L'immensa sputtanata a Zelig

Il blog che si sta visitando potrebbe utilizzare cookies, anche di terze parti, per tracciare alcune preferenze dei visitatori e per migliorare la visualizzazione. fai click qui per leggere l'informativa Navigando comunque in StrakerEnemy acconsenti all'eventuale uso dei cookies; clicka su esci se non interessato. ESCI
Cliccare per vederla

Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

Showing posts with label Trompe l'oeil. Show all posts
Showing posts with label Trompe l'oeil. Show all posts

Tuesday, May 27, 2014

Cancellare

http://zret.blogspot.ch/2014/05/cancellare.html

Cancellare


Cancellare: dovrebbe divenire un imperativo categorico.

Hanno ragione certi architetti ed urbanisti che, considerando quanto sia sfigurato l’orizzonte delle nostre città, consigliano di annullarlo. Finestre e porte-finestre prospettano su orridi casermoni, intrichi di antenne, tetre strade. Così, se ne abbiamo la possibilità, sarà opportuno ingentilire davanzali e terrazzi con vasi in cui coltivare fiori ed erbe aromatiche, con graticci dove lasciar crescere i rampicanti, ove installare frangivento, bersò e bordure. E’ meglio addirittura un parterre di piante artificiali che una skyline deturpata dalla speculazione edilizia e dai grovigli chimici.

E’ oggi pressoché impossibile favorire una simbiosi tra esterno ed interno, lasciar penetrare la luce solare, fondere il cielo con le pareti di una stanza. Così siamo costretti ad inventare gli spazi, a ricrearli secondo nuove prospettive e modalità.

E’ necessario distruggere per costruire, cancellare per disegnare. Persino un trompe l’oeil o dei faretti possono aiutarci ad evocare un piccolo eden dove il naturale e l’artificiale si integrano. Linee e tinte si insinuano, si intrecciano. Le differenze si ammorbidiscono, gli angoli si smussano.

E’ un ripiego, ma può essere anche una scelta estetica come l’esigenza di riprendere, attraverso l'intarsio dei colori ed il pentagramma delle forme, l’abitudine a contemplare il mondo esterno. E’ una consuetudine che è il preludio dell’introspezione.

Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati

Saturday, March 12, 2011

Trompe l'oeil

http://zret.blogspot.com/2011/02/trompe-loeil.html

Trompe l'oeil

Saremo mai risarciti per tutti i patimenti, le rinunce, le delusioni? Questa domanda (retorica?) è il sottofondo di giorni consumati tra incombenze insulse e dolori inutili. Così avvertiamo l’abissale differenza tra la vita com’è e la vita come sarebbe potuta essere. Se è vero che talvolta siamo responsabili noi, per malaccortezza, di questo spreco, spesso è l’esistenza, con le sue imboscate a sottrarci quanto di più prezioso abbiamo: il presente.

Vediamo scorrere le opportunità simili agli argentei filari di pioppi oltre il finestrino del treno. Vorremmo afferrare le occasioni, ma è come tentare di acchiappare veli di ombre.

Silenzio pietroso, invece di melodia; grigia solitudine, invece di condivisione; muta disperazione, invece della parola catartica che trasfigura…

Intanto, mentre svuotiamo giorni che sono vuoti a perdere, come in un’alchimia al contrario le gioie pregustate si tramutano in amarezza, le ore intense in vacui deserti. I primi a sfaldarsi sono i segni, poiché i glifi in cui avevamo creduto di leggere le promesse di un futuro magnifico o la giustificazione del buio che ci intride, si rivelano scarabocchi schizofrenici. I primi a sfaldarsi sono i segni, poi i sogni.

Qualcuno afferma che un dì riceveremo un indennizzo e quanto abbiamo perduto sarà reso con gli interessi. Il solito scorcio fantastico su un avvenire che è un trompe l’oeil. Ingannato l’occhio, ingannato il cuore, trasciniamo il carro per un’erta che conduce ad una vetta avvolta in nebbie perenni. Perdere è l’unico modo per ritrovare, ma questa prospettiva sembra una consolazione dialettica… una delle tante.

Il guidrigildo non è garantito da alcun editto.

Pur nel pleonasmo, anzi proprio grazie alla ridondanza, Franco Battiato, in una sua composizione musicale, “La stagione dell’amore”, chiosa con efficace mestizia: "Ne abbiamo avute di occasioni, perdendole".