Thursday, October 22, 2009

Da Cagliari a Barcellona in un cielo di scie chimiche

http://dirtyskyes.blogspot.com/2009/10/da-cagliari-barcellona-in-un-cielo-di.html

Da Cagliari a Barcellona in un cielo di scie chimiche

Un mio concittadino mi ha scritto raccontandomi di un suo breve viaggio in Catalogna, regione della Spagna irrorata pesantemente e, da quello che leggo, i nostri "cugini" spagnoli si trovano nella nostra stessa situazione: cavie da laboratorio per gli scellerati esperimenti militari. A lui va il mio particolare ringraziamento e la promessa che a qualsiasi altra sua testimonianza sarà dato ampio risalto in questo blog.

Riportai nel mio
album alcune foto scattate in Spagna un anno fa e, vista questa testimonianza, la situazione peggiora di giorno in giorno.


Scrive l'ingegnere cagliaritano:

"Vorrei raccontarvi una mia breve esperienza risalente a fine settembre. Premetto che, viaggiando per lavoro, prendo spesso l’aereo per raggiungere varie città europee ed extra-europee. La mia testimonianza si riferisce al volo Cagliar- Barcellona.

Dopo il decollo verso nord (il vento veniva leggermente da maestrale) l’aereo prende quota e si avvia dritto verso il solito punto di scambio che si trova più o meno a metà dell'Isola. Dico questo, perché l’abitudine mi ha fatto notare anche i piccoli particolari di questa rotta che è la stessa (inizialmente) per molte destinazioni a nord-ovest della Sardegna. Una volta raggiunto questo punto, improvvisamente il velivolo sale repentinamente di quota con un’inclinazione forte mai riscontrata nei miei precedenti voli, dopodiché vedo dal finestrino un viavai di aerei velocissimi che rilasciano delle grosse scie bianche, passando ad incrocio più o meno sopra e sotto la nostra quota, evidentemente molto ravvicinati, mentre in lontananza riesco a scorgere altri aerei che si incrociano alla stessa maniera diverse miglia più distanti da noi.

Ad un certo punto, raggiunto il golfo di Oristano, l’aereo sul quale viaggio esegue una decisa virata verso destra (est) e passa apparentemente in una zona dove non ricordo di aver mai volato con un aereo di linea.

Compiute varie correzioni di assetto, il vettore si dirige nuovamente verso nord sino a che riesco a scorgere tra le nuvole la zona compresa tra Olbia (Costa Smeralda) e Santa Teresa di Gallura, quindi procede lungo la costa per dirigersi verso Alghero e quindi prende la rotta originaria che passa in mezzo al mare, dove costantemente mi accorgo di un traffico di 4-5 aerei velocissimi (dalla parvenza di aerei di linea) ma tutti bianchi e senza livree, che sfrecciano in lungo e in largo, passandoci vicinissimi.

Inutile descrivervi lo scenario che si presenta in cielo, perché sapete già a che cosa mi riferisco. Tra lo strato delle nuvole e la nostra quota di volo, il cielo è limpido, ma, appena sopra noi, è una coltre biancastra, un fitto coperchio evanescente ed abbagliante che fa filtrare a malapena il sole.

Arrivati sul cielo sopra la città di Barcellona, lo scenario non cambia, anzi addirittura peggiora e vedo in lontananza altri aerei che rilasciano scie, incrociandosi nelle maniere più strane, pericolosamente vicini l'un l'altro.

Circa la città di Barcellona, ho notato quanto la temperatura fosse molto più alta rispetto a quella di Cagliari, nonostante il meteo annunciasse temperature simili. Un altro aspetto che mi ha colpito di questa città, dove ho avuto l’opportunità di soggiornare parecchie volte e nella quale non mi recavo da oltre cinque anni, è la sensazione di caos, di automobilisti nervosi e spericolati (ho avuto paura che qualcuno venisse addosso al taxi che mi accompagnava in albergo in zona Sants).

Nelle poche ore che mi rimanevano libere, dopo aver presieduto riunioni lavorative, ho notato soprattutto un livello di semincoscienza generale nella gente. In tre giorni in giro per la città con i taxi, ho visto una decina di incidenti, alcuni dei quali abbastanza gravi, avvenuti in pieno centro e in zone dove non si dovrebbero raggiungere velocità elevate; addirittura la mattina della mia partenza, il taxi che mi riportava in albergo è stato tamponato da un'altro auto pubblica ad una velocità considerevole tant’è che sono stato visitato dagli operatori di un’ambulanza per l'accertamento di eventuali traumi al collo.

Ho chiesto al tassista come avesse fatto a tamponarci e lui mi ha risposto che non riusciva a capire come fosse successo, tant’è che non ha neanche frenato e ci è piombato addosso, come se non ci avesse neppure visto.

Capisco che un lavoro come il tassista può portare ad una stanchezza particolare, visto anche il traffico caotico e pericoloso della città, ma sinceramente una scena del genere mi lascia sgomento per lo stato mentale in cui versa una parte della cittadinanza.

Non so se questo sia dovuto alla vita frenetica accentuata anche dalla crisi economica che non ha risparmiato neanche la Spagna, ma non escluderei che abbia attinenza con il pesante avvelenamento dell’aria e con le irradiazioni di campi elettromagnetici, materie che cerco di approfondire in ogni momento libero della giornata.

Vi saluto, ripromettondomi di raccontarvi ancora le mie testimonianze dirette di situazioni anomale o attinenti al problema delle irrorazioni chimico-biologiche nell’atmosfera."





10 comments:

  1. Notevole descrizione, se pensiamo che è stata fatta a tendine abbassate.

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  2. Perche', la puttanata sull'autista di taxi?

    Cazzo, ora mi spiego perche' ogni tanto i camionisti si spalmano in autostrada fecendo morti!

    Non e' la stanchezza da ore e straore passate alla guida, sono le scie chimiche!

    Mike, ma va cagar...

    Saluti
    Michele

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  3. Ieri sono stato tamponato da una signora mentre ero fermo al semaforo. Se avessi letto prima questo racconto di mike avrei evitato di incazzarmi con lei per il fatto che stesse parlando al cellulare. Poveretta, lei non ha nessuna colpa. La colpa è delle scie chimiche.

    AndreaS

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  4. @matt

    no, non è sardo, è sardagnolo

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  5. Una serie di stupidaggini una dietro l'altra, condite da masturbazioni mentali sul traffico della città...

    Mike, Mike...discepolo strakeriano...

    Innanzitutto il tuo "amico" o non è mai stato in Spagna o non è mai uscito dal suo nuraghe.
    Gli spagnoli guidano da cani è vero ma il tasso annuale e trimestrale di incidenti è molto più basso di quello italiano.
    Poi la scemenza del tassista affumicato chimicamente, la semincoscienza della gente (qua giurerei che fosse il contrario: il tuo "amico" che guardava la gnocca catalana).

    Poi cosa cavolo centri la crisi economica?

    Bravo, usa i pochi momenti liberi della giornata in cui ti tolgono la camicia di forza sprecandoli dietro alle scie comiche...bravo..

    Per diritto di cronaca trovare qua le statistiche spagnole degli incidenti del 1°Trimestre '09, anche divise per regione.

    http://tinyurl.com/yh9gg8l

    Mike, torna a lavorare che le pecore ti stanno scappando!

    Tuo se.se.su.se

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  6. Sono stato una decina di volte a Barcellona e non m'è mai capitato di vedere minchiate del genere. mike, meno sangria e san miguel, così non t'inventerai 'ste vaccate e gli amici ingegneri immaginari.

    ilpeyote parco guell

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  7. @la tigre

    eh no! san miguel no...mahou! ;D

    se.se.su.se cerveza

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  8. Ma l'ingegnere citato da mike non sara' per caso marco ?

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  9. ma i taxisti in Italia si hanno un'incidenti confessano che erano distratti?? :-)
    mahou?? cosí si capisce...meglio Estrella Damm o Moritz....

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