Friday, December 2, 2011

Alexander Solzenicyn, il cancro, e la validità delle terapie oncologiche

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/12/alexander-solzenicyn-il-cancro-e-la.html

Alexander Solzenicyn, il cancro, e la validità delle terapie oncologiche

Chi pensa che la radioterapia o la chemioterapia siano delle valide terapie mediche per combattere il tumore dovrebbero leggere a mio avviso l'ottimo romanzo "Padiglione Cancro" scritto da Alexander Solzenicyn, una persona coraggiosa (*) che visse in prima persona la difficile esperienza di essere malato di tumore ed essere ricoverato per questo in un reparto apposito.

Il libro, senza pretendere di condannare o assolvere certe pratiche mediche descrive in maniera realista qual era la situazione dei malati di cancro in un periodo storico in cui dopo i primi entusiasmi per la radioterapia si iniziavano a raccogliere i dati sempre più allarmanti della cosiddetta "malattia da radiazioni", gli effetti colletarali del bombardamento dei tumori con radiazioni di per sé cancerogene.

Il libro descrive anche come i dottori cercano di tenere nascosta al paziente la realtà consolidata di questi effetti collaterali della terapia che fin troppo spesso eradica un tumore per farne crescere un altro a distanza di tempo, o che distrugge il tumore assieme al corpo che lo ospita.

Ecco un breve estratto del libro che lascia seri interrogativi sull'efficacia delle radioterapia:
Rabinovic era un malato ambulatoriale che aveva già subito già più di duecento applicazioni: le sopportava male ed ogni serie di dieci lo avvicinava, come egli stesso diceva di sentire, non alla guarigione ma alla morte. Lì dove viveva, in città, nella casa, non lo capiva nessuno (...) Persino i suoi familiari si erano stancati di lui. E soltanto qui sul terrazzino d’ingresso dell’ambulatorio oncologico, i malati stavano ore intere ad ascoltarlo e simpatizzavano con lui. Loro potevano capire che cosa si prova quando la mobile fontanella della gola si è irrigidita e le cicatrici dei raggi si infittiscono in tutti i punti irradiati.
Molto interessante è anche quanto viene "confessato" nel libro dal protagonista, che riesce a trarre (almeno momentaneamente) giovamento dalla radioterapia, cura che fa regredire quel tumore che gli rendeva ormai la vita insopportabile: uno dei pochi malati che sembra rifiorire dopo poche sedute di radioterapia visualizzava nella sua mente le radiazioni che distruggevano le cellule tumorali ed al contempo visualizzava i tappetini schermanti che venivano posti sul suo corpo (per protegger ele zone da non irradiare) come delle potenti difese che salvaguardavano le cellule sane. Insomma un tipico esempio di visualizzazione positiva, una tecnica utilizzata da alcuni medici specie dopo le scoperte recenti nel campo della Psico-Neuro-Immunologia. Il potere della mente sul corpo è un fatto reale e documentato

Ma se leggiamo fino in fondo il libro scopriamo che quel malato (che è poi il protagonista del libro) oltre ad affidarsi alla radioterapia (che alla fine lo lascia esangue e stremato) ha utilizzato anche degli estratti di erbe di nascosto dai dottori. I medici, oltre a vietargli l'uso di queste sostanze lo sottopongono ad una "terapia ormonale inversa" (somministrazione di ormoni dell'altro sesso) la cui efficacia anti-tumorale non è mai stata suffragata da alcuna seria sperimentazione, e che ha come effetto collaterale quello di rendere impotenti e/o inibire il desiderio sessuale; quasi una castrazione chimica insomma, una sterilizzazione forzata.

Da notare che Solzenicyn viene ricordato come un malato "guarito miracolosamente dal cancro" e che egli ha visssuto l'esperienza dei campi di concentramento e del confino; sarà una coincidenza il fatto che protagonista del suo libro Padiglione cancro è un ex detenuto politico finito al confino? Forse anche Solzenicyn stesso deve la sua guarigione all'utilizzo di qualche trattamento fito-terapeutico naturale?

Personalmente ho visto fin troppe persone intorno a me morire in seguito al cieco affidamento alla chemioterapia, alla radioterapia ed alla chirurgia oncologica, tutti trattamenti che non affrontano la radice del male ma che cercano di rimuovere i sintomi al costo di un notevole indebolimento del malato (per cui anche quando il cancro primario viene sconfitto, spesso il malato sopravvive di poco alla sua guarigione) così come conosco molte persone guarite da  malattie considerate incurabili grazie al ricorso alla medicina naturale (riequilibrio metabolico-nutrizionale, cure naturali basate sugli estratti di piante, riequilibrio dell'energia dei meridiani, uso consapevole del respiro ed esercizi di respirazione).

A riguardo della nocività della Chemio-Terapia e della Radio-Terapia consiglio il documentato studio del dottor Nacci. Se pensate di sottoporvi a queste terapie almeno provate a sentire due campane, sottoponete questo scritto alla lettura del vostro medico curante, ed informatevi sulle cure naturali per il cancro.

Personalmente come indirizzi di cura e prevenzione naturale di moltissime malattie ritengo interessanti soprattutto l'approccio nutrizionista del dottor Ferenc Holecz (dosaggio di cereali e verdure in pari quantità nella preparazione dei cibi, cottura dei cereali integrali solo previa tostatura in pentola per tre  minuti, consumo di farina solo appena macinata, pratica quotidiana di esercizi di respirazione) e l'approccio igienistico della dieta vegana tendenzialmente crudista di Valdo Vaccaro. Il dottor Holecz opera al centro Macrocosmo di Lugano per contattare il quale potete rivolgervi a questo link.

Se vi interessano gli studi sulle terapie anticancro del già citato dottor Nacci, eccovi un link; in particolare potete leggere il suo libro Mille piante per guarire dal cancro senza chemio. Altre informazioni sulle terapie naturali sono presenti sul sito procaduceo.

Ognuno poi valuti serenamente le varie terapie possibili con l'ausilio del medico curante o di altro specialista.



PS: ci vorrebbero forse una decina di articoli per rendere giustizia dei pregi del libro "Padiglione cancro", che descrive con grande abilità lo stato d'animo delle persone malate e ne tratteggia le varie psicologie, che sa denunciare con sarcasmo ed ironia (ma anche grande realismo) l'obbrobriosa dittatura del socialismo reale, che pone seri interrogativi sul fine dell'esistenza e che fa riflettere sulle cose che sono davvero importanti nella vita. 
Nelle ultime pagine del libro l'autore denuncia anche l'inumano trattamento riservato agli animali prigionieri nello zoo. Una persona sensibile con una grande sofferenza alle spalle, sopravvissuta alla prigionia, all'esilio, al cancro ed ai trattamenti anti-cancro, quando vede gli animali costretti a vivere tristemente in ambienti angusti non a loro congeniali prova per loro una istintiva empatia e prova disgusto per quella costruzione artificiale che è il giardino zoologico.

(*) A. Solzenicyn  denunciò le storture e le aberrazioni del regime sovietico ma fece altrettanto con i nostri regimi occidentali quando fu costretto a lasciare la sua patria.

2 comments:

  1. A. Solzenicyn denunciò le storture e le aberrazioni del regime sovietico ma fece altrettanto con i nostri regimi occidentali quando fu costretto a lasciare la sua patria.

    ...il che, ovviamente sencondo te, fa sì che una sua "datata" opera di "fantasia" possa essere presa come prova del fatto che non funzionino certe cure correnti contro i tumori...

    Sei il solito "vphòopmr" (no non è un refuso... o un errore di battitura... ma non ci vuole molta fantasia a immaginare cosa ho scritto!)

    J.

    ReplyDelete
  2. Ah Ah, vedo che il pennuto cannaiolo fa pubblicità occulta ai propinanatori di cure alternative, venditori di olio di serpente in altre parole.
    E' da notare come Ferenc Holezc sia laureato in ingegneria e non in medicina. Non so per la legislazione svizzera, ma in Italia le sue attività sarebbero considerate esercizio abusivo della professione medica.
    Corrado, quanto ti pagano per questa tua pubblicita ?

    ReplyDelete