuti vengono riportati in dettaglio nel presente rapporto analitico.

    Ciò che si evidenzia è che questi «filamenti diffusi nell'aria» sono dei polimeri organici complessi, contenenti dei composti chimici di sintesi, come dimostra l'identificazione a mezzo Cromatografia Gassosa/Spettrografia di Massa realizzata sui numerosi prodotti della loro decomposizione termica, tra i quali figurano diverse molecole correntemente riscontrate nei carburanti e lubrificanti dei reattori degli aerei.

    I quattro campioni studiati contengono diversi composti aromatici sintetici tossici (ftalati) e tre di essi contengono del DEHP, un rappresentante di questa famiglia di prodotti chimici che desta particolari preoccupazioni a causa delle sue proprietàdi perturbatore endocrino. Tutte le molecole organiche, in particolare i composti eterociclici, presenti in questi campioni di «filamenti diffusi nell'aria», sono preoccupanti, quanto meno sul piano della sanità pubblica e dell'impatto ambientale.

    Noi pensiamo che tali «filamenti diffusi nell'aria» potrebbero risultate dalla ricombinazione delle sostanze rilasciate in alta quota nell'atmosfera dai reattori degli aerei. 

    Tenuto conto dell'aumento del traffico aereo mondiale, i risultati di questo studio preliminare ci paiono giustificare l'attenzione dell'opinione pubblica e dei media su questa nuova forma di inquinamento atmosferico.

    Ci auguriamo che la comunità scientifica studi questo soggetto al fine di comprenderlo e che le autorità di tutela dell'aviazione civile o militare, possano di conseguenza controllare efficacemente questa nuova forma di inquinamento atmosferico globale.




    Leggi anche 
    Strani filamenti (di origine non organica) scendono dal cielo in tutta Italia (e tutto il mondo)

    http://rassegnastampanonwo.blogspot.com/2013/10/strani-filamenti-di-origine-non.html

    10 comments:

    1. diretta al Punto di Curie (445°C)
      ma corradino, tu che, secondo alcuni, hai una laurea in fisica, come fai a non sapere cos'è il punto di Curie???
      Si tratta della temperatura alla quale un materiale ferromagnetico cambia le sue proprietà...mi spieghi cosa c'entra con l'analisi dei filamenti? A meno che, naturalmente, non si tratti di filamenti di materiale ferromagnetico.

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      1. Per avercela la laurea in fisica ce l'ha, il punto è come uno che della fisica non conosce nemmeno le più elementari basi sia riuscito ad ottenerla...

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      2. Il punto di Curie è la proprietà che viene utilizzata per mantenere costante (e riproducibile) l'alta temperatura necessaria alla pirolisi (cioè decomposizione termica) usata per l'analisi di materiali organici. Non conosco i paraticolari costruttivi, ma grossolanamente, un materiale ferromagnetico è riscaldato induttivamente. Superato il punto di Curie il materiale cessa di risentire del campo, e interrompe il riscaldamento e la sua temperatura si stabilizza quindi ad un valore costante. E a questa temperatura è fatto decomporre il campione da anlizzare.
        Maggiori info le trovi gloogando "Curie point pyrolysis"
        Non è quindi qualcosa di immediatamente correlabile ai risultati dell'analisi, ma solo alle caratteristiche costruttive della strumentazione usata. Un qualche altro tipo di termostato di precisione andrebbe altrettanto bene.

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    2. Li chiamano "filamenti aeroportati/aerotrasportati" e non "diffusi nell'aria".

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    3. Sul documento anglo-francese hop fatto alcuni commenti sulla pagina FB
      https://www.facebook.com/groups/39069322088/permalink/10152025895302089/
      Credo che sia accessibile anche senza iscrizione.

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    4. peccato che il documento non è un documento ma un falso scritto appositamente per sostenere un fenomeno che di fatto non esiste, provo pena per chi vede strani fenomeni in una semplice ragnatela attaccata ad un lampione, come che i ragni non abbiano mai tessuto le proprie tele in prossimità di sbalzi, angoli, pali ecc...

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      1. Quindi si tratta di un tarocco come quello della laurea dello strakko...

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      2. Ho guardato adesso, il documento è tratto da un sito di ricerca indi(pend...)pezzente.

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