http://zret.blogspot.ch/2014/09/insanabili-contraddizioni-di-certa.html
Insanabili contraddizioni di certa filosofia New age
E' in gran voga certa "filosofia" New age,
i cui capisaldi sono "Tutto è Uno" e "Tutto è perfetto". Stando a
questi postulati, non si comprende per quale ragione sia d'uopo
"lavorare su sé stessi", “evolvere”. Se si è già perfetti, evoluti, come
si può desiderare la perfezione? E' vero che Umberto Eco scrive, in
maniera del tutto errata, "più perfetto", ma Eco non è un esempio né di
cultura né di intelligenza. [1] [ah ah ah zretino, e tu di cosa pensi di essere esempio? di onanistica saccenteria?]
Stando a talune correnti di pensiero, le anime, prima di incarnarsi, stipulano un contratto con cui decidono quali esperienze maturare nel mondo corporeo. A che servono queste esperienze, se l'anima è già in sé compiuta? Anche il ruolo della materia non è punto chiaro. Si ripete che senza un corpo non è possibile acquisire consapevolezza. Sarà... Allora un aspirapolvere ha più occasioni di acquisire coscienza rispetto ad un Leonardo da Vinci che purtroppo si ritrova con l'intelletto e lo spirito.
Se tutto è Uno, non esiste alcuna differenza tra vittima e carnefice. La morale non ha alcun senso, proprio come il libero arbitrio. [2] Si insiste sulla necessità di rivestire un soma per provare le più disparate emozioni e sensazioni, per attingere una perfezione che, però, è già una prerogativa di cui l'anima usufruisce ab aeterno. Quest'anima, sadica o masochista, secondo i casi, dopo tanto tempo, non si è ancora stancata di sgozzare ed essere sgozzata, di seviziare ed essere seviziata, di ammalarsi delle più orrende patologie, di trapassare fra i più atroci, innominabili patimenti?
Con queste osservazioni non si intende affermare che i principi sopra esposti non abbiano una loro validità teoretica. Non si intende asserire che il reale è del tutto privo di una sua pur recondita logica. Bisognerebbe, però, presentare quei canoni all’interno di un sistema coerente, eppure problematico, come idee ed ipotesi suscettibili di ulteriori definizioni e non come dogmi. Bisognerebbe avere l'onestà intellettuale di trarne le logiche conseguenze, ossia ammettere che una concezione siffatta esclude la libera volizione, soprattutto perché, in fin dei conti, in un'armonia prestabilita, ogni evento è appunto prestabilito.
E' anche possibile che la realtà sia solo un gioco in cui qualcuno si diverte, una sorta di cosmica candid camera, dove all'ultimo momento, ci è rivelato che era tutto uno scherzo.
Non si possono, però, ignorare altre visioni secondo cui l'essere, originariamente perfetto, subì (o volle?) un cedimento o una dicotomia tra bene e male per ragioni che è molto arduo comprendere. In tali concezioni il male diventa un dato indiscusso, sebbene non imperituro, e non una semplice "mancanza di bene" o un'illusione. Essendo il mondo incrinato da difetti, assumono un loro valore sia l'anelito all'armonia sia una pur teorica opportunità di scelta.
In ogni caso, “tutto è perfetto”, anche le sonore legnate che meritano i new agers. Buona evoluzione a suon di botte!
[1] Non si distingue qui tra non manifesto e manifesto: in una realtà in cui comunque tutto è veramente Uno, anche il manifesto con le sue aberrazioni, appartiene all’Uno.
[2] La fragilità della fede nel libero arbitrio era già stata evidenziata nella serie "La legge dell'attrazione" di cui riporto alcune conclusioni. Esiste solo lo Spirito (alias Coscienza, Dio, Mente cosmica, Energia immateriale etc.): il libero arbitrio ed il potere dell’intenzione creativa sono prerogative di Dio. La libera volizione del singolo è un’adesione perfetta alla volontà assoluta, inscalfibile di Dio: “E’ n sua voluntade è nostra pace”, (Par. III). Dio può avere una sola testa ed una sola volontà, altrimenti diventa schizofrenico. Esistono sia lo Spirito sia la materia: il libero arbitrio si esplica nel momento in cui la coscienza individuale riesce ad agire sui fatti e sulle cose, ma questa azione è solo possibile mediante l’intervento della Coscienza universale (o comunque di un agente esterno) in cui tra l’altro sono stati decisi (sognati?) ab aeterno, fuori dal tempo, gli eventi che sembrano dipanarsi nel tempo. Ergo il libero arbitrio non esiste. Esiste solo la materia: la libertà umana non esiste, giacché tutto dipende da ineluttabili leggi fisiche.
Stando a talune correnti di pensiero, le anime, prima di incarnarsi, stipulano un contratto con cui decidono quali esperienze maturare nel mondo corporeo. A che servono queste esperienze, se l'anima è già in sé compiuta? Anche il ruolo della materia non è punto chiaro. Si ripete che senza un corpo non è possibile acquisire consapevolezza. Sarà... Allora un aspirapolvere ha più occasioni di acquisire coscienza rispetto ad un Leonardo da Vinci che purtroppo si ritrova con l'intelletto e lo spirito.
Se tutto è Uno, non esiste alcuna differenza tra vittima e carnefice. La morale non ha alcun senso, proprio come il libero arbitrio. [2] Si insiste sulla necessità di rivestire un soma per provare le più disparate emozioni e sensazioni, per attingere una perfezione che, però, è già una prerogativa di cui l'anima usufruisce ab aeterno. Quest'anima, sadica o masochista, secondo i casi, dopo tanto tempo, non si è ancora stancata di sgozzare ed essere sgozzata, di seviziare ed essere seviziata, di ammalarsi delle più orrende patologie, di trapassare fra i più atroci, innominabili patimenti?
Con queste osservazioni non si intende affermare che i principi sopra esposti non abbiano una loro validità teoretica. Non si intende asserire che il reale è del tutto privo di una sua pur recondita logica. Bisognerebbe, però, presentare quei canoni all’interno di un sistema coerente, eppure problematico, come idee ed ipotesi suscettibili di ulteriori definizioni e non come dogmi. Bisognerebbe avere l'onestà intellettuale di trarne le logiche conseguenze, ossia ammettere che una concezione siffatta esclude la libera volizione, soprattutto perché, in fin dei conti, in un'armonia prestabilita, ogni evento è appunto prestabilito.
E' anche possibile che la realtà sia solo un gioco in cui qualcuno si diverte, una sorta di cosmica candid camera, dove all'ultimo momento, ci è rivelato che era tutto uno scherzo.
Non si possono, però, ignorare altre visioni secondo cui l'essere, originariamente perfetto, subì (o volle?) un cedimento o una dicotomia tra bene e male per ragioni che è molto arduo comprendere. In tali concezioni il male diventa un dato indiscusso, sebbene non imperituro, e non una semplice "mancanza di bene" o un'illusione. Essendo il mondo incrinato da difetti, assumono un loro valore sia l'anelito all'armonia sia una pur teorica opportunità di scelta.
In ogni caso, “tutto è perfetto”, anche le sonore legnate che meritano i new agers. Buona evoluzione a suon di botte!
[1] Non si distingue qui tra non manifesto e manifesto: in una realtà in cui comunque tutto è veramente Uno, anche il manifesto con le sue aberrazioni, appartiene all’Uno.
[2] La fragilità della fede nel libero arbitrio era già stata evidenziata nella serie "La legge dell'attrazione" di cui riporto alcune conclusioni. Esiste solo lo Spirito (alias Coscienza, Dio, Mente cosmica, Energia immateriale etc.): il libero arbitrio ed il potere dell’intenzione creativa sono prerogative di Dio. La libera volizione del singolo è un’adesione perfetta alla volontà assoluta, inscalfibile di Dio: “E’ n sua voluntade è nostra pace”, (Par. III). Dio può avere una sola testa ed una sola volontà, altrimenti diventa schizofrenico. Esistono sia lo Spirito sia la materia: il libero arbitrio si esplica nel momento in cui la coscienza individuale riesce ad agire sui fatti e sulle cose, ma questa azione è solo possibile mediante l’intervento della Coscienza universale (o comunque di un agente esterno) in cui tra l’altro sono stati decisi (sognati?) ab aeterno, fuori dal tempo, gli eventi che sembrano dipanarsi nel tempo. Ergo il libero arbitrio non esiste. Esiste solo la materia: la libertà umana non esiste, giacché tutto dipende da ineluttabili leggi fisiche.
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una cosa è certa, antonio SCIACALLO NAZISTA mercianò, e suo fratello rosario FALSARIO marcianò SONO DEI CRIMINALI CHE DEVONO FINIRE IN GALERA
ReplyDeleteBeh zretino e' uno che di contraddizioni se ne intende.....
ReplyDeleteAPOCALISSI ALIENE: il libro esempio della cultura e dell'intelligenza di zretino
ReplyDeleteInfatti è piccolo, mal scritto e non interessa a nessuno :D