http://scienzamarcia.blogspot.it/2013/03/alcune-informazioni-sulle-solanacee-e.html
Alcune informazioni sulle solanacee e sulle virtù curative del peperoncino di cayenna
Nota
bene: le informazioni qui riportate non costituiscono indicazione
terapeutica alcuna, ma solo materiale informativo, anche perché ogni
persona è un mondo a sè e l'uso di ogni sostanza (per quanto naturale)
va soppesato attentamente, possibilmente concertato con il proprio
medico di base o altro medico di fiducia.
Il peperoncino di Cayenna (o pepe di Cayenna che dir si voglia) è una specie di peperoncino rosso (nome scientifico Capsicum annuum) dalle molteplici proprietà curative; non si può però fare a meno di ricordare che si tratta di una pianta della famiglia delle Solanacee (peprone, peperoncino, pomodoro e patate), e che le solanine presenti in tali verdure hanno effetti potenzialmente dannosi; chiaramente tutto dipende dalla quantità e dallo stato di salute della singola persona (se si soffre di psoriasi le solanacee esacerbano i sintomi, e questo lo posso assicurare per esperienza personale) e non possiamo dimenticare che pomodoro e peperoncino hanno anche alti poteri antiossidanti (e non solo).
Il sito http://www.trovavetrine.it/intolleranze-alimentari ci informa che il contenuto di solanine in tali cibi è inversamente proporzionale al loro grado di maturazione, e purtroppo le solanacee vengono spesso raccolte acerbe per essere trasportate lontano, essere consumate anche a distanza di giorni, smistate attraverso i circuiti della grande distribuzione. Un pomodoro (o peperone o melanzana) diventato maturo stando al sole non contiene praticamente solanina.
Quanto alle patate il sito http://www.ilricettariodibianca ci informa che la solanina si concentra sotto la buccia, intorno ai germogli (le patate germogliate sarebbero da evitare o almeno ci sarebbe da scartare un po' di roba intorno al germoglio se si vuole evitare la solanina) e nelle zone verdi (le patate verdeggianti sarebbero da evitare, d'altronde la colorazione verde significa che la patata si prepara a germogliare). Anche per quanto su esposto le patate troppo vecchie sono più ricche in solanina.
Dal sito del Il secolo XIX invece viene il consiglio di non cucinarle con la buccia "perché la solanina, che nelle buccia si instaura, durante la cottura viene ceduta nell’interno della patata e solo in scarsa quantità nell’acqua".
Premesso questo e dopo avervi consigliato per approfondimento un articolo ricco di informazioni dettagliate sulle solanacee (http://lamiamacrobiotica.wordpress.com/2010/07/30/solanacee-e-solanina-insomma-possiamo-abbondare-o-no/) passiamo alle virtà curative del peperoncino di cayenna.
Mi sono interessato a tale sostanza dopo avere rivisto il documentario sulle scie chimiche e HAARP intitolato "l'alba del dominio elettromagnetico" nel quale un attivista suggeriva l'uso del peeproncino di cayenna per combattere le micosi indotte dalle sostanze spruzzate dai tankers. [ma va' Hgare clown]
In effetti leggo sul sito wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Capsicum
Il peperoncino di Cayenna (o pepe di Cayenna che dir si voglia) è una specie di peperoncino rosso (nome scientifico Capsicum annuum) dalle molteplici proprietà curative; non si può però fare a meno di ricordare che si tratta di una pianta della famiglia delle Solanacee (peprone, peperoncino, pomodoro e patate), e che le solanine presenti in tali verdure hanno effetti potenzialmente dannosi; chiaramente tutto dipende dalla quantità e dallo stato di salute della singola persona (se si soffre di psoriasi le solanacee esacerbano i sintomi, e questo lo posso assicurare per esperienza personale) e non possiamo dimenticare che pomodoro e peperoncino hanno anche alti poteri antiossidanti (e non solo).
Il sito http://www.trovavetrine.it/intolleranze-alimentari ci informa che il contenuto di solanine in tali cibi è inversamente proporzionale al loro grado di maturazione, e purtroppo le solanacee vengono spesso raccolte acerbe per essere trasportate lontano, essere consumate anche a distanza di giorni, smistate attraverso i circuiti della grande distribuzione. Un pomodoro (o peperone o melanzana) diventato maturo stando al sole non contiene praticamente solanina.
Quanto alle patate il sito http://www.ilricettariodibianca ci informa che la solanina si concentra sotto la buccia, intorno ai germogli (le patate germogliate sarebbero da evitare o almeno ci sarebbe da scartare un po' di roba intorno al germoglio se si vuole evitare la solanina) e nelle zone verdi (le patate verdeggianti sarebbero da evitare, d'altronde la colorazione verde significa che la patata si prepara a germogliare). Anche per quanto su esposto le patate troppo vecchie sono più ricche in solanina.
Dal sito del Il secolo XIX invece viene il consiglio di non cucinarle con la buccia "perché la solanina, che nelle buccia si instaura, durante la cottura viene ceduta nell’interno della patata e solo in scarsa quantità nell’acqua".
Premesso questo e dopo avervi consigliato per approfondimento un articolo ricco di informazioni dettagliate sulle solanacee (http://lamiamacrobiotica.wordpress.com/2010/07/30/solanacee-e-solanina-insomma-possiamo-abbondare-o-no/) passiamo alle virtà curative del peperoncino di cayenna.
Mi sono interessato a tale sostanza dopo avere rivisto il documentario sulle scie chimiche e HAARP intitolato "l'alba del dominio elettromagnetico" nel quale un attivista suggeriva l'uso del peeproncino di cayenna per combattere le micosi indotte dalle sostanze spruzzate dai tankers. [ma va' Hgare clown]
In effetti leggo sul sito wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Capsicum
il peperoncino stimolando la peristalsi intestinale ne favorisce il transito e l'evacuazione, il più rapido passaggio intestinale in sinergia col potere antibatterico ed antimicotico evita la fermentazione e la formazione di gas intestinali e di tossineSul sito curenaturali si può leggere invece che:
L'uso del pepe di Cayenna come rimedio naturale è diffuso da tempo in Grecia, [senti, pagliaccio: se il peperoncino è stato importato in Europa dopo il 1492, come minchia è possibile che sia diffuso DA TEMPO in Grecia?] in Cina e in Medio Oriente. Il pepe di Cayenna stimola il flusso sanguigno, è tonico e stomachico per cui facilita la digestione.L'effetto termoregolatore e sudorifero lo rende efficace contro il raffreddore, la congestione e la tosse.A livello topico il pepe da Cayenna è rubefacente e stimolante grazie alla capsicina e funziona come un antinfiammatorio e antidolorifico naturale. Utile in caso di mal di testa, nevralgie, artrite, dolori a livello muscolari e e della cavità orale. Soprattutto in caso di mal di denti può essere di grande sollievo tamponare la parte dolorante con un batuffolo imbevuto in una soluzione di acqua calda e pepe di Cayenna.
Nel medesimo articolo potete leggere come realizzare in caso un olio aromatizzato al peperoncino di Cayenna.
Ancora più dettagliato è l'articolo sul sito http://www.inerboristeria.com secondo il quale il peperoncino di Cayenna è tonico e stimolante, favorisce digestione, sembra che sia anche termoregolatore, stimola la sudorazione e per questo potrebbe essere utile in caso di influenza o di raffreddore.
Inoltre:
Per i dettagli vedi l'articolo originale.
Il sito http://www.inerboristeria.com informa inoltre che il peperoncino di Cayenna:
Ancora più dettagliato è l'articolo sul sito http://www.inerboristeria.com secondo il quale il peperoncino di Cayenna è tonico e stimolante, favorisce digestione, sembra che sia anche termoregolatore, stimola la sudorazione e per questo potrebbe essere utile in caso di influenza o di raffreddore.
Inoltre:
Nell'articolo leggiamo anche di possibili utilizzi per il mal di denti ("applicazione sulla parte dolente di un batuffolo di cotone imbevuto in una soluzione contenente acqua tiepida e pepe di Cayenna"), per la tosse la tonsillite il mal di gola, per i dolori reumatici e articolari (sotto forma di pomata) come diuretico e stimolante del metabolismo, come ausilio per la disintossicazione. Inoltre esso "potrebbe in alcuni casi favorire la guarigione delle ulcere a livello dello stomaco. Esso favorirebbe una vera e propria ricostruzione e rigenerazione dei tessuti dello stomaco."Per via del suo contenuto di capsaicina, il pepe di Cayenna viene considerato come un antidolorifico ed un antinfiammatorio naturale, utile in caso di mal di schiena o di mal di testa, ma anche di mal di denti, artrite e dolori di tipo muscolare. Alla capsaicina vengono inoltre attribuite delle proprietà antitumorali, che potrebbero renderla utile nella lotta contro le cellule cancerogene, in particolare in caso di tumore.I suoi benefici, ben noti da tempo da parte dei naturopati, si trovano al momento al centro dell'attenzione della scienza, al fine di verificarne le proprietà benefiche, soprattutto nei confronti del cuore, delle arterie, dei tessuti dello stomaco e del benessere generale del nostro organismo. Si ritiene che il pepe di Cayenna possa contribuire a migliorare la circolazione del sangue, ad abbassare i livelli del colesterolo, dei trigliceridi e della pressione sanguigna, a liberare il sangue dalle tossine e a migliorare la salute del cuore.
Per i dettagli vedi l'articolo originale.
Il sito http://www.inerboristeria.com informa inoltre che il peperoncino di Cayenna:
Agisce contro la gotta atonica, la paralisi, la idropisia, la timpanite, e le fasi debilitati di febbre. È assai utile per la scrofolosi, dispepsia, e la flatulenza, per i mal di gola, gargarismi (preparare con il miele); per la tosse spasmodica e irritante, è particolarmente efficace contro tonsillite e mal di gola di scarlattina. (...) è un ottima soluzione per chi soffre di vene varicose, è utile per alleviare le allergie, crampi muscolari, migliorare la digestione.
Ovviamente
attenzione a non toccare gli occhi dopo avere toccato il peperoncino [grazie] e
ricordatevi che è sconsigliato in gravidanza e allattamento. Credo che anche coi bambini occorra molta attenzione ad utilizzare il peperoncino. [ma va?]
Se
avete esagerato col peperoncino ricordatevi che nei paesi asiatici
contro il bruciore da peproncino si usa il cetriolo. [FALSO: si usa il riso in bianco, o il naan/chappati in India ad es. Te lo dico per esperienza diretta, oggi a pranzo ho mangiato in un ristorante indiano a Georgetown un 'tandoori set' con garlic naan] Per far passare il
bruciore l'acqua serve ben poco, piuttosto sono utili il vino o il latte
(ma io non bevo nè l'uno nè l'altro). [e chi se ne frega ce lo vogliamo mettere?]
Altre informazioni sull'argomento le trovate al seguenti articoli:
http://pepperseedsbank.jimdo.com/cenni-storici-benefici/
http://www.erboristeriedelladda.it/magazine.php?azione=art&art=232&cat=33
http://pepperseedsbank.jimdo.com/cenni-storici-benefici/
http://www.erboristeriedelladda.it/magazine.php?azione=art&art=232&cat=33
"Mi sono interessato a tale sostanza dopo avere rivisto il documentario sulle scie chimiche e HAARP intitolato "l'alba del dominio elettromagnetico" nel quale un attivista suggeriva l'uso del peeproncino di cayenna per combattere le micosi indotte dalle sostanze spruzzate dai tankers. "
ReplyDeleteHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAH
Ma questo è un FOLLE !!!
OT: quanto passerà prima che si accorgano che è morto Chavez e montino la puttanata?
ReplyDeleteInoltre sto guardando una serie tv inglese "Utopia" spero non la traducano mai o ai nostri complottardi verrà un'attacco di cuore.
Sì, vabbè, e in Italia si usa il pane, son trucchi vecchi come il mondo.
ReplyDeleteCol riso non ho mai provato, devo vedere se è più efficace del pane.
Che coincidenza, anche io ieri ho mangiato in un ristorante indiano, il piatto mi sembra si chiamasse Mutton Jaipuri ma non era particolarmente piccante :D
Prova, Stepan.
DeleteAnche stasera, mangiando giapponese (salmone con verdure varie) ho chiesto e ottenuto un 'plain rice' (con semi di sesamo) apposta.
ilpeyote malese della malora
Ma ci rendiamo conto che questo imbecille delirante insegna italiano in un liceo?
ReplyDeleteTra l'altro è stipendiato dallo stesso stato che gli manda i tanker a quota buco di culo.
Ma ci rendiamo conto che questo imbecille delirante insegna italiano in un liceo?
DeleteTra l'altro è stipendiato dallo stesso stato che gli manda i tanker a quota buco di culo.
Forse ti confondi con quell'altro pagliaccio denominato Zret.
'sto DEMENTE insegnerebbe fisica/matematica dalle parti di Iseo o giù di lì.
ilpeyote DIOMIO CHE IDIOTA
OT
ReplyDeletequalcuno ha visto Mistero ieri sera?
hanno parlato di scie chimiche e credo abbiano intervistato il gen. Mini.
ma questo Mini è ancora in servizio? cioè nonostante tutte le puttanate che propala è ancora nell'esercito?
perché se fosse così inizierei a pensare che le sue dichiarazioni facciano parte di un piano militare di diffusione intenzionale di fuffa nell'atmosfera...
Il vero blog di salute naturale:
ReplyDeletehttp://naturafelina.blogspot.it/
Venite numerosi!
Ho letto il post sulla cura consigliata... e adesso ho fame!
DeleteE' grave dottoressa? :)
Ma no, propongo, come prima terapia un bel panino col prosciutto crudo che permetta di arrivare alla cura principale all'ora di cena...
DeleteGeniale
DeleteStupenda!!!
DeleteUnica osservazione.. spesso mangio carne lasciata frollare in cella frigorifera per un mese... lo si fa per i tagli migliori e piu pregiati: le carni di bassa qualita´ le si fa frollare comunque almeno una settimana, e la media e´ di due.
La carne troppo fresca non é buona... anche se i miei istinti da lupo a volte emergono! ;)
Concordo con Pluto. La carne va frollata, un paio di settimane come minimo.
DeleteI tagli migliori, dopo, sono semplicemente FANTASTICI!
E la cura consigliata dalla dottoressa Micia suona bene. Devo provarla...
AHAHAHAHAHAHAH, Strakkino, Mistero e Boyager andavano bene solo quando ti invitavano a sparare puttanate?
ReplyDeleteStrakkino, sei un coglione.
Ubi maior, Strakkino cessat.
Io al cannato il peperoncino (ovviamente Jalapeno) glielo infilerei dove non batte il sole e poi per il conseguente bruciore proverei il cetriolo... =_=
ReplyDeleteLa trovo un'idea geniale e mi permetto di riproporla anche per il vegano vaccaro con ,in aggiunta, un risciacquo finale a base di clisteri di caffè nero bollente e amaretto di saronno. Rigorosamente bio s'intende.
Deletee dopo il risciacquo una centrifuga, anzi un centrifugato di peeindelcuu
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