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Putin: 11 Settembre organizzato dagli Usa, eccovi le prove
Scritto il 14/2/15 • nella Categoria:
segnalazioni
L’attacco
alle Torri Gemelle «è stato pianificato dal governo degli Stati Uniti,
ma è stato eseguito per procura, in modo tale che l’attacco contro
l’America e il popolo degli Stati Uniti sembrasse un’aggressione
effettuata da organizzazioni terroristiche internazionali». Attenzione:
«Le prove fornite sarebbero a tal punto convincenti, da smontare
completamente la versione ufficiale dell’11 Settembre sostenuta dal
governo degli Stati Uniti». Quali prove? Quelle che starebbero per
essere pubblicate a Mosca, controfirmate nientemeno che da Vladimir
Putin. Ultima mossa, clamorosa, per tentare di fermare la macchina da guerra
che – dalla Siria all’Ucraina – sta assediando i non-allienati allo
strapotere di Washington, Russia e Cina in primis, tenendo sotto ricatto
anche i paesi del petrolio e la stessa Europa,
costretta a varare sanzioni autolesioniste contro l’impero del gas e
usare la Nato come minaccia contro Mosca. Il presidente russo, annuncia
la “Pravda”, si prepara dunque al colpo del ko: l’esibizione di «prove
schiaccianti», satellitari, che inchioderebbero l’intelligence di Bush
al crimine dell’11 Settembre, spaventoso massacro ai danni dei cittadini
americani, da terrorizzare al punto da indurli a sostenere le guerre a
venire, cominciando da Iraq e Afghanistan.
La
notizia trapela dal newsmagazine “Veterans Today”: un collaboratore,
Gordon Duff, segnala che sulla “Pravda” del 7 gennaio 2015 si parla
dell’imminente, clamorosa iniziativa dei russi: smascherare
definitivamente l’imbroglio mondiale dell’11 Settembre, quello degli
arei dirottati sulle Torri “all’insaputa della Cia e dell’Fbi”, senza
alcuna reazione da parte della difesa aerea americana. «Le evidenze
satellitari russe che provano la demolizione controllata del World Trade
Center con “armi speciali” – scrive “Come Don Chisciotte” – sono state
recensite da un redattore di “Veterans Today”, mentre si trovava a
Mosca». Gli analisti ritengono che l’attuale situazione di “guerra
fredda” tra Washingon e Mosca rappresenti la quiete prima della
tempesta: «Putin colpirà una sola volta, ma ha intenzione di farlo con
notevole durezza», annuncia “Veterans Today”. «L’elenco delle prove
include delle immagini satellitari», aggiunge il newsmagazine, e il
materiale in via di pubblicazione «dimostrerebbe la complicità del
governo degli Stati Uniti negli attacchi del 9/11 e la successiva
manipolazione dell’opinione pubblica».
«Le
ragioni dell’inganno e dell’assassinio dei propri cittadini – continua
Duff – avrebbero servito gli interessi petroliferi degli Stati Uniti e
delle corporazioni statali del Medio Oriente». La Russia si preparebbe
quindi a dimostrare, in modo clamoroso, che «l’America ha utilizzato il
terrorismo “false flag”, sotto falsa bandiera, contro i suoi stessi
cittadini, per creare il pretesto per un intervento militare in paesi
stranieri». Se così dovesse essere, aggiunge Duff, «la conseguenza
diretta della tattica di Putin sarebbe quella di rendere note le
politiche terroristiche segretamente adottate dal governo degli Stati
Uniti: secondo gli analisti americani, la credibilità del governo
statunitense ne risulterebbe compromessa e ci sarebbero, di conseguenza,
delle proteste di massa nelle città e infine una rivolta
generalizzata». A quel punto, si domanda Duff, gli Usa come potranno
rapportarsi ancora sulla scena politica mondiale? «La leadership
americana nella lotta contro il terrorismo internazionale ne
risulterebbe totalmente compromessa, dando un immediato vantaggio agli
Stati-canaglia e ai terroristi islamici».
Lo
stesso Barack Obama non è immune da accuse: tutti ricordano la
scandalosa gestione dell’ultimo capitolo dell’affare Bin Laden,
dichiarato morto in Pakistan senza uno straccio di prova, il presunto
cadavere inabissato nell’Oceano Indiano. Morti anche i soldati del
commando che avrebbe ucciso il capo di Al-Qaeda ad Abbottabad: fulminati
“per errore” da fuoco amico, a Kabul, poche settimane dopo il
misterioso blitz. Tutte le voci più importanti della dissidenza, negli
Usa, hanno denunciato come palesemente falsa la versione ufficiale sulla
strage dell’11 Settembre, mentre il Senato degli Stati Uniti ha
concluso, di recente, che l’Fbi era perfettamente al corrente delle
mosse dei futuri dirottatori-kamikaze. Finora, il manistream ha avuto
buon gioco nel rifiutare i sospetti, avvalorando la verità ufficiale
sulla base di una semplice tesi: il crimine evocato – strategia della
tensione, con numeri smisuratamente stragistici – è troppo mostruoso per
essere accettato. Impossibile digerire l’idea che qualcuno, al
Pentagono, abbia organizzato l’attentato del secolo, arrivando
addirittura ad “accecare” l’aviazione Usa per molte ore e a
“sequestrare” il presidente Bush, fatto letteralmente scomparire “per
proteggerlo”, e anche per impedirgli di reagire. “Complottismo”, è stata
finora la formula liquidatoria per seppellire le scomode verità sull’11
Settembre, illuminate da prestigiose contro-inchieste: le Torri
sarebbero crollate secondo le procedure della “demolizione controllata”,
grazie all’impiego di esplosivi speciali come la nano-termite, di
origine militare. E se ora Putin riuscisse davvero a confermare questa
versione con evidenze esclusive?
Gioele
Magaldi, autore del dirompente libro “Massoni”, sulla scorta di
documentazione top secret di origine massonica (che l’autore si dichiara
pronto a esibire in caso di contestazioni) rivela che Osama Bin Laden
non fu soltanto reclutato dalla Cia in Afghanistan ai tempi
dell’invasione sovietica, ma fu “affiliato” nientemeno che da Zbigniew
Brzezinski e inserito nel potentissimo club ultra-segreto delle
superlogge internazionali. Una di queste, denominata “Hathor Pentalpha”,
sarebbe stata creata da Bush padre con intenti palesemente eversivi:
usare il terrorismo per manipolare l’opinione pubblica e trascinare
l’Occidente nella “guerra
infinita”, a beneficio delle super-lobby del petrolio e delle armi.
Nella “Hathor Pentalpha” sarebbe arruolato anche Tony Blair, che più di
ogni altro si spese per costruire la suprema menzogna delle inesistenti
“armi di distruzione di massa” di Saddam Hussein. Oggi, l’erede di Bin
Laden è il “califfo” Abu Bakr al-Baghdadi, misteriosamente scarcerato
nel 2009 dal centro di detenzione di Camp Bucca in Iraq, perché potesse
combattere nel sedicente “Esercito Siriano Libero” e poi fondare l’Isis,
il cui nome coincide con quello della divinità egizia Iside, vedova di
Osiride, nei testi antichi chiamata anche “Hathor”. Solito schema:
creare l’armata del terrore per poi scatenare una guerra.
E, prima ancora, una campagna elettorale: quella di Jeb Bush, ultimo
rampollo della dinastia presidenziale del fondatore della “Hathor
Pentalpha”, definita «superloggia del sangue e della vendetta» perché
nata quando Bush – affiliato a superlogge reazionarie – fu battuto nella
corsa alla Casa Bianca da Ronald Reagan, sostenuto da clan massonici
concorrenti.
Sempre
secondo Magaldi, lo stesso Putin è “affiliato” a una superloggia
latomistica internazionale. L’autore di “Massoni” sostiene inoltre che
da qualche anno sia in atto una sorta di guerra
inframassonica: le “Ur-Lodges” progressiste starebbero preparando una
controffensiva, dopo gli ultimi decenni in cui il mondo è caduto
letteralmente nelle mani dell’élite finanziaria che ha pilotato la
globalizzazione più selvaggia, calpestando i diritti dei popoli e gettando anche l’Occidente in una crisi senza precedenti, il cui punto più critico è l’Europa,
dove le classi medie sono state rapidamente impoverite a beneficio
dell’oligarchia neo-feudale che domina Bruxelles con il dogma
neoliberista del rigore.
In parallelo, si muovono scenari geopolitici: come previsto da tutti
gli analisti, il gigante cinese è cresciuto in modo esponenziale,
minacciando la supremazia americana. La Russia di Putin, prima provocata
in Siria e ora assediata in Ucraina a due passi da casa, rappresenta la
prima linea del fronte, mentre i Brics lavorano nelle retrovie per
preparare un’alternativa multipolare, anche finanziaria, alla
“dittatura” del petrodollaro. Quella che Papa Francesco chiama Terza Guerra
Mondiale si sta avvicinando. Nel tentativo di scongiurarla, Putin
giocherà davvero la sconvolgente carta delle “prove definitive” per
accusare il governo Usa per l’11 Settembre?
L’attacco alle Torri Gemelle «è stato pianificato dal governo degli
Stati Uniti, ma è stato eseguito per procura, in modo tale che l’attacco
contro l’America e il popolo degli Stati Uniti sembrasse un’aggressione
effettuata da organizzazioni terroristiche internazionali». Attenzione:
«Le prove fornite sarebbero a tal punto convincenti, da smontare
completamente la versione ufficiale dell’11 Settembre sostenuta dal
governo degli Stati Uniti». Quali prove? Quelle che starebbero per
essere pubblicate a Mosca, controfirmate nientemeno che da Vladimir
Putin. Ultima mossa, clamorosa, per tentare di fermare la macchina da guerra
che – dalla Siria all’Ucraina – sta assediando i non-allienati allo
strapotere di Washington, Russia e Cina in primis, tenendo sotto ricatto
anche i paesi del petrolio e la stessa Europa,
costretta a varare sanzioni autolesioniste contro l’impero del gas e
usare la Nato come minaccia contro Mosca. Il presidente russo, annuncia
la “Pravda”, si prepara dunque al colpo del ko: l’esibizione di «prove
schiaccianti», satellitari, che inchioderebbero l’intelligence di Bush
al crimine dell’11 Settembre, spaventoso massacro ai danni dei cittadini
americani, da terrorizzare al punto da indurli a sostenere le guerre a
venire, cominciando da Iraq e Afghanistan.La notizia trapela dal newsmagazine “Veterans Today”: un collaboratore, Gordon Duff, segnala che sulla “Pravda” del 7 gennaio 2015 si parla dell’imminente, clamorosa iniziativa dei russi: smascherare definitivamente l’imbroglio mondiale dell’11 Settembre, quello degli arei dirottati sulle Torri “all’insaputa della Cia e dell’Fbi”, senza alcuna reazione da parte della difesa aerea americana. «Le evidenze satellitari russe che provano la demolizione controllata del World Trade Center con “armi speciali” – scrive “Come Don Chisciotte” – sono state recensite da un redattore di “Veterans Today”, mentre si trovava a Mosca». Gli analisti ritengono che l’attuale situazione di “guerra fredda” tra Washingon e Mosca rappresenti la quiete prima della tempesta: «Putin colpirà una sola volta, ma ha intenzione di farlo con notevole durezza», annuncia “Veterans Today”. «L’elenco delle prove include delle immagini satellitari», aggiunge il newsmagazine, e il materiale in via di pubblicazione «dimostrerebbe la complicità del governo degli Stati Uniti negli attacchi del 9/11 e la successiva manipolazione dell’opinione pubblica».
«Le ragioni dell’inganno e dell’assassinio dei propri cittadini – continua Duff – avrebbero servito gli interessi petroliferi degli Stati Uniti e delle corporazioni statali del Medio Oriente». La Russia si preparerebbe quindi a dimostrare, in modo clamoroso, che «l’America ha utilizzato il terrorismo “false flag”, sotto falsa bandiera, contro i suoi stessi cittadini, per creare il pretesto per un intervento militare in paesi stranieri». Se così dovesse essere, aggiunge Duff, «la conseguenza diretta della tattica di Putin sarebbe quella di rendere note le politiche terroristiche segretamente adottate dal governo degli Stati Uniti: secondo gli analisti americani, la credibilità del governo statunitense ne risulterebbe compromessa e ci sarebbero, di conseguenza, delle proteste di massa nelle città e infine una rivolta generalizzata». A quel punto, si domanda Duff, gli Usa come potranno rapportarsi ancora sulla scena politica mondiale? «La leadership americana nella lotta contro il terrorismo internazionale ne risulterebbe totalmente compromessa, dando un immediato vantaggio agli Stati-canaglia e ai terroristi islamici».
Lo stesso Barack Obama non è immune da accuse: tutti ricordano la scandalosa gestione dell’ultimo capitolo dell’affare Bin Laden, dichiarato morto in Pakistan senza uno straccio di prova, il presunto cadavere inabissato nell’Oceano Indiano. Morti anche i soldati del commando che avrebbe ucciso il capo di Al-Qaeda ad Abbottabad: fulminati “per errore” da fuoco amico, a Kabul, poche settimane dopo il misterioso blitz. Tutte le voci più importanti della dissidenza, negli Usa, hanno denunciato come palesemente falsa la versione ufficiale sulla strage dell’11 Settembre, mentre il Senato degli Stati Uniti ha concluso, di recente, che l’Fbi era perfettamente al corrente delle mosse dei futuri dirottatori-kamikaze. Finora, il manistream ha avuto buon gioco nel rifiutare i sospetti, avvalorando la verità ufficiale sulla base di una semplice tesi: il crimine evocato – strategia della tensione, con numeri smisuratamente stragistici – è troppo mostruoso per essere accettato. Impossibile digerire l’idea che qualcuno, al Pentagono, abbia organizzato l’attentato del secolo, arrivando addirittura ad “accecare” l’aviazione Usa per molte ore e a “sequestrare” il presidente Bush, fatto letteralmente scomparire “per proteggerlo”, e anche per impedirgli di reagire. “Complottismo”, è stata finora la formula liquidatoria per seppellire le scomode verità sull’11 Settembre, illuminate da prestigiose contro-inchieste: le Torri sarebbero crollate secondo le procedure della “demolizione controllata”, grazie all’impiego di esplosivi speciali come la nano-termite, di origine militare. E se ora Putin riuscisse davvero a confermare questa versione con evidenze esclusive?
Gioele Magaldi, autore del dirompente libro “Massoni”, sulla scorta di documentazione top secret di origine massonica (che l’autore si dichiara pronto a esibire in caso di contestazioni) rivela che Osama Bin Laden non fu soltanto reclutato dalla Cia in Afghanistan ai tempi dell’invasione sovietica, ma fu “affiliato” nientemeno che da Zbigniew Brzezinski e inserito nel potentissimo club ultra-segreto delle superlogge internazionali. Una di queste, denominata “Hathor Pentalpha”, sarebbe stata creata da Bush padre con intenti palesemente eversivi: usare il terrorismo per manipolare l’opinione pubblica e trascinare l’Occidente nella “guerra infinita”, a beneficio delle super-lobby del petrolio e delle armi. Nella “Hathor Pentalpha” sarebbe arruolato anche Tony Blair, che più di ogni altro si spese per costruire la suprema menzogna delle inesistenti “armi di distruzione di massa” di Saddam Hussein. Oggi, l’erede di Bin Laden è il “califfo” Abu Bakr al-Baghdadi, misteriosamente scarcerato nel 2009 dal centro di detenzione di Camp Bucca in Iraq, perché potesse combattere nel sedicente “Esercito Siriano Libero” e poi fondare l’Isis, il cui nome coincide con quello della divinità egizia Iside, vedova di Osiride, nei testi antichi chiamata anche “Hathor”. Solito schema: creare l’armata del terrore per poi scatenare una guerra. E, prima ancora, una campagna elettorale: quella di Jeb Bush, ultimo rampollo della dinastia presidenziale del fondatore della “Hathor Pentalpha”, definita «superloggia del sangue e della vendetta» perché nata quando Bush – affiliato a superlogge reazionarie – fu battuto nella corsa alla Casa Bianca da Ronald Reagan, sostenuto da clan massonici concorrenti.
Sempre secondo Magaldi, lo stesso Putin è “affiliato” a una superloggia latomistica internazionale. L’autore di “Massoni” sostiene inoltre che da qualche anno sia in atto una sorta di guerra inframassonica: le “Ur-Lodges” progressiste starebbero preparando una controffensiva, dopo gli ultimi decenni in cui il mondo è caduto letteralmente nelle mani dell’élite finanziaria che ha pilotato la globalizzazione più selvaggia, calpestando i diritti dei popoli e gettando anche l’Occidente in una crisi senza precedenti, il cui punto più critico è l’Europa, dove le classi medie sono state rapidamente impoverite a beneficio dell’oligarchia neo-feudale che domina Bruxelles con il dogma neoliberista del rigore. In parallelo, si muovono scenari geopolitici: come previsto da tutti gli analisti, il gigante cinese è cresciuto in modo esponenziale, minacciando la supremazia americana. La Russia di Putin, prima provocata in Siria e ora assediata in Ucraina a due passi da casa, rappresenta la prima linea del fronte, mentre i Brics lavorano nelle retrovie per preparare un’alternativa multipolare, anche finanziaria, alla “dittatura” del petrodollaro. Quella che Papa Francesco chiama Terza Guerra Mondiale si sta avvicinando. Nel tentativo di scongiurarla, Putin giocherà davvero la sconvolgente carta delle “prove definitive” per accusare il governo Usa per l’11 Settembre?
abbiamo le prove che il CRIMINALE rosario FALSARIO marcianò è un COGLIONE INCAPACE, che suo FRATELLO SCEMO, il proFESSOre antonio SCIACALLO NAZIFASCISTA marcianò è solo un povero fallito che che il DROGATO DI MERDA corrado CANNAIOLO penna ha il cervello distrutto DALLE CANNE
ReplyDelete"sulla “Pravda” del 7 gennaio 2015 si parla dell’imminente, clamorosa iniziativa dei russi: smascherare definitivamente l’imbroglio mondiale dell’11 Settembre"
ReplyDeleteSiamo al 15 febbraio e ancora niente, alla faccia dell'imminenza!
Vi segnalo questo: un autentico delirio
ReplyDeletehttp://luniversovibra.altervista.org/il-disinformatore-sionista-gordon-duff-putin-minaccia-di-rilasciare-le-prove-satellitari-del-911-1/
è solo la prima puntata! L'unica cosa giusta che dice è che gordon duff è un contaballe e veterans today è una raccolta di frottole.
Ancora con Duff e VT? Tipico esempio di ridondanza delle michiate tra loro.
ReplyDeleteMa poi, mi devono spiegare da delle immagini satellitari cosa si vedrebbe/desumere? Due agenti CIA con tanto di giubottino/cappellino d'ordinanza che manovrano un proiettore olografico ed un detonatore da miniera nel terrazzo lì vicino?