L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

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Wednesday, May 27, 2015

Chiusura

Cari lettori,

il momento e' arrivato. Strakerenemy chiude, almeno per un po'.
Qualcuno potrebbe pensare che i complottari siano diventati noiosi, ripetendo sempre le stesse cose.
Qualcuno potrebbe pensare che il lavoro o la famiglia richiedano piu' tempo ed energie. La verita' e' che da quando il commander-geometer mi ha identificato ho una paura folle delle rappresaglie sue e dei suoi gonzi. Come? Non ci credete? E perche' mai?

Va bene: ecco la verita'. 
E' vero che i complottari, e gli acconguaglioni in primis, stanno diventando noiosi. Le loro cazzate sono sempre le stesse, i decerebrati che li seguono sono sempre gli stessi 5 o 6.
E' vero anche che il tempo a disposizione e' poco. Devo seguire un nuovo progettone in giro per l'Europa e un altro si aggiungera' a Settembre. Tra un po' ci saranno le vacanze e prima di poter partire devo portare il team avanti abbastanza da poterci fermare. Insomma, c'e' un'esplosione di attivita' che richiede la massima concentrazione.
C'e' anche un'altra considerazione personale, anche se di minor importanza: quando e' nato StrakerEnemy la motivazione era quella di farsi quattro risate e sbufalare qualche cialtrone. Adesso i cialtroni (o almeno quelli meno furbi tra loro) si sono immersi da soli in un letamaio dal quale difficilmente riusciranno ad uscire. Qualcuno ne godra', per me non e' piu' divertente.

Quindi StrakerEnemy chiude qui. Vi invito a seguire gli aggiornamenti fuffici sul blog di Bombarda, molto piu' puntuale e vario del mio (si vede che ha piu' tempo libero di me? ;-)))).
Nel caso qualcuno volesse prendere in carico la gestione di questo blog e continuare a pubblicare la copia dei post dei fuffari puo' contattarmi su essse.blog@gmail.com.

Per ora vi saluto, ma... stay tuned... a breve, direi che da qui a fine anno, scrivero' un post in cui rivelero' la mia identita'. Si chiamera' "Straker Enemy Aidentifaid - Come si sono svolti i fatti". Sara' l'occasione per farci ancora quattro risate.

With love
eSSSe

Monday, May 25, 2015

Dead or alive?

http://zret.blogspot.ch/2015/05/dead-or-alive.html

Dead or alive?



Il 28 gennaio 1986 la navetta spaziale “Challenger” esplose in volo, settantatré secondi dopo essere decollata dalla rampa di lancio di Cape Canaveral (Florida). Nell’incidente morirono i sette componenti dell'equipaggio che comprendeva cinque astronauti della N.A.S.A. e due specialisti del carico utile. La causa del tragico evento fu individuata in un guasto ad una guarnizione, denominata "O-ring", nel segmento inferiore del razzo a propellente solido.

La rottura della guarnizione provocò una fuoriuscita di fiamme che determinarono un cedimento strutturale del serbatoio esterno (booster), contenente idrogeno ed ossigeno liquidi.

Il lancio fu trasmesso in diretta televisiva, anche se molti telespettatori lo seguirono in differita nel corso della giornata.

Nel disastro persero la vita Francesco R. Scobee, comandante; Michael J. Smith, pilota; Ronald McNair, specialista di missione; Ellison Onizuka, specialista di missione; Judith Resnik, specialista di missione; Greg Jarvis, specialista del carico utile; Christa McAuliffe, specialista del carico utile.

Questa è la versione ufficiale di quanto accaduto... ma è una versione corrispondente al vero?

Scrive l’autore Daniel Foss:

“Credo di aver appurato che cinque fra i sette componenti dell’equipaggio sono ancora vivi. Alcuni di loro per giunta usano ancora i loro vecchi nomi! Il governo degli Stati Uniti è tristemente noto per le sue censure e le sue sfacciate frodi, dall’episodio di Roswell sino all’inside job del 9 11. E’ interessante notare che Judith Resnik e Michael Smith sono entrambi docenti: Judith Resnik insegna alla Yale School of Law e Michael Smith alla Wisconsin State School of Engineering”.

Daniel Foss ha compiuto accurate ricerche da cui risulterebbe proprio che almeno alcuni scienziati imbarcati sullo space shutlle "Challenger" sono oggi vivi e vegeti, addirittura senza aver cambiato identità. Fotografie ed altri documenti lo proverebbero. Il condizionale, in questi casi, è d’obbligo. Tuttavia l’incidente del "Challenger" pare avere le tipiche coordinate dei sinistri contraffatti o comunque di quegli accadimenti in cui la narrazione canonica dell’avvenimento è piena di falle, resoconto dove un frammento di verità è incastonato in un’evidente montatura: si pensi al recente schianto del velivolo civil-chimico appartenente alla compagnia tedesca “Germanwings”.

Dunque... dead or alive?

Fonte: opobnews



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Interrogazione M5S

Avete sentito di questa interrogazione del M5S?

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=914629

Si riferisce a Davide Cervia. Non l'ho letta, ma banferenemy e' citato diverse volte.
La cosa strana e' che Davide Cervia era uno dei cavalli di battaglia di Lannes, che ripostava sempre lo stesso post ogni due o tre giorni. Stamattina sembra che sullatestadigannilannes sia sparito quasi tutto.

Che sial'inizio di un'altra battaglia tra cialtroni in stile "marciano marciasi mariachi"?

E' arrivato il conto da pagare

http://www.tanker-enemy.com/un-aiuto-per-mamma-rita.htm

I giudici civili sono ancora protagonisti di un'aberrante sentenza che vede condannata in appello la mamma di Antonio e Rosario Marcianò. Infatti i giudici della Corte d'appello di Genova hanno incredibilmente ribaltato la sentenza di primo grado, verdetto che vedeva vincitori gli allora coniugi Pasquale Marcianò (deceduto nel 2011) e Ciniglio Rita.

La sentenza, subito esecutiva, condanna al pagamento immediato delle spese processuali di primo e secondo grado, per una somma di poco inferiore ai 19.000 euro. Dissanguati a causa delle vicende penali che ci vedono protagonisti, grazie alle connivenze tra Ministero della Giustizia e disinformazione di Stato, non siamo nelle condizioni di affrontare questo ulteriore esborso. Chiediamo quindi il Vostro aiuto al fine di evitare di incorrere nel pignoramento dei beni intestati a mamma Rita. Grazie infinite.

Clicca qui per accedere alla pagina di Paypal. La donazione è comunque libera.
    



Clamoroso! Il Ministero della Giustizia coordina, finanzia e garantisce l'immunità ai disinformatori

http://www.tankerenemy.com/2015/05/clamoroso-il-ministero-della-giustizia.html

Clamoroso! Il Ministero della Giustizia coordina, finanzia e garantisce l'immunità ai disinformatori



Molti, a ragione, lamentano i numerosi mali della "giustizia" italiana: la lentezza dei processi sia nel civile sia nel penale, l'inefficienza dei tribunali, l'eccessiva discrezionalità delle sentenze... Che cosa si deve, però, pensare, quando si scopre che l'avanguardia della disinformazione, quella più accanita e subdola, trova il suo feudo proprio nel Ministero della "giustizia"? Non è per lo meno paradossale che chi dovrebbe tutelare i cittadini ed incarnare il valore dell'equità è, invece, in prima linea contro la verità e l'informazione indipendente? E' chiaro che qualsiasi iniziativa proveniente da un'istituzione coinvolta in attacchi tanto proditori è priva di qualsiasi efficacia morale e giuridica, con una credibilità pari a zero.

I due video sotto riportati spiegano nei dettagli come il Ministero della Giustizia, attraverso suoi funzionari e dipendenti (in accordo con la magistratura), opera a danno dei fratelli Marcianò e del Comitato Tanker enemy.

Ringraziamo l'amico Salvo Mandarà per la sua disponibilità nel farci esporre la questione attraverso la sua Web TV "Mi scappa la diretta".





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Bloom and doom

http://zret.blogspot.ch/2015/05/bloom-and-doom.html

Bloom and doom



La “candida rosa” descritta da Dante nel Paradiso è immagine che si comprende ricordando la letteratura occitanica in cui la rosa è simbolo dell’eros, ma di un eros per lo più sublimato, quasi incorporeo che in talune esperienze assurge a slancio contemplativo. In francese ed in inglese “rose” è anagramma di eros. I rosoni delle cattedrali paiono evocare significati astronomici oltre che mistico-esoterici.

Imprescindibile riferimento culturale nella Weltanschuauung del Basso Medioevo è il Roman de la rose, il rapsodico poema narrativo-allegorico in lingua francese (XIII secolo) di Guillame de Loris e Jean de Meung in cui la donna amata è rappresentata da una rosa. Il Roman de la Rose fu adattato da Ser Durante nel poemetto didascalico-allegorico intitolato Il fiore: con persuasivi argomenti stilistici il critico Gianfranco Contini ha ravvisato in Dante l’autore della volgarizzazione. Così l’anello si chiude a circoscrivere le più insigni manifestazioni della cultura romanza, una in lingua d’oil, un’altra in lingua d’oc, l’ultima nel volgare italiano.

Qualcuno sostiene che la “candida rosa” sia un’icona dipinta dal “ghibellin fuggiasco” per la sua armonia formale in cui è contenuta la corrispondenza tra macrocosmo e microcosmo. E’ ipotesi che non convince del tutto, poiché il poeta fiorentino intende esaltare valenze spirituali che trovano la loro linfa nella rosa concepita come simbolo dell’amore perfetto, in un processo di progressiva idealizzazione.

Dopo Dante la rosa è sempre più spesso associata a concetti elevati: nel Rinascimento sorse la confraternita iniziatica dei Rosacroce, di impronta cristiano-evangelica il cui simbolo è una rosa a cinque petali posta al centro di una croce latina. L’arma di Johann Valentin Andreae (1586-1654), i cui scritti rivelarono le concezioni dei Rosacroce, era una croce di Sant’Andrea con quattro rose collocate alle estremità dei bracci.

Che cosa è accaduto in età contemporanea? Nello stravolgimento e nella depravazione generale che trascina con sé tutto, la simbologia della rosa è stata snaturata ad adombrare liturgie contro-iniziatiche e delitti rituali: il significante (la forma del fiore) è rimasto il medesimo, ma il significato (l’idea sottesa alla figura) è degenerato a tal punto da suggerire intenti abominevoli, antitetici ai nobili fini perseguiti dalle congregazioni medioevali e moderne. Si è scelto come unico colore della rosa il rosso che allude all’effusione di sangue. Ecco perché servizi televisivi e fotografie di testate giornalistiche indugiano sovente, nel caso di omicidi, su una rosa rossa da cui a volte stilla una goccia: è una sorta di firma apposta dagli Oscurati, un funesto sigillo, l’impronta di un destino mortale.

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Colite, colite ulcerosa, appendicite e morbo di Crohn - la loro correlazione con la disbiosi intestinale

http://scienzamarcia.blogspot.it/2015/05/colite-colite-ulcerosa-appendicite-e.html

Colite, colite ulcerosa, appendicite e morbo di Crohn - la loro correlazione con la disbiosi intestinale

Chi conosce già i libri "Sindrome Psico-intestinale (scritto dalla dottoressa Natasha Campbell-McBride), Intestino sano con la dieta dei carboidrati specifici (scritto dalla biologa Elaine Gotschall), "Management of celiac disease (scritto dal dottor Haas e moglie), dovrebbe aver epochi dubbi sul fatto che colite e appendicite siano correlate alla disbiosi intestinale. Ad ogni modo ecco alcune ulteriori informazioni desunte da alcune ricerche recenti, reperibili sul sito pubmed (database governativo statunitense sulle ricerche scientifiche in ambito medico e biologico).

Il primo articolo che segnalo è Acute appendicitis is characterised by local invasion with Fusobacterium nucleatum/necrophorum (L'appendicite acuta è caratterizzata dall'invasione locale di Fusobacterium nucleatum/necrophorum); in tale articolo come mostra già il titolo, si evidenzia come l'attacco di appendicite acuta sia caratterizzato (nella maggior parte dei casi) da un'invasione di questi batteri patogeni nell'appendice:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19926616 

Ma come possono questi batteri superare le normali difese dell'organismo e causare un tale danno? Nell'organismo sano i batteri patogeni presenti nell'apparato digerente vengono tenuti a bada dal batteri simbionti, i "batteri amici" che ci aiutano a digerire e assimilare il cibo, che producono vitamine a noi utili, e la cui presenza impedisce ai germi cattivi di attecchire. Solo uno squilibrio della flora intestinale (disbiosi), che spesso si accompagna ad una proliferazione incontrollata della Candida, può indebolire le difese nel nostro intestino e far sì che i Fusobatteri infettino l'appendice.
Di quanto appena detto troviamo conferma anche nell'articolo Gut microbiota: next frontier in understanding human health and development of biotherapeutics (Il microbiota dell'intestino: la prossima frontiera nella comprensione della salute umana e nello sviluppo di terapie biomediche), nel quale si fa cenno a casi di colite causate da batteri patogeni che riescono a infettare il colon quando c'è una condizione di squilibrio della microflora dell'intestino:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3156250/

Dei seguenti due articoli purtroppo non sono disponibili gli abstract ma solo i titoli, che tuttavia sono indicativi.

Local appendiceal dysbiosis: the missing link between the appendix and ulcerative colitis? (Disbiosi locale dell'appendice; l'anello mancante tra l'appendice e la colite ulcerosa?)

Gut microbiota: Diet promotes dysbiosis and colitis in susceptible hosts (Microbiota dell'intestino: la dieta promuove disbiosi e colite in pazienti suscettibili)


L'articolo Phylogenetic analysis of dysbiosis in ulcerative colitis during remission (Analisi filogenetica della disbiosi nella colite ulcerosa surante la remissione) testimonia l'alterazione della microflora intestinale (ovvero la disbiosi) dei pazienti che soffrono di colite ulcerosa:
L'articolo Enteric microbiota leads to new therapeutic strategies for ulcerative colitis (Il microbiota enterico porta a nuove strategie terapeutiche pe la colite ulcerosa) partendo dalla constatazione della presenza di una disbiosi associata alla colite, suggerisce nuove strategie di cura basate sulla 'integrazione di probiotici, l'assunzione di prebiotici ed il trapianto di microbiota fecale:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4229530/
Per quanto basato su uno studio su cavie, e quindi non troppo affidabile, cito anche l'articolo The murine appendiceal microbiome is altered in spontaneous colitis and its pathological progression che rivela la medesima associazione tra disbiosi e colite:
Dulcis in fundo un cenno abbiamo l'articolo Dysbiosis in inflammatory bowel disease (Disbiosi nelle malattie infiammatorie croniche intestinali - denominazione che comprende morbo di Crohn, colite ulcerosa ed altre malattie simili):
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1773911/
Ricordo infine che di recente alcuni scienziati hanno ipotizzato che l'appendice sia una sorta di contenitore di microfolora intestinale di riserva, utile a ripopolare l'intestino in caso di diarrea o altri problemi che depauperano l'intestino dei suoi batteri simbionti:

Il rapporto tra celiachia e disbiosi

http://scienzamarcia.blogspot.it/2015/05/il-rapporto-tra-celiachia-e-disbiosi.html

Il rapporto tra celiachia e disbiosi

Per chi non fosse soddisfatto di quanto viene affermato al riguardo nei libri "Sindrome Psico-intestinale (scritto dalla dottoressa Natasha Campbell-McBride), Intestino sano con la dieta dei carboidrati specifici (scritto dalla biologa Elaine Gotschall), "Management of celiac disease (scritto dal dottor Haas e moglie), ecco alcune informazioni desunte da alcune ricerche recenti, reperibili sul sito pubmed (database governativo statunitense sulle ricerche scientifiche in ambito medico e biologico).

Il primo è  Duodenal-Mucosal Bacteria Associated with Celiac Disease in Children (Batteri della mucosa duodenale associati con la celiachia nei bambini).
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3754165/

Lo studio ha raccolto la microflora del duodeno attraverso la biopsia ed ha scoperto che "la malattia è associata con la proliferazione eccessiva di possibili patogeni che escludono i batteri simbionti o i commensali che sono caratteristici di quello che è il microbiota del piccolo intestino in una condizione di salute". Detto in altre povere viene scoperto che sono diminuiti i batteri simbionti (quelli "amici", che ci aiutano a digerire, ad assorbire il cibo, a difenderci dalle infezioni, che producono vitamine) e sono aumentati quelli patogeni (quelli "cattivi", apportatori di malattie, produttori di tossine). In poche parole questo studio indica la presenza della disbiosi intestinale nei soggetti celiaci.
 

Il secondo è Intestinal dysbiosis and reduced immunoglobulin-coated bacteria associated with coeliac disease in children (Disbiosi intestinale e riduzione dei batteri ricoperti da immunoglobuline associata con la celiachia nei bambini)


A conclusione di questo studio si legge che "nei soggetti celiaci la riduzione i batteri ricoperti di Ig-A è associata con la disbiosi intestinale".


Il terzo è Altered duodenal microbiota composition in celiac disease patients suffering from persistent symptoms on a long-term gluten-free diet (Composizione alterata del microbiota dei pazienti celiaci sofferenti di sintomi persistenti dopo una dieta senza glutine protratta per molto tempo)
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25403367
 In questo caso le conclusioni sono che i soggetti celiaci che soffrono ancora di sintomi persistenti dopo un lungo periodo di dieta senza glutine hanno una manifesta disbiosi intestinale.
Il quarto è Non-celiac gluten sensitivity triggers gut dysbiosis, neuroinflammation, gut-brain axis dysfunction, and vulnerability for dementia (Sensibilità al glutine non celiaca innesca la disbiosi, la neuroinfiammazione, la disfunzione dell'asse intestino-cervello, e la vulnerabilità per la demenzia)
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25642988

In questo caso si rileva ancora una volta la correlazione tra disbiosi ed intolleranza al glutine (non celiaca, ovvero in assenza di danno ai villi intestinali), anche se, curiosamente, si suppone che sia l'intolleranza la causa scatenante della disbiosi  piuttosto che il contrario. Del resto tutte i sintomi e le patologie che in tale articolo vengono indicate come correlate alla sensibilità al glutine non celiaca (dal mal di testa alla depressione passando per i disturbi dell'apprendimento), sono proprio le stesse che la dottoressa Campbell-McBride indica come manifestazioni  dello squilibro del microbiota intestinale (la disbiosi intestinale per l'appunto).

Riguardo alla celiachia è interessante anche la lettura dell'articolo why everyone with celiac disease needs vitamin d/ (Perchè tutti i celiaci hanno bisogno di vitamina D), articolo corredato da una discreta bibliografia. Non credo sia un caso che la dottoressa Campbell consigli l'integrazione di olio di fegato di merluzzo (ricco in vitamina D e vitamina A) ai soggetti che presentano disbiosi intestinale.

Glifosato, celiachia, intolleranza al glutine

http://scienzamarcia.blogspot.it/2015/05/glifosato-celiachia-intolleranza-al.html

Glifosato, celiachia, intolleranza al glutine

Qui di seguito la traduzione del riassunto (abstract) dell'articolo Glyphosate, pathways to modern diseases II: Celiac sprue and gluten intolerance, scritto da Anthony Samsel e Stephanie Seneff, pubblicato sulla rivista Interdisciplinary Toxicology 2013 Dec; 6(4): 159–184, e reperibile on line al link 
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3945755/




Glifosato, sentieri per nuove malattie II: celiachia e intolleranza al glutine

La celiachia, e più in generale l'intolleranza al glutine, è un problema crescente in tutto il mondo, ma specialmente in Nord America ed in Europa, dove si stima che adesso ne soffra il 5% della popolazione. I sintomi possono includere nausea, diarrea, eruzioni cutanee, anemia macrocitica e depressione. E' una malattia multifattoriale associata a numerose carenze nutritive e problemi riproduttivi, all'aumento del rischio di malattie della tiroide, alla disfunzione renale e al cancro. 
qui proponiamo che il glifosato, lingrediente attivo dell'erbicida Roundup®, sia il più importante fattore causale in questa epidemia. I pesci espopsti al glifosato sviluppano problemi digestivi che ricordano quelli della celiachia. La celiachia è associata con uno squilibrio della flora batterica che può essere pienamente spiegato dagli effetti noti del glifosato sui batteri intestinali.
Le caratteristiche della celiachia fanno puntare in direzione del danneggiamento di molti enzimi del citocroma P450, che sono coinvolti nella disintossicazione dalle tossine ambientali, nell'attivazione della vitamina D3, nella catabolizzazione della vitamina A, nel mantenimento della produzione degli acidi della bile e del rifornimento di solfati all'intestino. E' noto che il glifosato inibisce gli enzimi del citocromo P450. Carenze di ferro, cobalto, molibdeno, rame ed altri metalli in traccia associati alla celiachia possono essere attribuite alla forte abilità del glifosato di chelare questi elementi. Carenze di triptofano, tirosina, metionina, e delenometionica associati con la celiachia corrispondono alla nota azione di esaurimento di questi aminoacidi da parte del glifosato.
I pazienti celiaci hanno un rischio aumentato di sviluppare linfomi non-Hodgkin lymphoma, che sono stati pure implicati nell'esposizione al glifosato. Problemi riproduttivi associati con la celiachia, come l'infertilità, l'aborto spontaneo, ed i difetti congeniti popssono pure essere spiegati dal glifosato. Di recente i residui di glifosato nel grano e nelle altre piante stanno verosimilmente aumentando a causa della crescente pratica di disseccare le piante appena prima della raccolta. Supponiamo che la pratica di “far maturare” la canna da zucchero con il glifosato possa spiegare la recente impennata di disfunzioni renali tra i lavoratori agricoli nell'America centrale. Concludiamo con un appello ai governi a riconsiderare le politiche riguardanti la sicurezza dei residui di glifosato nei cibi.





Per completezza discuto qui anche delle critiche al presente articolo, prendendo come riferimento un articolo di Peter Olins pubblicato su sito che difende gli OGM (https://gmoanswers.com/studies/ultimate-gluten-free-does-glyphosate-cause-celiac-disease-actually-no - fin troppo facile immaginare chi sovvenzioni tale sito). La prima è che chi l’ha scritto non è medico, né tossicologo. Ma è forse proibito leggere articoli scientifici e farsi un’opinione, specie in un mondo in cui tutto ruota intorno al dio danaro e non ci si può fidare più di nessun esperto del settore? Del resto, come mostrato nella precedente traduzione di un articolo della medesima autrice (Stephanie Seneff) essa è stata capace di citare circa 190 pubblicazioni scientifiche a conferma delle sue denunce. Al contrario gli articoli citati per smontare il suo lavoro sono appena una manciata.

Ancora più importante è la riflessione sugli autori e sui loro conflitti d’interesse. Stephanie Seneff non sembra legata a nessuna organizzazione che possa “lucrare” sul rispetto dell’agricoltura naturale e delle sementi naturali (l’autore dell’articolo citato riesce a scoprire solo un finanziamento da parte di un’azienda di computer, il che la dice lunga), mentre Peter Olins che viene presentato come “esperto indipendente” è in realtà (basta guardare il suo curriculum sul medesimo sito) una persona che “ha lavorato per la maggior parte della sua carriera nelle industrie farmaceutiche e biotecnologiche”.

Non è un caso che anche uno degli articoli citati da questo biochimico viene da un’altra fonte non troppo poco indipendente. Se l’articolo di S. Seneff punta molto sul fatto che il glifosato danneggi gli enzimi del gruppo detto “citocromo P450”, P. Olins ribatte che questa affermazione basilare verrebbe smentita da una ricerca (http://dmd.aspetjournals.org/content/36/7/1322.full.pdf) il cui autore, come viene specificato in una nota, è affiliato ad una azienda che si occupa anche di biotecnologia (la Amgen, Inc. di Seattle, in procinto di trasferirsi in Massacchussets). La situazione mi ricorda molto le ricerche che dimostrerebbero l’innocuità degli adiuvanti presenti nei vaccini, e che sono state portate avanti da una nota azienda produttrice di vaccini. 
Faccio notare anche che la Amgen sta studiando un rimedio farmaceutico che spera possa portare beneficio ai pazienti celiaci (verrebbe da pensare che la prevenzionedi una malattia non interessa certo a chi vuole vendere farmaci ad essa dedicata).

Ma per capire fino in fondo quanto i conflitti di interesse pesino sulla cosiddetta ricerca scientifica, credo che occorra leggere le dichiarazioni di chi è stato direttore di alcune tra le più prestigiose ricerche scientifiche.

Richard Horton, dirigente di Lancet (una delle riviste mediche peer-reviewed più famose e blasonate) 
“Il caso contro la scienza è semplice: gran parte della letteratura scientifica, forse la metà, può essere semplicemente falsa. Studi inconsistenti,analisi non valide, conflitti  di interesse, oltre all’ossessione di perseguire delle tendenze dubbie, la scienza ha deciso di percorrere una strada buia. “ ( fonte )
Marcia Angell, ex direttrice del New England Medical Journal (NEMJ):
“E’ semplice; non è più possibile credere alla gran parte della ricerca clinica che viene pubblicata, o fare affidamento sul giudizio dei medici di fiducia o di linee guida mediche autorevoli. Io non gioisco di questa conclusione, che ho raggiunto lentamente e con riluttanza dopo i miei due decenni come un direttore del New England Journal of Medicine “ ( fonte )
Ritornando agli enzimi del citocromo P450, c'è da tenere conto dello studio del 1988 citato da Seneff, Glyphosate Is an Inhibitor of Plant Cytochrome P450: Functional Expression of Thlaspi arvensae Cytochrome P45071B1/Reductase Fusion Protein in Escherichia coli, di Lamb, D.C., Kelly, D.E., Hanley, S.Z., Mehmood, Z. and Kelly, S.L., pubblicato su Biochemical and Biophysical Research Communications, 244, 110-114. http://dx.doi.org/10.1006/bbrc.1997.7988. Benché lo studio non sia su un soggetto umano, mostra dei danni causati dal glifosato.

Tra gli altri articoli scientifici che vengono presentati da Peter Olins per screditare l’articolo della Seneff vi sono:

- Un articolo svedese in cui si mostra che il linfoma non Hodgkinsta diminuendo trai pazienti celiaci (forse per la maggiore attenzione alle loro problematiche?); tale citazione non smentisce il fatto che la celiachia predisponga al linfoma. Non si poteva trovare di meglio?

- Un articolo che conferma quanto detto dalla Seneff sull’aumento dei casi di celiachia ma non sull’aumento dei casi di sensibilità al glutine (che sarebbero rimasti costanti). Il che corrisponde appena ad una mezza smentita (sebbene sia solo un aneddoto, ricordo la testimonianza da me tradotta qualche mese fa, di una signora intollerante a latte e glutine che miracolosamente riesce però a mangiare queste due sostanze quando vengono va in vacanza in Bolivia, dove l’agricoltura segue ancora modalità più legate alla tradizione).

Peter Olins concorda con la Seneff sul fatto che il glifosato possa legarsi ad una varietà di metalli, ma afferma che “non viene presentata alcuna prova che questo fatto sia rilevante nelle reali condizioni che si incontrano nel sistema digestivo umano”; questo non è sicuramente un pensiero consolante, in quanto l’unico dubbio che resta è su quanto negativo sia l’effetto. Di certo si può sempre sperare che tale effetto negativo sia minimo, ma già l’agricoltura industriale sta da molti decenni depauperando il suolo di sostanze nutritive essenziali: perché mai dovremmo rischiare di aggiungere danno al danno?

Su un punto mi sento di dare ragione al signor Olins: l’esperimento sui pesci che viene citato  non sembra molto valido, e questo non lo dico solo perché sono contrario alla vivisezione, ma perché non è stata utilizzata una formulazione specifica per l’uso in ambiente acquatico, ma un’altra formulazione specifica per l’uso sulla vegetazione terrestre. Il fatto che quest’ultima contiene un surfattante che non contiene la prima, lascia dei dubbi sul reale responsabili del danno mostrato dal sistema digestivo dei pesci: il glifosato o il surfattante? Tra l’altro i pesci sono stati esposti a livelli davvero massicci di prodotto, cosa che difficilmente si potrebbero verificare (almeno in tempi brevi) utilizzando normalmente il prodotto incriminato.





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I danni del glifosato - un articolo della dottoressa Campbell-McBride

http://scienzamarcia.blogspot.it/2015/05/i-danni-del-glifosato-un-articolo-della.html

I danni del glifosato - un articolo della dottoressa Campbell-McBride

Riporto qui di seguito la traduzione di un articolo sul Glifosato scritto dalla dottoressa Campbell-McBride e pubblicato sul suo blog al link
http://www.doctor-natasha.com/dangers-of-glyphosate.php
Si tratto di un sunto delle molte informazioni che sono state presentate sul glifosato nel corso di una conferenza della Weston A. Price Foundation tenutasi a Londra nel frebbraio del 2014.




Glifosato

Vi ricordate il pesticida DDT? Era così pericoloso per ogni forma di vita sul pianeta da essere messo al bando in tutto il mondo negli anni '70. Dimenticatevi del DDT! C'è qualcosa di molto più pericoloso e distruttivo che adesso viene spruzzato ovunque nel nostro pianeta.

Il GLIFOSATO è l’ingrediente principale del popolare erbicida Roundup. Dal momento che il suo brevetto è scaduto nel 2000, il glifosato è diventato uno dei prodotti chimici più largamente utilizzati nell’agricoltura occidentale. É il prodotto che più fa guadagnare il suo produttore Monsanto, che è riuscita a convincere le autorità occidentali che il glifosato è sicuro. Ma si stanno accumulando le prove scientifiche che mostrano che esso è ben lontano dall’essere sicuro.

• Il glifosato persiste nel suolo, nel cibo e nella flora intestinale di uomini ed animali. Esso causa la crescita di Clostridium difficile nell’intestino umano. Esso agisce come un antibiotic nel corpo e distrugge il normale equilibrio della flora intestinale di uomini ed animali.
• Il glifosato causa carenza di vitamina D negli esseri umani, dal momento che interferisce con la sua attivazione nel fegato.
• C’è una forte correlazione tra l’uso del glifosato e l’epidemia di obesità. • C’è una correlazione perfetta tra l’uso del glifosato e l’epidemia mondiale di autismo.
• Il glifosato si trasforma nel composto chimico tossico P-cresolo nell’intestino di un soggetto autistico, passa nel flusso sanguigno e viene espulso con l’urina.
• La maggior parte dei bio-marcatori dell’autismo possono essere spiegati dall’uso del glifosato.
• Il glifosato induce bassi livelli di serotonina e dopamine negli esseri umani, causando depressione ed altri problemi mentali.
• Il glifosato causa la proliferazione nell’intestino umano di un microbo patogeno detto Pseudomonas aeruginosa, il quale produce formaldeide ed altre sostanze molto tossiche.
• Recentemente la nostra agricoltura occidentale intensive ha iniziato a utilizzare il glifosato come dessiccante per i semi [ovvero anche per i chicchi – N.d.T.]: il grano, la soia la colza ed altre granaglie e semi, una volta maturi, vengono spruzzati con il glifosato appena prima della raccolta per farli essiccare e per rendere semplice separare i semi dal resto della pianta. Questo significa che i semi sono scoperti dal glifosato appena spruzzato.
• Il suolo viene distrutto dal glifosato; la comunità microbica presente nel suolo viene alterata e danneggiata.
• Le popolazioni delle api soffrono a causa dell’uso del glifosato dierettamente a causa dell’avvelenamento degli insetti e indirettamente attraverso la distruzione di piante necessarie per la sopravvivenza delle api, dalle quali esse traggono nutrimento.
• Il glifosato causa infezioni fungine negli animali e negli uomini. Le infezioni fungine sono una delle cause più importanti dell’estinzione degli animali.
• Il glifosato causa danneggiamento degli ormoni negli uomini e negli animali.
• Il glifosato danneggia la capacità delle piante di assorbire il carbone dall’aria contribuendo al riscaldamento globale.
• Il glifosato si lega ai minerali presenti nel suolo rendendoli indisponibili per le piante e per i microbi del suolo. I cibi coltivati con l’utilizzo del glifosato hanno una composizione molto povera in minerali.

La buona notizia è che Madre Natura sta contrattaccando. Ci sono circa 150 cosiddette super-erbacce che sono resistenti al glifosato, ed il loro numero sta crescendo. Non esiste in realtà nessuna “erbaccia” in natura tutte le piante hanno il loro posto ed il loro utilizzo. Queste super-erbacce sono il mezzo utilizzato dalla Natura per curare il suolo danneggiato dal glifosato e da altri prodotti chimici.

Anche noi dobbiamo contrattaccare! Cosa possiamo fare? 
Mangiate cibo biologico, e coltivate il vostro cibo biologico.

Informate più gente possibile delle cose folli che sta facendo la nostra agricoltura intensiva ed industriale. Nell’inseguire profitti sempre più alti l’industria ha convinto i governi che dobbiamo aumentare la produzione del cibo “per nutrire il mondo”. A tal fine il governo the britannico sta adesso pianificando di ridurre al 5% la terra lasciata per gli habitat naturali e convertire il resto del territorio in terreno arabile destinato all’agricoltura industriale.

Quello che viene nascosto all’opinione pubblica è il fatto che STIAMO SOVRAPPRODUCENDO CIBO! Lo scorso anno l’agricoltura occidentale ha prodotto abbastanza cibo per nutrire 11 miliardi di persone di questo pianeta! Il problema non risiede nella produzione del cibo. Il problema è la distribuzione iniqua e sbagliata del cibo nel nostro pianeta. Mentre il mondo occidentale consuma troppo cibo e ne spreca quasi il 50%, le persone negli altri paesi stanno morendo di fame. La difficile situazione di queste persone viene astutamente sfruttata dall’industria commercial per continuare ad aumentare la produzione del cibo (al fine di aumentare i propri profitti).

Un altro triste sviluppo: IL GOVERNO EUROPEO si è finalmente arreso alla inarrestabile pressione della Monsanto e del governo degli USA ed ha PERMESSO L’INTRODUZIONE DEI CIBI GENETICAMENTE MODIFICATI IN EUROPA. Nel 2013 è stata approvata una legge che delega alle single nazioni europee la decisione sulla coltivazione degli OGM. Il governo britannico non può aspettare di introdurli nel settore alimentare di questo paese! I pomodori viola vengono già venduti in alcuni negozi – sono dei pomodori OGM sviluppati nella Gran Bretagna. L’Università di East Anglia sta lavorando sullo sviluppo di patate OGM e di altre colture geneticamente modificate.

Negli USA gli OGM non sono menzionati nelle etichette dei cibi; gli Americani non hanno il diritto di sapere quello che stanno mangiando! Ogni anno cittadini americani cercando di far sì che il loro governo approvi l’etichettatura degli OGM, ma non succede mai perché il governo sta proteggendo gli interessi commerciali della Monsanto e degli altri produttori di OGM. Se non facciamo niente per opporci il governo britannico [così come quello italiano prima o poi – N.d.T.] farà la stessa cosa qui da noi. I cittadini britannici inizieranno a consumare OGM senza nemmeno saperlo.

C’è una montagna di ricerche che dimostrano che gli OGM sono distruttivi per gli animali, che sono velenosi. Il lavoro della Weston A. Price Foundation nelle prigioni dell’Illinois [vedi per esempio questo link - N.d.T.], dove i prigionieri vengono nutriti con grandi quantità di OGM, ha fornito dati molto validi riguardo agli effetti dannosi degli OGM sulla salute umana. Coloro che propongono gli OGM in Europa guardano agli USA e affermano che “gli Americani hanno mangiato OGM per anni e stanno bene”. Ma NON STANNO BENE! Gli USA sono al primo posto per quasi tutte le moderne malattie degenerative diffuse sia tra gli adulti che tra I bambini , e ad ogni generazione che passa la situazione peggiora. Un’altra epidemia che avanza negli USA è quella dell’infestazione da parassiti (come il morbo di Lyme ed i parassiti intestinali). I parassiti seguono sempre la tossicità; più inquinamento facciamo entrare nei nostri corpi, e più vulnerabili diveniamo nei confronti dei parassiti. Gli OGM, il glifosato e tutti gli altri prodotti chimici utilizzati in agricoltura sono fortemente inquinanti per i nostri corpi, per l’intero pianeta e per tutte le forme di vita che esso supporta.

Ed ancora un altro triste sviluppo
Io spero che questa informazione faccia riflettere tutti noi! Pensa: cosa possiamo fare per proteggere noi stessi, i nostri bambini ed i nostri nipoti dal mondo commerciale che abbiamo creato. 




NB: l'autore della presente traduzione non concorda sulla teoria del riscaldamento globale antropogenico.

Tuesday, May 19, 2015

Latitanza

Colleghi disinformatori,

come avrete notato sono stato irreperibile per un po'. Infatti ero in viaggio di piacere in una localita' segreta dell'Alsazia per controllare la qualita' del succo di frutta prodotto dai contadini locali: succo di un unico frutto: l'uva...

La missione si e' conclusa con successo (e con soddisfazione reciproca mia e dei contadini).

Ora pero' comincia un nuovo tour de force: il mio capo per vendicarsi della mia recente esperienza etilica mi ha assegnato un nuovo progetto e un po' di budget per cui, come vedete dall'ora, da oggi si parte alla grande e non so quanto tempo mi restera' libero per seguire le cazzate complottiste e gli idioti che ne scrivono.
Di conseguenza vogliate perdonare gli inevitabili ritardi negli aggiornamenti.

Per non dimenticare: il punto sull’incidente occorso al velivolo della Germanwings

http://www.tankerenemy.com/2015/05/per-non-dimenticare-il-punto.html

Per non dimenticare: il punto sull’incidente occorso al velivolo della Germanwings



Sit eis terra levis.

E’ necessario riconsiderare la dinamica del disastro aereo occorso il 24 marzo del 2015, quando un airbus della compagnia low cost Germanwings si è schiantato, con 150 persone a bordo, sulle Alpi francesi (Dipartimento delle Alpi dell’Alta Provenza). Come avviene ormai da alcuni decenni, dopo che un evento significativo e scabroso è occorso, presto si mette in moto la macchina della disinformazione, ossia dei media mainstream che, nell'arco di poche ore, nascondono dietro una cortina fumogena la verità. La Linguistica ci insegna che un rilevante elemento della comunicazione è il rumore, ossia tutto ciò che disturba in modo involontario o deliberato il messaggio. Anche il tempo è un fattore del rumore: più le ore ed i giorni passano, più i fatti tendono a confondersi, ad annebbiarsi; i giornali e le televisioni di regime, infatti, per nascondere la realtà, confezionano una versione ufficiale che è via via ritoccata di modo che si adegui alle intenzioni mistificatorie del potere.

Per tentare di enucleare qualche particolare veridico, bisogna “catturare” le prime agenzie di stampa, quando l’establishment non ha ancora il controllo totale delle “notizie”. In seguito si rincorrono le veline, sempre più inverosimili, eppure prese come oro colato dalla maggioranza dell'opinione pubblica. Nel frattempo pullulano le rimozioni di documenti che potrebbero essere utili ad un’inchiesta seria. Il rumore (inteso come è concepito nella teoria della comunicazione, ossia quale offuscamento del contenuto) aumenta sempre più: si costruiscono delle storie attorno ai protagonisti della vicenda, si introducono nuovi personaggi, l’oggetto del desiderio, antefatti, flash back etc. tutto per sviare i lettori dei quotidiani e gli utenti della Rete.

L’intrigo diventa inestricabile, nel momento in cui alla versione ufficiale, falsa come l’oro di Bologna, il sistema affianca altre versioni altrettanto false con lo scopo di creare ulteriore scompiglio, impedendo così di attingere una possibile verità.

A proposito dell’incidente aereo di cui ci stiamo occupando, l’ipotesi è una sola, semmai ulteriormente scomponibile in sub-ipotesi: le altre non sono congetture, ma mistificazioni. Le elenchiamo per poi sviscerarne i meccanismi e le finalità.

Ipotesi

Un aereo low cost, impegnato in un’ordinaria operazione chimica di tipo igroscopico, sta sorvolando a bassa quota le Alpi francesi. A causa di un episodio di “fumo in cabina”, i piloti perdono i sensi o comunque sono semi-incoscienti. Il velivolo è ormai fuori controllo, altitudine e rotta costituiscono un pericolo per l’incolumità di passeggeri ed equipaggio: non appena dalla torre di controllo ci si accorge che qualcosa non quadra, si alzano in volo delle unità militari per lo scramble, cioè per intercettare il velivolo ed abbatterlo, qualora i piloti non agiscano per tempo per riprendere quota e correggere la rotta in modo da evitare l'irreparabile, ad esempio uno schianto su un centro abitato o su una centrale nucleare. Annota a ragione il Professor Attilio Follieri: “Un Mirage tocca una velocità di oltre 2.500 km. Questi caccia sono dislocati in varie basi militari, quindi in pochi minuti raggiungono la zona dell’emergenza. Il volo 9525 era poco distante in linea d'aria dall’installazione di Marsiglia”. Di grandissimo rilievo, in tale contesto, è il dispaccio divulgato dal Dailymail, poco dopo la tragedia, dispaccio che riferisce di due Mirage decollati per lo scramble e che poi affiancano l'aereo di linea, come riportato dalle prime testimonianze. Questo particolare è presto espunto. E’ una censura sintomatica.

E’ arduo stabilire una verità assoluta, ma, seguendo i criteri probabilistici, elaborati per primo dal filosofo accademico Carneade, si può delineare uno scenario che è comunque plausibile. Il disegno complessivo è tracciato; certo, sulle cause per cui l’aereo della Germanwings era fuori controllo esiste margine per ulteriori supposizioni: teoricamente si può chiamare in causa anche un’avaria dell’airbus, ma ciò non toglie che il silenzio radio resta inspiegabile. Ciò non toglie che il velivolo era chimico, proprio come sono chimici gli aerei delle compagnie low cost e non solo. Ciò non toglie che la traiettoria era anomala (“turistica” è stata denominata di primo acchito da meteoweb.eu, noto portale di negazionisti del fenomeno "chemtrails"), anomala nella sua “normalità”: infatti alcuni degli aerei impegnati nella diffusione di composti per lo più igroscopici, contenuti nei carburanti ed additivi avio, non percorrono i corridoi deputati alle altitudini ufficiali, poiché devono intervenire nelle regioni in cui è necessario distruggere o indebolire i fronti perturbati. Molti fronti si generano o si ingrandiscono proprio sulle Alpi dove – non è una coincidenza – il 25 marzo si stava sviluppando un ammasso imbrifero che dalle satellitari è risultato poi dissolto e sostituito da una coltre artificiale. Non è agevole comprendere perché sul teatro della catastrofe siano stati reperiti rottami così piccoli né si può essere sicuri che il luogo del disastro sia davvero quello mostrato dai media, ma la concatenazione degli accadimenti principali è tratteggiata. Pure l’obiettivo di tante mistificazioni è chiaro: occultare il problema della sindrome aerotossica e la realtà della geoingegneria clandestina, attuata quasi sempre attraverso l'aviazione commerciale.

Versione di regime

E’ arcinoto che la versione di regime, un arrangiamento in fieri, come da copione orwelliano, ciancia di un suicidio perpetrato dal co-pilota, il tedesco Andreas Lubitz. Il giovane sarebbe stato depresso, psicopatico ed avrebbe deciso di togliersi la vita, dirigendo l’aereo contro un pendio alpino. Sulle innumerevoli falle ed incongruenze della narrazione ufficiale non ci soffermiamo: è facile evidenziarle, perché sono fantasie che violano la logica aristotelica: sono un insulto non solo all’intelligenza media, ma anche alla stupidità. Tra l’altro il romanzo d’appendicite composto dalle testate governative, su imbeccata dei servizi, è in perenne divenire, in quanto è continuamente corretto affinché eclissi notizie che sfuggono alla censura o dichiarazioni che contraddicono l’ufficialità. Così il pilota è descritto da amici e conoscenti come una persona normale, mentre, con il passare dei giorni, il ritratto di Andreas Lubitz è stato ottenebrato in una climax ascendente: prima soffre di depressione, poi è squilibrato, infine è un mentecatto megalomane che vuole passare alla storia con un’azione clamorosa. E’ un crescendo rossiniano di diffamazioni e calunnie. Spuntano certificati medici stracciati dal giovane, mentre i certificati medici oggigiorno sono solo elettronici; si riportano pseudo-interviste di inesistenti fidanzate o ex fidanzate che dipingono del giovane un ritratto a tinte fosche. Nell’arco di poche ore è data in pasto alla stampa una presunta registrazione della cosiddetta scatola nera con gli ultimi minuti del volo prima dello schianto. E’ un prodotto montato in studio e non la vera registrazione: tra l’altro, per leggere i dati del flight recorder, nella storia dell’aviazione civile, è sempre stato impiegato parecchio tempo, incrociando le informazioni di entrambe le scatole nere ed i risultati sono stati comunicati con calma, dopo che gli esperti avevano analizzato i contenuti. Non è credibile che solo una scatola nera sia stata ritrovata, giacché esse sono installate assieme. In merito alla traccia audio, alcuni esperti hanno osservato che il respiro del pilota non può essere udito e che l’eventuale inserimento del nuovo corridoio di discesa sul computer di bordo non è un’azione verificabile da una semplice riproduzione acustica.

Narrazioni depistanti

Quasi contemporaneamente alla diffusione del canovaccio ideato dall’establishment, sono fioccate non ipotesi, ma narrazioni forvianti. Le principali sono due: il velivolo avrebbe impattato, poiché colpito da un’arma laser nel corso di un’esercitazione militare della N.A.T.O.; l’aereo sarebbe precipitato a causa di potenti interferenze elettromagnetiche collegate ad esperimenti condotti nel C.E.R.N. di Ginevra.

La prima “ricostruzione”, la cui fonte è Sorcha Faal alias David Booth, noto disinformatore mascherato e presunto agente della C.I.A., frottola rilanciata per lo più da siti russi, è destituita di ogni fondamento, non solo perché scaturita da un autore abituato a produrre abili contraffazioni, ma anche in quanto, nel corso delle esercitazioni, si circoscrive un’area in cui gli aerei civili non possono per nessuna ragione incrociare. Si dirama, infatti, il cosiddetto NOTAM, ovvero avviso di “divieto di sorvolo”, notifica di cui sono a conoscenza tutti i piloti.

Si può capire che tale racconto serve a rinfocolare la rivalità tra Russia e Stati Uniti, già ai ferri corti per il conflitto in Ucraina. Si può intuire chi ha interesse a far scoppiare una perniciosa Terza guerra mondiale, aizzando la Russia contro gli Stati Uniti con i loro rispettivi alleati e viceversa, in modo da neutralizzare sia la detestata Chiesa ortodossa sia altri culti e popoli. Il carteggio Pike-Mazzini è illuminante a tale proposito. E’ un potere sovranazionale sulla cui vera identità qui non indugiamo.

Queste conclusioni non significano che gli eserciti delle superpotenze non dispongano di armi micidiali capaci anche di disintegrare un aeromobile sicché se ne trovano solo resti di ridotte dimensioni, ma che l’idea di un addestramento strategico compiuto mentre scorrazzano centinaia di aerei civil-chimici è del tutto inverosimile.

La seconda storiella si scredita di sé. E’ stata evidentemente congegnata per gettare il ridicolo sull’intera questione, per delegittimare le poche fonti attendibili, citandola, in articoli creati ad hoc, insieme con le analisi più razionali e documentate, difficilmente confutabili. Anche questo è un modus operandi per annullare i fatti: spararle sempre più grosse e mescolare in un unico calderone mezze verità con fandonie ed esagerazioni. Così l’opinione pubblica, già frastornata dal bombardamento delle romanzesche news televisive, non si raccapezza più oppure si lascia abbindolare da chi inventa le fole più incredibili. Intanto le voci dissonanti, anche provenienti da persone autorevoli, sono ignorate o si perdono nella gazzarra assordante delle bugie governative.

In tal modo è sufficiente mandare in onda nuovi episodi della saga (i “servizi” televisivi e le “cronache” delle testate), intrecciati a situazioni immaginose e non verificabili, fino a quando i “cittadini” dimenticano tutto, magari già flagellati da un avvenimento ancora più sconvolgente: un altro false flag, un’altra decapitazione(?) dell’I.S.I.S. o, più grave, più tragica, più atroce, più insopportabile di tutte, la notizia che tale celeberrimo calciatore, dopo aver militato per tanti anni in una squadra, è stato venduto ad un’altra rappresentativa.

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Studio denuncia che la sinergia tra alluminio e glifosato può indurre patologie della ghiandola pineale e disbiosi intestinale

http://scienzamarcia.blogspot.ch/2015/05/studio-denuncia-che-la-sinergia-tra.html

Studio denuncia che la sinergia tra alluminio e glifosato può indurre patologie della ghiandola pineale e disbiosi intestinale


Traduzione dell’abstract (riassunto) dell’articolo “Aluminum and Glyphosate Can Synergistically Induce Pineal Gland Pathology: Connection to Gut Dysbiosis and Neurological Disease” pubblicato nel 2015 sulla rivista Agricultural Sciences, 6, 42-70. doi: 10.4236/as.2015.61005, scritto da Seneff Stephanie., Swanson Nancy e Li Chen, reperibile on line al link http://www.scirp.org/Journal/PaperInformation.aspx?PaperID=53106#.VVjoA0aERRk

L’articolo si basa su una vasta bibliografia, citando circa 190 cita articoli pubblicati su riviste mediche specialistiche. Una riflessione sulle profonde implicazioni di questa dura realtà verrà pubblicata in un prossimo articolo sul blog scienzamarcia. Approfondimenti su tale argomento sono l’articolo sul glifosato  della dottoressa  Natasha Campbell-McBride, e l'articolo sulla correlazione celiachia-glifosato, che spero di tradurre quanto prima,



Alluminio e glifosato possono sinergicamente indurre una patologia della ghiandola pineale: la connessione con la disbiosi intestinale e le malattie neurologiche 
 
ABSTRACT (riassunto)
Molte malattie neurologiche, incluso l’autismo, la depressione, la demenza, gli stati ansiosi ed il morbo di Parkinson, sono associate con strutture anormali dei cicli del sonno, che sono direttamente legati alla disfunzione della ghiandola pineale. La ghiandola pineale è altamente suscettibile alle tossine ambientali. Due sostanze pervasive nelle moderne nazioni industrializzate sono l’alluminio ed il glifosato, il principio attivo dell’erbicida Roundup©. In questo articolo mostriamo come questi due sostanze tossiche lavorano sinergicamente per indurre danno neurologico. Il glifosato danneggia i batteri [benefici – N.d.T.] dell’intestino, portando ad una proliferazione di Clostridium difficile. Una tossina prodotta da esso, il p-cresol, ha mostrato di essere correlata all’autismo sia da studi sugli uomini che da studi basati su modelli animali (topi). Il p-Cresol aumenta l’assorbimento dell’alluminio per mezzo della transferrina. 

L’anemia, un risultato sia del danneggiamento diretto dell’eme da parte dell’alluminio che del danneggiamento della sintesi dell’eme causato dal glifosato, porta ad ipossia, la quale induce un aumento della sintesi della transferrina da parte della ghiandola pineale. La nascita prematura è associata a stress da ipossia e dal sostanziale aumento del rischio di successivo sviluppo dell’autismo, il che porta a collegare l’ipossia all’autismo. Il glifosato chela l’allumino, permettendo all’alluminio ingerito di sorpassare la barriera intestinale. Questo porta all’ipossia indotta dall’anemia, causando neurotossicità e danneggiando la ghiandola pineale. Sia il glifosato che l’alluminio danneggiano gli enzimi del citocromo P450, che sono coinvolti nel metabolismo della melatonina. Inoltre la melatonina viene prodotta dal triptofano, la cui sintesi nelle piante e nei microbi è bloccata dal glifosato.

Dimostriamo anche un ruolo plausibile per la vitamina D3 [la cui produzione è carente a causa del danneggiamento degli enzimi del citocromo P450, che inibiscono l'attivazione della vitamina D3 nel fegato – N.d.T. ] nella disbiosi, nel danneggiamento delle funzioni dell’intestino e nella diminuzione della sintesi della serotonina. Questo articolo propone che un diminuito rifornimento di solfato al cervello faccia da mediatore all’azione sinergica dell’alluminio e del glifosato sulla ghiandola pineale ed i nuclei correlati del mesencefalo.

Consigliere del primo ministro australiano afferma che il cambiamento climatico è una bufala delle Nazioni Unite per creare un Nuovo Ordine Mondiale


http://scienzamarcia.blogspot.ch/2015/05/consigliere-del-primo-ministro.html

Consigliere del primo ministro australiano afferma che il cambiamento climatico è una bufala delle Nazioni Unite per creare un Nuovo Ordine Mondiale

Di questo ci informa un articolo del Guardian intitolato Australia PM's adviser: climate change is UN hoax to create new world order
Quella del cosiddetto "riscaldamento globale" è una scienza truffaldina che utilizza modelli falsi, secondo Maurice Newman. Egli afferma anche che il vero scopo è concentrare l'autorità politica, che il riscaldamento globale è uno stratagemma per realizzare un Nuovo Ordine Mondiale sotto il controllo delle Nazioni Unite. 
Il Primo Ministro dell'Australia condivide lo scetticismo sul cosiddetto "Cambiamento climatico antropogenico" del suo consigliere. ... però ...
Come fanno a giustificare tutte quelle scie (... di condensa?) che offuscano ì i cieli del loro paese e la cui nociva presenza viene denunciata dagli abitanti di quella grande isola? Una presunta (quanto risibile) necessità strategico-militare che porta al dispiegamento in tempo di pace di strumenti sicuramente utili in un contesto bellico? O forse sudditanza ai voleri della ex potenza imperiale (la Gran Bretagna) che di fatto continua a condizionare pesantemente la politica di tutti le sue ex colonie? 

Mentre l'opinione pubblica considera l'attuale regina Elisabetta ed il suo casato un semplice residuo del passato che ricopre un ruolo folkloristico e rappresentativo, pochi sanno che costoro ricoprono un ruolo di somma importanza all'interno della massoneria internazionale e degli ordini elitari. Per esempio la regina Elisabetta II è membro dell'Ordine di Malta, sovrano del poco conosciuto (ma non per questo poco influente) Ordine della giarrettiera (non fatevi trarre in inganno dal nome). Suo cugino, il Principe Eduardo (Duca di Kent) è:
Venerabile Gran Maestro (Most Worshipful Grand Master) della Gran Loggia Unita d’Inghilterra (UGLE)(eng), ed è inoltre First Grand Principal of the Supreme Grand Chapter (eng) dei massoni del Royal Arch (eng) d’Inghilterra, ed inoltre Gran Maestro dell’ Ordine di San Michele e San Giorgio (eng). E’ da sottolineare il fatto che sua moglie Katharine, Duchessa di Kent (eng) si sia convertita al Cattolicesimo Romano nel 1994, così come ha fatto suo figlio Lord Nicholas Windsor (eng) nel 2001, che si è successivamente sposato in Vaticano nel 2006. (citazione da connessionecosciente)
Per approfondimenti vedi anche Ordine Equestre, Shimon Peres, Regina Elisabetta II, Principe Carlo