Thursday, July 1, 2010

Obama VUOLE che il disastro petrolifero peggiori

http://neovitruvian.wordpress.com/2010/07/01/obama-vuole-che-il-disastro-petrolifero-peggiori/

Obama VUOLE che il disastro petrolifero peggiori

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Il governo americano ha respinto gli aiuti internazionali per mesi e solo ora, quando l’uragano Alex è in procinto di colpire il Golfo, essi vengono accettati.

Perché il presidente Obama ha aspettato più di due mesi , prima di accettare offerte di aiuto internazionali, che erano disponibili fino dall’inizio? Siamo ora nella stagione degli uragani e il disastro petrolifero può solo aumentare la sua pericolosità.

Obama ha solo adesso accettato una minima parte di questi aiuti e soprattutto lo ha fatto in ritardo!

Il dispiegamento degli aiuti sarà un processo che richiederà settimane o mesi e sarà probabilmente strangolato e limitato comunque dalla EPA .

Alle navi straniere è stato impedito di aiutare nel processo di pulizia delle acque. Ogni sforzo è stato fatto per fermare qualsiasi partecipazione esterna e quasi tutto ciò che sappiamo e conosciamo della crisi proviene direttamente dalla BP o dal governo federale. Da questa copertura così ben pianificata emerge che le autorità sono più preoccupate di proteggere le loro informazioni che di bloccare la fuoriuscita di petrolio.

Obama inizialmente ha bloccato gli aiuti internazionali, citando la legge Jones, che proibisce alle navi straniere di operare tra i porti degli Stati Uniti, con il conseguente divieto di utilizzare tecnologie sofisticate che le imprese straniere continuano a sostenere, capaci di tappare la fuoriuscita.

La legge Jones può essere soppressa in caso di emergenza nazionale o in caso di interesse strategico. La società belga Dême sostiene di aver navi specializzate per fissare la perdita di petrolio entro 2-4 mesi, tecnologia che gli Stati Uniti non hanno. Mettendo sotto contratto le aziende che offrivano aiuto, Obama avrebbe potuto risolvere il problema nel giro di poche settimane, ma ha immediatamente rifiutato l’aiuto di “tredici aziende straniere che si sono offerte di aiutare gli U.s.A. nelle 2 settimane che hanno seguito il disatro petrolifero.” Questo è un altro chiaro esempio di come il governo consenta allla crisi di trascinarsi all’infinito, fino a che non la userà per introdurre la Carbon Tax.

I due mesi in cui Obama ha ritardato rifiutando l’aiuto internazionale,hanno fatto perdere l’occasione di tappare la falla prima della stagione degli uragani, che renderà la crisi incommensurabilmente peggio.

“L’uragano Alex, che si è rafforzato durante la notte, si sta dirigendo verso la costa vicino alla frontiera tra Texas e Messico e sta cominciando a portare il petrolio sulle spiagge lungo il Golfo del Messico”.

Perché Obama respinge tutti gli aiuti che potrebbe ottenere? Che il governo federale voglia sfruttare l’occasione, creare il panico generale, per poi imporre una tassa sul consumo di petrolio? (Carbon Tax)

La carbon tax fermerà la fuoriuscita?!? Ovviamente non sarà così, ma nel nome di ‘ridurre la nostra dipendenza dal petrolio’, il governo cercherà di aumentare i prezzi, con grande gioia delle aziende come la BP, che sono membri fondatori di varie lobby del commercio. Ridurre la dipendenza dal petrolio significa ridurre la sua capacità di riempire il serbatoio della vostra auto, proprio perché la benzina costerà molto di più dopo la Carbon Tax!

Infatti, BP è stata una fedele sostenitrice della legislazione sul clima di John Kerry, perché la società ha “esplicitamente sostenuto” una “tassazione maggiore sul gas”. Se Obama è in grado di sfruttare la marea nera per il suo programma politico, BP ce ne lucrerebbe sopra miliardi. Consentire alla crisi di peggiorare è reciprocamente vantaggioso sia per l’amministrazione Obama che per la British Petroleum.

Più tempo passa più il capitale politico per la proposta della Carbon Tax aumenta.

Il governo ha tutto l’interesse a vedere peggiorare la crisi, non solo per giustificare la Carbon Tax, ma anche per riavviare i piani per le trivellazioni petrolifere esplorative nell’Artico, qualcosa su cui l’amministrazione non aveva mai voluto impegnarsi pienamente. Visto che gli interventi del governo federale sulla marea nera sono stati controproducenti l’avvio delle trivellazioni nell’Artico sono state posticipate.

33 comments:

  1. Obama VUOLE che il disastro petrolifero peggiori
    ... magari vorrebbe anche essere rieletto fra due anni, e quindi proprio proprio tutte le scemenze che scrivi sono fondate sull'aria fritta ...
    Ah, a proposito:
    Se Obama è in grado di sfruttare la marea nera per il suo programma politico, BP ce ne lucrerebbe sopra miliardi.
    Ma sei pagato dalla Chevron, dalla Texaco o da chi?

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  2. La BP e' inglese non statunitense, perche' mai Obama dovrebbe favorire una compagnia straniera.
    Curati neovitruviano, ne hai bisogno !!!!

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  3. Questo farebbe pompini a Glenn Beck e a Fox News. Murdoch ce l'ha a morte con Obama.

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  4. Prima era Bush causa di tutti i mali e Obama unica speranza per la salvezza e veniva osannato come tale da tutti i blog complottisti compresi.
    Ora invece è Obama ad essere la fonte di tutti i mali

    questo perchè simili "notizie" se così le si vuole chiamare vengono pubblicate solo da blog inutili e di bassa lega come quello che ospita "l'articolo" qui sopra.

    Questo perchè è necessario per forza essere contro tutto e tutti sempre e comunque dato che per c'erti individui è l'unico modo di scaricare le proprie frustrazioni

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  5. Aspetta, aspetta...se fosse introdotta la Carbon Tax la BP lucrerebbe? E in che modo, di grazia? La Carbon Tax, come dice il nome, sarebbe una tassa e verrebbe incamerata dal governo federale americano. Cosa ne ricaverebbe la BP? Semmai, visto che una tassa sui consumi di idrocarburi causerebbe una contrazione del mercato, la BP vedrebbe ridursi i propri introiti...

    Poi: "Il governo ha tutto l’interesse a vedere peggiorare la crisi, non solo per giustificare la Carbon Tax, ma anche per riavviare i piani per le trivellazioni petrolifere esplorative nell’Artico, qualcosa su cui l’amministrazione non aveva mai voluto impegnarsi pienamente. Visto che gli interventi del governo federale sulla marea nera sono stati controproducenti l’avvio delle trivellazioni nell’Artico sono state posticipate.". Quindi, il governo USA ha causato/sta sfruttando questa crisi per riavviare le trivellazioni. Che, a causa di questa crisi, sono state posticipate a tempo indeterminato. Non fa una grinza, direi...

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  6. Che bello il primo post di Luglio!:)

    Se passasse la Carbon Tax, la benzina costerebbe di più per gli utenti e le compagnie petrolifere che esportano benzina negli stati uniti ce ne guadagnerebbero un sacco!
    E' tutto scritto se non siete capaci di leggere e di dare senso alle parole, bhè statevene zitti che fate + bella figura!

    @The Foe-Hammer: "La BP è inglese non statunitense!" Capitan Ovvio! Ma secondo te qnd si parla di guadagni, la nazionalità c'entra qualcosa??? hahahahahahah Lo sapevi che queste compagnie esportano benzina e materie plastiche in tutto il mondo?? Vivi a sto mondo o nel paese delle meraviglie?

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  7. Senza alcuna speranza non dirò di guarigione, ma anche solo di contenimento dei peggiori sintomi, temo.

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  8. *shakes head*

    <> Allora, te lo rispiego: se la Carbon Tax fosse introdotta, la benzina costerebbe di più per gli utenti. Vero. Ma la differenza sarebbe data da un prelievo fiscale che andrebbe direttamente nelle casse del governo USA e del quale le compagnie petrolifere non vedrebbero un cent. Capito fin qui? Ne dubito, ma proseguo comunque...un aumento sensibile del costo della benzina spingerebbe gli utenti a ridurre i propri consumi, facendo contrarre il mercato degli idrocarburi. Con la conseguenza che le compagnie petrolifere, che prima vendevano (diciamo...) 100.000 litri di benzina al giorno, ne venderebbero 90.000. Ricordi la scuola elementare, "se un contadino vende 10 mele a 1 euro l'una..."? No, vero? Probabilmente quel giorno eri assente...in tal caso, ti suggerisco caldamente di staccarti da quel computer e metterti in fila alla più vicina cava di marmo, per chiedere lavoro come martellatore cranico...

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  9. Se passasse la Carbon Tax, la benzina costerebbe di più per gli utenti e le compagnie petrolifere che esportano benzina negli stati uniti ce ne guadagnerebbero un sacco!
    O gentil idiota, ma ti rendi conto della cazzata che hai appena scritto? Se la carbon tax è, appunto, per definizione una tassa statale, COSA DI QUESTA VA ALLE COMPAGNIE PETROLIFERE? Ed inoltre, dato che la benzina costa di più, tutti cercherebbero di consumarne di meno, e quindi ulteriormente tutte le compagnie petrolifere avrebbero meno introiti.
    Devo farti un disegnino come si fa ai bambini o ci arrivi da solo?
    Usare la testa correttamente invece che solo per separare le orecchie è troppo difficile?

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  10. Neovitruviano, la BP ha avuto tracolli in borsa causati da questo incidente, e tu dici che ci ha guadaganto, ma dove vivi ? Nel paese che non c'e' dove l'orgonite esiste e fornisce energia gratis a tutti ?

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  11. Ok Ok! Errore mio! Ora ho capito meglio il tutto!
    Solo una parte della bp estrae petrolio e produce benzina e materie plastiche...La bp è di fatto una società energetica, e tasse come la Carbon tax avvantaggiano la società nella produzione di altri tipi di energia. La politica delle energie pulite intrapresa da paesi come la Spagna si è rivelata fallimentare (non perchè sia sbagliato usare le energie pulite, ma perchè le politiche con cui sono state introdotte risultano sbagliate).
    Grazie ogni tanto servite!:)

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  12. protip: quello sopra di me non è il vero neovitruvian.

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  13. Si, a ricordare al mondo che basta una preparazione minima per demolire le puttanate che dite.
    Non hai le basi nemmeno per fare il conto della spesa e poi vai farneticando di economia mondiale.

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  14. Non esistono energie pulite, tutte hanno un costo, altrimenti non esisterebbe il secondo principio della termodinamica ....

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  15. @Straniero: Io ho le mie opinioni e riporto notizie attinenti ad esse. Ho sbagliato a scrivere in che modo la bp ce ne guadagnasse ma come hai visto la correzione nn è tardata ad arrivare! Apparte questo errore sbaglio a dire qlks nell'articolo? Che Obama si è attardato a richiedere un aiuto internazionale da subito? Che la catastrofe si sta dilungando troppo? Che la carbon tax e il cap and trade sono inutili o meglio dannosi per l'economia Americana? Non mi sembra....
    Tu non hai le basi per attaccarmi se non riporti valide motivazioni come ha fatto ShadowRider quindi FARNETICA ma non contro di me!

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  16. @Straniero: Io ho le mie opinioni e riporto notizie attinenti ad esse. Ho sbagliato a scrivere in che modo la bp ce ne guadagnasse ma come hai visto la correzione nn è tardata ad arrivare! Apparte questo errore sbaglio a dire qlks nell'articolo? Che Obama si è attardato a richiedere un aiuto internazionale da subito? Che la catastrofe si sta dilungando troppo? Che la carbon tax e il cap and trade sono inutili o meglio dannosi per l'economia Americana? Non mi sembra....
    Tu non hai le basi per attaccarmi se non riporti valide motivazioni come ha fatto ShadowRider quindi FARNETICA ma non contro di me!

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  17. @The Foe-Hammer:Non esistono energie pulite => perchè tutte hanno un costo?

    Che senso ha???
    Sei una sagoma!

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  18. @The Foe-Hammer:Non esistono energie pulite => perchè tutte hanno un costo?

    Che senso ha???
    Sei una sagoma!

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  19. ma tornatene a scuola
    te ed il tuo amichetto sagrestano

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  20. @The Foe-Hammer:Non esistono energie pulite => perchè tutte hanno un costo?

    Che senso ha???
    Sei una sagoma!


    Questo dimostra che ci sono argomenti che non conosci e non tenti di conoscere.

    Non importa quanto sia "pulita" una fonte di energia, la fisica limita l'uso che ne puoi fare. Insomma, non puoi utilizzare una fonte di energia al 100% ma ad un livello sempre minore di quel 100%. Quella piccola parte che perdi finisce per forza per "inquinare".

    La bp è di fatto una società energetica, e tasse come la Carbon tax avvantaggiano la società nella produzione di altri tipi di energia.
    E quindi? Allora la carbon tax ha un effetto positivo in quanto costringerebbe le compagnie a produrre energia con fonti via via meno inquinanti. Ad avvantaggiarsene a quel punto non sarebbe BP, sarebbe tutta la società. Ma a questo punto non staresti andando nella direzione opposta a quella che descrivi nel tuo articolo?? La BP non sarebbe di certo "contenta" di dover investire soldi in ricerca di nuove fonti di energia in quanto questo diminuirebbe i profitti. E ti posso assicurare che i manager "vivono" sui profitti a breve termine!

    Sul fatto che Obama abbia agito in ritardo o male avrei molto da ridire. Su questa cosa ci sta marciando un sacco l'opposizione a cui probabilmente Obama sta rompendo un po' troppe uova nel paniere.
    Al momento bisognerebbe trovare una soluzione tecnica che consenta di chiudere un falla a 1500 metri di profondità con del petrolio che esce ad una pressione da fantascienza. E bisogna farlo senza sbagliare.
    Non so se a te sia mai capitato di dover mettere mano ad un problema che potrebbe causare un disastro se risolto in malo modo(di qualunque genere... come l'interruzione della corrente per un'intera giornata).
    Ti posso assicurare che normalmente quello che succede è che si tampona la situazione mentre nel contempo si studia una soluzione che eviti i guai o che al più porti ad un disastro "limitato" (magari l'interruzione di corrente non avviene tutto il giorno ma solo pochi minuti).

    L'unica cosa sensata che si può dire su questa faccenda è questa: non ci si deve stupire se avvengono simili disastri quando una compagnia che basa tutto sul profitto ha un problema perchè non ha applicato (per questioni di costi!) le regole corrette per lavorare. In questi casi non è "se avverrà un disastro" ma "quando", perchè prima o poi arriva.... e di solito è "prima" ;-)

    Altra cosa.

    Sempre a proposito di BP e Goldman Sachs.

    Hai corretto il tuo articolo in cui "dimostravi" (come del resto fa anche il dott.Penna) che GS ha concorso nel provocare (o ne aveva conoscenza) il disastro di BP? Sai è difficile sostenere una cosa simile quando GS ha lo 0.4% del portafoglio azioni di BP ed ha ancora in suo possesso la maggior parte del pacchetto azionario che aveva ad inizio anno.

    Jabba

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  21. @Neovitruvian
    E tu evidentemente non capisci un cazzo di fisica, come il tuo mentore il Rev. Stone.
    A proposito c'e' una univerita' che farebbe al caso tuo, la LUS (Libera Universita' Stocazzica).
    Il Rettore, l'Esimio e Dottissimo Prof. Antonello Stocazzo, ti accoglierebbe a braccia aperte.
    Insegnano eccellenti professori come Corrado figlio delle canne Penna.
    Ti troverai bene te lo assicuro ;)

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  22. Ma ti sei mai chiesto quanta energia serve per produrre i pannelli solari fotovoltaici?
    O per produrre una turbina eolica?
    Credi nascano sugli alberi o li assemblino le marmotte?

    Studia! Informati! Cresci!

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  23. @neovitruvian: la risposta data dall'amministrazione USA non è stata, come vorresti dare a intendere tu, "vade retro e non provate ad avvicinarvi!", ma "grazie per l'offerta, valuteremo e vi contatteremo appena avremo le idee più chiare sul da farsi". Il che è l'unica risposta di buon senso che si possa dare in questa situazione. Come dice Jabba qui sopra, la fuga di petrolio nel Golfo del Messico non è il genere di problema che può essere risolto con qualche improvvisata alla Mac Gyver. Intervenire nel modo sbagliato può rendere la situazione irrisolvibile. Quindi si adottano misure di emergenza, meno invasive possibile, per limitare i danni nell'immediato, e intanto si studia cosa fare per risolvere il problema.

    Conosco un pochino Deme, come conosco alcuni dei suoi concorrenti. E' gente in gambissima, hanno attrezzature che pochi altri hanno. Sai qual'è la prima domanda che ti fanno, quando li contatti per un lavoro? "Ok, che genere di intervento avete progettato?". No, non possono stabilirlo da soli. Non possono perchè non sanno ne' sono tenuti a sapere come sia fatto il giacimento, come sia stata effettuata la perforazione et caetera, e devono sapere cosa stai progettando per poter selezionare equipaggiamento e personale da mandare. L'unica risposta possibile nelle 'due settimane dopo il disastro' sarebbe stata "Ehm, non ne abbiamo ancora idea...". Non molto utile, IMHO...

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  24. Sai, un bel giorno qualcuno riuscirà a mettere un tappo a quel pozzo. L'olio smetterà di fluire. Ci vorranno tre o quattro anni per la bonifica (sommaria) della zona. Dopo ne riparliamo, ok?
    Vedremo se nel frattempo sarà stato istituito il NWO.

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  25. Neovitruvian sei un patetico imbecille. Te lo voglio dire in faccia.

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  26. Per quanto riguarda le energie pulite ....diciamo che è bene chiamarle fonti di energia rinnovabili , ma attualmente tutti i mezzi che si producono per sfruttarle hanno la necessità di essere costruiti con materiali la cui lavorazione implica un certo tipo di inquinamento pertanto a voler essere dei puristi non si può negare che anche le energie rinnovabili siano al momento "pulite". vediamo come la geotermia sfrutta pozzi perforati con macchinari a benzina la cui produzione rientra nel ciclo industriale delle fonderie ecc... le pompe di calore geotermiche sfruttano refrigeranti come l' R407, pannelli fotovoltaici in silicio e i generatori eolici hanno il loro impatto ambientale sia a livello paesaggistico che in termini di costo (CO2) di produzione ed installazione. Ovviamente questo tipo di "inquinamento" impallidisce se messo a confronto con centrali a carbone, gas, termovalorizzatori, centrali nucleari ecc....

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  27. Il disastro del golfo del messico è davvero preoccupante ma a livello di danno non so se è maggiore quello o ciò che fece Saddam durante la guerra del Golfo quando incendiò i pozzi di petrolio ...se non ricordo male impiegarono due anni per spegnerli tutti :-(

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  28. Scusate se oggi parlo poco, ma sto tenendo sott' occhio il mio conto bancario: dovrebbero arrivarmi gli introiti delle mie azioni BP vendute 15 minuti prima che scoppiassero i pozzi petroliferi.

    No, non la British Petroleum, la Barilla Pasta, eh.

    Vostro
    Antonello Stocazzo Ph.D
    magnifico e neovitruviano Rettore della
    Libera Università di Stocazzo

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  29. Neovitruvian, ecco un'altra delle puttanate che hai copiato e incollato:

    Obama inizialmente ha bloccato gli aiuti internazionali, citando la legge Jones, che proibisce alle navi straniere di operare tra i porti degli Stati Uniti, con il conseguente divieto di utilizzare tecnologie sofisticate che le imprese straniere continuano a sostenere, capaci di tappare la fuoriuscita.

    Leggi qui che cos'è il Jones Act http://en.wikipedia.org/wiki/Jones_Act_%28sailor_rights%29

    The Merchant Marine Act of 1920 (P.L. 66-261) is a United States Federal statute that regulates maritime commerce in U.S. waters and between U.S. ports.

    Section 27, also known as the Jones Act, deals with cabotage (i.e., coastal shipping) and requires that all goods transported by water between U.S. ports be carried in U.S.-flag ships, constructed in the United States, owned by U.S. citizens, and crewed by U.S. citizens and U.S. permanent residents.


    Vedrai che non c'entra una minchia. Ora leggi qui http://www.sfgate.com/cgi-bin/blogs/ybenjamin/detail??blogid=150&entry_id=65576 come è stata costruita la troiata degli "aiuti rifiutati" eccetera

    Their direct response is again through the Unified Command's Lt. Erik Halvorson, Chief, Joint Information Center of the Unified Area Command and is as follows:

    "...I tell you that we have reviewed all international offers of assistance. More specifically, that the Unified Area Command has received 21 offers of assistance from 17 countries and four international organizations. These offers came through the U.S. State Department.

    All offers were reviewed by the Unified Area Command. All qualifying offers were accepted.

    Those offers of international assistance that were not accepted did not meet the operational requirements of the Unified Area Command.

    These offers have not been declined. They may be needed in the future as our response strategies change. We will reconsider them as necessary.

    The Unified Area Command reviews all offers of assistance as the operational situation changes and if an offer meets an operational need, we will pursue acceptance."

    Again, according to the USCG, the Jones Act was not a consideration. That said, I am still waiting for the USCG to clarify the story about declining the Dutch offer.


    Ah già, dimenticavo, tu sei uno che "fa informazione". Propalando minchiate.

    VA' A SCOPARE IL MARE

    ilpeyote disinformatore

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  30. Ragazzi, io mi sono rotto le scatole. Basta cosi', continuare a disinformare e' inutile. neovitruviano, hai ragione tu, su tutto. NWO, Obama, scie. E sai qual'e' la cosa piu' bella? che con i tuoi quattro post del cazzo ne' tu ne' i tuoi "colleghi" potrete mai fare niente per fermare alcunche'. Secondo te perche' ti lasciamo fare? Credi abbiamo paura di qualcuno che e' capace solo di scrivere due paroline nascosto dietro un monitor? siete milioni cosi', andate avanti da decine di anni e non avete mai fermato niente. Tranquillo, non alzeremo un dito, continua pure a postare a piacimento. Avremo qualcosa da leggere mentre portiamo avanti indisturbati i nostri piani.

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  31. Agente Anti-imbecilli (pagato dal NWO)Friday, July 2, 2010 at 8:53:00 AM GMT+2

    "Tranquillo, non alzeremo un dito, continua pure a postare a piacimento. Avremo qualcosa da leggere mentre portiamo avanti indisturbati i nostri piani."

    mmmmhhhh, direi che più che altro questi articoli sono utilissimi quando hai problemi di stitichezza, ahahah

    Buona giornata, mesta, cupa e piena di incubi di deportazioni di massa e genocidi, disastri ecologici combinati e autoattentati, al nostro grande neovitruviano e ai suoi colleghi di fuffa...mentre il resto del mondo VIVE!! ahah

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  32. A proposito di "aiuti rifiutati", leggi qui, neovitruvian. Datato 5 maggio:

    Question: What countries have offered international assistance to the United States for the oil spill in the Gulf of Mexico?


    Answer: As we work to ameliorate the effects of the oil spill in the Gulf of Mexico, the United States is grateful for the generous offers of assistance and advice received from the Governments of Canada, Croatia, France, Germany, Ireland, Mexico, the Netherlands, Norway, Romania, Republic of Korea, Spain, Sweden, the United Kingdom, and the United Nations.


    Along with a general willingness to assist where possible, these offers include experts in various aspects of oil spill impacts, research and technical expertise, booms, chemical oil dispersants, oil pumps, skimmers, and wildlife treatment.


    We have expressed thanks for all these offers. The U.S. Coast Guard, the lead U.S. agency in this response, continues to monitor developments and evaluate specific needs, and is currently reviewing offers of assistance.


    While there is no need right now that the U.S. cannot meet, the U.S. Coast Guard is assessing these offers of assistance to see if there will be something which we will need in the near future.


    link http://www.state.gov/r/pa/prs/ps/2010/05/141548.htm

    Informati, prima di copiare e incollare vaccate.

    ilpeyote copy & paste

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