Wednesday, November 16, 2011

Cui prodest?

http://www.tankerenemy.com/2011/11/cui-prodest.html

Cui prodest?

“Cui prodest” è l’abbreviazione dell’enunciato latino “cui prodest scelus is fecit”, ossia “ha commesso il delitto colui al quale giova”. E’ un detto di Seneca la cui forma accorciata è spesso impiegata in forma interrogativa, come per chiedere e cercare di conoscere a chi un fatto riprovevole possa arrecare giovamento e chi dunque possa esserne l’autore o l’ispiratore.

Così questa domanda di solito costituisce l’obiezione mossa dall’uomo comune che non comprende quale vantaggio possano trarre gli scellerati dalle loro azioni. Ad esempio, molti si chiedono che scopo si siano prefissi i militari, quando Roma fu colpita dal violento temporale...

La perplessità è legittima e comprensibile, poiché il cittadino normalmente usa una logica fondata sul common sense. Bisogna, però, subito rammentare che questa logica è del tutto estranea ai pazzi che, altrimenti, non sarebbero tali. Acclarato che solo dei mentecatti, i veri governanti, possono aver ridotto il pianeta e l’umanità nello stato pietoso in cui versano da tempo, bisognerebbe convincersi che applicare certe interpretazioni razionali all’irrazionale è errato nonché infruttuoso.

Occorre poi considerare altri aspetti. Gli obiettivi economici non sono così decisivi, a differenza di quanto si potrebbe pensare: le élites già controllano il sistema produttivo e finanziario, inclusa la stampa delle banconote. Gli obiettivi strategici non sono necessariamente cruciali: il governo segreto già domina quasi tutto lo scacchiere internazionale ed i conflitti fra gli stati-nazione sono per lo più farse volte a perpetrare carneficine ed a perpetuare uno stato di tensione perenne. (Sul tema si legga “Made in Russia”). Altre quindi sono le finalità: in primo luogo la Cabal compie degli esperimenti, per saggiare l’efficacia di armi via via più sofisticate e distruttive. Criminali esperimenti sono eseguiti un po’ in ogni dove, percuotendo ora esecutivi non allineati ora paesi che, con la loro reazione, innescheranno le conflagrazioni che la “cupola” pianifica o facilita, ora nazioni abitate da popoli ritenuti inferiori. Inoltre alcuni interventi sono attuati come segnali, pressioni ed intimidazioni nei confronti di burattini sfiorati dalla balzana idea di disobbedire agli ordini dei loro padroni, rimanendo al “potere” oltre i tempi loro assegnati o per prendere iniziative contrarie ai piani della casta mondialista. Così il nubifragio che ha flagellato Roma e le alluvioni in Liguria si potrebbero anche leggere come moniti a Silvio Berlusconi affinché si dimettesse e passasse il testimone a chi, secondo un programma architettato nei minimi particolari, deve portare al tracollo l’Italia per poi affossare l’euro, affossamento pressupposto necessario all’introduzione di una moneta mondiale elettronica, con tutto quanto ne conseguirà. Di fatto, poche giorni dopo i disastri succitati, il Presidente del consiglio, obtorto collo, ha rassegnato le dimissioni.

Last but not least, le sanguinarie efferatezze della feccia globalizzatrice (guerre, epidemie, calamità indotte, vaccinazioni letali, avvelenamento tramite radiazioni nucleari, scie chimiche, fluoro, campi elettromagnetici, nanoparticelle di inceneritori, farmaci etc.) sono veri e propri sacrifici umani, riti nefandi compiuti senza altro fine se non quello di votarsi al male, in nome del male. Anche “solo” le sei povere vittime genovesi sono per i globalizzatori una grandiosa immolazione a Moloch, un’occasione propizia per onorare dèi immondi. Così ogni strage, ogni sofferenza inflitta ad innocenti (animali inclusi: si pensi agli allevamenti industriali ed alla spaventosa vivisezione) sono altrettante offerte ad “iddii pestilenziali”.

Non è un caso se il male di per sé è già irragionevole: consacrarsi ad esso in modo deliberato e conscio, anima e corpo, è irragionevolezza all’ennesima potenza.

Chiunque giudichi con senno e sagacia può solo concludere che l’ipertrofia del male, tanto radicato e ramificato in questi tempi finali, non si spiega appellandosi a meri interessi economici e strategici.


6 comments:

  1. Prove? Evidenze? A che servono, abbiamo il cui prodest! Ho già pronto il jingle:
    "Cui prodest, e qualunque parto della tua fervida immaginazione verrà magicamente provato oltre ogni ragionevole dubbio!".

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  2. Chiunque abbia un minimo di senno non ascolta queste scemenze

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  3. Così il nubifragio che ha flagellato Roma e le alluvioni in Liguria si potrebbero anche leggere come moniti a Silvio Berlusconi affinché si dimettesse e passasse il testimone a chi, secondo un programma architettato nei minimi particolari, deve portare al tracollo l’Italia per poi affossare l’euro, affossamento pressupposto necessario all’introduzione di una moneta mondiale elettronica, con tutto quanto ne conseguirà.

    Sig. Antonio Marcianò, ti ricordo che dopodomani scadrà il termine per accettare la "sfida" che t'ho lanciato qui http://tinyurl.com/dysnpbr - cioè ripetere queste cose faccia a faccia con persone colpite dai recenti disastri in Liguria e Toscana.

    ilpeyote per non dimenticare

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  4. Così il nubifragio che ha flagellato Roma e le alluvioni in Liguria si potrebbero anche leggere come moniti a Silvio Berlusconi affinché si dimettesse e passasse il testimone a chi, secondo un programma architettato nei minimi particolari, deve portare al tracollo l’Italia per poi affossare l’euro, affossamento pressupposto necessario all’introduzione di una moneta mondiale elettronica, con tutto quanto ne conseguirà. Di fatto, poche giorni dopo i disastri succitati, il Presidente del consiglio, obtorto collo, ha rassegnato le dimissioni.

    Ma tu sei davvero schizzato. Chi insegna in una scuola non può scrivere certe scemenze. Seppur a volte con classe ed eleganza sono e rimangono scemenze. SOno sempre più convinto che qua i prezzolati siete voi. Vi pagano per scrivere romanzi complottistici in AR, "augmented reality"

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  5. Cioè per colpire il Berlusconi invece di che so, sabotare le sue televisioni o far cadere un satellite artificiale su una delle sue ville, anneghiamo Genova e le 5 terre. E chi fa tutto ciò non è però capace di far tacere il blogghettino di due fratelli dissociati dalla realtà?
    Antonio, detto francamente, sei fuori come un tram che naviga in mare.

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