Sunday, January 10, 2010

E' ufficiale: biossido di carbonio invariato negli ultimi 150 anni

http://straker-61.blogspot.com/2010/01/e-ufficiale-biossido-di-carbonio.html

E' ufficiale: biossido di carbonio invariato negli ultimi 150 anni

Recenti studi condotti presso il Dipartimento di Scienza della Terra dell’Università di Bristol hanno dimostrato, contrariamente a quanto ci viene gridato da tutte le parti, che il valore del biossido di carbonio presente nell’atmosfera NON è variato assolutamente negli ultimi 150 anni.

Come tutti i climatologi seri sicuramente sanno, la maggior parte delle emissioni di CO2 derivanti dalle attività umane non rimane nell’atmosfera, ma viene assorbita dagli oceani e dagli ecosistemi terrestri. Solo il 45% rimane nell’aria ed influenza il clima. Molti illustri scienziati (ma sarà poi vero a questo punto?) hanno, però, dichiarato ed imposto come dogma che gli oceani e le piante non riescono più a sostenere la quantità mostruosa di biossido di carbonio prodotto dall’uomo e che quindi la nostra atmosfera si sta arricchendo sempre più di questo "terribile" gas, causando irrefrenabili variazioni climatologiche.

In effetti - e qui sta il bello - il vero pericolo che tutti i media ci prospettano è proprio questo aumento indiscriminato del CO2 libero nell’atmosfera. Ed hanno ragione, in quanto solo il CO2 può causare cambiamenti climatici anche importanti. Ma se per caso questa affermazione senza appello fosse errata? Crollerebbe automaticamente tutto il castello di carte relativo alle colpe dell’uomo.

Ebbene, sembra proprio che siano tutte frottole! Il professore Wolfgang Knorr dell’Università di Bristol, celebre studioso di Scienza della Terra, ha rifatto i calcoli, usando i dati originari (e non quelli più o meno elaborati). Il risultato è straordinario: negli ultimi 150 anni e, in particolare, negli ultimi 50, non si è riscontrata alcuna variazione della quantità di CO2 presente in atmosfera. In altre parole, gli oceani e le piante hanno continuato e continuano a svolgere tranquillamente il loro lavoro, senza dar segni di sofferenza. Eppure ci dicono che da anni e anni questo valore è in continua salita e ci porterà alla distruzione del nostro povero pianeta.

Scusate, ma come dice Marcello nell’Amleto: “C’è del marcio in Danimarca!” E guarda caso Copenhagen si trova proprio in Danimarca… Possibile che nessuno se ne fosse accorto prima? O magari si è preferito tacere? Non aggiungo alcuna considerazione personale e lascio ai lettori la conclusione. Dirò solo che il “trend” del CO2 negli ultimi 150 anni è stato stabilmente intorno a 0.7 +/- 1.4 per decade [n.d.essse: e qui dimostra di non aver capito un'emerita mazza di cosa quei numeri indichino, perdendosi per strada un % e non capendo che cos'e' lo 0.7]. Per chi mastica appena appena un po’ di matematica, questo risultato vuol dire praticamente ZERO. Il professor Knorr conclude che il risultato da lui trovato si spiegherebbe bene abbassando all’82% il valore delle emissioni “stimate” finora. In fondo, un misero errore del 20% che, però, ha significato terrore, potere e soldi, tanti soldi indirizzati verso una sola direzione. Stiamo comunque tranquilli: nessuno parlerà di questa scoperta!

Per chi volesse saperne di più, il lavoro si può trovare qui.

[Insert by eSSSe]

Il lavoro linkato dice quanto segue:

Is the airborne fraction of anthropogenic CO2 emissions increasing?

Wolfgang Knorr

Department of Earth Sciences, University of Bristol, Bristol, UK

Several recent studies have highlighted the possibility that the oceans and terrestrial ecosystems have started loosing part of their ability to sequester a large proportion of the anthropogenic CO2 emissions. This is an important claim, because so far only about 40% of those emissions have stayed in the atmosphere, which has prevented additional climate change. This study re-examines the available atmospheric CO2 and emissions data including their uncertainties. It is shown that with those uncertainties, the trend in the airborne fraction since 1850 has been 0.7 ± 1.4% per decade, i.e. close to and not significantly different from zero. The analysis further shows that the statistical model of a constant airborne fraction agrees best with the available data if emissions from land use change are scaled down to 82% or less of their original estimates. Despite the predictions of coupled climate-carbon cycle models, no trend in the airborne fraction can be found.



[fine insert by eSSSe]


FONTI: astronomia.com e climatrix.org
[e direi che abbiamo detto tutto!!! eSSSe]


3 comments:

  1. A staker

    SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

    Ecco cosa scrive l'autore di una delle fonti.

    "Con l’ultimo articolo sul riscaldamento globale si è innescata una discussione, sicuramente interessante, ma forse un po’ caotica. La colpa è stata anche mia che ho in parte interpretato male alcuni risultati presentati nella ricerca. [cut].."

    Dopo di che l'autore resta scettico ma di fatto non esiste nulla di ufficiale che sostenga quanto scritto da straker.



    e ancora:

    "La CO2 emessa dall’uomo è in aumento a partire dall’inizio dell’era industriale. Su questo non ci piove. Tuttavia, una cosa è la CO2 emessa e una cosa è la CO2 che rimane libera nell’atmosfera, l’unica che potrebbe contribuire all’effetto serra (che è cosa ben meno semplice di quanto si pensi). La ricerca di cui avevo parlato pochi giorni fa, anche se in modo un po’ confuso, lo ammetto, dice che, contrariamente a quanto divulgato recentemente, il mare e gli ecosistemi sono ancora in grado di “digerire” le emissioni crescenti, facendo in modo che rimanga un equilibrio costante tra la CO2 libera e quella riciclata. Come giustamente ha fatto notare Duk, questo non vuol dire che la CO2 libera non aumenti, ma sicuramente lo fa in modo ben più blando di quanto molti stanno scrivendo.

    ReplyDelete
  2. Dimenticavo. La dichiarazione di avere male interpretato i dati da parte di Vincenzo Zappalà
    che trovate qui:

    http://www.astronomia.com/?p=3213&cp=6#comments

    è di ben 4 giorni prima la pubblicazione del post del terrazzinato.

    ReplyDelete
  3. E' curioso che in argomenti così controversi, per i ricercatori indipendenti siano accettabili ()addirittura ufficiali)le tesi che a loro piacciono.
    Che sull' "effetto serra" si sia scatenata una battaglia più mediatica e politica che scientifica è vero. Infatti quello che è arrivato ai "ricercatori indipendenti" è che solo il CO2 può causare cambiamenti climatici anche importanti perché di questo i media parlano. Non parlano del metano, degli ossidi di azoto, altri prodotti alogenati e, soprattutto, dell'acqua (di fatto tutte le molecole con te o più atomi); gas che contribuiscono per circa l' 80% all'effetto serra.
    Ed è simpatica l'approvazione che LORO danno a quanto sostenuto dai media, se solo fosse vero.
    I media ringraziano: si sentiranno sollevati se il loro unico errore sia stato di credere a dati errati.

    mc

    ReplyDelete