Thursday, December 12, 2013

I soliti due aerei che "sciano" in coppia [di due] e le scie che partono dal motore

I soliti due aerei che "sciano" in coppia e le scie che partono dal motore

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=7IZUfszhK7o

Chiedete ai vostri amici come mai due "aerei civili" volano in coppia?

Come pensare che si tratti di aerei civili? Avete mai sentito parlare di formazioni di aerei civili? Di aerei che volano in coppia, in terzetti? In ambito militare sì, ma in ambito civile? Per altro le norme valide in Italia per eventuali voli in formazione recitano testualmente:

"Sono consentiti i voli in formazione alle seguenti condizioni:
a) la formazione deve operare come un singolo aeromobile per quanto riguarda la navigazione ed i riporti di posizione"
 Di norma i velivoli militari volano a quote più basso (intorno ai 6 km, talora anche di meno) rispetto alle quote di crociera degli aerei civili; si tratta di quote non idonee alla formazione di scie di condensa.

Se conoscete persone ancora scettiche sul fenomeno scie chimiche mostrate loro anche questo video video (http://youtu.be/78rKNoR4T0w) che dovrebbe lasciare ben pochi dubbi sulla reale consistenza del fenomeno.

Da notare in particolare nel video che a partire dalla posizione 4 minuti e 47 secondi si vedono delle scie originate a brevissima distanza dal motore. Esse sono chiaramente scie e non fumi del motore ed è quindi impossibile definirle scie di condensa in quanto nei pochi secondi impiegati dal vapore acqueo (prodotto assieme all'anidride carbonica dalla com bustione del cherosene) a raffreddarsi ed a ghiacciare, l'aereo si è già spostato ad un centinaio di metri in avanti. Per le prove di tale affermazione ed i calcoli relativi vedi l'appendice al presente articolo.
Altre informazioni sul video sono presenti (in lingua inglese) al seguente link:

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Appendice



Il libro di meteorologia “The weather book”, scritto da Peter Hardy, Ralph Wright, John Kingston e John Gribbin Goblin, è stato pubblicato nel 1982 dalla Harrow House Edition, mentre l'anno successivo è stata pubblicata la traduzione in lingua italiana dalla Arnoldo Mondadori Editore. In tale libro troviamo un piccolo riquadro dedicato alle cosiddette scie di condensazione nel quale si afferma testualmente:
Fare click sulla figura per vederla ingrandita
“La distanza tra l’aereo e l’inizio della scia è dovuta al fatto che l’aria impiega alcuni secondi a raffreddarsi prima che il vapore condensi”.
Le parole “distanza tra l’aereo e l’inizio della scia”, indicano che quando si forma una normale scia di condensa essa ha origine in un punto ben dietro la coda dell’aereo in questione, decisamente staccata dalla figura del velivolo. La frase non da adito a dubbi.
Data di pubblicazione del libro

Calcolo della distanza di formazione della scia dai motori:
Immaginiamo che il concetto di “alcuni secondi” del redattore del libro “The weather book” corrisponda a due secondi e che la velocità dell’aereo sia di appena 432 km/h. Adesso gli aerei di linea arrivano facilmente a superare i 600 km/h e quelli più potenti arrivano a toccare i 900 km/h (http://it.wikipedia.org/wiki/Boeing_747). Il fatto che il libro cui ci riferiamo sia di 30 anni fa non modifica di molto la questione: la velocità di raffreddamento del vapore acqueo alle alte quote è sempre la stessa, ed anzi i motori più potenti di oggi immettono più vapore acqueo, ed una massa maggiore si raffredda più lentamente di una massa più ridotta. Se rifacessimo il calcolo con una velocità doppia otterremo semplicemente una distanza raddoppiata. Secondo la formula s=v*t infatti la distanza (spazio percorso), è proporzionale alla velocità.

Vediamo adesso a quanti m/s corrisponde una velocità dell’aereo di 432 km/h
432 km/h = 432 * 1000 m / 3600 s = 432 * 10 m / 36 s = 120 m/s
Se l’aereo percorre 120 metri al secondo evidentemente in due secondi ne percorre 240 (alla pur bassa velocità di 432 km/h).
Sicuramente c’è da tenere conto del fatto che tale distanza dipende, oltre che dalla velocità dell’aereo stesso, da parametri come la quota a cui viaggia l’aereo o il suo consumo di carburante(*), ma l’ordine di grandezza è quello appena calcolato, e anche nel caso in cui considerassimo un tempo di raffreddamento ridotto della metà otterremmo una misura dimezzata ma tuttavia notevole, 120 metri, circa il doppio della lunghezza punta-coda di un aereo.




(*) Gli aerei di linea volano a quote comprese tra gli 8 e i 13 km tra le quali c’è una differenza di circa 32 gradi centigradi, uno scarto che però è relativamente poco influente visto che i motori funzionano a temperature di circa 1000 gradi; in ogni caso a tale modesto effetto si oppone la rarefazione dell'aria alle alte quote, che rende più difficile il raffreddamento del vapore acqueo (c'è meno materia fredda con cui scambiare calore).

Un aereo che consuma più cherosene, produce più vapore acqueo, ed essendo più estesa la sezione d'aria contenente vapore caldo, esso si raffredda più lentamente; i consumi di un aereo possono variare di un fattore 4 come mostrato (dati alla mano) in un precedente articolo.


Leggi l'articolo correlato C'erano una volta le scie di condensa, alte nel cielo, che fornisce prove dell'esistenza delle scie chimiche a partire dalla lettura di un vecchio testo di fisica. Informati sulle scie chimiche

1 comment:

  1. il penna e la verità di youtube... hahahah poveretto si potrebbe scrivere un libro sulle scemenze che scrive.
    fatti un minimo di cultura sui motori aeronautici prima di scrivere cazzate

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