Friday, December 6, 2013

E’ possibile far fiorire il deserto? Tecnicamente sì

http://www.tankerenemy.com/2013/12/e-possibile-far-fiorire-il-deserto.html

E’ possibile far fiorire il deserto? Tecnicamente sì

Pubblichiamo un articolo di Manuel D’Elia. L’autore, basandosi per lo più sulle acquisizioni di “Tanker enemy”, [la solita cazzata autoreferenziale, tra un po' Manuel d'Elia citera' questo delirio in un nuovo post e cosi' via] illustra alcuni aspetti della guerra climatica. Due osservazioni: abbiamo mantenuto i verbi al condizionale, ma essi si possono tranquillamente trasformare in forme all’indicativo. La fisica attuale ha corretto Lavoisier, insegnandoci che” tutto si crea e niente si distrugge”: infatti le particelle virtuali provengono dal nulla [e non poteva non metterci la troiata del giorno].



Una domanda sorge spontanea: se si può manipolare il clima, può fiorire il deserto?

In realtà accade esattamente l'opposto, perché si cerca di impedire la formazione delle nubi per rendere l'atmosfera simile alla ionosfera e cioé più adatta alle comunicazioni radiosatellitari usate dai militari. Parlare di questa eventualità scatena critiche e accuse di “complottismo”: in realtà l'ipotesi non è per nulla peregrina.

La questione spinosa è stata rivelata nei giorni scorsi in una dettagliata intervista realizzata dal nostro giornale a Rosario Marcianò, il quale ha spiegato che la contemporanea presenza in cielo, accanto alle scie persistenti, di aerei che rilasciano scie piccole ed evanescenti, ha una sua spiegazione. Queste ultime contengono additivi che permettono alle sostanze irrorate in precedenza di produrre la reazione voluta. Può sembrare fantascienza, ma i brevetti di questo tipo di tecnologia sono stati effettivamente depositati.

All'atto pratico, il sistema entrerebbe in funzione nel momento in cui una grossa perturbazione sta arrivando o si sta formando in una zona che si vuole, invece, mantenere "pulita".

Per dissipare o deviare questa perturbazione indesiderata, entrerebbero in azione gli aerei preposti, rilasciando le scie persistenti che nelle previsioni metereologi che (stilate in collaborazione con l'Aeronautica militare) sono solitamente indicate con il termine "innocue velature". Questa copertura artificiale, che ha preso il posto della perturbazione in arrivo, non ostacola le comunicazioni, quindi l'obiettivo sarebbe raggiunto.

Ma se, come ci insegnano, in natura nulla si crea e nulla si distrugge, la perturbazione bloccata o deviata in un luogo può (o forse deve) scaricarsi in un altro, con effetti potenzialmente catastrofici a causa delle grandi forze in gioco.

Marcianò ha ricordato in proposito come nel 2011 abbia previsto sul sito Tanker Enemy l'alluvione di Genova con tre giorni di anticipo: dall'analisi delle foto satellitari, risultava che una grosso vortice depressionario era stata inibito sul Ponente ligure, con il risultato di andare, invece, ad interessare, con gli effetti che tutti abbiamo visto, l'opposto Levante.

E' certo, in quanto pubblicato su documenti ufficiali, che l'esercito statunitense mira ad ottenere un controllo completo del clima entro il 2025. La possibilità di scatenare uragani o di provocare la siccità, in territorio di guerra è sicuramente un vantaggio strategico importantissimo. Ovviamente, non è pensabile che questi risultati si ottengano da un giorno all'altro: numerosi test dovrebbero essere eseguiti e, secondo questa interpretazione, alcuni portano alle conseguenze tragiche che sempre più spesso leggiamo in prima pagina sui giornali.

Per mascherare l'evidente anomalia di questi eventi (quanto spesso si leggono ultimamente espressioni come "il più forte degli ultimi 80 anni...") si sarebbe quindi fatto ricorso ad un paravento, individuando nell'aumento di anidride carbonica nell'atmosfera la causa dei cambiamenti climatici, in realtà indotti dalle irrorazioni clandestine.

E' interessante in proposito esaminare un documento scovato da Marcianò già nel 2006, avente come oggetto la "Cooperazione Italia - Stati Uniti d’America su Scienza e tecnologia dei Cambiamenti Climatici" e sottoscritto dagli allora Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush. A pagina 38 si possono leggere le attività programmate. Esse comprendono "la progettazione di tecnologie per la manipolazione delle condizioni ambientali con particolare riferimento al controllo della temperatura e della concentrazione atmosferica di CO2".

Interessante ed inquietante, si legge anche che "Italia e Stati Uniti collaborano già da tempo su queste tematiche e hanno sviluppato insieme progetti di ricerca e metodologie sperimentali". Che ne verrà lo vedremo, ma non c'è da essere ottimisti.

Manuel D'Elia, 2 dicembre 2013

Fonte: giornalesentire.it

8 comments:

  1. Certo che è possibile!
    http://en.wikipedia.org/wiki/Great_Man-Made_River

    Ah no, momento, si riferiva a megasupercazzole improbabili, scusate, non a progetti reali.

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  2. LA prossima grande domanda per strakkino sarà: può uno scoglio arginare il mare?

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  3. In effetti la faccenda delle particelle virtuali provenienti da nulla è intrigante.
    Volendo fare un paragone coi fratelli cazzoni si potrebbe dire che le minchiate che producono provengono dal nulla... o no? :D

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  4. Lannes torna alla carica, evidentemente superato lo choc ecco nuovi messaggi. Interessante in particolare questo:

    http://anonymouse.org/cgi-bin/anon-www_de.cgi/http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2013/12/gianni-lannes-sbarca-in-sardegna-17-18.html

    Si prepara ad una tourne in Sardegna il 17 - 18 dicembre, ma dal 9 dicembre non deve cominciare lo sciopero che bloccherà l'Italia a tempo indeterminato? Come ci va gianni in Sardegna? Si spera non con un traghetto o con un aereo condotti da crumiri!!!! Gianni, prendi una barchetta e rema!!!11!!1!

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  5. È possibile che rosy, lannes e compagnia cantante non dicano cazzate almeno una volta? tecnicamente si.. ma non tratterrei il fiato aspettando.

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  6. Riporto questo brano dal sito del fisico pennuto:
    Riporto anche uno dei commenti espressi dai lettori del sito di Gianni Lannes:

    E' giunto il momento di raccogliere ciascuno una piccola frazione della responsabilità che abbiamo comodomente scaricato su Gianni e sui pochi altri patrioti che sfidano il sistema e che sollevano tutti i veli della disinformazione e del lavaggio del cervello imperante, mettendo a nudo lo stragismo di stati mimetizzato dietro finte catastrofi naturali. Ripartiamo dal mineralogramma, condividiamone i risultati non solo in rete, ma soprattutto tra le persone che conosciamo. Proviamo ad essere tutti Gianni, almeno in ciò che è alla nostra portata. Ricordiamoci poi che il modo in cui impegniamo il nostro spazio fisico è di gran lunga più importante della rete ... questa falsa e interessata concessione del sistema, funzionale alle necessità sorveglianza globale. Google, fb, what's app, tweeter, dropbox, youtube e tutte le altre sono operazioni finanziate e controllate direttamente dal sistema che non a caso all'occorrenza oscura gli account scomodi con un pretesto, cancellando tutto con un clic.
    Abituiamoci un pò alla volta a fare a meno della rete.

    Sarebbe anche vero...ma come si può pretendere che gente che senza la rete non esiste rinunci alla rete??

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    1. Penna, dai il buon esempio, comincia tu a fare a meno della rete...

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    2. il commento sembra scritto dal buon lannes.. chissà che sono tweeter e what's app..

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