Saturday, August 8, 2009

Articolo di Repubblica

Come con i cannoni??? Ma non si usano gia' i tankeroni da 70 anni? Aspettiamoci grandi novita' dal comitato nazionale nemici degli aerei cisterna.

http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/ambiente/nuvole-artificiali/nuvole-artificiali/nuvole-artificiali.html?ref=hpspr1

Nuvole artificiali, scudo bianco
che salverà la Terra

Studio danese: spariamole con i cannoni. Sistema ideato per riflettere i raggi solari e sconfiggere il "global warming"
di ANTONIO CIANCIULLO


ROMA - Una flotta da combattimento climatico per dichiarare guerra al global warming. Millenovecento navi schierate sugli oceani per sparare raffiche di pulviscolo a 5 chilometri di altezza, in modo da seminare nuclei di condensazione capaci di far nascere nuvole. In questo modo, utilizzando l'umidità dei mari per favorire il processo, si può creare uno schermo contro le radiazioni solari, uno scudo per respingere al di là dell'atmosfera una parte del calore in entrata. L'idea, rilanciata ieri dal Times e dal Financial Times, porta la firma del Copenaghen Consensus Center, un think tank diretto da Bjorn Lomborg, il docente di statistica diventato famoso dopo aver scritto "L'ambientalista scettico".

Secondo lo studio del Copenaghen Consensus Center, creare artificialmente le nuvole è meno costoso, in termini di riscaldamento evitato, delle politiche di riduzione delle emissioni che minano la stabilità del clima. Invece di riportare gli ecosistemi in equilibrio riducendo il peso dei fattori che li hanno sconvolti, e cioè tagliando i gas serra, il gruppo di Lomborg propone una cura basata sull'aumento dell'artificializzazione.

La geoingegneria, figlia degli studi condotti durante la guerra fredda per modificare il tempo in territorio nemico, mira a prendere con la forza il controllo del clima non solo creando nuvole ma usando un intero arsenale di strumenti d'attacco.

Ad esempio imbiancando le nubi esistenti, cioè spruzzando piccole gocce di acqua di mare nella parte bassa dell'atmosfera per modificare l'albedo delle nuvole, cioè la loro capacità di riflettere la luce solare. Oppure "fertilizzando" gli oceani con polvere di ferro, con iniezioni di azoto o con il rimescolamento delle acque profonde per far proliferare le alghe e catturare, grazie alla loro crescita, anidride carbonica. O ancora sparando grandi quantità di zolfo nell'atmosfera per simulare l'effetto di un'eruzione vulcanica che crea una nube di particelle in grado di schermare la radiazione solare.

Ipotesi dal sapore di fantascienza che però si sono già trasformate in possibile business per le centinaia di aziende che hanno fiutato l'affare inventando una nuova specializzazione: l'ingegneria su scala planetaria.

Una prospettiva che lascia perplessi i più autorevoli climatologi. Secondo Susan Salomon, dell'americana Noaa #National Oceanic and Atmospheric Administration#, "le proposte di geoingegneria comportano rischi consistenti". La maggior parte degli scienziati è convinta che i pericoli siano di gran lunga maggiori dei potenziali vantaggi: la fertilizzazione degli oceani, gli aerosol stratosferici, gli specchi orbitanti per riflettere la luce del sole sono tecniche non sperimentate che alterano in modo imprevedibile il funzionamento di sistemi complessi. Nel caso delle nuvole artificiali si può modificare la piovosità di aree critiche come l'Amazzonia, un ecosistema fondamentale per la sicurezza climatica. Nel caso della simulazione di un'eruzione vulcanica aumentano le piogge acide e si danneggia l'agricoltura.

Le nuvole stesse costituiscono un elemento di incertezza perché la loro presenza può avere due conseguenze opposte: a una certa altezza respingono le radiazioni solari in arrivo raffreddando l'atmosfera, a una quota inferiore moltiplicano l'effetto serra. Sarebbero abbastanza alte quelle che si potrebbero creare con i "cannoni" che sparano le particelle addensanti? Vale la pena dirottare a questo scopo risorse destinate alla creazione di un sistema energetico più efficiente?

Sul Bullettin of the atomic scientist Alan Robock, direttore del Centro per le previsioni ambientali della Rutgers University, ha pubblicato un'analisi titolata "Venti ragioni per cui la geoingegneria può essere una cattiva idea" elencando una serie di controindicazioni. La progressiva acidificazione degli oceani che non si può arrestare senza un drastico taglio delle emissioni di anidride carbonica, cioè senza abbattere l'uso dei combustibili fossili e la deforestazione. La distruzione da parte degli aerosol dello strato di ozono, un disastro che renderebbe inutili gli accordi di salvaguardia firmati a Montreal. L'impossibilità di tornare indietro una volta rotto l'equilibrio della natura.

(8 agosto 2009)

26 comments:

  1. Vuoi vedere che Cianciullo ci ha mostrato la via? Ecco il perche' di tutto questo accanimento di tanker enemy contro gli aerei... sono al soldo delle ditte che vogliono pilotare la geoingegneria ma non con gli aerei, con le navi. Pensateci, hanno un loro iscritto che e' in marina e con i militari, sono a Sanremo che e' una citta' di mare (cantieri navali, ecc.). E tutta questa pubblicita' "contro" la geoingegneria e' solo per associarla con i mali che "solo gli aerei possono fare" e quindi spingere verso un utilizzo della stessa ma con le tecnologie nautiche.
    Ora il disegno si fa piu' chiaro.

    Vediamo se smentiscono.

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  2. Oddio, magari è un po' complottista come idea, ma a pensarci bene spiega come mai hanno tra le file un fisico, un chimico, un politico, un militare, un infiltrato nei meetup (anzi due, c'è anche Max oltre a Vibravito) e magari si scopre che tutti questi hanno uno stipendio pubblico.
    E i collegamenti con i vari "studiosi" americani.
    Un po' puzza.

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  3. Su Le Scienze di qualche mese fa era uscito un articolo che commentava le varie tecniche.
    Nulla di segreto.
    Nulla di praticabile.

    Solo studi e teorie.

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  4. Sono proprio curioso di leggere i prossimi articoli dei fuffari.. ecco la smoking gnu (non gun, proprio gnu) ecc. ecc... sara' divertente

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  5. Sapete che forse tutto sommato la cosa potrebbe avere senso?
    Non ho idea se utilizzino la marina per fare ciò, ma di sicuro lo vedo "fisicamente" più realizzabile rispetto a spruzzare sostanze dagli aerei.
    E poi TE che si accanisce con i "tanker"..... un accanimento eccessivo, massiccio, con argomentazioni che di scientifico hanno poco o niente...., ma che a forza di dirle qualche gonzo ci crede veramente...... Argometaziono che ti viene spontaneo cercare di contrastare per quanto sono stupide e disinformative
    In effetti sembra una copertura per qualcosa di più grosso. Pensateci bene, anche il fisico penna, sembra quasi che non si sia laureato per le stronzate che spesso scrive. Tutto per non far vedere altre cose. Poi loro hanno tra le loro file un militare di marina che dice di sapere cosa fanno i militari (chiaramente essendo di marina sa cosa fa la marina), uno o più politici, chimici ecc.
    Vuoi vedere che queste operazioni vengono fatte sul serio e i nostri amici di TE Straker, Zret, Vibravito, Scarpa, Penna (e magari arturo) sono solo pedine pagate da qualche servizio segreto per farci distrarre con le stronzate che scrivono da quelle che sono le vere operazioni dei militari?
    Meditate gente.... meditate

    massimo

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  6. Tutto sommato la cosa ha senso...
    Mi duole ammetterlo, mi spiace dirvelo ma, alcuni mesi fà, prima della preparazione all'esame di Stato, un nostro professore esperto in geoingegneria e paleoclimatologia ci "obbligò", è il termine corretto, a seguire un seminario a "porte chiuse" su un progetto di paleoclimatologia e geoingegneria. Lui lo chiamò "il seminario per chi è aperto alle nuove proposte lavoratice". E di fatto la nuova proposta lavorativa mi porta ad un lavoro affascinante ma, aimè, mal visto da chi ha paura delle nuove tecnologie.Questo lavoro non ha ancora un nome, potremmo coniarlo come paleogeoingegneria ambientale sperimentale.
    Nulla di cui preoccuparsi però, i ragazzi che credono alle scie chimiche esagerano un pò.

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  7. Ragazzi, vi parla una che si è fermata al diploma di liceo scientifico e lotta strenuamente contro l'analfabetismo di regresso....questo Cianciullo fa sul serio?
    Esistono questi studi e questi piani di controllo?
    Dite su, eddai...a Elle potete dirlo....

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  8. beh, ma dai... è OVVIO che quelli di TE ci sono dentro fino al collo! Poi c'hanno anche un fisico e uno della marina in azione di copertura che parlano d'altro per sviare i sospetti (oltre all'arturo di contorno). Ma adesso finalmente si comincia a parlarne anche sui giornali e alla fine dovranno assumersi le proprie responsabilità per aver tenuto tutto nascosto
    gian

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  9. Già, in pratica sono così insistenti e così convinti solo perchè hanno un interesse economico personale. Dirottare l'attenzione sugli aerei e sulle scie quando il vero avvelenamento viene dal mare e dalle navi. Gli antitanker sarebbero solo degli infiltrati pagati dai poteri oscuri per distrarci dalla cruda verità.

    Incredibile.

    Hanno inventato la storia dello SMOM per non fare scoprire la storia della LORO società segreta di avvelenamento collettivo, lo SMEGMA.

    Sono tutti pezzi grossi dello SMEGMA, assurdo.

    SMEGMA = Società Militare E Generale Marina Antitanker

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  10. Che il controllo del clima sia possibile è noto da tempo. Che vengano effettuate con regolarità operazioni atte a mutare alcune situazioni lo dichiarano le stesse autorità; quello che non si conosce è il "limite" di questi interventi.

    Straker, con il suo TE, purtroppo lavora contro la verità sparando cazzate esagerate non supportate da alcuna prova, ma se si decidesse a lmitare un pochino le sue uscite inopportune forse potrebbe dare un contributo alla causa ambientalista.

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  11. @Pus:
    Pezzi grossi (o grossi pezzi) dello SMEGMA, dici? Ora finalmente ho capito perché quegli individui mi fanno vomitare...

    P.S: Potresti cortesemente cambiare nick?
    Ho appena pranzato...

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  12. Dunque, la storia dello spargere sali di ferro nell'Oceano Antartico per aumentare la crescita delle alghe e, di conseguenza, la cattura di anidride carbonica dall'atmosfera, ha un fondamento.
    Se ne parla nel libro "La frontiera profonda" di Robert Kunzig (longanesi 1999). Esperimenti effettuati negli anni '90, spargendo sali di ferro in aree dell'oceano da una nave, diedero però risultati contrastanti (in un caso non accadde praticamente niente, in un altro ci fu una rapida fioritura di alghe). La possibile utilizzazione di questa tecnica è molto discussa dato che non si possono valutare a priori i risulrari a lunga scadenza.
    Se a qualcuno la cosa interessa può trovare tutto nel capitolo 11 del libro.

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  13. Anche a me sembra che questa faccenda dei cannoni sulle navi sia molto ma molto più realistica dei tankeroni a 1500 e rotti metri con i loro carichi di nanomacchine e bario che servono solo a prendere in giro quattro paranoici.
    Qua c'è il rischio che facciano sul serio, e se fosse così, spero che sappiano cosa fanno. Andare a toccare sistemi complessi e poco conosciuti rischia di fare casini ancora più grossi.


    mc

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  14. Concordo con Mastrociliegia. Spero VIVAMENTE che si tratti solo di studi teorici, senza che qualcuno voglia cominciare a metterli in pratica.

    La mia personalissima opinione e' che queste battute servano a creare un paravento per permettere a chi inquina d continuare a farlo. Riduzione della CO2? Non serve, basta spargere un po' di sali di ferro o sparar nuvole artificiali.... Ah, e naturalmente ad avere megafinanziamenti.

    Sui sali di ferro recentemente sono stati fatti esperimenti nell'oceano Indiano, da parte della Gran Bretagna. Esperimenti circoscritti, perché queste cose sono esplicitamente vietate da trattati internazionali.

    Idee simili a queste sono state espresse da un consigliere scientifico di Obama, suscitando un vespaio. E mi sembra di capire, dalle reazioni, che la maggior parte degli scienziati la pensi come i redattori di Scientific American. Per fortuna.

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  15. Ad esempio imbiancando le nubi esistenti, cioè spruzzando piccole gocce di acqua di mare nella parte bassa dell'atmosfera per modificare l'albedo delle nuvole, cioè la loro capacità di riflettere la luce solare. Oppure "fertilizzando" gli oceani con polvere di ferro, con iniezioni di azoto o con il rimescolamento delle acque profonde per far proliferare le alghe e catturare, grazie alla loro crescita, anidride carbonica. O ancora sparando grandi quantità di zolfo nell'atmosfera per simulare l'effetto di un'eruzione vulcanica che crea una nube di particelle in grado di schermare la radiazione solare.

    Quanta acqua di mare sarebbe necessaria e quanto costerebbe "portarla su" (presumibilmente con aerei) in termini economici e di inquinamento?
    Quanto zolfo, ferro e azoto sarebbe necessario usare e dove andrebbero a prenderlo?
    Rimescolare le acque in profondità...ma si può?

    Ipotesi dal sapore di fantascienza che però si sono già trasformate in possibile business per le centinaia di aziende che hanno fiutato l'affare inventando una nuova specializzazione: l'ingegneria su scala planetaria.

    Centinaia....però non ne nomina nemmeno una :(

    Sarebbero abbastanza alte quelle che si potrebbero creare con i "cannoni" che sparano le particelle addensanti? Vale la pena dirottare a questo scopo risorse destinate alla creazione di un sistema energetico più efficiente?

    E' possibile l'uso di questi cannoni?

    Ma se per ottenere lo stesso effetto di queste manovre ciclopiche basta ridurre le emissioni di inquinanti che necessità ci sarebbe di usarle?

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  16. La mia personalissima opinione e' che queste battute servano a creare un paravento per permettere a chi inquina d continuare a farlo. Riduzione della CO2? Non serve, basta spargere un po' di sali di ferro o sparar nuvole artificiali.... Ah, e naturalmente ad avere megafinanziamenti.

    Forse i sali sono più "cool" della semplice riduzione di CO2?

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  17. A parte che Lomborg lo ho letto, ed in mezzo alle vaccate ne ha pure scritto qualcuna giusta, le navi fabbricanuvole non le hanno sperimentate in quel programma di Discovery Channel?
    Anche se dal punto di vista teorico sembra che il sistema possa contribuire,resto dell'idea che è decisamente meglio inquinare meno, e dedicare i nostri sforzi a sistemi di produzione di energia intrinsecamente puliti (fotovoltaico, nucleare a fissione, nucleare a fusione).

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  18. Sisi, la fissione e la fusione nucleare sono pulitissime :)
    Proprio come ha detto la nostra ministra dell'ambiente.
    E' l'energia più pulita di tutte!!
    Poi tanto le scorie radioattive le buttiamo lungo le coste africane, che ce ne frega.

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  19. La campagna di riosaeba funziona alla grande!!!
    Ahahahahah!!!
    http://img17.imageshack.us/img17/9209/93498813.jpg

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  20. Beh Claudio, il nucleare a fissione non mi sembra tanto pulito

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  22. Per il nucleare a fissione intendo i reattori di 4a e 5a generazione (ancora allo studio), descritti un paio di anni fa su Le Scienze.
    Il ciclo del combustibile puo' (potrebbe) essere gestito in maniera tale da rendere il problema delle scorie assolutamente marginale, ed anzi determinate procedure potrebbero utilizzare le scorie accumulate oggi per produrre energia.
    Se interessa l'argomento mi metto a cercare l'articolo e lo carico sul web. Con tempo, pero'....

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  23. Stavo vedendo altri siti che bazzicano e, strano caso, di questa storia non parlano, come se non si dovesse parlare.

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  24. Certo, ora che han letto noi ovviamente arriveranno anche i loro articoli, ci si può giurare.

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  25. sinceramente ci pensavo da un po' di tempo, ma temevo di essere considerato troppo complottista.
    alla guida della nazione ci sono personaggi che hanno interessi fortemente accomunati con quelli degli industriali, è fuori dubbio.
    guarda caso, alcuni esponenti di questo governo hanno sostenuto qualche tempo fà l'inesistenza di un rapporto tra l'inquinamento atmosferico e l'effetto serra.
    guarda caso, l'italia è restia ad accettare il protocollo di kyoto, che ridurrebbe le emissioni atmosferiche per le industrie.
    guarda caso, per abbassare i livelli di inquinamento atmosferico l'unica soluzione che in italia si è trovata, è impedire alla gente di muoversi in macchina qualche domenica in città (come se fossero i 4 automobilisti che vanno in centro città la domenica a produrre la gran parte dello smog).
    guarda caso, ora viene fuori questa proposta di ridurre il problema derivante dall'inquinamento con questa idea (che sinceramente mi dà l'impressione di essere una "soluzione" quanto sarebbe mettere un preservativo sulla sonda che misura l'inquinamento in città, per abbassare il rilevamento del particolato).
    guarda caso, ci sono persone che cercano di spostare l'attenzione verso un fenomeno "farlocco", invitando la gente a stare con il naso alzato in su e non guardare cosa succede realmente nell'ambiente circostante.
    guarda caso, queste persone adottano subdoli metodi e producono falsi facilmente sbufalabili, di modo che molte persone possano accorgersi della loro malafede e indignarsi, concentrando i propri sforzi a impedire che la gente cada in questa trappola.
    e intanto, chi avvelena verametne l'ambiente, può proseguire indisturbato: i complottisti restano con il naso verso l'alto e i debunkers perdono tempo a spiegare loro che non c'è niente da vedere in cielo. intanto, in terra, ne fanno di tutti i colori.
    e domandatevi poi chi prende i 6000 euro al mese come disinformatore: forse chi riesce a catalizzare l'attenzione sia di credenti che di scettici? ai posteri l'ardua sentenza.

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