Thursday, June 11, 2009

Dietro la storia (articolo di Angelo Ciccarella)

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Dietro la storia (articolo di Angelo Ciccarella)

Per mezzo di un testo lapidario ed icastico, Angelo Ciccarella ci conduce dietro e dentro la storia che non è quella dei manuali né dei ponderosi, ma per lo più inutili trattati degli "intellettuali" organici al sistema. L'aggettivo "vergognosa" riferito da Honoré de Balzac alla storia segreta si rivela quanto mai idoneo. Non meno vergognoso è ostinarsi ad ignorare decisioni ed eventi dietro le quinte.

Gli uomini comuni non sanno quali potenti forze invisibili agiscono nella storia. Sono forze a volte in lotta tra loro, espressione di centri occulti che hanno un influsso straordinario sui destini del mondo. Tanto più l'uomo è ignaro dei mondi occulti che lo governano, tanto più è manovrabile. Gli Antichi sapevano della presenza degli Dei, che agivano sulla loro vita e ne condizionavano il destino. Oggi ci allontaniamo sempre più dalla verità. Crediamo di essere liberi, padroni della nostra vita, ma la catena invisibile che ci lega ogni giorno si rafforza. Non c'è peggior schiavo di chi non sa vedere il laccio che lo imprigiona.

I “gialli” più avvincenti sono celati tra i meandri della storia. Spesso il “fantastico” diviene realtà nei modi più inattesi. Un mondo invisibile e parallelo, “sincronico” ed acausale, condiziona un’umanità disattenta che crede unicamente alle leggi della logica.

A volte crediamo di avere delle idee, delle intuizioni improvvise che ci aprono porte inaspettate. Crediamo che tutto questo venga da noi, che sia frutto della nostra ispirazione e della nostra intelligenza; in realtà ogni cosa che sfiora la nostra mente viene da un'altra dimensione. Lo scienziato che compie una scoperta rivoluzionaria, lo scrittore che di getto scrive un capolavoro, spesso non sanno di essere ispirati da suggeritori occulti.

Il criminale che, spinto da un impulso improvviso, uccide un'altra persona, si ferma come svuotato ad osservare il corpo inanimato che gli sta davanti e dice: "Non sono stato io, qualcosa si è impossessato di me e, in pochi istanti, offuscando il potere della volontà, mi ha spinto all’omicidio." Quest'uomo griderà inutilmente la verità ai giudici, perché nessuno gli crederà. Dirà che il suo gesto insensato è stato come un fulmine, un'improvvisa scarica di energia. Al massimo gli riconosceranno l’infermità mentale. Solo qualcuno, per un istante, sarà sfiorato dal dubbio che quell'uomo abbia detto qualcosa di tremendamente vero, però si fermerà spaventato davanti al baratro e scaccerà questi pensieri dalla mente, tornando tra le braccia rassicuranti della Dea Ragione che nasconde gli abissi e protegge l'uomo da traumi insopportabili.

Ma, se solo un giudice potesse scrutare tra le misteriose alchimie degli eventi, se intuisse cosa si agita nell’invisibile, leggendo il copione che quotidianamente ci viene sussurrato, forse non avrebbe il coraggio di emettere alcuna sentenza.

Leggi qui l'articolo di Angelo Ciccarella tratto dal blog Ilgrandeignoto



1 comment:

  1. Le masse ignorano ciò che veramente è accaduto nella storia. Ma in genere è perchè leggono i libri di Vespa o il blog di Zret invece di leggere ciò che scrivono gli storici veri.

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