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Esiste
 un ‘valore di facciata’ degli accadimenti ed un loro ‘valore reale’; 
siamo stati costretti a cercare
    quest’ultimo nel momento in cui ci siamo resi conto che il primo non
 corrispondeva alla realtà dei fatti. L’abitudine a trovare motivazioni 
realistiche dietro una sequenza di eventi
    apparentemente frutto del naturale volgere della storia ci ha 
condotto ad essere interpreti di una ‘antica lingua’ che, pian piano, si
 è palesata in tutta la sua prepotente complessità. Prendiamo
    ad esempio l’agenda 21: 
  
Agenda 21 (letteralmente: cose da fare nel 21
    sec.) è un ampio ed articolato "programma di azione", scaturito dalla Conferenza ONU su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro nel 1992. Costituisce una sorta di manuale per lo sviluppo sostenibile del pianeta da qui al 21° secolo. Consiste in
    una pianificazione completa delle azioni da intraprendere, a livello mondiale, nazionale e locale dalle organizzazioni delle Nazioni Unite,
    dai governi e dalle amministrazioni in ogni area in cui la presenza umana ha impatto sull'ambiente. La cifra 21 che fa da attributo alla parola Agenda si
    riferisce al XXI secolo, in quanto i temi prioritari di
    questo programma sono le emergenze climatico-ambientali e socio-economiche che l'inizio del Terzo Millennio pone
    inderogabilmente dinnanzi all'intera Umanità. L’Agenda 21
    è quindi un piano d’azione per lo sviluppo sostenibile, da realizzare su scala globale, nazionale e locale con il coinvolgimento più ampio
    possibile di tutti i portatori di interesse che operano su un determinato territorio. (1)
  
Nella sezione 1, capitolo 5, dal titolo: ‘Dinamiche demografiche
    e Sostenibilità’ apprendiamo come vengano giustamente considerate come correlate la pressione demografica e l’impatto antropico
    sull’ambiente. Dopo una sarabanda di belle parole sulla 
salute, sull’immigrazione e sulle politiche di cooperazione sul 
territorio, notiamo come la soluzione proposta sia una sola:
    portare la donna ad affrancarsi dall’uomo ed a usufruire di mezzi 
per la riduzione della natalità, il tutto coperto sotto l’eufemismo
    ‘pianificazione familiare’. In pratica, tutto il capitolo si potrebbe riassumere in: limitiamo le nascite
    umane, soprattutto nei paesi poveri od in via di sviluppo.
  
Un’altra verità però emerge, suggerita da eminenti scienziati controcorrente, che contraddice le indicazioni
    delle Nazioni Unite a monte: il pianeta, se gestito con accortezza, potrebbe ospitare anche il doppio della popolazione mondiale attuale. Come conciliare le due istanze? Come
    tentare di respingere la sicumera con la quale l’Onu detta i suoi proclami e come interpretarla?
  
Se
 procediamo più a fondo ci dovremmo chiedere perché l’Onu si sia 
arrogato il compito non solo di
    gestire le emergenze ma di pianificare il futuro dell’umanità? Pur 
non mettendo in dubbio l’accuratezza delle analisi effettuate non 
possiamo non notare la perentorietà delle
    affermazioni contenute nell’Agenda 21 e chiederci quindi quale sia 
il valore reale di tale documento. Nel capitolo 2 riguardante 
l’inquinamento atmosferico, risuona sinistra la parola
    ‘danno antropogenico’ mentre tutto il testo trasuda buonismo in una sorta di atmosfera fredda, glaciale ed indifferente. Si dirà che siamo
    di fronte ad un testo ufficiale, eppure la sensazione di leggere una specie di proclama impositivo
 è netta. Nessuna sensazione positiva
    emerge dal testo ma solo la latente preoccupazione per la natura 
data la sua predazione da parte di un’umanità miope, disorganizzata e 
nociva. Non si nota mai un afflato fiero e sereno verso la
    conquista del globo da parte dell’uomo ed il suo vero compito finale
 sconosciuto. Si danno per scontato considerazioni che varrebbero un 
referendum mondiale come il cosiddetto ‘equilibrio tra l’uomo e la natura’ che appare anche nelle sataniche ‘georgia guidestone’ accanto
    alla dicitura: mantenere il numero degli abitanti della Terra sotto le 500.000.000 unità!
  
Per concludere, chi redige questi testi sembra che lavori non ai fini di preservare ed incrementare la natura
    umana ma allo scopo di imporle una serie di lacci legislativi al fine di controllarla e gestirla con finalità inattese e discutibili.
    Occorre andarsi a cercare il valore reale di tali documenti ben nascosto dietro il loro valore di facciata ed inserirlo nella consueta
    tiritera ambientalista che, guarda caso, collima con i dictat nazistoidi delle citate ed orribili ‘georgia guidestone’ (che sono anche una
    specie di calendario astronomico). Sembra di trovarsi di fronte uno scenario preconfezionato dietro il quale le corporation e gli
    apparati militari del pianeta continuano indisturbati le loro opere di distruzione
    ambientale che conducono da sempre, in barba alla sibillina
 Agenda 21 ed a chi l’ha sottoscritta. Ovviamente di quest’ultimo 
aspetto, nel testo dell’agenda, non si fa parola
    …
  
Pubblicato da Freeskies durante la quotidiana colazione a base di cappuccino, brioche e LSD 
  
 

ReplyDeletePubblicato da Freeskies durante la quotidiana colazione a base di cappuccino, brioche e LSD
Aggiungi anche una abbondante dose di funghi allucinogeni
Quella è la base della cena.
DeleteLabels: come cazzo fa a non esistere il riscaldamento globale antropico se tutti i giorni dite che l'uomo modifica il clima?
ReplyDeleteSi mettessero d'accordo una buona volta!
Ragazza, prima di tutto dovrebbero mettere d'accordo tra di loro i 3 (di numero) neuroni che ancora hanno in testa. Ma non ci riescono...
DeleteFigurati il resto!