Saturday, August 15, 2009

Si diffonde per il mondo una folle ed ingiustificata paura per l'influenza suina

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/08/paura-folle-della-influenza-suina.html

Si diffonde per il mondo una folle ed ingiustificata paura per l'influenza suina

Riporto qui una testimonianza della ingiustificata e delirante ondata di paura per la cosiddetta "influenza suina" che ha investito certi paesi asiatici e che, complici le sporche manovre dei governi e delle istituzioni sanitarie, ha ottenebrato le menti delle masse di cittadini inconsapevoli allo scopo di spingerli ad aderire alla futura - pericolosissima - campagna di vaccinazione di massa. La testimonianza viene da una persona che conosco personalmente e di cui ho la massima fiducia; d'altronde chiunque viaggi in quei paesi può confermare come stanno le cose.

Qui di seguito potete leggere quanto mi è stato comunicato per e-mail.



La storia della febbre suina penso che sia una farsa, un tentativo di terrorizzare la gente per poterla tenere sotto controllo tramite lo strumento della paura. La febbre suina non è nient'altro che una febbre, per quanto ho potuto leggere su internet (unico mezzo di comunicazione ancora valido e LIBERO per chi sa cercare); è una comunissima febbre curabile tranquillamente con metodi classici e molti degli "infetti" si sono curati, e alcuni addirittura hanno affermato di non aver avuto alcun tipo di problema.

Sto notando sempre di più questo tentativo da parte dei governi, appoggiati dai mass media di instillare nella popolazione paura e xenofobia, le quali sorrette da un'immensa ignoranza diffusa, portano agli esiti che osserviamo quotidianamente.

Quest'estate sono stata in vacanza in Vietnam e in Malesia. Là sono ancora più ossessionati di noi dalle malattie. In Vietnam girano tutti con la mascherina bianca in faccia (come quella dei chirurghi) e ho notato che la indossano soprattutto in zone affollate, come gli aereoporti, e in presenza di stranieri di chiara origine occidentale.

In Malesia, addirittura, per l'accesso ho dovuto fare un'autocertificazione nella quale attestavo di non aver avuto nessun contagio, contatto con malati di febbre suina, di non aver avuto febbre, mal di testa, dissenteria nei precedenti giorni. Se non avessi effettuato quell'autocertificazione non sarei potuta uscire dall'aereoporto, e peggio ancora, se avessi dichiarato di aver avuto una comunissima dissenteria (abbastanza frequente in viaggi esotici) sarei stata mandata direttamente in quarantena. Assurdo.

L'areoporto malese nel quale mi hanno bloccato per farmi compilare il test è quello di Kuala Lampur. Io provenivo dal Vietnam, non ho idea se facciano fare la stessa trafila per i voli domestici, ma per per tutti i voli internazionali sono certa che la fanno fare, perchè c'è una tavolo proprio prima della dogana che fa il controllo dei bagagli a mano. Se non compili il foglio non passi.

Per altro la cosa interessante è che richiedevano obbligatoriamente indirizzo e numero di telefono. La ragazza che ci ha dato i fogli era anch'essa con la mascherina. Tra l'altro per inciso, ci hanno consegnato un foglio identificativo sul quale erano descritti i sintomi dell'influenza suina con allegato un foglietto da presentare al medico di casa se al ritorno avessimo notato qualche sintomio.

Anche arrivati in Vietnam, prima di farci scendere dall'aereo, ci hanno fatto compilare un foglio autocertificativo dove dichiaravamo di non essere entrati in contatto con malati che potevano avere i sintomi indicati per la febbre suina. Anche all'areoporto di Hanoi (il mio aereoporto di arrivo dall'Italia per il Vietnam) c'è un reparto grosso dedicato alla quarantena. Negli altri non so dire, perchè sinceramente non ci ho fatto caso.

Ultima cosa, tutti, e dico tutti i dipendenti (sia in Vietnam che in Malesia) che stanno a contatto del pubblico, come ad esempio i dipendenti dell'aereoporto, portano la mascherina. Non ho idea se siano obbligati a farlo. La guida vietnamita diceva che le donne mettono la mascherina per non prendere il sole, io penso che non sia assolutamente credibile una cosa del genere, perché era evidente che la mettessero per filtrare l'aria respirata (come se servisse a qualcosa) e la cosa era quanto mai evidente quando c'erano le code per scendere o salire dall'aereo, la tiravano fuori prontamente e la indossavano. L'ho trovata una cosa personalmente fastidiosa.



E giusto per dare un'idea di come questa paura stia prendendo piede anche da noi riporto alcune righe di un commento all'articolo http://www.stetoscopio.net/pandemia/sintomi-influenza-suina/ :

Ragazzi ho una paura folle…Sono recentemente tornato a Roma da Edinburgo, facendo scalo a Londra e comincio ad avere un po' di tosse e mal di testa. Ormai aspetto solo la febbre per andare in ospedale …

E in altri paesi europei la situazione é persino peggiore; sentite un po' cosa succede in Inghilterra ad esempio dove, come riferisce La stampa on line:

la Church of England si è appellata al Sacrament Act del 1547 e ha vietato ai suoi ministri di condividere il calice durante la comunione (...) l'arcivescovo di Canterbury Rowan Williams e quello di York John Sentamu hanno preferito giocare d'anticipo chiedendo ai pastori delle 16 mila parrocchie britanniche d'immunizzare il corpo e il sangue di Cristo. Vale a dire immergere l'ostia nel vino prima di offrirla ai fedeli e sterilizzarsi le mani con il gel utilizzato dai missionari nei remoti villaggi africani, a meno di voler emulare meritoriamente lo zelo del vescovo di Chelmsford che per tagliare la strada ai batteri ha fatto addirittura svuotare le acquasantiere.

Tutta questa isteria, badate bene, per una banale influenza che, persino secondo fonti ufficiali e media allineati (o come dicono gli inglesi mainstream) riportano che:

La malattia relativamente benigna, resta meno pericolosa di quella stagionale che ogni anno può fare fino a 500 mila morti nel mondo.

Sempre dallo stesso articolo succitato apprendiamo che secondo un recente studio di un gruppo di medici britannici il famigerato Tamiflu, ai bambini, può fare più male che bene. Ogni tanto qualcuno, timidamente, ammette qualche briciola di verità.

Nel futuro probabilmente ci sentiremo dire

A) che i bambini sono una delle categorie più a rischio per l'influenza e che quindi farebbero bene ad essere vaccinati per primi

B) che i bambini sono fra i soggetti più a rischio per gli effetti collaterali negativi del vaccino

Vi sembra assurdo? Eppure questo assurdo bipensiero orwelliano l'ho già sentito con le mie stesse orecchie; la fonte era un telegiornale della RAI di appena due anni fa, a proposito del vaccino per la normale influenza.

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