Monday, August 25, 2014

Coglionidalcielo colpisce ancora

Scontro tra Tornado: e se fosse stato un tentativo di intercettazione UFO?

admin 25/08/2014 UFO / Misteri Nessun commento
Scontro tra Tornado: e se fosse stato un tentativo di intercettazione UFO?
In merito all’incidente avvenuto tra i due caccia Tornado nei cieli marchigiani del 19 Agosto, vorrei esprimere le mie personali titubanze che possa essersi trattato di un semplice incidente,  causato dalla distrazione dei piloti, che sappiamo essere esperti di volo ad altissimi livelli.

A cura di Giuseppe Petix
Nel filmato mandato in onda dalle reti RAI (TG RAI 1 e RAI 2) è chiaramente osservabile un oggetto che non sembra avere le sembianze di un “caccia tornado”.
Rammentiamo che il Tornado è un velivolo da combattimento bireattore, biposto, con ala a geometria variabile e capacità ognitempo che l’Aeronautica Militare ha acquisito a partire dal 1982. Nella versione standard IDS (Interdiction Strike), in dotazione al 6° Stormo di Ghedi (Brescia), il Tornado può essere impiegato come cacciabombardiere e ricognitore. Alcuni Tornado sono equipaggiati con la variante IT-ECR (Electronic Combat Reconnaissance), specializzata nella soppressione delle difese aeree avversarie mediante l’impiego di missili aria-superficie AGM-88 HARM.
Tornado_1
TENTATIVO DI INTERCETTAZIONE DI UN UFO NELLO SPAZIO AEREO ITALIANO
Cosa sia questo “oggetto non identificato” e cosa stesse facendo in quel punto dello spazio aereo dei velivoli, non è ancora chiaro, ovviamente. Ma ipotizziamo, per un momento, che l’UFO, per il suo volo, stesse utilizzando una tecnologia avanzata, sfruttando, per i propri spostamenti aerei, una “forza antigravità”, generata attorno a se stesso e che gli avrebbe permesso di rimanere sospeso in aria.
Immaginiamo, dunque, che attorno al velivolo Extraterrestre si generi una forza che si espanda, in direzione radiale, decrescente in modo relativamente proporzionale alla distanza da esso: più ci si avvicina all’oggetto e più si è soggetti agli influssi di questo misterioso, quanto a noi ancora sconosciuto, campo di forza antigravitazionale.
tornado3scontro tornado2
Per comprendere meglio tutto ciò, immaginiamo adesso l’arrivo dei due Tornado, che si stanno avvicinando sempre più a questo invertirsi delle forze a loro note, che agiscono appunto sui propri veicoli. Pensiamo ai Tornado che si avvicinano, fino al punto di entrare nella sfera d’azione di questa forza, che provoca effetti opposti a quelli generati dalla, conosciuta, forza di gravità.
Gradualmente tutti gli strumenti di bordo sembrano impazzire, riferendo ai piloti dei dati che, evidentemente, non corrispondono alle condizioni di un oggetto (Tornado) posto in campi e sistemi a loro noti (gravità, attrito con l’aria, dinamica vettoriale del volo, ecc).
Successivamente (si sta parlando di pochi secondi, tenendo presente la velocità dei caccia in volo lineare), si arriva in un “punto di inversione totale”, in cui tutte le forze gravitazionali, che i piloti devono gestire per consentire all’aereo di mantenersi in rotta, vengono ad essere invertite in “forze antigravitazionali”, generate dall’UFO a cui si stanno velocemente avvicinando.
Per i piloti, se così fosse, ogni tentativo di controllo attraverso un comando, avente il fine di far reagire il veicolo con una manovra, permettendo di controllarlo al meglio, non darebbe più l’effetto sperato, anzi… il comportamento dell’aereo, vissuto istantaneamente di riflesso dai piloti, sarebbe esattamente l’opposto a quello da loro stessi desiderato, non permettendogli di controllare l’aereo di conseguenza (dato il velocissimo accadere del tutto, vissuto in un amplificarsi continuo di un contro-effetto non voluto, nel procedere lineare dei velivoli verso questa bolla antigravitazionale).
scontro tornado1 UFO Tornado522 Aug. 23 UFO Tornado524 Aug. 23
Se il Tornado in volo fosse stato uno, probabilmente l’abilità del pilota sarebbe riuscita a gestire al meglio questo improvviso invertirsi di causa ed effetto, venendo soltanto deviato, in una tangente esterna al campo antigravitazionale, ed essendo poi in grado (una volta entrato in una rotta radiale di allontanamento) di riprendere il normale controllo del velivolo. Ma essendo due i tornado, e sapendo che ogni minima variazione, a stretta distanza, potrebbe influenzare il volo dell’altro, è normale ipotizzare che l’incidente possa esser stato provocato dall’improvviso “impazzire”, non controllabile, degli aerei, che i piloti hanno immediatamente compreso, attivando, di conseguenza, la procedura di espulsione dei sedili e paracadutandosi fuori dai caccia, prossimi al contatto.
UNA SCOMODA VERITA’
Soltanto il ritrovamento dei piloti potrà portarci a fare chiarezza sull’accaduto, ascoltando le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona questi fatti. Ma siamo sicuri che i loro racconti saranno resi noti? 
Siamo sicuri che ciò che ci verrà riportato non sarà manipolato al fine di nascondere, per l’ennesima volta, realtà di presenze di “oggetti non identificati” nei nostri cieli (che metterebbero in allerta la maggior parte della popolazione, dedita più all’ascolto delle favole che alla ricerca della verità)? Ai posteri la sentenza.
Credo che ogni qual volta si verifichi un fatto non spiegabile dai nostri logici ragionamenti, mossi da una conoscenza dimostrabile e oggettiva, ci troviamo davanti a qualcosa su cui “deve” esser fatta chiarezza. Ed il modo più semplice per arrivare alla verità, spesso, è quello di considerare reali cose che, per schemi mentali imposti, tendiamo ad escludere. Spero che, anche in questo caso, siano sempre più le persone che comincino a credere più ai loro occhi ed alle loro menti che ai racconti, costruiti, il più delle volte, per deviare ognuno dalla probabile, quanto scomoda, verità.
Scritto da Giuseppe Petix
Per Segnidalcielo.it
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Chi è  Giuseppe Petix:
Giuseppe, ha studiato “Astronomia” presso l’Università di Bologna – ha lavorato principalmente come agente di commercio in diversi settori, girando per lavoro gran parte dell’Italia. Si occupa anche di arte in maniera poliedrica, dedicandosi alla musica, alla pittura, alla ceramica ed alla poesia.
Giuseppe Petix, grazie anche alla sapiente guida della madre, Gina Tortorici, pittrice d’eccellenza nonchè insegnante di Storia dell’Arte, si appassiona alla pittura Leonardesca già da piccolo, quando per addormentarsi preferiva la lettura delle favole di Leonardo.
foto-Verzella-Conferenza-C.U.S.
Da sinistra: Giuseppe Petix, Massimo Fratini (Direttore Segnidalcielo) e Salvatore Giusa  (Centro Ufologico Siciliano)
In Giuseppe, nel tempo, questo interesse si trasforma in ricerca, incuriosito anche dalle tante ipotesi trattate da altri nel mondo che esaminano il genio leonardesco supponendo l’eventuale utilizzo di un codice atto a celare messaggi a prima osservazione non individuabili. L’attenta analisi di alcune opere lo porta a estrapolare i giusti parametri per l’individuazione di altre immagini, che guidano alla comprensione della personalità e del credo di Leonardo da Vinci.
Poi la scoperta a conferma di quanto sostenuto nella sua tesi: una correlazione esistente tra due opere del Maestro, che dimostra inconfutabilmente la volontà di questi di celare segreti, e di spingere l’osservatore a interrogarsi in merito. Le due opere sono parecchio distanti l’una dall’altra, ma risultano curiosamente legate attraverso la pittura scientifica di Leonardo. Il metodo che egli utilizza, infatti, è basato su basi ottiche, che oggi è semplice decifrare, grazie all’utilizzo di un programma grafico, ma che all’epoca di Leonardo risultava essere un vero e proprio enigma da risolvere.
Copertina
Il saggio: “Dentro lo sguardo – il codice”, contiene dunque questa importante scoperta, a cui dovranno interessarsi anche gli ambiti accademici, confermando quello che è attentamente dimostrato dall’autore. Una svolta decisiva dunque nelle indagini sulla pittura Leonardesca, che aprirà la strada ad una ricerca alternativa sul genio toscano.

9 comments:


  1. "ha studiato Astronomia presso l'Università di Bologna" = ha letto il calendario di frate indovino appeso al bar della facoltà ???
    presumo senza peraltro laurearsi altrimenti avrebbe scritto "laureato in .... "
    interessante sarebbe capire come mai la "scienza ufficiale" è robaccia tranne quando torna utile vantare titoli accademici per darsi una credibilità

    la verità è scomoda solo per i fuffari

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  2. Innanzi tutto non si mandano due bombardieri a fare il lavoro di un intercettore, ovvero per intercettare un contatto aereo non identificato avrebbero mandato gli eurofighter o gli F16


    Coma fa a dire che effetti ha l'antigravità se di fatto la sua esistenza non è stata provata e se nelle forme in cui è teorizzata lavora in modo completamente diverso da quanto ha scritto ?

    Come si fanno a fare teorie plausibili dal solito fotogramma sgranato ed incomprensibile ?

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    1. mi sa che gli f16 sono tornati dal grande satana in quanto finito il leasing, oggi gli scramble sono fatti solo dagli eurofighter di Grosseto e Gioia del Colle

      comunque questi ufo sono piuttosto strani, hanno una tecnologia antigravità, ma non sono stealth e nemmeno invisibili

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    2. ...e soprattutto vedono arrivare due aerei e non si allontanano sfruttando le doti di velocità che notoriamente gli attribuiscono gli ufologi...

      Insomma... l'UFO "se ne frega"....

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  3. Cosa si può pretendere da segnidalculo?
    SOLO CAZZATE DA DECEREBRATO GRILLINO

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  4. Nella versione standard IDS (Interdiction Strike), in dotazione al 6° Stormo di Ghedi (Brescia),...

    Ecco, l'articolo doveva finire qui.

    Per il resto:
    COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE COGLIONE

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  5. E' uscito il documentario ! E' su youtube ! I commenti sono chiusi, e' ospitato dal sempreminchio tommix minimacroeroe
    voglio la recensioneeeeeeee

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    1. Earl vai su
      Butac
      Esploratore galattico
      ...
      e divertiti per l'arrampicata sui vetri de COGLIONI della sacra setta delle scie cOmiche

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