Friday, June 1, 2012

Il Complesso del Doppio





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Il primo clone ufficiale di un mammifero di grandi dimensioni è la celebre pecora ‘Dolly’, un prodotto sintetico del Roslin Institute. Evidenti mi sembrano le motivazioni simboliche della scelta del tipo di animale (una pecora: l’agnus dei, il gregge ed il pastore, il capro espiatorio, etc. …) e del nome dell’istituto che ha effettuato questa operazione contro natura: Rosslyn, come il famoso tempio dei cavalieri templari eretto dalla famiglia Sinclair. Anche sul nome della pecora (Dolly) ci sarebbe da disquisire, magari osservando il video qui sopra. Una anomala moria di scienziati genetisti fa supporre che gli esperimenti sulla clonazione siano andati ben oltre una dolce pecorella ed abbiano coinvolto l’uomo in chissà quali turpitudini ed abomini.
Al di la delle vertigini esistenziali che comportano pratiche come queste, occorre ricordare come migliaia di addotti (ossia persone che ritengono di essere state rapite e manipolate da esseri alieni nel corso della loro vita) raccontano di aver visto decine ed a volte centinaia di cloni di se stessi contenuti in recipienti di vetro e sospesi in un liquido trasparente. I corpi inanimati sono copie perfette di loro stessi, ad esclusione di qualche piccolo particolare come i buchi nei lobi delle orecchie, fissati in un momento della loro vita, di solito verso i 20-25 anni. Alcuni addotti raccontano inoltre di essere stati sostituiti per ore con un loro clone nella vita di tutti i giorni, provando una sensazione inspiegabile di malessere e disagio.
La clonazione quindi operata in inaccessibili laboratori segreti potrebbe essere un retaggio alieno. Spesso nell’ufologia ci si è trovati di fronte a paradossi come nel caso dei microchip trovati sempre nel corpo degli addotti. Di materiale isotopico non terrestre hanno però rivelato dei codici che possono essere riferiti a centri di produzione di oggetti bio-nanotecnologici sparsi per il mondo.
Dietro tutto ciò però aleggia il problema dei problemi: il mistero dell’anima. Un organismo clonato è in sospensione vitale non essendo sostenuto dalla componente animica. Un animale clonato conduce la sua vita artificiale come il suo omologo naturale ma cosa accadrebbe per l’uomo o cosa già accade? Il mistero e il disagio del doppio, il complesso del doppio, hanno sempre ossessionato l’umanità. E’ anche questo un retaggio di tecnologie a noi superiori? L’anima risiede nel contenitore artificiale? Dai racconti degli addotti parrebbe di no: un disagio profondo accompagna la loro esperienza nel contenitore costruito, seppur apparentemente uguale.
Il futuro della vita su questo pianeta si gioca in questi ambiti che lo si voglia oppure no. Un tetro futuro tecnocratico ci si paventa davanti ed a nulla valgono le rassicuranti pubblicità della Barilla per togliercelo dalla testa. La natura non è più la stessa di 20 anni fa e un’operazione di modellazione costante è in atto. La manipolazione passa anche per i quesiti che la clonazione ci pone ma, statene certi, non riguarderanno noi ma la solita elite scientifica e militare che ci governa e che sa tante cose del nostro passato di cui ambiremmo ad esserne partecipi. Evidente è inoltre il disinteresse per le sorti del popolino mondiale. I problemi che attanagliano l’umanità quali le malattie più banali oppure la fame, la sete e la povertà non interessano minimamente chi finanzia questi costosissimi esperimenti genetici dalle finalità oscure.
Non si tratta infatti di trovare una panacea per tutti i mali, come vanno strombazzando per propaganda, ma solo di tentare di perpetuare se stessi per poi inevitabilmente perseverare negli stessi identici errori che consistono, come sempre, nella mancata accettazione della propria natura. La ricerca scientifica segue dinamiche proprie lontanissime dai bisogni della popolazione. Non si tratta della cosiddetta ‘ricerca libera’ ma di uno strumento in mano al solito potere occulto, indifferente ai mali altrui. Tutto sommato che sia di origine aliena o meramente umana non fa nessuna differenza. Il tutto potrebbe far parte di quella ‘merce di scambio’ patteggiata per consentire lo sfruttamento alieno del pianeta in base ai celebri ‘patti scellerati’.
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(...) Per quanto riguarda la letteratura l'espediente del doppio è stato usato da sempre. In questo caso per "doppio" si intende spesso un rapporto molto particolare che si crea tra il protagonista del romanzo e l'Altro che può essere un altro personaggio, un’ombra, una voce, un oggetto. E' come se entrambi, protagonista e ombra, facessero parte di un tutt’uno che è stato diviso e per questo entrassero in una sorta di conflitto, interiore o meno, che deve essere in qualche modo risolto. Alcuni dei romanzi più noti che in letteratura trattano del "doppio" sono: "Il Sosia" di Dostoevskij, "Il Ritratto di Dorian Grey" di Oscar Wilde, "Il Compagno segreto" di Joseph Conrad, "Il Visconte Dimezzato" di Italo Calvino, "Il Fu Mattia Pascal" di Pirandello, "Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde" di Stevenson, "Doppio Sogno" di Schnitzler.
Per quanto riguarda lo specifico della tua richiesta, Freud, riferendosi al doppio parlava di "Perturbante" definendolo come la "… rappresentazione del narcisismo primario che domina la vita psichica del bambino e dell’uomo primitivo... con il superamento di questa fase da assicurazione di sopravvivenza diventa un perturbante presentimento di morte". L'aspetto perturbante del doppio secondo Freud deriva dal fatto che esso è una creazione che risale a uno stadio mentale molto primitivo, da lungo tempo superato, durante il quale il doppio appariva sotto un aspetto più amichevole che col tempo però è diventato oggetto di terrore.
Jung definisce la figura del Doppio come Ombra ovvero come l'insieme delle possibilità di esistenza respinte dal soggetto come non proprie in quanto considerate negative. L'Ombra contiene in sè tutte le tendenze represse dal soggetto che egli considera inaccettabili e indesiderabili ed è opposta all'Io inteso come il complesso di rappresentazioni coscienti e permanenti, in cui è riposta la propria identità. Il processo di individuazione secondo Jung richiede la capacità di riconoscere, integrare e conciliare, nella psiche, tendenze diverse o addirittura opposte: Animus (la parte maschile della psiche nella donna) e Anima (la parte femminile della psiche dell'uomo)- Personalità 1 (portatrice della Luce) e personalità 2 (portatrice dell'Ombra)- Inconscio Collettivo (Archetipi presenti in tutti i popoli) e Inconscio Personale (i "complessi" frutto dell'esperienza soggettiva).

Pubblicato da freeskies durante un tso 

2 comments:

  1. Pubblicato da freeskies durante un tso

    Direi piuttosto dopo aver assunto LSD, mangiato funghi allucinogeni e fatte almeno 10 canne

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  2. sono proprio evidenti le motivazioni simboliche della scelta del tipo di animale, una pecora: il capro espiatorio!

    un genio. un mito.

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