Friday, February 26, 2010

Le vaccinazioni uccidono più delle guerre.

giuditta cialtrona, probabilmente anche la maggior parte delle persone decedute in incidenti automobilistici hanno ricevuto il vaccino da bambini. pensi che ci sia qualche legame?

http://tuttouno.blogspot.com/2010/02/le-vaccinazioni-uccidono-piu-delle.html

Le vaccinazioni uccidono più delle guerre.



LE VACCINAZIONI UCCIDONO - chi o che cosa?

E' un tema di grande attualità quello delle vaccinazioni, tuttora obbligatorie in Italia, anche se da un anno a questa parte i bambini non possono più essere tenuti lontani dalla scuola o vaccinati "a fucile puntato". Certamente chi si vuole vaccinare è libero di farlo. Noi crediamo però che la scelta deve essere assolutamente personale e libera, non imposta dallo stato "bambinaia", e deve basarsi su una informazione bilanciata. libertà di scelta insomma ed informazione che delucidi tutti i punti di vista!


I MICROORGANISMI E LE VACCINAZIONI

Il nostro corpo è abitato?
Il mondo dei batteri, dei virus e dei funghi, è un universo a sé, ricchissimo di varietà, alcune delle quali utili alla vita, altre dannosissime.
Dai tempi di Luigi Pasteur ci hanno insegnato che i batteri sono agenti portatori di malattie, che devono essere evitati a tutti i costi. Se non è possibile evitarli, dobbiamo ucciderli con la nostra gamma di antibiotici.
Dai tempi di Robert Koch sappiamo che il bacillus tubercle produce in alcuni casi la tubercolosi. E al giorno d'oggi noi vacciniamo i nostri corpi per prevenire la tubercolosi.
Ma più che altro, noi prendiamo delle misure igieniche in modo da limitare al massimo il contatto con i batteri. Puliamo il corpo, laviamo le mani, eliminiamo le feci nella toilette. Probabilmente sono queste le misure che ci hanno dato la possibilità di sconfiggere tante malattie infettive.
Il nostro corpo è un organismo che è letteralmente popolato da micro-organismi. Dentro e fuori il nostro corpo troviamo un'incredibile varietà di piccoli organismi, con i quali noi viviamo in perfetta simbiosi per la maggior parte del tempo. Questi batteri, virus, funghi e bacilli sono stati tutti classificati a cominciare da quando l'olandese Anthony van Leeuwenhoek costruì il primo microscopio con il quale incominciò ad osservare queste piccole creature.
E' da circa quarant'anni che è stata dichiarata guerra a tutto spiano agli abitanti di questo micro-universo. L'uomo ha cercato di sterminare molte specie dotate di una sola cellula con i suoi antibiotici, ottenendo solamente che esse si sono rese resistenti a questi attacchi prendendo anche nuove forme. Gli antibiotici sono stati usati in maniera massiccia e non hanno contribuito alla soluzione dei problemi di salute (anzi ne hanno portati di nuovi, NDR).
Per tutte queste piccolissime forme di vita il nostro corpo è un terreno perfetto su cui vivere. L'effetto che i microorganismi hanno sul "terreno" dipende più che altro dalla qualità del "terreno" stesso.
Il famoso Claude Bernard una volta disse: "Le terrain c'est tout, le microbe c'est rien". Il terreno è tutto, il microbio è niente.
Quando il corpo è in forma eccellente, è molto difficile per il microbio generare una malattia. Anzi, è completamente impossibile. Ma quando il corpo è in cattiva forma, il microbio comincerà a generare malattie. Tutti i microbi sono già lì, dal momento che non li possiamo evitare. Il punto cruciale da comprendere è che, in condizioni normali, essi dormono e diventano attivi soltanto quando ricevono segnali di deterioramento del "terreno"-organismo.
La soluzione dei problemi ad essi associati non stà di certo nel tentare di eliminarli. Questo "microcidio" non ristabilisce la salute del corpo stesso. Anche se noi uccidiamo alcuni degli "invasori", ne rimarranno molti altri e troveranno (oltre ad un'organismo deteriorato dall'azione degli antibiotici, NDR) il modo di adattarsi agli antibiotici per continuare nel loro tentativo di sopravvivenza. Quello che i nostri medici non capiscono è che un'ottimo "terreno", un corpo sano, è il miglior modo di sostenere la convivenza con i microbi.
Quando veniamo attaccati da qualche microbio (batterio, virus, bacillo) abbiamo semplicemente da concludere che il nostro corpo non è in ottime condizioni. C'è stata una fase di deterioramento del corpo precedente all'affezione, e non è certo a causa del microbio.

Le vaccinazioni

Conoscendo quello che sappiamo riguardo alla sopravvivenza del nostro corpo, dobbiamo considerare quanto segue. Prendiamo alcune colonie di batteri, virus o qualsiasi altro microrganismo che possiamo tenere sotto controllo. Uccidiamoli e mischiamo quanto è rimasto di loro con un fluido che possa essere iniettato nel corpo. A questo punto iniettiamo questa sostanza nel corpo di bambini, soldati, adolescenti, lavoratori. Iniettiamo una sostanza velenosissima nel corpo di milioni di persone e così facendo li colpiamo con una massicia dose anti-sopravvivenza.
Poi diamo uno sguardo alle statistiche e noteremo un aumento di tutti i tipi di malattie gravi. Non c'è da meravigliarsi. Quando si infila quella robaccia nel corpo (a volte contaminata da metalli pesanti, retro-virus, amebe ecc... NDR), le probabilità che si producano danni aumentano considerevolmente.
E allora, poiché abbiamo guadagnato una enorme quantità di denaro (dai vaccini e dalle medicine e cure utilizzati per contrastare i danni dei vaccini stessi NDR) con le nostre vaccinazioni, falsifichiamo le statistiche su larga scala cosè da far credere che i vaccini facciano bene e che rendano inattaccabili dalle malattie infettive. Creiamo cioè una macchinosa propaganda a favore.
In sintesi questo è quantoè successo negli ultimi due secoli nel campo delle vaccinazioni. E il lavoro di propaganda fu fatto cosè bene che al giorno d'oggi non c'è persona al mondo che non creda che le vaccinazoni servano a mantenersi sani.
Che le vaccinazioni siano da evitare come dannose nonè solo una teoria o un opinione. Diamo un'occhiata alle statistiche.
Nel numero del 4 novembre 1967 del famoso British Medical Journal è scritto che la vaccinazione contro il vaioloè la più frequente delle malattie "iatrogeniche" e che "tra il 1951 e il 1960 ci furono oltre 5 milioni di casi in Inghilterra e nel Galles".
Ed ecco alcune statistiche degli Stati Uniti. Tennessee: casi di poliomielite nel 1958 prima della vaccinazione obbligatoria: 119; casi nel 1959 dopo la vaccinazione: 386. Ohio: prima della vaccinazione: 17 casi, dopo: 52. Connecticut: 45 prima, 123 dopo. Nord Carolina: 78 prima, 313 dopo. Dappertutto la polio aumentò del 300% dopo la vaccinazione obbligatoria.
Dati del 1927 mostrano un aumento di oltre il 40% nei casi di difterite nella prima parte dell'anno, rispetto all'anno precedente (senza vaccinazione). Questo rilevamento copriva 101 delle città più importanti degli Stati Uniti, con una popolazione totale di oltre 30 milioni di persone.
Dal 1903 al 1919 l'esercito americano costrinse le popolazioni delle Filippine a farsi vaccinare contro il vaiolo che uccise i Filippini in grandissimo numero. Nel 1918, 3.285.376 filippini furono vaccinati sebbene non fermentasse nessuna epidemia. Delle persone vaccinate 47.369 si ammalarono di vaiolo e 16.447 di loro morirono. Nell'anno successivo il 1919, 7.670.252 persone furono vaccinate. Di esse 65.180 si ammalarono e 44.408 ne morirono.
Durante la Prima Guerra Mondiale, l'esercito americano perse 56.991 uomini per malattie contro le quali i soldati erano stati vaccinati e 49.909 uomini furono persi in battaglia. Le vaccinazioni uccidono più delle guerre.
Tutti questi dati, e si potrebbero elencarne all'infinito (tralasciamo volutamente i recenti fatti di cronaca come la sindrome del golfo - NDR), distruggono la credenza comune diffusa da quei propagandisti che, consci o no, lavorano per il mero interesse dell'industria della salute". Le vaccinazioni rendono enormi guadagni, specialmente nei paesi dove sono rese obbligatorie. Anche se le persone vaccinate non pagano direttamente i vaccini, chi paga le tasse comunque viene spremuto per tenere in vita un'industria che produce veleno.
Per di più questi vaccini non solo danno luogo alla malattia infettiva alla quale si riferiscono, ma indeboliscono a tal punto l'organismo che altre malattie possono svilupparsi. Le statistiche mostrano che è privo di senso insistere ancora nel sostenere che il risultato delle vaccinazioni è la migliore immunità contro le malattie infettive.
Tratto dal libro COME SOPRAVVIVERE CON UN CORPO di Bert Schwitters
Capitolo 8
Per approfondire la vostra conoscenza della "scomoda verità" sul lato oscuro delle vaccinazioni, andate a sbirciare anche su queste pagine:

Buona lettura


7 comments:

  1. é veramente deficiente: al post precedente c'è un tizio che chiede dove sono i morti da vaccino per la suina e, ovviamente, lei scantona e aggira senza rispondere. Ma questa è bella:

    "I morti ci sono ogni giorno a milioni da decenni e decenni, e continueranno per decenni e decenni. Una "piccola" (si fa per dire) percentuale subito dopo un vaccino. Una percentuale più importante durante gli anni successivi, e in seguito la stragrande maggioranza. Ma attenzione lentamente, fra atroci dolori e sofferenze! "

    Ogni giorno a milioni?? Stiamo bassi, diciamo "solo" 3 di milioni ogni giorno. Dunque:

    3.000.000 X 365 = circa 1 miliardo e 100 milioni l'anno. E questo va avanti da decenni e continuerà per altri decenni (e decenni e decenni)..

    Ma quanti siamo a sto mondo, mille mila miliardi???

    Ahah di fisica e matematica ne sanno, ma quante ne sanno?? CIALTRONI e becchini (speranzosi di fare qualche affare sulla morte degli altri)

    Saluti
    MarcoB (aspirante milioni e milioni per decenni e decenni)

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  2. Per approfondire la vostra conoscenza della "scomoda verità" sul lato oscuro delle vaccinazioni

    Io sapevo che il lato oscuro e' nella forza non nei vaccini.
    Bah, mi tocchera' riguardare con piu' attenzione guerre stellari

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  3. Ma non si vergognano a citare simili minchiate?

    Nel 1918, 3.285.376 filippini furono vaccinati sebbene non fermentasse nessuna epidemia. Delle persone vaccinate 47.369 si ammalarono di vaiolo e 16.447 di loro morirono. Nell'anno successivo il 1919, 7.670.252 persone furono vaccinate. Di esse 65.180 si ammalarono e 44.408 ne morirono.

    Facciamo un po' di calcoli (a mente): nel 1918 su 3,3 milioni circa di vaccinati ne muoiono 16mila, lo 0,5% circa. Ammalati 47mila, i morti sono il 30%.

    1919: 7,7 milioni di vaccinati, morti 44mila, lo 0,6%. Ammalati 65mila, i morti sono il 66%.

    E questo tenendo presente che non si sa se le cifre siano vere.

    Tenendo conto che la mortalità del vaiolo VARIAVA (perché non ci sono più casi NEL MONDO da 30 anni circa, e NON CI SI VACCINA PIU' da allora - quindi, smentito il complotto delle case farmaceutiche, almeno per questa malattia) sino al 30% degli infetti, poniamo che 1 milione di persone non vaccinate si fossero ammalate di vaiolo nel 1918 nelle Filippine. Ne sarebbero morte sino a 300mila.

    Meglio il vaiolo o il vaccino, modello giuditta? Vergognati, sciacallo che non sei altro, mi fai schifo perché contribuisci a diffondere queste minchiate pericolose.

    ilpeyote CIALTRONA VA' A SPACCARE PIETRE CON LA TESTA

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  4. Altre minchiate qua e là:

    Non c'è da meravigliarsi. Quando si infila quella robaccia nel corpo (a volte contaminata da metalli pesanti, retro-virus, amebe ecc... NDR), le probabilità che si producano danni aumentano considerevolmente.

    AMEBE? Ah, "NDR", vaccata aggiunta da modello giuditta.

    ilpeyote sei un protozoo

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  5. Quando la matematica E' un'opinione

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  6. Diobòno, Paolino, hai perfettamente ragione. Ma dico io: come fanno a "fare i seri" e a guardarsi allo specchio la mattina sparando minchiate (come dico io) a mo' di batterie di katiuscia TUTTO IL GIORNO e TUTTI I GIORNI?

    ilpeyote non conoscete né dignità né onestà

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  7. inb4 pazzi che sbraitano IL TERREMOTO IN CILE E' ARTIFICIALE

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