Monday, October 13, 2014

Dilagano le malattie neurodegenerative

Scusate il ritardo, ma nel weekend sono andato a fare le scie con easyjet. Nel frattempo lo sciachimista che insinua che i disastrosi allagamenti di Genova sono colpa delle “scie chimiche”  ha pensato bene di riciclare un articolo del Novembre 2011 e di rilanciarlo, non senza aggiungerci la cazzata in grassetto (mio).


http://www.tankerenemy.com/2014/10/dilagano-le-malattie-neurodegenerative.html

Dilagano le malattie neurodegenerative

Pubblichiamo un importante estratto di uno studio condotto da Marie Grosman e Roger Lenglet. La ricerca riguarda la Francia, ma si può estendere a tutti i paesi in cui l’inquinamento ambientale, le cui fonti sono molteplici (in primo luogo scie chimiche, ma pure elettrosmog, alimenti contaminati da pesticidi, nanoparticolato prodotto dagli inceneritori, benzene, edulcoranti artificiali, farmaci, cosmetici, prodotti per la pulizia della casa etc.), ha assunto proporzioni allarmanti.



MARIE GROSMAN - Il numero dei malati di Alzheimer e di autismo aumenta in modo vertiginoso in numerosi paesi, soprattutto in quelli più “sviluppati”. In Francia, dal 1994 si è passati da 300.000 malati di Alzheimer a circa un milione oggi. Se non si interviene, questa cifra è destinata a raddoppiare ogni venti anni. Il numero delle persone che soffrono di autismo è crescito oltralpe di diciassette volte nel corso degli ultimi cinquanta anni. Allo stesso modo si osserva un’enorme progressione dei tumori al cervello nei bambini (20% in più in dieci anni). Anche il Parkinson e la sclerosi a placche, da cui sono affette rispettivamente 100.000 e 80.000 persone, sono in costante accrescimento. Ciò dovrebbe sollecitare un’azione contro le vere cause di queste malattie!

ROGER LENGLET - Tutti i dati citati nel nostro libro sono scientificamente dimostrati e non semplici ipotesi. Siamo di fronte ad una pandemia neurologica in costante peggioramento. Le autorità forniscono sempre una spiegazione rassicurante. Ripetono che queste patologie non hanno cause conosciute, se non l’invecchiamento della popolazione. L’età, però, è una condizione della malattia e non una radice. L’affezione si presenta spesso alla fine della vita, poiché questo è il tempo necessario per il suo manifestarsi. Non bisogna dimenticare che si tratta di patologie il cui lasso di latenza, dall’esposizione alle sostanze tossiche al conclamarsi dei sintomi, è rilevante. Sempre più spesso i giovani e persino gli adolescenti sono colpiti dall’Alzheimer. Ne risultano affetti in Francia da 30.000 a 50.000 soggetti di età compresa tra i 13 ed i 60 anni.

Fonte: bastamag.net

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