Wednesday, October 29, 2014

I sopravvissuti ... ed rischi del progresso e della centralizzazione

ve lo ricordate "I Sopravvissuti"? Bellissimo. Lo guardavo da bambino con mia nonna. Che bei ricordi...



http://scienzamarcia.blogspot.ch/2014/10/i-sopravvissuti-ed-rischi-del-progresso.html

I sopravvissuti ... ed rischi del progresso e della centralizzazione

I sopravvissuti (survivors), è una serie televisiva realizzata sul finire degli anni '70 del secolo scorso. Mentre si ascolta la breve sigla iniziale si vedono delle immagini che descrivono l'antefatto della storia: un agente biologico creato in laboratorio che (per errore o per dolo) viene rilasciato nell'ambiente, l'infezione che si diffonde per mezzo dei voli internazionali. 

Scambiata all'inizio per una banale influenza ben presto la nuova malattia infettiva decima l'umanità, causando grande strage soprattutto nelle città, dove l'affollamento delle persone (e quindi dei cadaveri) causa anche il diffondersi di infezioni secondarie come il colera e il tifo. Oltre il 95% degli esseri umani muore, e chi resiste alla malattia cerca di organizzarsi per sopravviere, formando delle piccole o grandi comunità.

Sarà un caso, ma su youtube le puntate della versione italiana di questa serie televisiva sono state caricate pochi mesi prima dello scatenarsi della nuova epidemia di Ebola. Sarà un caso ma le puntate della versione inglese sono state caricate su youtube in concomitanza con l'inizio della stagione influenzale dell'influenza suina, al tempo in cui i dirigenti della sanità britannica rilasciavano dichiarazioni allarmanti
Sarà un altro caso, ma una sorta di remake della serie è stato realizzato nel 2008, e sospeso nel 2010 per i bassi indici di ascolto; il periodo coincide con gli anni della "pandemia suina".
Ma le coincidenze si fermano qui, perché la produzione, tutto sommato a basso costo, della serie "I sopravvissuti", è lontana anni luce da film come Contagion (budget di 60 milioni di dollari)  in cui si mette in evidenza la desolazione causata dall'epidemia, la paura del contagio, la richiesta di una cura. Niente di tutto questo si vede invece nella serie "I Sopravvisuti", dove il contagio, la paura dell'epidemia e la strage sono sostanzialmente raccontati, o appena accennati. Il prologo del resto si svolge con tempi rapidissimi e ben presto ci si trova di fronte al fatto compiuto: meno del 5% circa degli esseri umani sono sopravvissuti all'epidemia (una sorta di febbre ghiandolare con esito mortale).


In realtà, pur con la presenza di espisodi noiosi e ripetitivi (quasi impossibili da evitare quando si realizza una lunga serie di telefilm), qua e là nella narrazione si trovano dei concetti, delle storie e delle situazioni che fanno riflettere. 
Innanzitutto il primo essere losco e approfittatore che incontriamo nella serie TV è un sindacalista di primo piano, ed è difficile non pensare che questo non sia un atto di accusa e di denuncia nei confronti di quelle strutture che, fingendo di lottare contro i padroni, in realtà hanno la funzione di smorzare le legittime proteste dei lavoratori.



In secondo luogo quando alcuni sopravvissuti cercano di rimettere in piedi un sistema politico, un personaggio afferma che ciò difficilmente sarà possibile se chi si accinge a farlo non è avvezzo ai sotterfugi ed alle cospirazioni.



In seguito viene evidenziato come la generazione che ha affrontato l'epidemia, sia cresciuta a cibo raffinato ed antibiotici, non meno degli animali da fattoria, ragione per la quale il sistema immunitario degli uni e degli altri è molto carente.




In una delle ultime puntate viene anche affrontato il tema della creazione del denaro, e si accenna al fatto che in fondo non è indispensabile che alla base dell'emissione del denaro (nemmeno quando si tratta di un titolo di credito esigibile dal portatore) ci sia un bene reale che si possa realmente esigere nella stessa quantità del denaro stampato, dal momento che nel passato non sempre è stato così.

Ma è nell'ultima puntata che si vedono dei dialoghi davvero illuminanti. Un "folle", ex tossicodipendente, sembra infatti trasudare quella sapienza che a molti degli altri sopravvissuti pare mancare, e sebbene appaia esaltato, è l'unico che ricorda come l'energia elettrica centralizzata sia un mezzo di dominio, di accentramento e di sfruttamento, e come sia parte di quel "progresso" che ha portato alla creazione della bomba atomica (vedi il video qui sotto al minuto 23:00).




5 comments:

  1. "Un "folle", ex tossicodipendente, sembra infatti trasudare quella sapienza che a molti degli altri sopravvissuti pare mancare"
    niente di personale, immagino... LOL

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  2. che dici penna, ti fai un bel clistere preventivo ??

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  3. Hanno anche rilasciato Utopia poco prima della riunione Bildemberg e Sherlock poco prima dell'anniversario della morte di lady Diana, e quest'anno è uscito la versione restaurata di Capitan Harlock poco prima degli scontri navali tra le due Coree!

    Coincidenze?
    Si

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