Wednesday, October 21, 2009

REGALATI E REGALA IL LIBRO "IL TRAVAGLIATO TRAVAGLIO. LO STRANO CASO DI UN INFORMATORE DISINFORMATO"

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REGALATI E REGALA IL LIBRO "IL TRAVAGLIATO TRAVAGLIO. LO STRANO CASO DI UN INFORMATORE DISINFORMATO"

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Antonella Randazzo

IL TRAVAGLIATO TRAVAGLIO
Lo strano caso di un informatore disinformato

Sono ormai in molti a parlare della disinformazione imperante nei nostri media di massa attuali. Il paradosso è che alcuni di coloro che ne parlano dai canali ufficiali coincidono con gli stessi disinformatori. E' ovvio, se queste persone stanno scrivendo o parlando da quei canali, potrebbero essere proprio loro ad informare correttamente, dicendo tutte le cose importanti che i cittadini devono sapere. E invece non lo fanno.
Questo libro tratta proprio questo paradosso, prendendo a pretesto un personaggio che ha guadagnato molta fiducia da parte delle folle, e che dichiara di essere "indipendente" pur lavorando in molti canali ufficiali.
Le prove che i giornalisti accreditati dal sistema siano reticenti su molti argomenti fondamentali sono tante, e il libro ne mette in evidenza diverse.
Qual è la differenza fra informazione e propaganda?
La prima non può ignorare il terreno storico, politico o economico su cui si incentra la notizia, mentre la seconda trae forza dall’ignorarlo. Infatti, scopo della propaganda è quello di attrarre l’attenzione su questioni particolari o su informazioni parziali, prive del nucleo che consentirebbe una vera comprensione. Più cresce l’ignoranza verso la Storia, la politica e l’economia e maggiore efficacia ci sarà nella propaganda.
La professione giornalistica, in un sistema basato sulla manipolazione mediatica delle opinioni, è senza dubbio assai importante.
Travaglio è uno scrittore e giornalista che è riuscito ad avere molta popolarità e a suscitare molta fiducia. Egli ha scritto diversi libri su Silvio Berlusconi e su altri personaggi che include nella “casta”. Per questo suo filone di cronaca giudiziaria con riferimento a fatti legati all’antimafia e alla corruzione, si è guadagnato molta simpatia, in un paese afflitto ormai da molto tempo dalla corruzione politica e dall’oppressione mafiosa.
Ma andando oltre la facciata delle cronache giudiziarie fornite da Travaglio, si può tristemente scoprire un mondo assai lontano dal desiderio di onestà e di “pulizia” morale auspicato dai suoi fans. Si scopre un insospettabile mondo di opportunismo, faziosità e disinformazione, in cui le cronache giudiziarie assumono una funzione catartica e illusoria, impedendo una vera chiarezza informativa sul sistema, e i conseguenti passi per cambiarlo veramente.
Ovviamente non abbiamo nulla di personale contro un personaggio che nel complesso appare simpatico e divertente, ma occorre capire come egli incarna il tipo di giornalista in voga negli ultimi decenni, in un contesto attanagliato dall’assenza di una vera informazione.

Negli ultimi anni i veri giornalisti indipendenti e le testate davvero scomode hanno subito molte vessazioni: faticano a trovare inserzionisti per la pubblicità, non ricevono finanziamenti pubblici, sono marginalizzati nella distribuzione e nelle edicole. Sono come vasi di coccio fra vasi di ferro. I mass media non spiegano bene questa situazione e non si fa capire che i finanziamenti all’editoria vengono dati soprattutto alle testate più grandi e a quelle di partito, al contrario di ciò che dovrebbe essere, dato che dovrebbero servire ad aiutare i più piccoli per garantire il pluralismo.
Questo libro si pone l’obbiettivo di portare alla luce alcune caratteristiche proprie dell’informazione mediatica attuale, attraverso un personaggio molto apprezzato anche in ambienti culturali, che negli ultimi tempi ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti.
Prendendo a pretesto un giornalista molto popolare come Travaglio, che si spaccia per indipendente, faremo un viaggio verso i tabù dell’informazione, toccando argomenti come il signoraggio bancario, l’11 settembre, le scie chimiche, la questione di Israele, i “poteri forti” che creano la “casta”, la mafia e il sistema di corruzione dei partiti.
Capire i meccanismi di manipolazione mediatica è fondamentale dato che il controllo mediatico può creare consenso o dissenso. Potrebbe avere addirittura il potere di spingere ad agire contro i propri interessi.
Capire questi meccanismi significa oggi poter rivendicare quella democrazia tanto decantata quanto impedita.

INDICE DEL LIBRO

INTRODUZIONE ........................................... 5

CAPITOLO I - La scomparsa dei (suoi) fatti 25

Par. I. 1 - Querele e denunce...................34

Par. I. 2 - Il maestro............................... 63

CAPITOLO II - Quello che non si può dire 73

Par. II. 1 - Chi crea la casta?..................157

Par. II. 2 - La questione d’Israele............171

CAPITOLO III – Amici e nemici..................208

Par. III. 1 - Contro chi e a favore di chi?...211

Par. III. 2 - Come Berlusconi diventò il babau
della sinistra............................................244

BIBLIOGRAFIA..........................................267


ALCUNE DOMANDE A CUI IL LIBRO RISPONDE: Perché Travaglio non può considerarsi così indipendente come dice di essere?
Perché Di Pietro e Grillo, a cui Travaglio si è aggregato, non sono degni di fiducia?
Come funziona veramente il nostro sistema politico?
Cosa sono i "poteri forti" che creano la "casta" e che Travaglio, nella sua "informazione", ignora?
Cos'è stato davvero l'11 settembre?
Che scopi ha il terrorismo occidentale?
Qual è la verità sulla questione palestinese?
Perché ai grandi banchieri è concesso un potere enorme?

Antonella Randazzo si è laureata in Filosofia all’Università di Pavia, città nella quale ha insegnato. Si occupa da tempo di Storia Moderna e Contemporanea, Scienze dell’Educazione e Diritti Umani.
Ha vinto il Premio Ibiskos con il saggio "Se il futuro è nero. L'Africa che nessuno racconta" (di prossima pubblicazione), in cui analizza le caratteristiche più significative del colonialismo e del neocolonialismo, nel tentativo di trarre una maggiore comprensione dei problemi dell'Africa di oggi. Nel 2006 ha scritto il libro "Roma Predona. Il colonialismo italiano in Africa, 1870-1943", (Kaos Edizioni), e nel 2007 pubblica il volume "La Nuova Democrazia. Illusioni di civiltà nell'era dell'egemonia Usa" (Zambon Editore). Con l'editore Leone Verde pubblica il libro di pedagogia "Bambini psico-programmati. Essere consapevoli dell'influenza della pubblicità, della TV, dei videogiochi".
Da alcuni anni si occupa anche di giornalismo d'inchiesta, con particolare riferimento alle violazioni dei diritti umani.
Attualmente vive a Milano, dove continua la sua ricerca e cura il blog http://lanuovaenergia.blogspot.com/.

COME ACQUISTARE IL LIBRO: Per acquistare il libro occorre scrivere all'indirizzo e-mail
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lo pagherete in contrassegno euro 19,50 + 8,50 per contributo imballaggio, spese postali e contrassegno.
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17 comments:

  1. Se è uno scherzo non fa ridere.

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  2. 'sti cazzi! 28 euro!! All'anima del regalo!

    Ma tanto la Randazzo crede al signoraggio, per cui anche se non lo pago non avrebbe nulla di ridire...ah, dite che invece i soldi li vuole ugualmente?

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  3. Ma la casa editrice del libro non la dice?
    I casi sono due: 1. l'editore non ha dato il permesso di essere citato perché si vergogna; 2. libro autoprodotto..

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  4. In fondo alla copertina s'intuisce la scritta ESDAVO (?)

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  5. Ho appena deciso di donare 19,50 + 8,50 in beneficenza

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  6. In qualità di amministratore di marcotravaglio.mastertopforum.net da mesi mi sento in dovere di intervenire. Premetto che, pur riconoscendo che è un buon (per la media italiana ottimo) giornalista a volte è ripetitivo, impreciso, ha un modo di porsi antipatico, mi trovo in disaccordo con alcune sue idee politiche (a livello interno o internazionale) e via e via. E fin qui va bene, non è mica dio in terra, è giusto e sacrosanto dissentire. Sui fatti, però, non sulle minchiate. Così posso dire tranquillamente che mi piace il suo stile di scrittura, molto spesso è preciso e documentato, insieme con altri ha fatto conoscere e divulgato cose che altri suoi colleghi hanno sempre bellamente mistificato e/o occultato, e non è vero che scrive solo su Berlusconi (altra critica mossagli a ogni piè sospinto è: "se SB non esistesse, sarebbe disoccupato"). Non so se la Randazzo di 'sto randazzo lo attacchi (insieme con Barnard e compagnia cantante) per invidia del suo successo, delle sue vendite o chissà per che cosa, non m'interessa: gli attacchi sono spesso sul fatto che "non si occupa di signoraggio, banche, NWO" e via minchioneggiando (non sono temi suoi, anzi, son cazzate) o che è "funzionale al potere dominante" (ok, in parte è vero: spesso gente come lui viene lasciata 'libera' di esprimersi e esprimere dissenso, anche per mascherare l'uniformità in basso di molti media, soprattutto la tv. Ma non è mica LUI a volerlo, e sicuramente non sfrutta una presunta 'rendita di posizione') e via e via.

    Insomma, molta gente vuol essere o dimostrare di essere più 'paladino della libertà' di presunti - da loro - 'paladini', che non fanno altro che il loro mestiere, con pregi e difetti connessi. E fanno più male che bene: c'è il (gravissimo) problema della criminalità organizzata? Ma no, puntiamo più in alto, cazzo, c'è da sconfiggere il signoraggio che ci sta affamando. C'è il problema della libertà d'informazione? Impossibile eliminarlo se non si combatte l'élite massonica plutogiudocattopsicostoriogastronomica. Si continua a inquinare la terra e a stuprare l'ambiente? Echeccazzo, ci son da fermare e smascherare gli sciatori chimici. Eccetera.

    Che pena.

    ilpeyote randazzo di 'sto randazzo

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  7. "Infatti, scopo della propaganda è quello di attrarre l’attenzione su questioni particolari o su informazioni parziali, prive del nucleo che consentirebbe una vera comprensione. Più cresce l’ignoranza verso la Storia, la politica e l’economia e maggiore efficacia ci sarà nella propaganda."
    Il perfetto riassunto delle schifezze degli articoli della Randazzo.


    Rado

    "Ma tanto la Randazzo crede al signoraggio, per cui anche se non lo pago non avrebbe nulla di ridire...ah, dite che invece i soldi li vuole ugualmente?"
    Ma non lo sai che le banconote sono un debito verso le banche? Scopo umanitario della Randazzo è di togliere questi gravosi debiti dal cittadino medio, pertanto li pretende eccome.

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  8. Tigre, tutta la mia solidarietà. Per me, Travaglio è ottimo, solo forse ogni tanto dovrebbe non dire qualcosa se non ne è sicuro al 200%. Sì, sono assolutamente parziale, da lui pretendo dieci volte più che da un giornalista medio, ma è solo perché lo stimo.

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  9. @ MMST

    Bravo, ottima sintesi sulla randazzo di 'sto randazzo e sodali, io son stato un po' prolisso, e se ho annoiato qualcuno chiedo scusa.

    @ markogts

    Anche la tua è un'ottima sintesi, io sono un po' più 'buonista', però è giusto pretendere 'di più' da certe persone. E la parzialità va bene, mica sei un arbitro :)

    ilpeyote di parte

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  10. Non vorrei ammorbarvi, ma commento questa citazione:

    "(...)Negli ultimi anni i veri giornalisti indipendenti e le testate davvero scomode hanno subito molte vessazioni: faticano a trovare inserzionisti per la pubblicità, non ricevono finanziamenti pubblici, sono marginalizzati nella distribuzione e nelle edicole. Sono come vasi di coccio fra vasi di ferro. I mass media non spiegano bene questa situazione e non si fa capire che i finanziamenti all’editoria vengono dati soprattutto alle testate più grandi e a quelle di partito, al contrario di ciò che dovrebbe essere, dato che dovrebbero servire ad aiutare i più piccoli per garantire il pluralismo.(...)"

    E perché non fai come Travaglio e Padellaro e Gomez eccetera che coi soldi LORO (ok, un po' di capitale ce l'ha messo chiarelettere, però Padellaro si sta giocando la liquidazione avuta dall'unità) e senza chiedere un centesimo allo stato o a chicchessia se non ai lettori e agli inserzionisti fondano un quotidiano (il fatto) che, anche da poco - 1 mese - si mantiene da solo, ha 32mila abbonati da mesi, e sta tenendo una media di circa 100mila copie al giorno? Come dici? Che non ti si fila praticamente nessuno, te e i tuoi amici? Che preferisci vendere parole e complotti del menga a più di 30 euro a copia? Va' a lavorare, va'.

    ilpeyote abbasso i fannulloni

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  11. Antonella randazzo invidiosa perché non vali un cazzo e marco travaglio è diversi ordini di grandezza più intelligente di te (infatti non crede come fanno i cerebrolesi al signoraggio)?

    CAZZI TUOI


    Prova, almeno una vala all'anno, ad accendere cip e ciop, e non ti farai simili figure di merda, potrai essere meno presa per il culo e salire da 10 alla meno 10.000 a 10 alla meno 9.999 nella considerazione delle persone che non si fanno infinocchiare dalla stronzate che propugni

    Mikhail Lanart-Hastur

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  12. Pensate che per stampare i libri della Randazzo (pubblicati a sue spese immagino) sono stati assassinati degli alberi innocenti...

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  13. No, erano parte del complotto pure loro, infatti emettevano il pericolosissimo Ossigeno.

    Saluti
    Michele

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  14. Ma credo che l'acredine nasca dal non antisemitismo di Travaglio, marchio infamante per i complottari in genere.

    È anche vero che Travaglio ha i suoi difetti (come qui sopra esposti) e che non è immune da sfondoni (vedi l'affaire Giuliani come ultimo esempio), però già l'essersi messo in proprio con "Il fatto quotidiano" (anche lì però con un paio di manovre non proprio cristalline) e non l'essersi adagiato alla "rendita di posizione" è un punto a suo favore (e leggendone lo statuto si vede che Travaglio ci crede eccome all'impresa messa sù).

    Alla fin fine la Randazzo ci sbatte dentro anche il "benaltrismo" - che vedo albergare anche fra gli anticomplottari a dire il vero.

    mmmst: ricordava che la Randazzo fosse una dura e pura del signoraggio, per cui le banconote sono solo pezzi di carta privi di ogni valore. Probabilmente dovrò ripassare il "complottario".

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  15. sinceramente travaglio mi sta un pochino sui maroni, non mi piace il suo modo di porsi, ma soprattutto il modo di porlo dei suoi "seguaci". a dire il vero, non mi piace in genere chi genera proselitismo. a differenza di altri, di cui non faccio i nomi, devo ammettere che è capace di riconoscere quando ha detto una cazzata, senza continuare a sostenere che a lui il bucato viene pulito (ops).
    detto questo, travaglio è solo un giornalista che fa il suo lavoro e per questo viene pagato. che lo faccia meglio di altri, è un'opinione condivisibile o meno. forse molti esaltati dovrebbero rendersene conto, invece di erigergli altari.
    in ogni caso, quello che riesce a fare è essere una voce fuori dal coro e fare leva sull'indignazione della gente, guadagnando rispetto, notorietà e vile danaro. quello che vorrebbero riuscire a fare tante antonelle.

    p.s. notare quindi che lo scopo ultimo di tutte le minkiate sparate AGGRATIS è quello di poter poi dire "voilà, eccone alcune a pagamento".
    ma quasi quasi vedo se lo trovo online in pdf. oppure si rivolgerà ai cattoplutominnipaperinomassoni della siae?

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  16. Rado, son d'accordo con te sul 'non antisemitismo' eccetera, però mi spieghi, per favore, le 'manovre non proprio cristalline' eccetera? Non è per polemica, figuriamoci, è che non ho proprio capito.

    tripponzio, :)

    ilpeyote sintetico (nel senso di poche parole)

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