Thursday, April 30, 2009

Zret da' dell'ignorante a Eco

L'Eco del nulla, personaggio Egoico, Egolatrico, finto ed ignorante.

By Blogger Zret, at 29 aprile, 2009 18:34

L'arrampicata (sugli specchi) continua

Altra cosa...

Tom Bosco ha dedicato alcuni minuti (in conferenza a Lugano) ad una fotografia che riprende l'interno di un tanker. Egli afferma che è un fake. Non sono d'accordo e rimando alle seguenti valutazioni fatte a suo tempo.

Si notino i cassetti in alto a destra nella foto...

Riconsideriamo il lavoro che si svolge solitamente quando si smonta qualcosa....


Se assembli un aereo per i tests, non monti i cassetti per i bagagli, lo fai dopo! Viceversa, se lo smonti, togli solo quello che ti serve togliere.

E' quindi chiaro, a mio parere, che non si tratta di un velivolo per i tests di volo come paventato da molti (il materiale usato è assimilabile a quello dei tests di volo. Per ovvii motivi economici viene riciclato).


Noterete infatti che negli aerei impegnati in voli di prova, i vani portabagagli non sono presenti. E' normale che sia così, in quanto gli accessori non utili ai tests non vengono montati prima che i test medesimi siano terminati. Nella foto invece in esame, i cassetti, dal lato
destro (in alto), si intravvedono (se ne scorgono quattro). Ciò fa pensare facilmente più ad un velivolo dismesso, piuttosto che ad un velivolo di test ancora da assemblare. Spero di essere stato chiaro. Qualsiasi altra informazione sia volta a sminuire la validità della testimonianza è quantomeno sospetta.

By Blogger Straker, at 30 aprile, 2009 12:09


Tarocco di Straker


Originale



Allora Straker, quale delle due e' un tarocco?

I REPLICANTI

http://aliasrc.blogspot.com/2009/04/i-replicanti.html

I REPLICANTI

Fino a qualche tempo fa tutti credevamo che si trattasse di pura fantascienza, poi sono nati i primi dubbi, ed ora invece ne abbiamo la certezza: essi esistono. Non si tratta di androidi, sono esseri in carne ed ossa e sono stati appositamente creati, istruiti, per un solo scopo: replicare i blog.
Ovviamente avete capito che sto parlando della banda di disperati che con ogni mezzo sta tentanto, ci prova, di arginare il fiume di informazioni inerenti le scie chimiche e che sta inondando internet e non solo. I blogs e siti si stanno moltiplicando a vista d'occhio, gente stufa dal vedere giorno e notte rilasciare prodotti chimici in atmosfera ne parla e diffonde di tutto, notizie, video, foto, dati, atti a divulgare la situazione in cui ci ritroviamo grazie a governi complici che installano anche piccoli sistemi H.A.A.R.P., a tal fine sono state fotografate strane installazioni di particolari antenne che differiscono notevolmente da quelle adibite sia alla telefonia mobile, sia alle trasmissioni radio e televisive. A questi replicanti è stato affidato o se lo sono creato da soli, il gravoso compito di replicare i blog che parlano di scie chimiche per poi inserire alcuni commentini che sono davvero ridicoli. In pratica questi signori, che hanno creato anche vari blog cloni, non sanno che pesci prendere, non sono mai stati in grado di fornire delle spiegazioni plausibili, anzi fino ad ora l'unica cosa che sono riusciti a compiere è la deformazione a piacere delle leggi della fisica, della termodinamica, della aerodinamica, della chimica, a proprio uso e consumo, con un flop travolgente, loro lo sanno che sono incapaci ed è per questo che sono perennemente arrabbiati e non dormono la notte. A seguito di ciò il comportamento dei replicanti è cambiato, non avendo alcuna possibilità, hanno iniziato ad offendere in maniera pesante e barbara chiunque si interessa alle scie chimiche; forse erano convinti che un tale comportamento avrebbe portato chissà a quale risultato e conseguente derisione dei blogs e siti che in modi del tutto onorevoli e democratici contrastano i mandanti, esecutori e partigiani delle scie chimiche. Purtroppo per loro, nessuno è caduto nella trappola, se vogliamo definirla così (tanto per farli contenti) e nessuno ha reagito in modo inconsulto, anzi sono stati completamente snobbati tanto che se prima erano soli, oggi sono proprio “isolati”. Tutti i loro tentativi di portare discreto sono miseralmente falliti, oltre ciò sono talmente invasati che psicologicamente si fanno forza l'uno con l'altro, per non morire definitivamente. Mi hanno accusato di tutto, hanno messo in discussione le foto, mi hanno definito il leccapiedi di Straker e pensare che abbiamo iniziato insieme, nello stesso periodo ad interessarci alle scie chimiche e siamo diventati amici. L'unica cosa che sanno fare è scrivere sul pc le stupidagini più grosse possibili nella speranza che qualcuno che li legge prima o poi creda alle loro fandonie.
Tanto per chiarire ho inziato ad interessarmi alle scie chimiche agli inizi dell'anno 2005, dopodichè ho pensato di diffondere le informazioni raccolte tramite il blog creato su Libero, che quasi nessuno di questi “Signori” pare conoscere.

Un esempio

Un replicante (di cui non faccio il nome per fargli pubblicità) che sul blog si presenta con (parte di testo):

LE MIRABOLANTI AVVENTURE DI UN FOTOTECNICO

Chi, Come e Perchè

Mi chiamo Paolo, ho 40 anni, e faccio il fototecnico professionista da più di 20.
La mia professione mi ha appassionato negli anni e continua ad appassionarmi e stupirmi ogni giorno, il mio lavoro mi piace, e la mia passione e la conoscenza mi spingono là, dove nessun fototecnico è mai giunto prima.....

Svolgo per conto del (omissis per privacy) le analisi e le perizie su materiale fotografico e video che vengono segnalate o inoltrate allo stesso.
Alcune di queste, assieme al materiale reperito in rete, forniranno i contenuti di questo blog.

I 20 anni di esperienza non dicono assolutamente niente, c'è gente che ne ha di più e non capisce una mazza come lui. E' un complimento :-)) ! L'esperienza non è indice di intelligenza, potrebbe avere anche 20 anni di esperienza di fotografie di matrimoni !

Beh ! Torniamo al punto. Più volte sul precedente blog di Libero ho affermato, e non mi stanco di ripeterlo ancora, le foto pubblicate in rete sono molto ridotte, l'immagine in questione è di soli 447 KB mentre l'originale è di circa 2 MB, e lui con tutti i dati (pixel) mancanti che ti va a fare ? Una analisi della foto ! Come ho ben specificato nel mio articolo, io in quel caso ho usato il grandangolo da 28 mm, questo superspecializzato supertecnico è riuscito a trovare un granello di polvere, davvero notevole, ha scoperto che la piccola sfera bianca è un riflesso della fotocamera, grande !! E non si è accorto della trave nell'occhio equivalente al notevole riflesso violaceo sopra la scia, decide di sana pianta che l'obiettivo è sporco, mette in dubbio la mia conoscenza degli obiettivi delle fotocamere; la prima reflex manuale che ho avuto è stata una Minolta, circa 30 anni fa !
Sul suo articolo, di cui ¾ esclusivamente dedicato ad offese personali, pomposamente ha rivolto tutta la sua attenzione per screditare la mia foto ed analisi, convenendo con me del riflesso sulla fusoliera dell'aereo, della schermatura delle ali, ma si è guardato bene dallo scrivere che quell'aereo aveva deliberatamente rilasciato prodotti chimici ed aveva improvvisamente interrotto l'irrorazione inoltre ha finto anche di non vedere le varie sfere che ho evidenziato nelle immediate vicinanze dell' aereo (elaborazione sottostante il velivolo terrestre) ! Quello sulla foto non lo ha visto. E bravo il nostro FOTOTECNICO.
Qui di seguito vi propongo la SUA analisi, ho tolto il nome per pietà e compassione e non fargli fare la figura del tapino, io sono una persona educata, pacifica e gentile. L'immagine è in grandezza naturale, ossia di dim. 400x300 come l'ha pubblicata il fototecnico superspecializzato, non ha mica inserito l'immagine in formato orginale di 3072x2304 pixel !






Le figuracce le lascio agli altri, che con i loro blog dovrebbero vergognarsi di quello che scrivono, ma chi va a leggerli, sempre che qualcuno ci vada perchè sono sempre loro quattro gatti che si visitano a vicenda, cosa penserà di tutti gli insulti personali presenti ? Per terminare, questo signore, ci dice che le analisi vanno fatte come dice lui, perchè come scrive è il migliore sul campo, ed i filtri non vanno usati. Ma che ne sa lui di UFO, di come appaiono, del perchè si mimetizzano, del perchè si proteggono dai terrestri, di come volano e come si comportano; che ne sa lui di contattismo, che è un esperto fototecnico di matrimoni ?

Qui sotto vi propongo la foto originale (ridotta) di uno dei vari UFO comparsi durante gli anni sopra la mia abitazione. Il risultato della mia analisi lo avete a fianco destro del blog con l'immagine definitiva. Chissà se il fototecnico superesperto sarebbe stato in grado di scoprire cosa c'era all'interno del campo energetico che avvolge gli UFO (perchè si tratta di due sfere) ? Forse vi avrebbe trovato.....una biciletta ? …... Un carciofo ? Boh ! Fatti suoi.



Cliccare sulle foto per ingrandirle
Articolo originale

Ma oltre che essere Replicanti, sono anche duplicatori di accounts, che collegandosi al loro blog tramite il link dell'articolo del famoso fototecnico visitano il mio blog, pensando che io sia uno stupido e non mi accorga chi sono e cosa fanno, uno degli accounts di cui vanno fieri è proveniente dall'Olanda; sono capaci tutti, non avete inventato niente di nuovo ed i tonti cercateli nel vostro entourage.

Come vedete, affiliati alla congregazione dei disinformatori, le cose sono cambiate, gli insulti producono gli effetti contrari, il tentativo di procurare discredito è deprimente e ridicolo. Il giocattolo ve lo siete costruito, giocateci voi.

Chi c'è dietro

Il “metodo scientifico” come paravento dei vigliacchi

http://dirtyskyes.blogspot.com/2009/04/il-metodo-scientifico-come-paravento.html

Il “metodo scientifico” come paravento dei vigliacchi


Un'altra estate è trascorsa sotto un cielo solcato da profonde ferite: le ormai famigerate chemtrails.

Di fronte ad una sempre più invasiva campagna di disinformazione volta a "normalizzare" l’orrore e nella quale sono coinvolti a vario livello media, pubblicitari, produttori cinematografici e televisivi, "scienziati", militari, “meteorologi”, piloti, etc., la questione scie chimiche sta rischiando di scivolare sempre più nella "leggenda", grazie anche alle nuove tecniche di dissimulazione adottate dagli
avvelenatori in questi mesi con sempre maggiore frequenza al fine di nascondere agli occhi non attenti le attività di irrorazione clandestina.

Si è affermato più volte che le operazioni di aerosol si sono ultimamente concentrate nelle ore notturne e, durante il giorno, si è privilegiato un intenso uso di scie di tipo non persistente, con elementi dispersi a quote superiori. Gli aerei, nascosti dalle nebbie chimiche o dai fronti nuvolosi creati ad hoc durante la notte, hanno così potuto agire indisturbati.

Nel frattempo anche il C.I.C.A.P., attraverso i suoi coordinatori, si è schierato ufficialmente con i negazionisti per tentare in tutti i modi di rendere inoffensivi coloro che, come noi, lavorano per la diffusione di informazioni vitali. Non è comunque di codeste nullità che vogliamo occuparci, in quanto a noi preme riportare
dati obiettivi e, al contrario dei disinformatori, non ci perdiamo in inutili arrampicate sugli specchi senza ventose. Noi portiamo una mole enorme di dati, documenti e studi, mentre i cicappini possono solo impelagarsi in sofismi e paralogismi.

Ci siamo più volte soffermati sulla correlazione tra le scie chimiche e la presenza di polimeri di origine nanotecnologica, usati con lo scopo di trasportare su ampie aree gli elementi dispersi, tra i quali, come sappiamo, si annoverano alluminio, bario, titanio, rame, quarzo, carbonato di calcio, litio, silice, cesio, stronzio, torio, smartdust (polvere “intelligente”), oltre che agenti biologici modificati.

I riscontri, oltre all'aspetto ormai irriconoscibile dei nostri cieli, esistono. Basta osservare ed indagare seriamente.

I
polimeri di ricaduta possono essere reperiti sulle piante, appesi ai cornicioni degli edifici, sui cavi della luce, sugli stenditoi della biancheria etc. La struttura di questi filamenti di polimeri e la loro natura estremamente appiccicosa li rende un veicolo perfetto per gli elementi dispersi in atmosfera da velivoli non identificati che, per ovvie ragioni (durante alcune "missioni" i prodotti rilasciati devono depositarsi al suolo sulle aree designate, in genere zone densamente popolate o campi coltivati), sorvolano i centri abitati a bassa quota.

La smartdust, causa del morbo di Morgellons, insieme con le fibre di polimeri, si può osservare in certe condizioni di luce radente. Anche i filamenti di polimeri possono venire scorti, mentre fluttuano in aria, prima di cadere al suolo in condizioni di luce simili (al tramonto o all'alba, contro sole).



Una volta sottoposti ad un esame microscopico, i
filamenti di polimeri mostrano una struttura che non ha alcuna attinenza con le tele di ragno e se analizzati, mostrano una composizione non organica (proteine), ma di origine artificiale. In molti continuano, non si capisce se in buona fede o meno, ad affermare che il Morbo di Morgellons non esiste e che questa grave patologia è frutto di fantasie "cospirazioniste". In altri casi si asserisce, erroneamente, che il Morgellons è in realtà una sindrome parassitaria che ha addirittura origine nel XVII secolo. Eppure la classe medica italiana è al corrente della reale situazione epidemiologica anche nel nostro paese e si interroga sulle possibili cure per questo male. Infatti, sul sito Web edott.it è stato inserito un articolo con visione riservata ai soli medici (http://www.edott.it/SanitaQuotidiana/12-12-2007/Fili-colorati-sulla-pelle--il-mistero-di-Morgellons.aspx ). Non si era dichiarato che il Morgellons non esiste? Non si era affermato con sicumera che non esistono casi di Morgellons in Italia? Allora per quale motivo talune informazioni non sono leggibili da tutti? Che cosa si intende occultare?

Intanto, senza andare troppo lontano, basta constatare come i prodotti della terra (in aree interessate dalle irrorazioni) abbiano subìto tutti, in un modo o nell'altro danni considerevoli. Guardate, ad esempio, questi limoni.

La presenza di bario, stronzio ed alluminio, oltre che di litio ed di altri elementi dannosi per la salute è stata evidenziata da diverse
analisi eseguite su campioni di acqua piovana, terreno, piante, etc. è confermata anche dalla lettura delle etichette di acqua minerale. Questi elementi non erano assolutamente presenti tra i residui in tracce delle acque minerali di 5-10 anni fa. Sul tema delle analisi al suolo o delle acque si leggono sempre le stesse balzane attestazioni di "scienziati" che adottano il comodo sistema dei due pesi e due misure: infatti essi descrivono e denunciano la situazione di reale inquinamento ambientale dovuta a polveri di nanoparticelle metalliche, rilevate in atmosfera ed al suolo nelle aree circostanti basi militari o inceneritori. Nel caso delle chemtrails, invece, più volte costoro hanno sostenuto che i dati che evidenziano metalli pesanti in acqua, suolo e piante delle aree sottoposte ad irrorazione, non sono attendibili, in quanto non direttamente collegabili agli aerosol indotti. Essi, in quel caso e solo in quello, sono intransigenti e proclamano la necessità di prelievo direttamente nelle scie chimiche, in quota. Due pesi e due misure, appunto, per tirarsi fuori (anche loro come altri "scienziati") dalla ingombrante questione chemtrails, per non vedere la loro reputazione di ambientalisti della domenica contaminata dall’accostamento con i ricercatori indipendenti che osano studiare le scie chimiche.

E' quindi chiaro che certe giustificazioni sono solo un ben poco originale mezzo utile a dissociarsi da ricercatori liberi o da argomenti scomodi, fornendo così, però, vitale ossigeno ai disinformatori (pagati da noi contribuenti) che non lesinano insulti diffamanti con un solo scopo, ovvero fare terra bruciata intorno a chi ha a cuore una sola cosa: la verità.

Se è questo il metodo scientifico tanto sbandierato dai soliti noti, allora ne facciamo davvero a meno.


Fonte: TankerEnemy.com

Lo sterminio di massa è iniziato?

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/04/sterminioparte1.html

Lo sterminio di massa è iniziato?

Come già preannunciato nel precedente articolo sull'influenza suina, traduco qui alcune delle più importanti informazioni rese disponibili da Hal Turner nel suo articolo Prepare to die; it's been planned and has begun (Preparati a morire: è pianificato e tutto è già iniziato), anche se mi preme avvisare che Hal Turner é a mio giudizio un personaggio alquanto discutibile dal momento che, come molti altri guru manipolatori, certe cose le denuncia e certe altre no (vedi ad esempio l'assenza di articoli sulle scie chimiche sul suo sito [forse perche' l'influenza suina esiste e le scie chimiche no? n.d.eSSSe]) e forse è un altro gatekeeper, che mescola denunce serie a reticenze clamorose (seminando forse anche indizi fuorvianti? esagerando alcune manovre delle élite criminali che ci governano onde renderle difficilmente credibili?). Ciò non toglie che molte informazioni riportate nell'articolo siano vere , verificabili, interessanti e ... purtroppo, molto preoccupanti.

In tale articolo egli sostiene che a causa della grande crisi economica e della crescente massa di poveri, indebitati, disoccupati, i nostri governanti (si riferisce in particolar modo a quelli del suo paese ovvero gli Stati Uniti) dopo avere indebitato oltre ogni limite lo stato, essendo impossibilitati ormai a a gestire economicamente questa emergenza sociale, avrebbero pianificato l'uccisione di milioni di queste "inutili bocche da sfamare" (useless eaters) la maggior parte delle quali vive nelle grandi città.

Interpretazione a dir poco discutibile, basterebbe infatti eliminare il signoraggio ed evitare certe sporche manovre a livello finanziario (per limitarsi alle cose più immediate) per tirarsi fuori dalla palude di una crisi (manifestamente creata ad arte allo scopo di instaurare un nuovo ordine mondiale), a meno che Turner non voglia intendere che quello della "ragion di stato" sarebbe un pretesto per convincere alcune delle persone la cui collaborazione è indispensabile per la realizzazione di un simile orribile piano. Forse molte persone che godono di un certo status sociale ed economico potrebbero realmente avere paura delle sommosse popolari che rischiano di scatenarsi da un momento all'altro e potrebbero preferire collaborare a questa "soluzione" piuttosto che perdere tutto quello che hanno nel corso di una rivolta, forse molti potrebbero collaborare dietro garanzia della disponibilità per la loro famiglia di un rimedio per prevenire/curare l'epidemia. Di sicuro certi preti hanno già dimostrato di essere facili prede si simili esche avvelenate, come ho già raccontato in questo articolo, che consiglio a tutti di leggere (o rileggere) per meglio comprendere le informazioni qui riportate.

Fatta questa premessa, ciò che è importante è soprattutto valutare criticamente le informazioni che vengono mostrate da qui in avanti, tenendo bene in mente la distinzione tra i dati forniti e le interpretazioni (che potrebbero essere opinabili e soggettive).



Lo scorso anno il governo ha iniziato a diffondere degli spot pubblicitari PER AVVERTIRCI che era in arrivo una pandemia influenzale. Degli spot come questo:

Le bare sono già state ordinate

Nel gennaio del 2008 si ebbe notizia che la Federal Emergency Management Agency (FEMA) aveva ordinato un milione di bare di plastica capaci di contenere 6 corpi l'una e che un'azienda dell'Alabama - la Polyguard Vaults - aveva iniziato a fabbricarle.

Circa 6 o 7 mesi più tardi , nel Luglio del 2008 circolò la notizia dell'esistenza di circa 500.000 di queste bare poste in un campo aperto in Georgia. La gente lo seppe da questo link e andò a vederle tramite le mappe satellitari di Google: (usa i + all'interno dell'immagine per ingrandirla )

Guarda una mappa più grande

E per gli scettici ecco anche il video delle bare:



Modello per una legge per i poteri (da esercitare) in caso di emergenza sanitaria (Model Emergency Health Powers Act - MEPA)
Una riunione del Centro per la Legge e la Salute Pubblica (Center for Law and the Public Health - CLPH) fu stabilita per il 5 Ottobre 2008. Questo gruppo, cogestito dalla Georgetown University Law School (facoltà di legge della Georgetown University) e dalla Johns Hopkins Medical School, fu fondato sotto gli auspici del Center for Disease Control (CDC) [organismo tristemente noto per il suo ruolo becero ruolo di disinformazione sulle malattie infettive, in particolare per ciò che riguarda l'AIDS, N.d.T]. Lo scopo della riunione di Ottobre era quello di abbozzare una legge che potesse servire in caso di una minaccia bioterroristica.

Dopo un lavoro di appena 18 giorni, il 23 novembre il CLPH produsse un documento di 40 pagine intitolato Modello per una legge per i poteri (da esercitare) in caso di emergenza sanitaria (Model Emergency Health Powers Act - MEPA). Esso voleva essere un modello di legge che si suggeriva venisse approvata dai 50 stati [degli U.S.A., N.d.t.] per gestire future emergenze sanitarie quali il bioterrorismo. Una versione revisionata fu prodotta il 21 Dicembre , e conteneva alcune definizioni specifiche aggiuntive di ciò che fosse da ritenere una "emergenza per la salute pubblica" per quanto concerne il bioterrorismo e gli agenti biologici, includendo anche delle clausole per quegli stati che volessero utilizzare tale legge in caso di disastri di tipo naturale, chimico o nucleare.

Secondo l'Associazione dei Medici e Chirurghi Americani (Association of American Physicians and Surgeons - AAPS), dopo avere dichiarato una "emergenza per la salute pubblica", e senza consultare le autorità pubbliche in campo sanitario, le forze dell'ordine, il parlamento o un tribunale, un governatore di stato (o qualunque funzionario al quale vengano conferiti dal governatore i poteri [previsti dalla legge, N.d.T.]) utilizzando la MEHPA può fra le altre cose:

· Richiedere che ogni persona sia vaccinata. Il rifiuto [di vaccinarsi, N.d.T.] costituisce un crimine che comporta l'essere messi in quarantena.
· Richiedere che ogni persona sia sottoposta a specifici trattamenti medici. Il rifiuto [di tale pratiche mediche, N.d.T.] costituisce un crimine che comporta l'essere messi in quarantena.
· Sequestrare ogni proprietà, inclusi i beni immobili [e quindi anche le case in cui la gente vive, N.d.T.], il cibo, le medicine, il carburante o i vestiti, che l'ufficiale governativo ritenga necessaria per affrontare l'emergenza.
· Sequestrare e distruggere ogni proprietà sospettata di essere pericolosa. Non ci sarà nessuna ricompensa né alcuna possibilità di ricorso.
· Arruolarti in un servizio statale o dirigere il tuo lavoro sotto il controllo statale di un servizio.
· Imporre razionamenti, controllo dei prezzi, quote e controlli dei trasporti.
· Sospendere ogni legge statale, ogni regola o regolamento che si suppone possa interferire con la gestione dell'emergenza dichiarata.

Al momento in cui vien scritto questo articolo la legge è stata approvata in 38 stati e a Washington, DC. (vedi questo link per i dettagli).

Campi di concentramento già costruiti

Negli ultimissimi anni in tutta la nazione [gli Stati Uniti, N.d.T.] vecchi depositi delle ferrovie - come quello nel video qui sotto - hanno subito degli incredibili restauri incluse recinzioni fatti con rotoli di filo spinato; il filo spinato è disposto in modo di tenere le persone DENTRO piuttosto che per tenerle FUORI.

Vecchi edifici per la riparazione dei treni sono stati riempiti con sbarre simili a quelle di una prigione, hanno cambiato totalmente aspetto ed tutti i vani delle finestre sono stati chiusi, cementati. Questo potrebbe non significare ancora niente se tali edifici non fossero stati equipaggiati pure con diversi nuovissimi altiforni, piattaforme di atterraggio per elicotteri ed equipaggiamento di sorveglianza.




Personalmente non credo, come suggerisce Turner, che le persone che obbediscono all'invito a vaccinarsi si recheranno un giorno all'interno di tali strutture (mostrate nel video qui sopra) per essere uccise e cremate come nei campi di concentramento nazisti, però la situazione è lo stesso alquanto preoccupante.

Il resto nella prossima puntata ...

L’Aspen Institute italiano ovvero il cuore del potere

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/04/laspen-institute-italiano-ovvero-il.html

L’Aspen Institute italiano ovvero il cuore del potere

Articolo di Stefano Olivieri tratto dal sito cani sciolti

5 gennaio 2007

Il meglio dell’industria italiana, delle banche e delle assicurazioni, non c’è settore che manchi all’appello : dalle Generali alla Fincantieri, da Confindustria alla Rai a Mediaset; da Pirelli alle Poste Italiane, dalla società Autostrade all’Enel, dalla Fiat alla IBM Italia, dalla Italtel alla Banca nazionale del lavoro, impossibile enumerare tutte le adesioni, visto che la Aspen accoglie indifferentemente persone fisiche e giuridiche, singoli pezzi grossi e società intere. E questo solo per rimanere nel bel paese, perché se appena facciamo capolino fuori dai nostri confini i nomi diventano pesantissimi, da Condy Rice al “filantropo” Soros, dalla Albright a Kissinger.

Ma che cosa è Aspen e chi sono, soprattutto che cosa vogliono fare gli “aspeniani”? Non è una domanda oziosa perché, seppure con grande discrezione, l’Aspen Institute italiano è diventato negli ultimi tempi sede di dibattiti politico economici che, data la levatura dei personaggi che circolano lì dentro, rischiano di condizionare o quanto meno influenzare scelte e decisioni dello stesso esecutivo. Perché è membro Aspen anche Romano Prodi naturalmente, e perfino il presidente della Repubblica Napolitano, vecchio comunista. Ma allora che paura c’è ? - direte voi – se dentro ci sta tutta la destra e la sinistra che conta, tutt’al più tenteranno l’inciucio. Ipotesi legittima ripresa fra l’altro da “Panorama” nella sua pagina web con il titolo “ Grande coalizione ? Ci lavorano all’Aspen” e sotto una bella immagine di Enrico Letta che molti indicano come successore di Tremonti nella presidenza di Aspen Italia.

Il punto è che Aspen non è propriamente l’associazione delle dame di S. Vincenzo. Non fa beneficenza ed è lecito pensare che persone del calibro dei suoi membri non si riuniscano soltanto per scambiare quattro chiacchiere e prendere un the. C’è altro, ma è difficile penetrare la discreta cortina che protegge quel salotto buono dagli sguardi indiscreti.

Al tempo stesso non possiamo definirla una associazione segreta, e i suoi membri non sono incappucciati, tutt’altro: sono il massimo che si può pretendere dalla vipperia nazionale e internazionale, gente conosciutissima, fotografatissima e inseguita giorno e notte dalla stampa. E poi hanno addirittura un sito web da cui si può scaricare perfino lo statuto e approfondire identità, missione e metodo seguiti da Aspen Italia. E allora vediamo meglio:

Alla voce “indentità” si legge : “Aspen Institute Italia è una associazione privata, indipendente, internazionale, apartitica e senza fini di lucro dedicata alla discussione, all’approfondimento e allo scambio di conoscenze, informazioni, valori”. Insomma pare davvero una benemerita congregazione di supereroi che si affannano a migliorare questo mondaccio schifoso. Ma andiamo avanti e alla voce “missione” leggiamo : “la missione dell’Istituto è la internazionalizzazione della leadership imprenditoriale, politica e culturale del paese e la promozione del libero confronto fra culture diverse, allo scopo di identificare e valorizzare idee, valori, conoscenze ed interessi comuni. L’Istituto concentra la propria attenzione verso i problemi e le sfide più attuali della società e della business community, e invita a discuterne leader del mondo industriale, economico, finanziario, politico, sociale, culturale in condizioni di assoluta riservatezza e di libertà espressiva”. Come a dire venite qui e sentitevi liberi di esprimervi al di fuori dei condizionamenti politici e di parte, qui siamo tutti buoni e pensiamo soltanto a migliorare le cose. Ci verrebbe dachiederci come si può mettere tanta carne al fuoco e non buttarla poi in politica, ma lasciamo perdere per il momento, perché ciò che attira la nostra attenzione è il metodo utilizzato, e dichiarato a chiare note, dalla associazione : “ Il “metodo Aspen” privilegia il confronto e il dibattito “a porte chiuse” , favorisce le relazioni interpersonali e consente un effettivo aggiornamento dei temi in discussione. Lo scopo non è quello di trovare risposte unanimi o semplicemente rassicuranti, ma di evidenziare la complessità dei fenomeni del mondo contemporaneo e stimolare quell’approfondimento culturale da cui emergano valori ed ideali universali capaci di ispirare una leadership moderna e consapevole.

Ecco qui. Massima riservatezza, opportunità di stringere relazioni interpersonali e di tessere rapporti e colloqui capaci di ispirare ( o magari partorire direttamente) una leadership moderna e consapevole. A porte chiuse, naturalmente.

Il democratico che è in me sente puzza di bruciato e cerco a questo punto di capire come si diventa membri Aspen, e quali requisiti occorre soddisfare. Per facilitarmi il compito parto dalla categoria più facile, quella delle new entries, cioè i giovani. Alla Aspen li chiamano “Junior Fellows” e ne danno anche il dettagliato profilo: gli Aspen Junior Fellows sono un network internazionale di giovani ad alto potenziale formato dai ragazzi che hanno preso parte ai progetti “Aspen per la Nuova Leadership” nel 1999 e nel 2001, a cui sono aggiunti 22 nuovi membri nel 2004”. Come abbiano fatto questi fortunati ragazzi a partecipare a questi progetti non è mica spiegato, perché a questo punto è del tutto evidente che non stiamo parlando di corsi di formazione regionali aperti a tutti. Qui si costruisce la classe dirigente, diamine, mica si gioca.

Girovago un po’ per il web rimuginando l’idea – un po’ inquietante a dire la verità – di un network internazionale di giovani rampolli allevati fin da bambini con la pappa reale del potere. Scopro che è membro Aspen anche Mario Draghi, il nuovo capo della Banca d’Italia. E pure Lucia Annunziata – ricordiamo, ex presidente Rai voluto dalla sinistra a garanzia del pluralismo, che dirige addirittura il magazine “Aspenia”. E poi anche gli ex presidenti Cossiga e Ciampi, Paolo Mieli, Bruno Tabacci dell’UDC molto corteggiato dall’Unione, e chissà quanti altri. Essere membri Aspen a questo punto deve pur significare qualcosa di più che avere la semplice opportunità di dibattere ad alto livello. Pensate che il presidente mondiale della associazione (la cui sede naturalmente è negli USA) è Walter Isaacson, che per l’Aspen ha rinunciato nientemeno alla presidenza della CNN.

Diciamoci la verità, non è la massoneria ma le somiglia molto davvero. Non ci sono cappucci e spade posate sulla testa dei neoiscritti, ma la cortina di discrezione che circonda gli associati e le loro riunioni ad altissimo livello ci destano molta preoccupazione. Non siete convinti ? Bene, provate ad andare a questo indirizzo: http://www.difesa.it/SMD/CASD/Istituti+militari.

E’ una pagina web del portale istituzionale del ministero della Difesa, dove si da notizia di un seminario congiunto fra il CASD ( Centro Alti Studi per la Difesa, l'organismo di studio di piu' alto livello nel campo della formazione dirigenziale del ministero medesimo), il CEMISS (Centro Militare di Studi Strategici), l’Aspen Italia appunto e – udite udite ! – il PNAC ( Project for the New American Century) l’associazione statunitense capeggiata dai più fanatici estremisti neoconservatori del calibro di Paul Wolfowitz (messo da qualche tempo a capo da Bush alla Banca Mondiale) e di Ronald Rumsfeld, attuale ministro della difesa statunitense e teorico della guerra preventiva, fra i principali responsabili del disastro umanitario, politico, economico e sociale dell’Irak a seguito della “liberazione” a opera Usa e degli altri “willings” (fra cui ahinoi anche l’Italia).

Chi non conosce il PNAC e le sue farneticanti teorie può cercare informazioni in rete. Chi lo conosce sa che al confronto il “piano di rinascita democratica” di Licio Gelli e della loggia P2 sembrano un banale gioco di ruolo per ragazzi. Venire al corrente che l’associazione Aspen (sulla cui trasparenza e apartiticità nutriamo già fortissimi dubbi) e addirittura il ministero della difesa italiano abbiano recentemente tenuto ( per la precisione l’11 marzo del 2005, a palazzo Salviati, ore 10) un convegno insieme ai teorici della americanizzazione (anche a mano armata) dell’intero globo terracqueo non ci rende per niente tranquilli. E sapere che dell’Aspen, una associazione elitaria che dibatte a porte chiuse, fanno parte le persone – di destra e di sinistra – che contano di più nella politica italiana ci rende ancora più inquieti. Anche considerato come proprio in questi giorni personaggi più che rappresentativi della sinistra al governo del paese parlano con troppa sicumera di tagli alle pensioni, alla sanità, al pubblico impiego e dimenticano il fisco. Che siano iscritti tutti all'Aspen?

Ma a chi vogliamo affidare il nostro paese, e come realizzeremo mai il sogno comune di una maggiore democrazia diretta - per esempio con elezioni primarie aperte a tutti i cittadini - se tutta la crema della politica italiana, da destra a sinistra, gradisce dibattere spesso e volentieri a porte chiuse dei nostri destini?

Preferisco fermarmi qui, è finita la carta per la stampante ma i links su Google per Aspen sembrano infiniti, quasi come quelli per la voce “massoneria”.
Speriamo bene.

Stefano Olivieri

www.liblab.eu

Linkografia :

http://www.aspeninstitute.it

http://www.nwo.it/aspen_genna.html

http://fondazione.camera.it/attivita/824/850/868/880/second.asp

http://www.kelebekler.com/occ/vaticano3.htm

http://www.panorama.it/italia/politica/articolo/ix1-A020001037221

http://www.archivionucleare.com/index.php/2006/03/22/patto-energetico-aspen-institute-italia

http://www.mclink.it/com/inform/art/06n10214.htm

http://www.difesa.it/SMD/CASD/Istituti+militari/CeMISS/dettaglio-news.htm?DetailID=3108

http://stopimperialism.be/American_Enterprise_Institute.php

http://www.fisicamente.net/index-200.htm

http://www.criticalpoint.it/news.php?cod=679

Tossicità dell'alluminio e tumore al seno

http://www.tankerenemy.com/2009/04/tossicita-dellalluminio-e-tumore-al.html

Tossicità dell'alluminio e tumore al seno

Pubblichiamo alcune brevi ma importanti note trasmesseci dalla gentilissima Dottoressa Hildegarde Staninger.


In una ricerca pubblicata sul Journal of applied toxicology, la Dottoressa Philippa D. Darby dell'Università di Reading ha mostrato che i sali di alluminio sono legati ad un incremento dei tumori al seno. E' anche evidente che l'alluminio è una causa dell'Alzheimer, giacché nelle placche cerebrali di soggetti colpiti da questa malattia è stato trovato l'alluminio.

Ci chiediamo: da dove viene l'alluminio e perché le sue concentrazioni sono aumentate in modo abnorme nell'acqua "potabile"?

Il consigliere di Barack Obama pochi giorni fa ha evocato la geo-ingegneria, ma se tale tecnica, che è ormai una prassi clandestina da almeno quindici anni, si basa sulla diffusione di alluminio, bario ed altri metalli tossici, comprendiamo perché l'ambiente è inquinato da questi metalli pesanti. I cittadini che vivono nell'area del Monte Shasta (California) hanno analizzato l'acqua e rilevato concentrazioni talmente elevate di alluminio da renderla inadatta al consumo umano. Quindici anni fa non conteneva alluminio! I test, compiuti negli Stati Uniti ed in altri paesi del mondo sulla qualità del prezioso liquido e dell'aria, rilevano alti livelli di metalli, laddove in precedenza i valori erano nei limiti di legge indicati dall'E.P.A. Ciò spiega l'incremento di tumori al seno ed alla prostata.

Il governo statunitense (come moltissimi altri nel mondo, Italia compresa - n.d.r.) da anni sta ricorrendo alla geo-ingegneria (scie chimiche diffuse con gli aerei): molti documenti si riferiscono alla distribuzione di particolato contenente alluminio, bario e diossido di zolfo, ufficialmente per aumentare l'albedo e la copertura nuvolosa. La lotta all"'effetto serra" è una scusa, ma le menzogne ripetute rischiano di diventare "verità".




posted by Zret

Tamiflu, cosa scrive Roche alla FDA americana

http://straker-61.blogspot.com/2009/04/tamiflu-cosa-scrive-roche-alla-fda.html

Tamiflu, cosa scrive Roche alla FDA americana

Il 13 novembre 2006, Roche la farmaceutica che detiene i diritti di sfruttamento del TAMIFLU, l’antivirale indicato come la via d’uscita dalla pandemia influenzale suina, invia una comunicazione riservata alla FDA statunitense.

"Spett.le FDA, dobbiamo allertare i professionisti della salute degli eventi neuropsichiatrici collegati all’uso del TAMIFLU in pazienti affetti da influenza. L’assunzione di TAMIFLU è associata a casi di sintomi neurologici e del comportamento che possono comprendere eventi quali, allucinazioni, delirio e comportamento anormale, con conseguente esito mortale. Siamo in possesso di rapporti postmarketing (principalmente dal Giappone) di casi di delirio e comportamento anormale, che conducono a autolesionismo in alcuni casi con esito mortale in pazienti con influenza che stavano ricevendo TAMIFLU. Poichè questi eventi sono stati segnalati volontariamente durante la pratica clinica, non siamo in possesso di dati per effettuare una valutazione di frequenza, tuttavia sembra di poterli associare all’uso del TAMIFLU. Questi eventi sono stati segnalati soprattutto tra i pazienti pediatrici (in 12 pazienti pediatrici l’esito è stato fatale) e spesso hanno avuto un esordio brusco. I pazienti con influenza dovrebbero essere controllati molto attentamente per i sintomi di comportamento anormale. Se i sintomi neuropsichiatrici compaiono, i rischi e i benefici del trattamento dovrebbero essere valutati per ogni paziente".

Aggiungiamo noi che il TAMIFLU prodotto e venduto in milioni di dosi a scadenza breve (2009) per fronteggiare il virus A/H5N1 (aviaria) si rivelò inefficace perchè il virus sviluppò immunità, mentre il “caso” vuole che sia efficacissimo contro questa influenza suina, una buona notizia per i magazzini ROCHE stipati di centinaia di milioni di dosi (pare 2,5 miliardi) in scadenza di questa inutile porcheria. Già perchè gli ESPERTI ci dicono che l’incubazione dell’influenza suina è di 4/6 giorni, mentre ROCHE consiglia l’assunzione nelle prime 48 ore di contrazione del virus, pena l’inefficacia totale.

Non siamo superesperti, non ci inviteranno mai a Matrix oppure a Porta a Porta, ma non ci vuole molto per capire che è impossibile assumere un farmaco entro 48 ore da una contaminazione, se i sintomi si rivelano almeno 4 giorni dopo.

Vi invitiamo a leggere anche questo post di Steven Salzberg professore di genomica, bioinformatica ed evoluzione all’Università del Maryland, intitolato “the tamiflu scam” ossia il raggiro di tamiflu.


Fonte: 43zero58 - 29 Apr 2009 in warning


Articolo correlato.



Tuesday, April 28, 2009

Paolo Franceschetti disinformatore?

Che sia stato sparaflashato da Paolo Attivissimo quando si e' avvicinato al nostro tavolo in pizzeria?


Scusate...
ma ho capito bene il senso dell'articolo...?
Mi si sta dando del disinformatore, o cosa?

La mia è solo una domanda... mi hanno accusato di ben peggio. Mi sono pure beccato una denuncia per depistaggio nei delitti del mostro di Firenze, quindi non è certo un articolo in cui mi si accusa di essere un disinformatore che mi preoccupa.
Però vorrei capire se ho capito bene o no.

By Blogger Paolo Franceschetti, at 28 aprile, 2009 15:14

L'Aquila, Celestino V, i Templari e S. Giovanni Battista: quale collegamento?

http://zret.blogspot.com/2009/04/laquila-celestino-v-i-templari-e-s.html

L'Aquila, Celestino V, i Templari e S. Giovanni Battista: quale collegamento?

L'Aquila è città dell'Abruzzo sorta poco tempo dopo la metà del XIII secolo, per decreto dell'imperatore Federico II, a partire da preesistenti insediamenti rurali e cisterciensi. Nel 1259 papa Alessandro IV vi trasferì la sede episcopale di Forcona. Di orientamento guelfo, fu distrutta da Manfredi nel 1259, mentre Carlo I D'Angiò ne ordinò la ricostruzione. Sotto gli Angioini divenne la seconda città del Regno di Napoli e conobbe un notevole sviluppo economico e culturale. Nel 1423-24 sostenne l'assedio postole da Braccio di Montone; fedele agli Angioini, nel 1485 si sollevò contro gli Aragonesi, ma già l'anno successivo ricadde sotto il dominio di Alfonso II d'Aragona. Colpita da un sisma nel 1458 e da una pestilenza nel 1477, la città declinò progressivamente nel XVI secolo.

L'Aquila è una città sui generis, nata non per una casualità, ma secondo un disegno armonico. Fu costituita dall'unione di molti villaggi della zona (99, secondo la tradizione leggendaria, in realtà in numero vicino a questo, ma quasi certamente inferiore), ognuno dei quali costituì un quartiere che rimase legato al villaggio-madre e fu considerato parte dello stesso per circa un secolo. Nella nuova città demaniale i cittadini dei castelli inurbati dentro le mura (intra moenia) e quelli rimasti nei castra d'origine (extra moenia) mantennero gli stessi diritti civici e nell’uso delle proprietà collettive, come pascoli e boschi.

La leggenda vuole che 100 castelli abruzzesi si riunissero per fondare la città dell'Aquila. Ogni castello doveva fondare in città una piazza, una chiesa e una fontana per un totale così di 100 piazze 100 chiese e 100 fontane, ma, all'ultimo momento, un castello ci ripensò. Gli altri 99 castelli, però, decisero di fondare lo stesso la città che così ebbe 99 piazze, 99 chiese e 99 fontane.

In realtà i castelli che fondarono la città furono meno di 99 e molti di essi erano semplici villaggi di poche decine di abitanti che scomparvero nel giro di qualche decennio e non furono in grado di fondare alcunché a L'Aquila.

Quando fu scelto il sito per la fondazione del centro, si individuò un luogo chiamato Acquilis o Acculi o anche Acculae, per l’abbondanza delle sorgenti che vi sgorgavano. La zona era in una posizione strategica tra i due poli entro i quali doveva nascere il nuovo sito urbano e cioè i due centri di Forcona e Amiternum. Acculi, vicina anche al fiume Aterno, corrisponde all’attuale Borgo Rivera, dove oggi si trova la Fontana delle 99 cannelle; al tempo della fondazione sorgeva lì una chiesa con un monastero, Santa Maria ad Fontes de Acquilis (o de Aquila). Fu dunque scelto per la nuova città il nome di Aquila, che riprendeva il toponimo già esistente, ma che richiamava anche l'emblema dell'aquila imperiale, secondo il Diploma di fondazione attribuito all'Imperatore Corrado IV. Nello stemma della città appare, infatti, un'aquila. Lateralmente si legge la divisa “Immota manet” e l’abbreviazione PHS. Il motto “Immota manet” significa “Resta ferma”. L’espressione è forse tratta da un verso del poeta latino Virgilio, che attribuisce alla quercia la capacità di radicarsi fortemente e dunque di restare ferma, ben salda. Il PHS è un vero mistero. Alcuni pensano ad un errore di trascrizione del motto Iesus Hominum Salvator o del nome di Cristo (secondo San Bernardino); altri ritengono che significhi Publica Hic Salus, cioè “Qui [c’è] la salute pubblica”.

L'Aquila è centro legato alla figura di Celestino V, elettovi nel conclave tenutosi nel 1294. Celestino V, Piero da Morrone (Sant'Angelo Limosano, Campobasso - Fumone, Frosinone, 1296), fu papa dal maggio al dicembre del 1294. Di umili origini, divenne monaco benedettino nel monastero di Santa Maria di Faifoli, ma nel 1231 se ne allontanò per intraprendere la vita eremitica sul massiccio della Maiella, presso Sulmona, prima sul monte Porrara e poi in una grotta del monte Morrone. Eletto il 5 luglio del 1294, cadde subito sotto l'influsso di Carlo II d'Angiò che lo fece consacrare nella basilica di Collemaggio e cercò di convincerlo a stabilire la sede pontificia a Napoli. Disgustato dai maneggi dei cardinali, decise di abdicare il 13 dicembre del 1294. Si ritirò allora di nuovo in un eremo, ma il successore Bonifacio VIII lo confinò nella rocca di Fumone, dove morì nel 1296. Celestino V fu canonizzato nel 1313.

Il 29 settembre del 1294, il pontefice aveva istituito la Perdonanza a beneficio della chiesa di Santa Maria di Collemaggio, di cui egli stesso aveva promosso l'edificazione nel 1287. Il provvedimento concedeva l'indulgenza plenaria ai visitatori della basilica in occasione della festività della decollazione di San Giovanni Battista (29 agosto). La Perdonanza celestiniana fu soppressa nell'anno successivo da una bolla di Bonifacio VIII che in essa vedeva un ostacolo alla centralizzazione dei poteri papali.

La Perdonanza di Celestino V si svolge ogni anno, nei giorni del 28 e 29 agosto.

Il terremoto che ha colpito il capoluogo abruzzese il 6 aprile scorso, rilevato alle ore 3:32 di notte (3.33 a Roma) e che purtroppo ha causato ingenti danni e la morte di molte persone, è stato preceduto da una scoperta forse in qualche modo collegata. Il 5 aprile, infatti, sono stati divulgati i risultati di una ricerca condotta da Barbara Frale, secondo cui l'idolo venerato dai Templari era la Sindone. "Nel 1978 lo storico di Oxford Ian Wilson, ricorda la studiosa, fu il primo a sostenere la tesi che il misterioso «idolo» barbuto dei Templari fosse in realtà il telo rubato dalla cappella degli imperatori bizantini nel 1204, durante la quarta crociata e che i Cavalieri l'avessero custodito in segreto. Ora Barbara Frale spiega di aver trovato 'molti tasselli mancanti' a sostegno della teoria, ossia fonti inedite che spiegano anche le ragioni dell'adorazione e della segretezza. 'I Templari si procurarono la Sindone per scongiurare il rischio che il loro ordine subisse la stessa contaminazione ereticale che stava affliggendo gran parte della società cristiana al loro tempo: era il miglior antidoto contro tutte le eresie', scrive. 'I Catari e gli altri eretici affermavano che Cristo non aveva vero corpo umano né vero sangue, che non aveva mai sofferto la Passione, non era mai morto, non era risorto'. Che l'avessero trafugata i Templari o fosse stata acquistata, doveva rimanere nascosta: sui responsabili del saccheggio pendeva la scomunica di papa Innocenzo III, ma era una reliquia potente e ne valeva la pena: 'L'umanità di Cristo che i Catari dicevano immaginaria, si poteva invece vedere, toccare, baciare. Questo è qualcosa che per l'uomo del Medioevo non aveva prezzo'."

Non indugio sulle valutazioni della Frale circa la dottrina dei Catari e la presunta ortodossia dei Templari: sono interpretazioni frettolose e discutibili, irrigidite in una schematica e, a mio parere, errata contrapposizione tra ortodossia templare ed eterodossia catara, laddove si sa che l'ordine monastico-cavalleresco, la cui regola fu dettata da Bernardo di Chiaravalle, annoverò tra le sue fila qualche sostenitore dei "buoni cristiani". Al tema ho già dedicato alcune riflessioni e non mi ripeterò. Qui tuttavia noto che L'Aquila è città templare: vicino alle posizioni dei Cavalieri di Cristo fu Celestino V, come d'altronde Dante Alighieri.

Altresì bisogna osservare che, a causa del sisma, la Basilica di Collemaggio, in cui sono custodite le spoglie mortali del papa eremita, ha subito crolli e lesioni. E' una chiesa di cui chi scrive, alcuni mesi fa, esaminò un singolare bassorilievo raffigurante una torre con una mezzaluna, forse indizio di un nesso tra Templari e cultura islamica. Pare che l'edificio sacro abbia subito danni seri e "la ricostruzione potrebbe essere un pretesto per cancellare definitivamente i simboli legati al rosone, ossia frequenze, rapporti metrici, riferimento alla precessione degli equinozi ed ai cicli delle ere. Sono segni che lo studioso Michele Proclamato stava analizzando. Egli ha denunciato che volevano essere scientemente nascosti tramite nuove pavimentazioni" (M.B.)

Si riporta che l’eremita, di ritorno da Lione, dove aveva ottenuto l'approvazione dell'ordine dei Fratelli dello Spirito Santo, nei primi mesi del 1275, si trovò a passare la notte a L'Aquila. Si racconta che, in sogno, la Vergine Maria (?) gli comandò di erigerle una basilica sul Colle di Maggio. La costruzione, che in un centro di recenti origini come era L'Aquila a quel tempo costituiva una novità, fu lunga e complessa tanto che la chiesa, benché ultimata, poté essere consacrata solo nel 1288 e la fabbrica del monastero annesso era ancora in corso quando Pietro da Morrone vi fu incoronato pontefice, il 29 agosto del 1294.

Bisogna ricordare infine che la decollazione del Battista si celebra proprio il 29 agosto, lo stesso giorno in cui si svolge la Perdonanza. Si può notare un legame tra la decapitazione del profeta e la Sindone. Prescindo da una disamina del sudario sulla cui origine, storia, datazione… sono stati versati fiumi di inchiostro ed al centro di accese polemiche: mi limito ad osservare che la testa dell’Uomo sindonico è attraversata, in corrispondenza del collo da un taglio che ricorda la decapitazione del Battista. “La testa è separata dal resto del corpo, come se Cristo fosse stato decapitato”, osservano Picknett e Prince. E’ un particolare dell’immagine che non è forse privo di significato.

Il fenomeno tellurico del 6 aprile, anche sulla base di queste pur frammentarie considerazioni e delle segnature numeriche, pare non essere stato naturale. Sembra che in questo evento, in un modo o nell'altro, si debbano evocare i discendenti dei Templari ed i loro rivali, come il Sovrano militare ordine di Malta. Sono ipotesi persino lambiccate più che ingegnose, ma non prive del tutto di qualche fondamento, considerando vari sincronismi ed indizi.


Fonti:

Enciclopedia del Medioevo, Milano, 2008, sotto le voci Celestino V, L’Aquila, Perdonanza
G. Lattanzi, La Basilica di S. Maria di Collemaggio, 2008
L. Picknett, C. Prince, La rivelazione dei Templari, Milano, 1998
M. Proclamato, Il linguaggio dei rosoni, 2006
Relazione di M.B. sul sisma che ha colpito l’Abruzzo il 6 aprile 2009
Zret, Uno strano bassorilievo nella Basilica di Collemaggio, 2008





Opporsi all'"opposizione"

http://www.tankerenemy.com/2009/04/opporsi-allopposizione.html

Opporsi all'"opposizione"

Sappiamo che esiste un'opposizione "voluta ed autorizzata dal sistema". Di Pietro, Grillo, Travaglio... appartengono a questa tipologia di falso dissenso, una valvola di sfogo per cittadini frustrati e vessati. Studiando questi personaggi, chi li sostiene e li finanzia, si comprende che sono dei tribuni collusi con il potere. Non è difficile comprendere il loro vero ruolo, la loro vera natura.

Più infidi, perché ben dissimulati, sono altri divulgatori di verità scabrose, indagatori di pericolose macchinazioni: costoro carpiscono la fiducia anche delle persone più provvedute. La carpiscono con una paziente, accurata costruzione di una reputazione cristallina, millantando un cursus honorum irreprensibile, di strenui oppugnatori dei potenti. Se raccontano di aver subìto pressioni e minacce, se vengono aggrediti dai disinformatori, siamo certi che essi sono dei giornalisti e conferenzieri sinceri? No. Probabilmente costoro appartengono a livelli piuttosto alti della piramide e lo stesso Attivissimo, cui è affidato il compito di attaccare i ricercatori indipendenti, non sa che alcuni doppiogiochisti sono attori consumati esperti nel metodo Stanislavskij. Li si può definire "agenti di controllo" (è dicitura che ho mutuato da Davy): che si occupino di scie chimiche e di temi affini non è una discriminante che accerti la loro buona fede. In primo luogo, non trattano il tema in modo convincente e fattivo, ma introducono a volte dei distinguo oppure si perdono in prolisse dissertazioni che non si traducono mai in azioni. Ne è un esempio lampante il sito sciechimiche.org che, presto infiltrato dai servizi, è diventato un'accademia del nulla o, meglio, un pascolo recintato in cui utenti-pecore possono brucare l'erba, mentre sono controllati dagli agenti-pastori.

Come dunque stabilire la genuinità di certi ricercatori? Non è facile, ma neppure impossibile. In primo luogo, questi custodi del gregge, lupi travestiti da agnelli, prima o dopo si tradiscono: può essere una stretta di mano massonica, una frequentazione con Attivissimo o con altri famigerati gazzettieri, un articolo la cui linearità è incrinata da un'espressione ambigua, può essere un microscopico indizio seminato in un testo.

Basta che ci si indigni per la futura promulgazione del Codex Alimentarius per essere veri oppositori del sistema? Basta denunciare la censura e la campagna di denigrazione a danno di Giampaolo Giuliani per essere fautori della scienza indipendente? Quante volte scopriamo che questi scrittori contraffatti sono adepti della setta il cui profeta è il livido e livoroso Paolo Attivissimo! Non dimentichiamo poi che il sistema non solo controlla la dissidenza, ma la crea, anche aprendo siti gattopardeschi, strumenti affinché tutto cambi per non cambiare nulla.

Aveva ragione Orazio, quando scriveva Naturam expellas furca, tamen usque recurret, ossia "Anche se caccerai la natura con la forca, essa tuttavia ritornerà sempre" (Orazio, Epist., I, 10, 24). Questi agenti di controllo, per quanto si ingegnino a mascherare il loro vero temperamento, prima o dopo, lo rivelano, a causa di un lapsus freudiano. La maschera che aderisce al loro volto come una seconda pelle si lacera appena, sicché si intravede il viso sfigurato di chi è avvezzo a mentire. La menzogna è per loro un abito ed un'abitudine.

Occorre prestare attenzione: la loro "disponibilità al dialogo", il loro "atteggiamento democratico" (che si esplica, ad esempio, nella decisione di non moderare i commenti straripanti calunnie e diffamazioni) sono segni di scarsa affidabilità. Visto che non si può servire contemporaneamente Dio e Mammona, tale contegno di "apertura" e di "tolleranza" è, in realtà, traccia di una subdola, volpina strategia di disinformazione. La licenza viene spacciata per libertà e, nel contempo, si accusa chi, invece, è leale con sé stesso e con gli altri, chi non accetta compromessi con gli imbroglioni ed i ciarlatani, di non volere il contraddittorio, di essere intollerante. Certo! Si è intolleranti verso le mistificazioni. Non abbiamo alcunché da condividere con queste canaglie. Non pranzeremo con loro. La coerenza non si baratta e non si svende per un piatto di lenticchie.

Alcuni sono subornati con lusinghe e promesse, altri sono corrotti, altri sono minacciati: per questi motivi, passano dalla parte dei mistificatori, magari all'inizio cercando di tenere il piede in due staffe per non apparire sfacciati nella loro defezione. Poi diventano avversari della verità a pieno titolo ed a pieno regime, accolti nelle amorevoli grinfie degli aguzzini. L'abbraccio si rivelerà per loro mortale. Sono come i pedoni nel gioco degli scacchi: saranno i primi ad essere sacrificati affinché la partita sia vinta. Per pochi ed effimeri privilegi, i fiancheggiatori del regime rinunciano alla dignità, alla coscienza. Intanto i vari "studiosi" di cospirazioni, in modo molto scaltro, deviano l'attenzione su strane ed oscure storie, ma stranamente nessuno o quasi li attacca. L’importante è che non si guardi in alto, ai burattinai. A volte si adducono blandi e convenzionali argomenti contro gli agenti in incognito: li si insignisce pure di qualche ironico riconoscimento, ma non sono oggetto di imboscate, di pesanti e volgari assalti. Si tenta di distruggere chi veramente combatte contro l’avvelenamento globale, contro le mille perversità del sistema, per mezzo di insinuazioni, dardi avvelenati, con una campagna di discredito ossessiva, insistente e diuturna, laddove i finti divulgatori solo ogni tanto sono criticati o derisi, giusto per non destare sospetti nei lettori e nell’uditorio dei convegni.

Infine, anche se questi propugnatori dell’informazione non allineata sono attaccati, si nota che si sta seguendo un copione, che è una recita, sebbene gli attori siano abilissimi nell'incarnare ruoli e personaggi.

Naturalmente non sono divulgatori, ma divulg-attori.


Franceschetti: Marcianò è pagato dalla C.I.A.? from Tanker Enemy on Vimeo.




posted by Straker

Epidemia di influenza suina, fra allarmi, sospetti ed alcuni precedenti storici

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/04/influenzamaiala.html

Epidemia di influenza suina, fra allarmi, sospetti ed alcuni precedenti storici



Nella foto potete vedere il presidente americano Gerald Ford che si fa fotografare mentre "viene vaccinato" contro l'influenza suina; foto realizzata e divulgata con ogni mezzo per sponsorizzare la campagna di vaccinazione di massa del 1976, decisa dal governo statunitense col pretesto della paura che si abbattesse sulla nazione una terribile epidemia simile a quella del 1918, la famosa "Spagnola".

In realtà tutto era cominciato con un unico caso, quello di un militare di stanza a Fort Dix (New Jersey), per una polmonite fulminante attribuita ad un virus simile a quello dell'influenza suina. Ebbene sì, un unico caso per quanto mortale, fu il pretesto ufficiale per una campagna di vaccinazione di massa che causò tanti danni da dovere essere sospesa dopo tre mesi. C'è quindi da chiedersi se realmente il presidente USA ai tempi si sia fatto iniettare un vaccino sperimentale preparato in fretta per un lancio pubblicitario; personalmente ritengo che i presidenti USA siano al corrente delle pericolosità dei vaccini e che si tengano alla larga soprattutto da quelli sperimentali (vedi la sindrome del golfo).

Come trovo scritto in un articolo su tale questione pubblicato sul blog l'orizzonte degli eventi

Si propende per mettere a punto il vaccino il più presto possibile, anche contro il parere di diversi ricercatori. Gerald Ford è in campagna elettorale e se riuscisse a diventare il candidato che ha salvato un popolo da una pandemia la rielezione sarebbe sicura.

(...) E' noto che tra le reazioni avverse a molti vaccini vi sono sindromi neurologiche anche gravi, provocate pare da uno scompenso del sistema immunitario. Nel 1976, a seguito della campagna di vaccinazione contro la paventata pandemia di influenza suina, negli Stati Uniti si ebbero almeno 535 casi di Sindrome di Guillain-Barre, una grave forma di paralisi periferica, 23 dei quali mortali. Un bilancio ben più pesante di quello della malattia che doveva combattere.

Le autorità furono accusate di aver nascosto il rischio di insorgenza della sindrome di Guillain-Barre nonostante pervenissero le notizie di sempre nuovi casi intervenuti dopo la vaccinazione. Il programma fu annullato, mentre iniziavano ad arrivare le richieste di risarcimento. La pandemia, per fortuna, non si verificò. (...)

Questo episodio è passato alla storia come il grande fiasco della vaccinazione di massa del 1976.


La stessa storia, con tanto di registrazioni audio e video dell'epoca, è stata raccontata in una puntata di report, di cui potete leggere la trascrizione a questo link, che vi consiglio caldamente di leggere perché sono molto importanti i legami fra quanto raccontato sull'epidemia del 1976, la recente epidemia dell'aviaria, gli interessi delle case farmaceutiche, i legami fra case farmaceutiche e membri del governo USA, il business del Tamiflu, prodotto farmaceutico contro l'aviaria che si dice sia utile pure contro questa recentissima forma di influenza suina che stia mietendo molte vittime in Messico.

Nel frattempo arrivano le dichiarazioni ufficiali, ed in particolare quelle di Giorgio Palù - presidente della società italiana di virologia e presidente vicario dell'European Society for Virology (Esv, guarda caso una società sorta proprio in questi giorni!) :

«Sembra si tratti del ceppo H1N1, dello stesso sottotipo che ha prodotto la Spagnola, anche se non è lo stesso virus. Lo hanno giá sequenziato: è un virus riassortante, che ha alcune sequenze genomiche aviarie, alcune del suino e alcune dell'uomo (...) La buona notizia é che sembra sia sensibile ai farmaci antivirali, all'oseltamivir (Tamiflu). Qualora sorgesse il rischio di diffusione abbiamo farmaci utili a combatterlo efficacemente».

Quindi stiamo tranquilli: tale virus sarebbe risultato di una sorta di "contaminazione" (tutto normale vero?), ma per combatterlo sarebbe valido il già citato Tamiflu (sento già il tintinnio dei soldini che entrano nelle tasche dei manager dell'azienda che lo produce) ... a me però suona un po' strano, sa un po' troppo di agente di guerra biologica, ovvero di agente infettivo creato in laboratorio, la storia insegna che non sarebbe il primo caso.

E credo sia proprio il caso di riportare qui sotto alcune da questo articolo (già linkato) dal blog di Franz (che ha dedicato di recente diversi articoli alla questione dell'influenza suina evidenziando anche alcune stranezze) sul Tamiflu e sulla sua alquanto dubbia utilità:

Iniziamo con lo studio pubblicato dall’università di Birmingham, che si trova a questo indirizzo. E’ un po’ lunghetto e vi risparmio la fatica: alla fine conclude che il Tamiflu potrebbe anche non servire a niente.

L’ipotesi si avvalora con questo articolo di Enrico Moriconi, che a sua volta ne cita uno pubblicato sul Manifesto nel 2006. Anche qui un po’ lunghetto, in sintesi spiega come ai tempi dell’aviaria questo farmaco fosse già considerato un flop dalla stessa Roche, la casa produttrice, e di come un certo Donald Rumsfeld abbia guadagnato un fottio di dollari essendo un azionista della società che per prima aveva sintetizzato l’antivirale di base del Tamiflu, facendo partire la paranoia dell’utilità del farmaco.

Per finire, si trova su Wikipedia la traduzione dello studio Cochrane, al termine del quale si evince nettamente che il Tamiflu… non serve a niente.

Insomma, un farmaco perdente in partenza, che ha provocato qualche morto e qualche casino, anche se principalmente in Giappone (dove ne ingurgitano a palate).

Un farmaco che quando è efficace accorcia in media la durata dell’influenza di si e no 30 ore, e che è stato accatastato in quantità esorbitanti grazie a qualcuno (Rumsfeld) che ha deciso unilateralmente che poteva servire a qualcosa, quando tutti gli altri gli dicevano che era utile quanto una buona tazza di brodo caldo (ovviamente non di pollo o maiale).

Però, nonostante tutta ’sta gente che dice che non serve a un bel niente, casualmente da due giorni a questa parte se ne parla sempre di più.

Bene, guarda chi si ritrova dietro questa faccenda del Tamiflu, Donald Rumsfeld, distintosi per avere fatto approvare il velenoso aspartame dalla F.D.A.! A questo punto i sospetti che dietro questa improvvisa e mortale epidemia ci sia qualcosa di marcio, molto marcio sono fin troppi, forse da collegarsi con quanto già tristemente predetto nell'ultima parte del mio dossier sulle scie chimiche:

Segnalo anche l’ipotesi che con le scie chimiche vengano diffusi intenzionalmente agenti infettivi che servano in un prossimo futuro a giustificare una campagna di vaccinazione; quest’ultima potrebbe essere finalizzata all’inoculazione occulta di qualcosa che è peggio della malattia che si pretende di prevenire (liquido geneticamente ricombinante? microbi patogeni nel vaccino? microchip miniaturizzati iniettati col vaccino?). È il caso di stare all’erta.

... ma non avete letto ancora niente, il resto alla prossima "puntata", o su questo blog (ho sotto mano degli scottanti documenti in inglese da tradurre) o su quelli dei miei amici Luka e Alice che a breve pubblicheranno un articolo sulla questione.