Wednesday, May 18, 2016

Strakkino e le analisi


Gentilissimi disinformatori, ed anche negazionisti, vicini e lontani apprestiamoci in questa giornata del 18 maggio dell'anno del Sig.aggiato 2016 a ripercorrere la ridicola telenovela delle "analisi" del carburante avio dello Strakkino.

Il giorno 10 aprile 2016, ovvero 38 gioni fa ad oggi, lo Strakkino rende noto al mondo di essere in possesso di ben due campioni di carburante Jet-A1 e di essere intenzionato a sottoporli ad analisi.
I campioni, a quanto risulta dalle etichette poste sulle provette, risulterebbero essere stati prelevati il giorno 11 marzo ed il giorno 20 marzo, quindi rispettivamente 35 e 26 giorni prima e conservati in barattolini delle marmellate (o sottaceti, qui le ipotesi degli studiosi divergono).























Il nostro formaggino molle terrazzinato attiva perciò il solito accattonaggio fra i gonzi allo scopo di raccogliere i soldi al fine di effettuare le "analisi".
Nello stesso tempo, però, lo Strakkino comunica di aver già spedito i campioni al laboratorio.
Davvero strano, non ha i soldi per fare le analisi tanto da dover lanciare la solita sottoscrizione, e già prima di raccogliere il denaro ha spedito i campioni? Davvero molto strano.






A sole 24 ore di distanza dall'apertura dell'accattonaggio, il giorno 11 aprile e quindi 37 giorni fa ad oggi, lo Strakkino annuncia trionfalmente di essere riuscito a raccogliere la somma necessaria tra i gonzi.





























Passano altri quattro giorni ed il 15 aprile, ovvero 33 giorni fa ad oggi, lo Strakkino scrive trionfalmente che i "campioni" sono arrivati al laboratorio.































Ovviamente di tutto ciò non abbiamo la benché minima prova; nessuna ricevuta della spedizione, nessuna documento che attesti la ricezione da parte del laboratorio.
Ma tanto "garantisce lui"!






Poi silenzio, per circa due settimane.

Improvvisamente il giorno 2 maggio alle ore 22.21 (e certo, qualsiasi laboratorio europeo è apero a quell'ora), ovvero 16 giorni fa ad oggi, il nostro eroe terrazzinato (ed anche acconguagliato) rende noto che il laboratorio gli ha comunicato "or ora" che le analisi sono quasi terminate e dovrebbero essere pronte per l'inizio della settimana successiva.






I primi giorni della settimana successiva arrivano, passano, e delle analisi neanche l'ombra.

Quindi il giorno 11 maggio, ovvero 7 giorni fa ad oggi, il nostro formaggino molle terrazzinato ci mette a conoscenza del fatto che il laboratorio ha finito le "analisi" ma che bisognerà ancora avere pazienza perché il rapporto è molto "lungo e complesso" e richiede "molto lavoro".
































Come potete immaginare, siamo ancora in attesa.

17 comments:

  1. Meno male che ci siete voi. Le pagine di Regime non si occupano più abbastanza del Gran Cialtrone Acconguaglione!!! Restiamo in attesa. La birra è in frigo.

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    1. Bevila quella birra, che se aspetti i risultati delle analisi ti scade...

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    2. occhio al bario che sicuramente trovi nell'orzo, nel luppolo e nell'acqua che formano la birra.

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  2. straker s'è sbilanciato dicendo che un campione è giallo perché contiene barite (e poi ha messo la fotografia di un cristallo di barite incoloro).
    Ora sta cercando qualche pezza di appoggio per far figurare che la barite (che, come comportamento, è "un sasso") si sciolga in idrocarburi.
    Ovviamente non trova nulla: neanche altri siti fuffari osano sostenere una cosa così inverosimile; e allora aspetta qualche tempo sperando che i quattro personaggi (se dicessi "quattro gatti" il felino di casa mi si rivolterebbe contro) che lo seguono, si dimentichino delle sue affermazioni.
    Se fosse questa la ragione, non ne capisco i timori.
    Quei quattro personaggi sono felici solo se possono sentirsi vittime di qualcosa. Qualunque cosa.
    Non si sognerebbero mai di sindacare il comportamento del solfato di bario (cioè la barite) negando così che possa essere per loro dannoso all'ennesima potenza.
    Non potrebbero soffrire e lamentarsi, cioè dare un senso alla loro vita.

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  3. non c'è nulla da fare staker è e rimane il solito accattone bugiardo indipezzente

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  4. Più di un mese di lavoro tra analisi e report per 1000€ o poco più? Le ha fatte fare in bangladesh le analisi?

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  5. Per un tossicologico uso inchiesta di FFOO ci si mette meno...

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  6. Per un tossicologico uso inchiesta di FFOO ci si mette meno...

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  7. Finora, con la storia delle analisi, straker era riuscito a mantenersi al pelo della sensatezza, con il suo solito vittimismo da quattro soldi.
    Certo, svicolava nel fornire i risultati e invocava una sua seguace come Garante sull'esistenza degli stessi, ma questo rientra nella normale inaffidabilità del soggetto.
    Dove fa una clamorosa pisciata fuori dal vaso è quando tenta di "scientificizzare" le sue fantasie.
    In un filmatino, vorrebbe dimostrare che il diverso peso specifico (più correttamete si dovrebbe parlare di "densità", ma sorvoliamo su queste finezze) indica una differenza di composizione.
    Dice/fa due puttanate, e non so quale sia la più grande.
    Pesa i due campioni in due tubi differenti e poi li ripesa in due beute, mostrando che i pesi non sono uguali.
    Il campione messo nel tubo posato a destra pesa 27.69g, quello a sinistra 28.13, con una differenza di 0.44 g.
    Ovviamente non solo non c'è alcuna garanzia che il livello sia esattamete lo stesso (il traguardo è dato da una tacca a pennerello) né che il diametro della provetta sia lo stesso per entrambe.
    Ma la cosa peggiore è che non è dato sapere se la tara, cioè il peso della provetta vuota + il tappo + l'etichetta sia esattamente lo stesso per entrambe i tubi. Basta che lo spessore del vetro, o del tappo sia leggermente differente e la pesata perde di significato.
    Ho provato a pesare tre provette (di pari formato) che avevo sottomano, e sono risultate di 11.19, 10.97 e 11.05 grammi. Solo come "vetro" ci possono essere, quindi, 0.21 g di differenza (e solo su un campione di tre!).

    Quando sono travasati nelle beute, i pesi sono rispettivamente di 84.34 e 82.12 . Notare, prego, che il campione che era il più leggero ora è quello che pesa di più, e che la differenza di peso, che era di 0.44g, è salita a 2.22 grammi ! E questa differenza rimane anche se, inavvertitamente, si fossero scambiati i campioni.

    Questo dimostra quanto il discorso di straker sia assolutamente privo di significato, e che il soggetto non abbia neanche la minima idea su come operare, e quali precauzioni prendere per fare un lavoro corretto.
    Certo che "lavoro" e "correttezza" sono due parole che, con straker, non hanno assolutamente nulla a che vedere. Neanche alla lontana.

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  8. Infine le conclusioni che trae da una prova sconclusionata, sono sconclusionate anch'esse.
    Anche se le operazioni fossero state condotte secondo la GPL (Good Practice of Laboratory), potrebbe benissimo darsi che a parità di sostanze presenti le densità siano differenti.

    Il n-dodecano (idrocarburo lineare a 12 atomi di carbonio) ha una densità di 0.75 g/cm3
    L' 1,2-xilene (idrocarburo ciclico, presente anch'esso nel carburante) ha una densità di 0.88 g/cm3
    Ovviamente nel carburante reale ci sono anche altri componenti, ma semplifichiamo il sistema per fare due conti.
    Se nel carburante ci fosse il 20% di dodecano e l' 80% di xilene, la densità sarebbe di (0.2 x .75 + 0.8 x 0.88) 0.854 g/cm3
    Se le percentuali fossero invertite, si avrebbe (0.8 x .75 + 0.2 x 0.88) 0,776 g/cm3

    Su un volume di 10 cm3 (grosso modo quello dei campioni) la differenza di peso sarebbe di 0.78 g. E questo senza introdurre nuove sostanze, ma modificando solo le quantità di quelle presenti.

    I campioni, anche se fossero veramente carburante per jet, provenendo da lotti diversi possono benissimo avere densità diverse, senza che questo significhi composizioni differenti, almeno in termini di QUALITA' delle sostanze presenti.
    (in realtà i carburanti on sono mai sostanze esattamente definite dal punto di vista chimico trattandosi sempre di una miscela di molti prodotti differenti che però hanno (e devono avere) un comportamente adeguato allo scopo per cui sono usati).

    Ma a questo straer non ci arriva. Parte da dati sgangherati, applica un ragionamento strampalato e arriva alle conclusioni che già sapeva che dovevano essere quelle ancora prima di mettere in piedi questo squallido teatrino.
    Se chi lo segue è contento di questi spettacolini, è giusto che, dopotutto, lo paghi.

    p.s. Ovviamente, non avendo sottomano i campioni, non so cosa possa essere il colore giallino.
    Però nei carburanti e in generale nei prodotti derivati dal petrolio, spesso si mettono alcuni additivi (derivati dei fenoli) come antiossidanti, per prevenire la polimerizzazione e la formazione di gomme (no, non si formano i filamenti: quella è un'altra fantasia da malati). Con il tempo e con il contatto dell'aria, più rapidamente se c'è luce, i fenoli diventano altri composti, chiamati chinoni, che sono fortemente colorati e che, in soluzione molto diluita, appaiono giallini.
    Non ho certezza perché non ho il campione, ma l'ipotesi è perlomeno verosimile.

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  9. Altro PS.
    Quando straker dice di aver fatto lui dei test analitici, dice l' enne-più-unesima puttanata.
    I kit analitici (non so se esistano per tutti i prodotti di cui parla, ma forse sì) sono per le analisi delle acque o di altri liquidi a base di acqua: le reazioni usate per l'identificazione avvengono solo in presenza di tale solvente.
    Non ha quindi senso usare i kit in una matrice di idrocarburi. I risultati sarebbero a casaccio e non significano nulla.
    E' come voler diluire la vernice con l'acqua invece che con l'acquaragia.
    Il risultato? Una schifezza!

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  10. La montagna ha partorito il topolino.
    straker ha pubblicato una parte dell'analisi, forse tutta.
    Visto la correttezza dei risultati, potrebbe essere veramente un rapporto di analisi di un carburante. Che siano i campioni consegnati da straer o altro trovato da qualche parte non so.

    Dalla tipica forma del tabulato si tratta di una gascromatografia, assai probabilmente associata ad uno spettrmetro di massa perl'identificazione del prodotto.
    Nella gascromatografia un campioncino di prodotto (di solito circa 1 microlitro) è iniettato all'inizio di un tubo lungo alcuni metri (in gerco "colonna gascromatografica") nel quale passa un flusso di gas. Il tutto è scaldato a temperature piuttosto elevate (decine di gradi).
    Nel tubo è preente una sostanza che tende a trattenere i componenti del campione. Però la temperatura elevata e il flusso di gas tendono a trasportali verso l'uscita del tubo. L'azione combinata delle due tendenze (trattenimento e trasporto) ha effetto diverso per ciascun componente, che così è separato da tutti gli altri.
    Dal tempo impiegato tra l'entrata del campione e l'uscita di ciascun componente si può individuare di che sostanza si tratti (e di solito si usano anche altri sistemi per identificare i prodotti via via che escono dal tubo).

    L'uscita del tubo è collegata ad un rivelatore che misura la quantità di sostanza che esce come un pico in un diagramma. L'area di questo picco è proporzionale alla quantità di sostanza che esce (talvolta, per misure di precisione, può essere necessaria una taratura ma spesso non occorre e un piccolo errore è tollerabile).

    Commentando un commento sulla pagina facebook di TFB, preciso che le colonne del tabulato rappresentano (nell'ordine).
    - Il tempo di ritenzione (il tempo tra l'introduzione del campine e l'uscita di quella sostanza) espresso in minuti e centesimi di minuto (è lo standard).
    - L'area del picco (in unità arbitrarie legate alla macchina usata per l'analisi).
    - La percentuale dell'area di ciascun picco (quindi approssimativamente la % in quantità) fatta 100 la somma di tutte le aree di tutti i picchi.
    - La quantità relativa di ciascun picco, fatto 100 quello più abbondante (in questo caso l'undecano)
    - La sostanza identificata (in rari casi ci possono essere ambiguità, e vengono elencate le varie possibilità, non necessariamente mutualmente escludentesi).

    ./.

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  11. Si tratta praticamente tutti di idrocarburi, dove i più abbondanti sono proprio gli idrocarburo saturi lineari, cioè i tipici componenti del cherosene. Non manca una manciata di idrocarburi ciclici e/o aromatici (derivati del benzene o del naftalene).
    Gli unici non-idrocarburi che sono riuscito a leggere sono:
    "Methanamine, N,N-dimethyl" (aka trimetilammina) in quantità inferiore allo 0.1 per mille. Come derivato (e forse anche come tal quale) può essere usata come antistatico. A quanto è dato di sapere potrebbe essere uno dei "componenti segreti" dello Stadis (che, ricordo, contine bario solo nella testa di straker).

    "Methane dichloro" (aka cloruro di metilene), 0.27%: è un solvente usatissimo in chimica e può benissimo aver contaminato i campioni se non conservati correttamente

    "Cyclotrisilyloxane, hexamethyl", 0.3 per mille, che è un sottoprodotto che può essere presente del grasso al silicone usato come lubrificante.

    Nulla di trascendentale, quindi.
    Il campione è una onestissima miscela di idrocarburi che può benissimo essere carburante.

    p.s.
    Tanto per non smentirsi, straker dà dimostrazione di ulteriore incompetenza titolando la tabella "Elementi chimici evidenziati...".
    Trattdosi di un contesto strettamente tecnico, le parole non possono essere usate a vanvera. Quindi non si può usare il termine "elementi chimici" bensì "composti", o "sostanze" o termini simili perché "elementi" presuppone che siano costituiti da atomi tutti dello stesso tipo (e non sarebbero più di una novantina, platino, oro, argento, ididio e altri simili compresi).
    Ma credo che straker, tra boria e saccenteria da quattro soldi, non abbia mai capito la differenza tra "composto" e "elemento", o tra "molecola" e "atomo".
    Non a caso si riserva di inviare il rapporto solo ai suoi succubi che, per definizione, non ci capiranno una mazza quant lui e si lasceranno spaventare come piace a lui.

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  12. Grazie mille Mastro.

    Come sempre una fonte inesauribile, specialmente quando si tratta di chimica. :)

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  13. "straker ha pubblicato una parte dell'analisi, forse tutta"
    chiedo scusa, forse mi sono perso qualcosa, ma i campioni di carburante non erano 2 (due)? uno trasparente e uno giallino?
    lo strakkino ha pubblicato una sinossi dei 2 (due) risultati?
    ripeto, forse mi sono perso qualcosa

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  14. Grazie per la spiegazione, mastrocigliegia!

    Io sono un'elettronico, l'analizzatore l'ho visto solo una volta in un corso di chimica

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