Friday, January 30, 2009

Scie chimiche: la distruzione dei cumuli. Metodologie e motivazioni

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Scie chimiche: la distruzione dei cumuli. Metodologie e motivazioni

Nell'ambito delle operazioni di aerosol clandestine nei cieli del mondo (chemtrails o scie chimiche), le ricerche svolte in questi ultimi mesi hanno portato ad alcune conferme sia per quanto riguarda gli obiettivi di questi esperimenti militari sia per quanto concerne i metodi e le strategie.

Tempo addietro, abbiamo mostrato diverse riprese video che evidenziavano un dettaglio rilevante: gli elementi chimico-biologici vengono dispersi, in moltissime occasioni, al di sotto o all'interno dei cumuli da bel tempo e quindi a quote non idonee alla formazione di scie di condensa.

I cumuli sono nubi di tipo basso. Essi si trovano a quote comprese tra gli 800 ed i 2.300 metri e si formano generalmente in presenza di alta pressione. Di solito quindi compaiono nelle giornate di bel tempo oppure subito dopo un acquazzone. I cumuli denotano valori di umidità atmosferici piuttosto alti.

A questo punto nasce un problema: i sistemi di comunicazione militare di ultima generazione tra le stazioni radar a terra, i satelliti, i velivoli con o senza pilota, i nanosensori wireless hanno bisogno di due condizioni:

a) Il medium atmosferico deve essere reso elettroconduttivo attraverso la dispersione di metalli quali l'alluminio ed il bario

b) I valori di umidità relativa devono mantenersi su livelli bassi

I militari hanno risolto questo problema, impiegando squadriglie di aerei che rilasciano nell'atmosfera (alle quote dei cumuli) sali di bario, trimetilalluminio e gel di silicio, così da creare un canale per le frequenze radio e, nel contempo, disgregare i cumuli presenti nonché impedire la formazione di nuovi.

Una volta che questo compito è terminato, altri velivoli vengono dirottati sulle aree nelle quali si deve operare una serie di sorvoli definibili "di mantenimento".

Ecco quindi spiegato l'impiego di aerei che, palesemente, rilasciano scie di tipo evanescente pur con temperature estremamente basse e che alcuni possono scambiare per contrails. Ciò rientra nell'esigenza di ottenere una valida dissimulazione nella creazione di una copertura elettroconduttiva a bassa quota che sia costituita da strati artificiali o da nebbia chimica. Infatti gli elementi dispersi con le scie di tipo non persistente hanno la capacità di diffondersi in tempi brevi nell'ambiente circostante, creando un effetto da vetro smerigliato. Il cielo appare opaco, riflettente, abbagliante. La colorazione azzurro pallido al mattino e bianco latte al pomeriggio, nonché la completa assenza di cumuli da bel tempo, rivelano la presenza di attività di aerosol che tutto sono fuorché scie di condensa.

Download video in Mpeg-2 formatI servizi meteo annunceranno giornate soleggiate con "innocue velature di passaggio" o nebbie diffuse... in realtà sono micidiali nebbie di ricaduta, originate dalla presenza di metalli ed altri elementi diffusi in atmosfera.


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5 comments:

  1. E' incredibile come questa gente, pervasa dallo loro ignoranza, ignorino cose che hanno davanti gli occhi tutti i giorni.

    Per sostenere che le nuvole impediscono ai satelliti di comunicare con le stazioni a terra devono fare un atto di fede senza eguali e nello stesso tempo dimenticarsi che tutti i sistemi di telecomunicazione odierni usano come "ponti radio" proprio dei satelliti. Senza contare che non si e' mai visto nessuno che non si riesca a chiamare qualcuno o a vedere un canale satellitare a causa non del cattivo tempo, bensi della semplice copertura nuvolosa.

    Senza contare che per i nostri semplici usi quotidiani, ci affidiamo a sistemi di trasmissione che in campo militare saranno sicuramente, se non sorpassati, infinitamente piu affidabili, potenti e precisi.

    Comunque... PRIMO!!!!!!!

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  2. Il fatto è che ormai i pochi fedeli rimasti non necessitano più di essere convinti che le scie comiche esistono realmente. I fedelissimi danno per vera qualunque cosa straker dica anche se è una cretinata: sono gli altri che mentono

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  3. Il mitico arturo ha tentato di provocarmi sul mio blog. Gli ho risposto un po' piccato, dite che non dovevo?

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  4. A proposito di questo video, per chi si fosse perso l'ultimo tarocco del nostro eroe... ehm...
    Non fate l'onda.. non fate l'onda..

    Michele, o no?... boh!

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  5. Che succede?
    Spargi morgelloni in giro per il web?

    http://spedr.com/30xas

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