Scie chimiche: l’On. Brandolini torna a chiedere al Governo di fare chiarezza PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator
lunedì 13 ottobre 2008
«Alla prima interrogazione presentata il Governo mi rispose in maniera insoddisfacente»
Cesena, 13 ottobre 2008
Era il mese di giugno quando l’On. del PD Sandro Brandolini presentò al Governo un’interrogazione sul fenomeno delle cosiddette “scie chimiche”. Ad agosto giunse la risposta del Sottosegretario all’Ambiente, On. Roberto Menia, nella quale, spiega Brandolini ricostruendo la vicenda «non solo emergeva che l’argomento è ancora scarsamente conosciuto ma addirittura, relativamente alla mia richiesta di sapere quali iniziative il Governo intendesse intraprendere, non mi fu nemmeno data risposta».
Ed allora l’On. del PD ha deciso di tornare alla carica, presentando al Ministero della Difesa una nuova interrogazione in cui chiede: se corrisponde al vero che nel 2003 è stato sottoscritto un trattato tra gli Stati Uniti e l’Italia sugli studi meteorologici e che da tale data sono triplicati i voli militari; se il Ministero sia in possesso di elementi raccolti direttamente o indirettamente sul fenomeno ed, in particolare, di adeguate informazioni relative alle sostanze chimiche che vengono irrorate nell’aria, al loro grado di inquinamento e alla pericolosità per la salute pubblica; quali iniziative intenda porre in essere per dare risposta ai cittadini, fortemente preoccupati dal fenomeno e per fornire esaurienti informazioni al Paese.
«Credo che su un tema come questo – dichiara Brandolini – sia indispensabile fare la massima chiarezza. Stiamo parlando di possibili danni per la salute dei cittadini e il Governo ha il dovere di dire come stanno le cose. Per questo motivo – conclude – finché non mi saranno date risposte soddisfacenti continuerò a chiedere che sia fatta chiarezza».
LEGGI L'INTERROGAZIONE
Ultimo aggiornamento ( lunedì 13 ottobre 2008 )
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