Friday, November 21, 2014

Nuvole artificiali (e non solo) nel 1964



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Nuvole artificiali (e non solo) nel 1964


Qui sotto la traduzione di un trafiletto della rivista Popular Science, 1964, reperibile al link

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Didascalia della prima foto:
Illuminato dalla luce dei bruciatori di petrolio, Henri Dessens osserva l’aria riscaldata che risale per formare nuvole apportatrici di pioggia.

Scatenare un temporale

Il problema con l’inseminazione delle nuvole con prodotti chimici è che bisogna avere le nuvole. Henri Dessens, meteorologo francese, riesce ad avere le nuvole costruendosele col calore. Usando un quadrato di 122 metri per 122 metri di bruciatori di petrolio che lui chiama meteotron, mette in moto una rombante fornace che spinge una colonna d’aria calda nell’atmosfera dove si raffredda, raccoglie la condensa, ed in 15 minuti diventa così pesante di gocce d’acqua da scatenare una pioggia di diverse ore.

Il meteotron, afferma Dessens, può anche scatenare venti, disperdere la nebbia, prevenire le gelate notturne, ed occasionalmente, in maniera fino ad ora imprevedibile, creare un tornado. L’intento principale adesso, è quello di utilizzare il potere scatenato del meteotron per controllare la pioggia e la grandine, ripulire l’aria dall’inquinamento, dissipare le fuoriuscite radioattive, ed aiutare la ricerca meteorologica.

Didascalia della seconda foto:

La fornace del meteotron ha 125 bruciatori alimentati da una conduttura per il petrolio. Esso brucia una tonnellata di combustibile al minuto.

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