Uscire dai Ruoli Prefissati

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Uscire dai Ruoli Prefissati

 

C’è la possibilità di manipolare la mente umana in modo da poterla controllare e quindi portare l’essere umano che la ospita ad agire in modo pilotato dall’esterno? Si, esiste un programma segreto di manipolazione mentale che risponde al nome di Mk Ultra (o Monarch) che induce una scissione della personalità e che permette di dominarne gli aspetti più intimi creando un essere umano sotto il controllo dei suoi aguzzini (di ciò se ne è ben accorto, recentemente e tra gli altri, il Pm Paolo Ferraro). Il programma prevede il prelievo ed il trattamento forzoso del ‘candidato’ oppure una sua adesione spontanea, come pare avvenga per le personalità della cultura Pop, statunitense e non. La scissione della personalità viene indotta con l’ausilio di mezzi di tortura e farmaci che causano episodi traumatici ed irreversibili.

 

Testimoni diretti di ciò sono le cantanti statunitensi Lady Gaga e Rihanna che in alcuni loro video mostrano chiaramente le dinamiche del programma Monarch ed in un certo senso lo pubblicizzano come chiave del successo a beneficio delle future generazioni e dei loro fan. Farsi manipolare ed entrare in un programma di controllo mentale potrebbe rivelarsi come il mezzo necessario per accedere ai fasti materiali della fama e del successo. Personalmente non credo che tale procedura si limiti ai soli mondi della musica e del cinema pop ma dilaghi in altri settori insospettabili della nostra vita quotidiana.

 

Gli assassini estemporanei ed improvvisati nascondono questo tipo di manipolazione? Ho letto i post seguenti e li ho trovati interessanti e ben documentati. Vi consiglio quindi la loro visione e lettura; purtroppo i primi due sono in lingua inglese ed io non ho il tempo di tradurli.

 

La verità sembra annidarsi nelle sincronicità degli accadimenti, nel loro significato simbolico e nelle analogie con simili mostruosi episodi della nostra cronaca terrestre moderna e contemporanea. La lettura proposta negli articoli seguenti va colta nella sua completezza. Non è facile dare ascolto a letture della storia che ne sviscerano i motori artificiali ed ‘esterni’ alla storia stessa. Non è facile accettare l’idea di avere una funzione marginale in questa rappresentazione simbolica nel ruolo degli eterni spettatori-testimoni, più o meno consapevoli. Nella logica imperiosa dello spettacolo (di cui forse ciò che chiamiamo pomposamente 'storia' fa parte) è però forse necessario sottrarsi ai ruoli prefissati per tentare di comprenderlo e per cominciare ad indebolirne il costrutto.