Wednesday, July 9, 2014

RUSSIA E BRICS CONTRO IL NWO, O FORSE NO

Segnalo il seguente articolo. E' un po' lungo ma sagace. 

http://perchiunquehacompreso.blogspot.it/2014/07/russia-e-brics-contro-il-nwo-o-forse-no.html


RUSSIA E BRICS CONTRO IL NWO, O FORSE NO

Come non provare ammirazione per i lodevoli successi di Vladimir Putin? Da molti, non solo in Russia, dove il suo tasso di approvazione si aggira intorno all'80%, ma anche nel resto del mondo, perfino tra gli statunitensi più informati, Putin viene ormai considerato il leader mondiale più importante del momento, l'uomo che, con abilità e sangue freddo, sta ostacolando l'imperialismo americano e i piani mondialisti del NWO sionista. Colui che ha risollevato la Russia dal disastro degli anni '90, che ha cacciato gli oligarchi, che ha fatto espandere grandemente la classe media, che incentiva le famiglie numerose, che ha legiferato per impedire che gli orfani russi vengano adottati da coppie omosessuali, che ha impedito agli USA di attaccare la Siria, che ha rinnovato il volto della Russia con le belle olimpiadi di Sochi, che è vicino alla Chiesa ortodossa, che vieta gli OGM, e che ha tanti altri meriti.
Come non ammirare il nuovo zar, e non confrontarlo con il suo corrispettivo oltre Atlantico, che non fa che sfornare menzogne, invasioni, destabilizzazioni, minacce, che ha distrutto la prospera Libia, che vuole imporre all'Europa un trattato commerciale che la renderà un'appendice americana, che finanzia i tagliagole in Medio Oriente e in Ucraina, e che combina tante altre nefandezze?
Non si può. E' inevitabile ammirare Putin. E, di fronte alla prepotenza, le minacce, le guerre americane, è inevitabile confidare nella speranza che un cambiamento globale possa arrivare dalla Russia e dagli altri paesi che si contrappongono agli Stati Uniti e, così si crede, alla finanza internazionale, ovvero dai cosiddetti BRICS: Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, oltre ad Iran, Venezuela ed altri minori.
Perciò la speranza che va diffondendosi suona così: finalmente l'imperialismo americano-sionista ha trovato pane per i suoi denti, Russia e Cina sono militarmente abbastanza forti per fermarlo, e in più i BRICS abbandoneranno presto il sistema di pagamenti internazionali basato sul dollaro, facendo finalmente crollare la potenza americana e sionista e aprendo la strada ad un mondo più equo, più pacifico, più prospero, un mondo "multipolare".
Ebbene, non è mia intenzione tagliare le ali a tale speranza, né contestare tale interpretazione dei fatti. Vorrei solo condividere i miei dubbi, così che si tenga la porta aperta a spiegazioni diverse. Solo il tempo poi potrà dire come stanno effettivamente le cose.
Cominciamo da una frase ben nota a chi legge l'informazione alternativa: quella di Mayer Amschel Bauer Rothschild, che disse: "Datemi il controllo del denaro di una nazione, e non mi interessa chi fa le sue leggi."
Nel nostro caso, vediamo un po' chi ha il controllo del denaro della Russia: chiaramente la Banca Centrale Russa. E chi ne è il proprietario? Per qualche ragione, questa informazione non si riesce a reperire. Vero è che l'attuale sua governatrice, Elvira Nabiullina, è una fedelissima di Putin. Ma non è strano che l'effettiva proprietà della banca sia un mistero?
Consideriamo poi il prossimo abbandono, da parte dei BRICS, del sistema del dollaro; mossa che, nelle intenzioni di Glaziev, consigliere economico di Putin, ridurrà drasticamente la domanda mondiale di dollari, impedendo quindi a Washington di stamparne all'infinito per finanziare le sue guerre in giro per il pianeta. Molti evidenziano come la decisione russa di formare con i BRICS un'alleanza anti-dollaro, e la spinta a trovare l'accordo con la Cina per la vendita di gas, siano state accelerate dal colpo di stato degli USA in Ucraina, che ha creato problemi nel transito del gas russo verso l'Europa, il che è lampante. Ora, mi chiedo: quando lorsignori a Washington hanno deciso di rovesciare Yanukovych e cominciare il massacro dei russi d'Ucraina, possibile che tutti i loro think-thank non abbiano previsto che ciò avrebbe inevitabilmente avvicinato Russia e Cina, creando un blocco economico pericoloso per gli USA? Tutti quegli esperti sono davvero stupidi e miopi, come dice Paul Craig Roberts, oppure sapevano benissimo che il colpo di stato in Ucraina avrebbe causato problemi al dollaro, e magari è proprio quello che vogliono?
Perché noi, ingenuamente, continuiamo a ragionare in termini di America, Russia, Cina. Ma l'elite finanziaria non ha patria. Non per nulla li chiamiamo "i banchieri internazionali". Il crollo del dollaro danneggerà qualcuno a Washington, senza dubbio, ma siamo sicuri che questo non rientri nelle intenzioni di lorsignori lì in alto?
Il presidente della Banca di Francia, sig. Noyer, di recente ha affermato che, come ritorsione per quanto gli americani hanno fatto alla BNP Paribas, il commercio con la Cina dovrebbe essere effettuato in yuan o in euro. Cosa devo pensare quanto sento che la banca di Francia suggerisce di abbandonare il dollaro? Che i sionisti non vogliono più essere sionisti, o piuttosto che abbandonare il dollaro rientra nei piani sionisti?
Ho letto recentemente (http://www.bloomberg.com/news/2013-02-05/goldman-sachs-hired-by-russia-as-corporate-broker-to-boost-image.html) che nel 2012 Putin ha dato incarico al governo di migliorare la posizione della Russia nella classifica stilata dalla Banca Mondiale sui paesi più attraenti per gli investitori. La Russia era oltre il 100° posto, e Putin la vuole al 20° entro il 2018. Vuole anche trasformare Mosca in un centro finanziario mondiale di prim'ordine. Per questo, indovinate a chi ha deciso di chiedere consiglio? A 23 banche russe e straniere, tra cui... Goldman Sachs! Ma come, la banca al centro del sistema finanziario globale, cuore della potenza americana e delle nefandezze? Sì, proprio quella. Ha stipulato un accordo di 3 anni, anche per ottenere consulenza riguardo a un piano di privatizzazioni per 33 miliardi di dollari. Inoltre la Goldman Sachs, insieme alla BlackRock Inc. e a una compagnia di Singapore, ha firmato un accordo con il fondo sovrano russo per investire nelle aziende russe. E chi è il direttore del fondo? Kirill Dmitriev, già banchiere di Goldman Sachs.
Al che, la domanda che mi pongo è duplice: in primo luogo, come mai la Russia ha bisogno di promuovere la sua immagine per attirare gli investitori stranieri? Ma non era un paese sovrano? Possiede il territorio di gran lunga più vasto al mondo, trabocca di risorse naturali, e ha bisogno dei pezzetti di carta o bit elettronici stranieri? In secondo luogo, perché si affida a Goldman Sachs? Credere alla sua indipendenza dal sistema finanziario sionista a questo punto non mi riesce facile.
Tra l'altro, mi viene in mente un documentario dove si mostrava che gli uffici commerciali di Gazprom sono in Olanda, nello stesso grattacielo dove hanno sede molte altre compagnie "occidentali" interessate ad eludere le tasse. Il che fa pensare: un paese che noi speriamo porti avanti un'alternativa al sistema finanziario "occidentale", che ne usa la stessa struttura?
Ancora: la Cina, ci dicono, sta diventando la prima economia mondiale, surclassando gli Stati Uniti. Com'è stato possibile? La globalizzazione. In Cina la manodopera costa poco, e quello è stato il suo punto di forza perché moltissime manifatture, tra cui anche quelle statunitensi, hanno delocalizzato laggiù. Vero. Ma chi l'ha voluta, la globalizzazione? Chi ha deciso le nuove regole per cui un imprenditore può chiudere bottega e riaprirla dove meglio crede, chi ha voluto la libera circolazione di merci e capitali a livello globale? Pare sia stato Ronald Reagan. Fu lui ad eliminare le barriere commerciali e a spingere per la "deregulation", o almeno fu lui a darvi l'impulso decisivo. Ovviamente, delocalizzare le imprese aumentava i profitti di Wall Street, ma ha finito con il rendere la Cina un gigante manufatturiero che ora, dicono, impensierisce gli USA, tanto che questi la stanno circondando di basi militari per controllarla. Di nuovo, mi chiedo: possibile che i think-thank di Reagan non l'avessero previsto? Furono stupidi e miopi anche quelli, come sostiene il già citato Paul Craig Roberts? Sarà. Eppure, a ben guardare, ci potrebbe essere un'altra spiegazione. Ovvero, che ai "globalizzatori" di Wall Street non interessasse minimamente il futuro degli americani, perché i banchieri internazionali sono per loro natura parassiti: prima sfruttano un paese, poi finiscono con il distruggerlo e con il trasferire il quartier generale altrove, lasciando il guscio vuoto a sbrigarsela da solo. Se questo è vero, l'ascesa della Cina non sarebbe una conseguenza non prevista da lorsignori, ma semplicemente la loro scelta di usare al posto degli USA un altro braccio armato. Qualcosa di simile al passaggio dello scettro di superpotenza dall'Inghilterra agli USA, dopo la prima guerra mondiale. Questo spiegherebbe come mai gli Stati Uniti stiano seminando distruzione a destra e a manca senza preoccuparsi troppo del crollo della loro reputazione a livello globale. Ormai tre quarti di mondo li considerano bulli esaltati e pericolosi, hanno perso qualsiasi credibilità. Ma ai banchieri dei piani alti forse questo va bene, forse stanno sfruttando al massimo il braccio armato americano finché dura, per poi trasferire il "quartier generale" in Russia e Cina se e quando gli USA cadranno in disgrazia.
A questo proposito, non vi pare strano che Russia e Cina stiano facendo incetta di oro? Guarda caso, l'oro si sta trasferendo in massa da occidente a oriente... e chi mai starà dirigendo tale processo? Proviamo a indovinare. Sarà più probabile che le dinastie bancarie che da secoli hanno dato forma al mondo moderno siano prese alla sprovvista dal "crollo del dollaro", oppure che siano esse stesse a volerlo e dirigerlo, per ottenere finalmente il loro sogno: una valuta unica mondiale basata sull'oro, di cui nel frattempo magari saranno gli unici proprietari? Chissà.
Però, mi si dirà, se i banchieri al vertice della piramide stanno di proposito affondando gli USA per portare il quartier generale a oriente, come mai dall'altra parte stanno armando USA e paesi NATO fino ai denti, per contrastare Russia e Cina?
E qui viene il bello (si fa per dire). Forse il punto non è che vogliono impedire l'ascesa di Russia e Cina, ma che vogliono creare una grande guerra che porti l'umanità alla disperazione e la convinca che è assolutamente necessario dare vita ad un unico governo mondiale, ovvero al NWO. Questo spiegherebbe come mai stanno armando non solo USA e NATO, ma anche Cina e Russia, fino ai denti. Insomma la contrapposizione tra "Occidente" e BRICS sarebbe costruita apposta. Esattamente come lo era quella tra USA e URSS, che davanti al mondo davano spettacolo di guerra fredda mentre ai livelli superiori erano complici, perché entrambe nelle mani di lorsignori. Del resto, se davvero il mondo fosse diviso in blocchi contrapposti, come potremmo spiegare che la Francia, paese NATO e sionista per eccellenza, sta costruendo per la Russia porta-elicotteri di classe Mistral? Ma come: fornisce al nemico armi avanzate? Il che invece si spiega se pensiamo che i banchieri lassù, che di fatto controllano le maggiori industrie di armamenti, stiano preparando il mondo per un conflitto che illustri la necessità del governo centralizzato globale. La solita strategia massonica: problema-reazione-soluzione. La corrispondenza del 1871 tra Albert Pike e Giuseppe Mazzini definiva il piano massonico per tre guerre mondiali. Vedremo presto se verrà portato a compimento.
Guerra a parte, davvero i BRICS rappresentano un modello alternativo al cosiddetto "Occidente"? La Cina, dove ogni anno 600.000 persone muoiono per troppo lavoro? (fonte: China Youth Daily, il giornale ufficiale della Lega Giovanile Comunista). La Cina che produce il 60% del cemento mondiale, dove nelle regioni carbonifere tutti indossano abiti scuri perché la polvere li renderebbe grigi comunque, e la luce del sole è perpetuamente oscurata? Il Sud Africa, dove viene disincentivata l'assunzione di bianchi a cariche governative, e dove la polizia spara ai minatori in sciopero? Sono questi, i modelli alternativi al capitalismo sionista? Oppure, forse, ne fanno parte? Forse è solo un caso che Sir Evelyn Rothschild abbia aperto negli anni '90 una banca dell'oro a Hong Kong, o che Mandela fosse una spia dei servizi britannici. Quante coincidenze, a questo mondo.
Quindi ricapitoliamo: abbiamo una banca centrale russa di proprietari ignoti; il governo Putin che affida le privatizzazioni alla Goldman Sachs; Gazprom che elude le tasse come qualsiasi altra multinazionale; la Cina che diventa potenza mondiale grazie alle politiche di Reagan; Russia e Cina che stanno facendo incetta d'oro; i Rothschild che hanno la banca dell'oro a Hong Kong; le industrie belliche che stanno rifornendo sia USA e NATO che Russia e Cina. E aggiungiamo: Putin che, per qualche strano motivo, non denuncia né l'11 settembre né le scie chimiche, anche se così facendo potrebbe annientare per sempre la fiducia dei popoli "occidentali" nei loro governi, portandoli tutti dalla sua parte in un batter di ciglio.
Be', almeno a me, tutto questo fa venire qualche dubbio sul fatto che Russia e Cina stiano davvero contrastando il piano per il NWO. Mi sembra quasi che, al contrario, siano funzionali al piano. Poco importa se Putin o gli altri leader dei BRICS siano parte attiva, passiva, o inconsapevole. Il presunto confronto tra "Occidente" e BRICS, sia esso solo economico o anche militare, pare porterebbe comunque a un governo unico mondiale ancora bancario-capitalista, ancora tecnocratico, ancora industrialista, ancora in mano ai Rothschild, magari però non più con capitale a Washington.
Mi sbaglio? Lo spero. Però, prima di affidare le mie speranze alla Russia o ai BRICS, preferisco pensarci molto bene. Vi immaginate che sorpresa sarebbe aver partecipato alla lotta, dall'una o dall'altra parte, per poi scoprire che era l'ennesima manipolazione e che, senza volerlo, ho dato una mano a realizzare il piano di lorsignori? No. Preferisco non affidare le mie speranze a nessuno e continuare a fare i conti con la mia realtà quotidiana, per capire cosa posso fare concretamente per vivere il può possibile senza la grande industria, gli OGM, i centri commerciali, lo stato, le banche, le farmacie, e consumando meno gas possibile. Non importa se di Gazprom o di qualche magnate "occidentale". Il vero cambiamento, per me, è questo.
Anacronista


3 comments:

  1. Lol! E allora che diciamo della Crea del Nord? Li il tasso di approvazione è addirittura il 110% !

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  2. Ah, beh... Putin...

    Uno che con spiate, intercettazioni, avvelenamenti col polonio, mafia russa, etc non ha nulla a che fare...

    Un santo....

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  3. Dimenticavo....

    Dite a questi geni di provare ad andare da Putin ad espriemere certe loro sciempiaggini e vediamo come funziona la "libertà di parola" da quelle parti... ;-)

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