Tuesday, December 14, 2010

Wikileaks il pretesto in stile 11 settembre per blindare internet?

http://nonvotarechitiavvelena.blogspot.com/2010/12/wikileaks-il-pretesto-in-stile-911-per.html

Wikileaks il pretesto in stile 11 settembre per blindare internet?

Il mito della persecuzione nei confronti Julian Assange continua sui nostri schermi. Una saga dove il presidente Obama ha fatto nulla per limitare la pubblicazione più di 250.000 documenti definiti "pericolosi". Per Assange lo scandalo dello stupro è stato la leva per pubblicizzare i documenti; poi tutto il resto, per esempio la censura da giornali tedeschi, l'arresto, la fama di ricercato, le tinte di mistero, sono elementi che lo hanno fatto diventare un eroe della libertà di parola e nello stesso tempo un sordido malfattore dell'umanità. Zen Gardener si chiede dove ci sta portando questa messa in scena:

La Lezione dell'11 settembre:
Mentre l'11 settembre è stato un ulteriore risveglio per coloro che già sono svegli e consapevoli a sufficienza, per vedere come ovvie (nda.nel crollo delle torri) le demolizioni controllate, le conseguenze della disinformazione e l'effetto "Pearl Harbor", la maggior parte del mondo ci è cascato.[..]E quale fu il risultato di questa guerra dichiarata al terrorismo? Non una guerra al terrorismo, ma un aumento della paura e del terrore, il tutto per giustificare la repressione economica, sociale e politica che ha seguito.


Quale sarà il proclama del debaclé Wikileaks?
Avete indovinato, il pericolo del capovolgimento di un Internet libero, l'ultimo bastione della libertà d'informazione e di espressione. Dopo tutto, se ora le informazioni sono il nemico, possiamo essere indagati attentamente per ogni e per qualsiasi aspetto di questo mezzo pericoloso, tutto in nome della sicurezza e la tutela di noi cittadini. Oh, ci sarà ancora chi disporrà di Internet, proprio come si può ancora volare. Devi solo essere sulla lista come "approvato"[..]


L'articolo di Gardener non dice nulla di nuovo a riguardo delle disposizioni di legge. Una ha già avuto approvazione negli Stati Uniti e prevede un black out totale della rete in caso di fatti inerenti a manifestazioni di terrorismo, che giustifichino la sua applicazione. Il provvedimento si chiama Protecting Cyberspace as a National Asset Act, legge approvata dalla Commissione per la Sicurezza nazionale e gli Affari governativi del Senato americano che:

"[..]conferisce al Presidente il potere di bloccare i circuiti della rete nel caso si presenti il rischio di «un cyber-attacco in grado di causare danni elevati e perdite di vite umane».Il provvedimento prende il nome di «Protecting Cyberspace as a National Asset Act» (Pcnaa), ma è anche conosciuto come «Internet Kill Switch» (ovvero l’interruttore che uccide Internet) e coinvolge un certo numero di aziende del settore individuate dagli esperti del governo americano. In sostanza una serie di provider di servizio a banda larga, motori di ricerca e società produttrici di software, dovranno «immediatamente adeguarsi a ogni misura di sicurezza e di emergenza decisa dal dipartimento dell’Homeland Security», spiega la legge secondo cui ogni violazione sarà punita con multe e provvedimenti cautelativi.
L’idea da cui nasce il «Kill Switch» non è del tutto nuova. Una bozza di legge proposta in Senato lo scorso agosto già prevedeva il conferimento alla Casa Bianca del potere di «dichiarare lo stato di emergenza in materia di cyber-sicurezza», mentre un altro proposto nei mesi passati dal senatore democratico Jay Rockefeller e da quello repubblicano Olympia Snowe consentiva più semplicemente di chiudere alcuni siti Internet o network in caso di necessità. «Si tratta di un’autorità che permette al governo federale di tutelare reti virtuali, asset strategici e garantire la sicurezza del nostro Paese e della nostra gente», spiega il senatore Joe Lieberman, presidente della commissione per l’Homeland Security e tra i primi sostenitori del Pcnaa.
Ogni società operativa nei settori Internet, telefonia, o sistemi informativi degli Stati Uniti, iscritta nella lista strategica del governo sarà soggetta al controllo e sottoposta al comando del nuovo Centro nazionale di cyber-sicurezza e comunicazioni (Nccc) creato dall’Homeland Security per cui sono previsti pieni poteri.[..]Alla Nccc viene invece conferito il potere di monitorare «lo stato di sicurezza» dei siti Internet privati, dei provider di banda larga e di altri componenti Internet.[..]Le misure di sicurezza richieste dal governo prevedono meccanismi di controllo degli hardware, linguaggio criptato o codificato, e tecniche di sorveglianza che abbiano ottenuto previa approvazione del direttore dell’agenzia.[..] Fonte: La Stampa

Ma torniamo all'articolo di Gardener per fare un confronto tra la la figura di Bin Laden, a livello mediatico e quella di Assange. Risulta che intorno a quest'ultimo si stia montando un crescendo di rabbia e odio come se egli fosse un nuovo terrorista mediatico e come tutto ciò venga ampiamente rinforzato e publicizzato:

"Social Media Perdite" categorizza Julian Assange come l' Osama Bin Laden di Internet.
Il fondatore di Wikileaks, suo famigerato sito Web, non è solo un uomo ricercato dalle autorità americane. Wikileaks è anche sotto attacco di un noto hacker e i suoi servizi, da Amazon a EveryDNS.net, sono sospesi. Julian Assange potrebbe essere considerato il nemico pubblico numero uno di oggi, prendendo il posto illusorio di Osama bin Laden. Dall'11 settembre nessun personaggio ha raggiunto una simile notorietà a causa di quelli che molti considerano atti contro uno Stato.
Come Bin Laden, Assange non ha un indirizzo permanente, non mantiene un quartier generale, assolda solo uno confidente tra pochi eletti ed ha iniziato a nascondersi in zone segrete. Assange, più giovane di Bin Laden, ha 39 anni di età, può essere un pò più mobile rispetto a chi ne ha 53, scegliendo di girare il mondo invece che stare in letargo nelle montagne del Pakistan e Afghanistan.

Mentre il suo volto si trova sulle copertine di riviste e giornali di tutto il mondo, simile al poster 'Wanted' del Far West, poco si sa sulle sue attività quotidiane. Come le località dei video di Bin Laden, mentre la CIA ed altri mercenari sono in cerca del luogo dei suoi attacchi. E' sorprendente come abbia ancora il modo di rilasciare aggiornamenti e giustificare le sue azioni. (FONTE)

Notate anche come da qualche anno abbiamo sentito parlare delle imprese di Wikileaks, dandoci il tempo di fare un collegamento tra essa, il clamore giornalistico ed il 'terrorismo informativo distruttivo'. Allo stesso modo abbiamo sentito parlare di Osama attraverso lo Yemen e Nairobi con attacchi a lui attibuti, imprimendo il suo 'marchio' nella mente collettiva, il che ha portato alla falsa scontata conclusione che egli aveva architettato gli attacchi dell'11 settembre.
Ma a proposito di queste apparenti esposizioni?Potrebbero mai accusare sé stessi?
Tutte queste accuse gravi potrebbero essere rivolte a loro stessi allo scopo di generare una cortina fumogena per deviare e nascondere nascondere il vero scopo? Sicuramente è stato così la scorsa volta. Quindi perché non dovrebbero rischiare distruggendosi per dare credibilità psicologica a questa operazione?
E' stato colpito il Pentagono nell'11 settembre, c'e bisogno di dire altro?

La tattica è molto familiare-Conosci il tuo nemico:
In primo luogo c'è la dialettica hegeliana - creare un problema, provocare una reazione e quindi implementare le soluzioni pre-programmate. La messa in scena degli attacchi dell'11 settembre, compreso il livello abitativo di carattere internazionale del World Trade Center, 'giustifica' le guerre che ne derivano e il giro di vite sulle libertà in tutto il mondo nel nome della 'sicurezza', compresa la terribile Patriot Act, la quale era già scritta, per cui aspettavano solo una scusa per firmarla e applicarla. Allo stesso modo, questo tipo di attacco internazionale e diplomatico via Internet e nelle comunità in tutto il mondo, esponendo il segreto di Stato ad una varietà di paesi sarà molto utile per inaugurare misure internazionali in nome della 'sicurezza', probabilmente guidate ancora una volta dal governo fascista degli Stati Uniti in accordo con UE , con le misure canadesi e australiane. E' gia in corso una confisca di siti da parte del Department of Homeland Security.

In effetti la Homeland Security Internet Police, citata sopra, ha già provveduto alla chiusura di diversi siti internet. Il senatore Mitch McConnel, a “Meet the Press” della NBC, ha detto che Assange è un terrorista high-tech e ha affermato:"se sarà accertato che Assange non ha violato la legge allora la legge deve essere cambiata". Quindi agli studenti dellla Columbia University che vogliono candidarsi per ruoli federali, è stato intimato dal Dipartimento di Stato americano, di non fare dei commenti, riguardo i documenti wikileaks, sui più famosi social network. I controllori del pensiero sono gà al lavoro. Ancora Gardener:

Tutti hanno bisogno dell'incidente giusto "per giustificare"e portare il pieno controllo come se fossimo in un "regime terroristico di internet". Soltanto che ora quel termine non lo possono usare molto, ma potrebbero. Dopo tutto, è una guerra al terrore, dove "se tu non sei con noi, sei con i terroristi." La falsa scelta definitiva , proprio come tutto il resto che viene rifilato alla coscienza umana.

Questi ragazzi sono intelligenti. E' nel loro sangue
Questa manipolazione degli eventi del mondo appartiene ad un culto, una fratellanza che si nasconde dietro molti nomi e forme, e alla quale essi impegnano la loro fedeltà assoluta al di sopra di tutto, anche la loro stessa carne e sangue. Comunemente indicati come gli Illuminati, questo culto ha un ordine del giorno ed essi lavorano per soddisfare l'uso di determinati rituali, con metodi e tattiche.
Uno dei loro temi centrali e Modus Operandi è "Ordo ab Chao" - ordine dal caos. Creare il caos, contro qualcuno, mentre avviene il controllo e la provocazione su tutti i lati possibili, quindi la doppia testa rossa del simbolo della fenice , e ciò per qualsiasi ragione, anche per l'uccisione o l'esposizione di se stessi, tutto per creare una illogica follia che solo loro pensano di poter vedere e comprendere. In tutto il lasso di tempo quando i governi del mondo, le banche, gli eserciti e dirigenti aziendali, vengono manipolati, essi disegnano la rete su risultati che già avevano pianificato.
La paura e la confusione sono il clima che amano provocare. Finché c'è un popolo confuso e disinformato, le masse ignoranti e timorose grideranno aiuto al 'potere costituito' - lo stesso "potere costituito" che in primo luogo ha causato tutti i problemi. Essi non arriveranno per dare aiuto ma per controllare. Ad ogni costo, con ogni mezzo necessario.



Traduzione a cura di Nonvotarechitiavvelena

Fonti:
Is the internet 9/11 Under way?
Bill Text - 111th Congress(2009-2010) S.3480.IS
Obama potrà spegnere Internet
Social Media Leaks Categorize Julian Assage as the Osama Bin Laden of the Internet
Us Government seizure of the internet has begun;DHS takes over 76 web sites
Here come Homeland Security Internet police, and they're already shutting down web sites they don't like
Senator McConnel:WiliLeaks chief is a 'High Tech Terrorist'
Don't mention the cables, Future Diplomats

7 comments:

  1. Ci sono dei momenti nei quali pur di non vedere cazzate e demenze tipiche di questi imbecilli e che fanno solo danni alle persone comuni abbraccerei volentieri una bella censura sul web. Poi magari penso che in effetti anche loro hanno il diritto di essere presi sonoramente per il culo, sbeffeggiati e sbertucciati alla grande. Ma per certi tipo nonvotareeccecc o neodementem o il cannaiolo sarebbe realmente da impedire l'accesso al web.

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  2. "Ma per certi tipo nonvotareeccecc o neodementem o il cannaiolo sarebbe realmente da impedire l'accesso al web."

    L'accesso al web è permesso loro nella sola ora d'aria che hanno durante la giornata, quella che vivono senza camicia di forza...se gli togli pure quella!!

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  3. la cosa grave è che questo deficente insegna in una scuola pubblica

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  4. "Il prezzo della liberta' e' l'eterna vigilanza".

    Ma questi idioti che continuano a sostenere il complottismo 11-settembrino, non si sono chiesti come mai nei file di WikiLeaks non viene menzionato?

    O hanno il coraggio di dire che tutta la faccenda WikiLeaks e' una false-flag?

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  5. Emanuele, hanno avuto il "coraggio", fidati. Han pure detto (il minchia team sanremese e gonzi assortiti) che tutta la faccenda è un imbroglio, dato che non vengono nominate le scie comiche.

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  6. Hahahaha... poracci.

    Una logica cosi' circolare cosi' blindata non l'avevo mai vista!

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