L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

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Saturday, May 5, 2012

Dietro la "vittoria" a Green Hill


http://scienzamarcia.blogspot.it/2012/05/dietro-la-vittoria-green-hill.html

Dietro la "vittoria" a Green Hill


Una recente azione animalista ha liberato dei cani beagle destinati alla vivisezione. Come fare a non rallegrarsi della notizia quando si vedono le immagini di quei sipaticissimi e teneri animali?

Un momento, un momento, ma chi è che sta cercando di commuoverci facendo vedere le immagini di quegli adorabili cagnolini?

Mamma Rai, e con lei tutte le principali televisioni private.

Che è successo? Fino a pochi anni fa gli attivisti dell'Animal Liberation Front o di organizzazioni consimili venivano etichettati come "ecoterroristi", "anarchici insurrezionalisti" ... e chi più ne ha più ne  metta. Adesso invece vengono dipinti dai servizi delle principali TV nazionali come persone con un grande cuore che si battono per i diritti degli animali indifesi.

Intendiamoci, sono felice se Green Hill chiude, sono felice se gli animali destinati alla vivisezione ritrovano la loro libertà, ma c'è qualcosa che non torna in questa inversione di tendenza dei mezzi di comunicazione/indottrinamento di massa. Per altro ... speriamo che la ritrovino davvero la libertà quei cagnolini, dal momento che potrebbero finire nuovamente in un lager vivisezionista, seppure per strade contorte (vedi anche l'articolo fint animalismo e negazionisti delle scie chimiche).

Il fatto è che mentre l'Italia si commuove alle immagini dei beagle liberati, mentre i 12 attivisti arrestati vengono liberati anch'essi (seppure con qualche restrizione alla propria libertà), mentre l'ideologia vegan si diffonde, le associazioni "ambientaliste" e "animaliste" (o cosiddette tali) propagandano l'estinzione volontaria della razza umana.

Sul profilo Facebook del "Movimento per l'estinzione Uumana volontaria" si può leggere PEOPLE=SHIT ovvero ESSERI UMANI=MERDA

E sul ben noto sito Promiseland (che nega ad oltranza l'esistenza delle scie chimiche) si può leggere un articolo (http://www.promiseland.it/2000/12/08/estinzione-umana-volontaria/)
che pubblicizza il sunnominato movimento. Le parole che ci tocca leggere sono fin troppo simili a quelle pronunciate dalla testa coronata che fondò il wwf. Il principe Filippo di Edimburgo nel corso di un'intervista con l'agenzia tedesca Deutsche Press Agentur ha infatti affermato: «Se mi dovessi reincarnare vorrei essere un virus letale, per eliminare la sovrappopolazione».
"Evitiamo di ricordare quanto la razza umana abbia dimostrato di essere un parassita ingordo ed immorale, nei confronti di questo pianeta una volta in buona salute. Questo genere di negatività non offrirebbe alcuna soluzione agli inesorabili orrori che l’attività umana sta causando. Piuttosto, il Movimento presenta una incoraggiante alternativa allo sfruttamento irrazionale e alla continua opera di distruzione dell’ecosistema di Terra. Come i Volontari del VHEMT ben sanno, l’alternativa auspicabile all’estinzione di milioni, forse miliardi, di specie di piante e animali è l’estinzione volontaria di una specie : l’ Homo Sapiens… noi."
Forse adesso si capisce meglio dove stanno andando a parare? E che dire del fatto che gli attivisti che hanno liberato i beagle a Green Hill e che lottano contro la vivisezione sono stati appoggiati dalla signora Brambilla, ex ministro per il turismo del governo Berlusconi?

Ministro del turismo sotto un cielo di scie chimiche ... se davvero avesse tenuto al turismo avrebbe lottato contro la geoingegneria clandestina (che uccide gli animali anche più rapidamente degli uomini) oltre che contro la vivisezione.

Insomma, ciò che appare spulciando dietro le quinte della realtà artefatta dei mass media è una crescente (finta) solidarietà nei confronti dell'ambiente e degli animali che purtroppo rappresenta un'azione di copertura, e che nasconde in realtà

a) la voglia di continuare a massacrare gli animali e desertificare il pianeta tramite l'accoppiata haarp+scie chimiche

b) l'intenzione di ridurre drasticamente la popolazione umana con guerre, calamità artificiali, disastri nucleari, vaccinazioni, sterilizzazione)
 
Pubblicato da corrado 'o animale

Thursday, October 20, 2011

In Germania spariscono decine di migliaia di cani; si sospetta la responsabilità di alcune associazioni cosiddette animaliste

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/10/in-germania-spariscono-decine-di.html

In Germania spariscono decine di migliaia di cani; si sospetta la responsabilità di alcune associazioni cosiddette animaliste


Una statistica di evidenza agghiacciante solleva senza sottintesi la questione della sorte dei cani importati dalle organizzazioni “di protezione animale”.  Questa è la traduzione integrale dell'articolo ueber 300.000 hunde spurlos verschwunden pubblicato nel 2008 da http://www.tierschutz-schattenseiten.com. La traduzione è a cura del sito http://traccediverse.blogspot.com.

Qui sotto evidenzio il succo dell'articolo:
 
Quello che si dimostra dati alla mano è che in Germania spariscono annualmente tra 307.432 e 123.000 cani, senza lasciare traccia a quel che pare. La maggior parte di questi cani proviene con alta probabilità dalla protezione animale.

Il sospetto che animalisti tedeschi cedano molti dei cani importati a stabulari e facoltà veterinarie, sospetto espresso in modo sempre più incalzante da associazioni di protezione animale straniere e da istituzioni statali, sembra si stia rafforzando. 

E adesso buona lettura.





Spariscono nel nulla oltre 300.000 cani!
Le domande sono: cosa è accaduto di questi cani? Dove sono?
9.12.2008
I fatti
  • In Germania vivono circa 5,3 milioni di cani. Questo numero si mantiene abbastanza stabile da anni. Lo confermano anche i dati dell’Industrieverband Heimtierbedarf (IVH) e.V. [associazione delle ditte di prodotti per animali]. In effetti, le vendite di cibo umido sono diminuite dell 0,4% su 342 milioni di euro e quelle di cibo secco dello 0,4 % su 374 milioni di euro. Se si calcola l’aumento dei prezzi ad unità, il numero dei cani in Germania risulta anche in leggera diminuzione.
  • Secondo i dati del VDH (Verband für das Deutsche Hundewesen) ogni anno si vendono in Germania circa 345.000 cani di razza (un terzo circa dei quali da allevamenti VDH) e circa 155.000 cuccioli meticci. Complessivamente circa 500.000 cani.
  • L’aspettativa media di vita di un cane in Germania è di circa 12 anni.
  • Sulla base del numero assoluto di 5,3 milioni di cani, ne risulta un dato di mortalità/eutanasia di 441.666,66 cani all’anno. In un’ipotetica speranza di vita media di 13,5 anni, la mortalità/eutanasia media ammonta a 392.592,59 cani all’anno.
Valori stimati
  • Si calcola che da 30.000 a 50.000 cani siano acquistati ogni anno al confine, nei mercati settimanali del Belgio e nella zona di frontiera con la Polonia e la Repubblica Ceca. Se si considera la percentuale molto alta di decessi, il 50% nei primi due mesi dall’acquisto, resta un incremento reale della popolazione canina che va dai 15.000 ai 25.000 cani.
  • Secondo una stima resa pubblica dalla stampa, fatta nel 2003 dalla dott.ssa Christa Wilczek, dirigente veterinario, capo del Dipartimento Benessere animale e Zoonosi e autrice di saggi specialistici, l’importazione di cani da parte di associazioni animaliste ammonta a circa 200.000 animali l’anno. Da allora però è aumentato drasticamente il numero delle associazioni animaliste importatrici, dei rifugi pubblici e privati coinvolti e anche dei posti di stallo. Si deve quindi considerare un volume di importazione minimo che va da 350.000 a 400.000 cani (stima di Tierschutz Schattenseiten).
Di fatto a un dato di mortalità minimo di 392.592,59 cani corrisponde un incremento teorico di 850.025 cani. Ne risulta un aumento teorico della popolazione canina complessiva in Germania di circa 457.432,41 animali all’anno.
Calcolo inverso: a un dato di mortalità massimo di 441.666.66 cani corrisponde un incremento minimo di 715.000 cani. Ne risulta un aumento teorico della popolazione canina complessiva in Germania di circa 273.333,34 cani all’anno.
Chiarimento/Valori teorici: A molti cani importati, anche a causa dello stress del trasporto e del nuovo ambiente, si conclama un'infezione già latente. Molti cani importati a causa del loro imprinting e/o loro storia precedente non riescono ad adattarsi al tipo di vita tedesco. Molti di loro, a causa di quanto appena detto, vengono qualificati come cani con problemi comportametnali non curabili e soppressi ufficialmente o ufficiosamente. Per lo meno, molti di loro scompaiono dalla scena. Naturalmente questo riduce l’aspettativa “media” di vita.

S’intende che l’aspettativa media di vita si riduce matematicamente anche a causa dell'importazione di cani anziani e malati. Molti animali, che hanno subito danni per le precedenti condizioni di vita in rifugi dell’Europa dell'Est e del Sud, in Germania vivono solo pochi anni.
Non è possibile rintracciare dati attendibili medi. Dunque, regoliamo/riduciamo di 150.000 animali all'anno le informazioni suddette sull’aumento teorico della popolazione.

Restano quindi 307.432, ma al minimo 123.000 cani all'anno, il cui destino e sorte sono sconosciuti e probabilmente rimarranno tali.
Sembra certo solo che :
  • Non vengono soppressi e smaltiti secondo la legge. Un volume di minimo 123.000 carcasse l'anno non potrebbe passare inosservato alle ditte di smaltimento e verrebbe reso pubblico.
  • Non si trovano in rifugi tedeschi, poiché questi ultimi con un volume minimo di 123.000 animali nel giro di un anno sarebbero al collasso.
  • Non vengono uccisi privatamente e sotterrati. Un numero di persone così alto non potrebbe farlo e nemmeno esistono tanti fondi privati.
  • Una parte dei cani viene probabilmente nutrita con prodotti alimentari normali e non è registrata. Ma il loro numero non è statisticamente rilevante.
In Germania spariscono annualmente tra 307.432 e 123.000 cani, senza lasciare traccia a quel che pare. La maggior parte di questi cani proviene con alta probabilità dalla protezione animale.
Quasi tutti i cani della cosiddetta protezione animale all'estero (Auslandstierschutz) sono esportati ufficiosamente, spesso illegalmente e di converso importati ufficiosamente, spesso illegalmente in Germania. A fronte di una politica non trasparente di importazione e cessione dei cani da parte delle organizzazioni per la protezione animale, sta l'inspiegabile sparizione di un numero che va sino a 307.432 cani all'anno.
Il sospetto espresso in modo sempre più incalzante da associazioni di protezione animale straniere e da istituzioni statali, che animalisti tedeschi cedano molti dei cani importati a stabulari e facoltà veterinarie, sembra si stia rafforzando. Per lo meno le associazioni animaliste tedesche, a causa del loro modo di agire, non sono in grado né di smentire questo sospetto né di confutare le accuse. E nemmeno l'invio di lettere di protesta con allegate foto di cani felicemente adottati cambia più alcunché. Non in questa misera quantità e ancora meno senza poter dimostrare la provenienza e l'identità di ogni singolo cane. Ma proprio questi ultimi dati gli animalisti non possono produrli. Non se i cani sono stati esportati e importati illegalmente.
Alle associazioni animaliste non resterà alla fine altro da fare che cambiare radicalmente il proprio modo di agire e intraprendere con le autorità competenti una comunicazione piuttosto che un confronto. Fino ad allora le autorità sono costrette a impedire le esportazioni di animali randagi.




Monday, October 17, 2011

Finto animalismo e negazionisti delle scie chimiche: due link per approfondire

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/10/finto-animalismo-e-negazionisti-delle.html

Finto animalismo e negazionisti delle scie chimiche: due link per approfondire


Per approfondire quanto scritto nel precedente articolo su agire ora, il finto ambientalismo ed i negazionisti delle scie chimiche consiglio (soprattutto a chi da animalista fa fatica a credere che agire ora sia una creazione dello stesso sistema di potere che a parole vorrebbe abbattere) di consultare il sito http://www.traccediverse.blogspot.com  e soprattutto di leggere questo dossier pubblicato su indymedia piemonte intitolato la verità rivelata sulla setta totalitaria Vita Universale possibilmente leggendo tutti i commenti seri (lasciate da parte quelli pieni di insulti o di inutili bestemmie). E' un lavoro lungo, che magari porta via un'oretta, ma ne vale la pena, per togliersi ogni dubbio.


Nel frattempo vi lascio i link relativi ad una piccola ricerca su Promiseland, altra associazione che nega l'esistenza delle scie chimiche e che ufficialmente è in causa con agire ora (che bella telenovela, sembra di assistere ai litigi televisivi di Fini e D'alema che sono membri entrambi nel CFR europeo).

Si comincia con

http://forum.promiseland.it/viewtopic.php?f=27&t=39401

http://forum.promiseland.it/viewtopic.php?f=33&t=39985

pagine del forum ove si cerca adozione per cuccioli "regolarmente vaccinati microchippati e sverminati", ma la pagina più interessante è

http://www.promiseland.it/2009/10/08/stop-a-traffico-illegale-di-cani-e-gatti/

ove si legge

"Ecco come riconoscere i cuccioli ‘in regola’:
Attenzione all’identificazione tramite microchip (o tatuaggio chiaramente leggibile) e alla presenza del passaporto comunitario che deve riportare l’attestazione dell’esecuzione della vaccinazione antirabbica, eseguita da un veterinario abilitato dall’autorita’ competente del Paese di provenienza.
"

Vaccini per gli animali potenzialmente mortali, microchip per gli animali.. potenzialmente mortali ... che bell'aiuto che si da a queste povere bestiole!

E che dicono sul sito Agire Ora dei vaccini? Che non sono etici ovviamente, mica che fanno male! Infatti al link http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=492 si legge:

Senza addentrarci nella controversia sull'uso dei vaccini, o su come questo specifico mercato del farmaco sia decisamente orientato ad obiettivi di business piu' che "umanitari", una cosa la possiamo dire: dietro la bistecca non ci sono solo le sofferenze degli animali chiusi nei capannoni e poi macellati. Ci sono anche quelli che soffrono e muoiono nel segreto dei laboratori di vivisezione per creare vaccini. 

 
E ancora al link http://www.veganhome.it/forum/filosofia-vegan/vaccino-si-vaccino-no/ ad una utente che chiedeva informazioni sui vaccini con queste parole

Parlando con varie persone ho sentito una signora che diceva che sta avendo dei guai,perchè non ha vaccinato suo figlio,riferendosi a vaccini obbligatori. Non l'ha fatto perchè questi,sono testati su animali,a quanto ho capito. Domanda..Voi cosa fareste?vaccinereste vostro figlio?

Marina Berati risponde:

Non credo si tratti semplicemente dei test su animali, ci sono varie persone che si oppongono all'uso di vaccini non per animalismo (anzi, degli animali non gli importa nulla), ma per la loro pericolosita'.

Non ne so di piu', dovresti fare una ricerca in Rete sull'argomento, pero' sicuramente la maggior parte di queste persone non lo fa assolutamente per motivi antivivisezionisti.

Diciamo che è decisamente strano leggere affermazioni così neutre da un'attivista che denuncia le peggiori malefatte ai danni degli animali (vivisezione) da parte dei colossi farmaceutici  e di tutta la scienza medica, che fa e pubblica ricerche approfondite su questi argomenti, e non riesce ancora, dopo anni di attività, non dico a capire la pericolosità dei vaccini per gli esseri umani e per gli animali, ma nemmeno a trovare il tempo per fare una ricerca autonoma e farsi un'idea propria, vista che ne potrebbe andare della salute degli stessi animali. Tutto ciò diciamolo pure è incredibile, a meno che il fine supremo di certe organizzazioni non sia quello di guidare le persone vegetariane/vegane a ignorare le scie chimiche e a non porsi troppi problemi sull'uso dei vaccini.

E adesso un video relativo alla trasmissione "Animali e animali", Rai Tre, andata in onda mercoledì 19 aprile 2006. Conduttrice Licia Colò, ospiti Francarita Catelani (Movimento UNA) e Gianluca Felicetti (LAV).  Titolo: "Cani in Germania, quale futuro?". Tema: esportazione all'estero di randagi italiani (e non solo). Dopo quella puntata Francarita Catelani ta non è mai più stata invitata in TV, Felicetti sì; notare come Felicetti ha deviato il discorso sui cuccioli di razza importati dall'Est (quindi sul commercio), che non c'entra con i cani randagi deportati in altri paesi ...

Thursday, September 8, 2011

Aborto, animalismo, diritto alla vita

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/09/aborto-animalismo-diritto-alla-vita.html

Aborto, animalismo, diritto alla vita


Prosegue la traduzione di un opuscolo informativo sull'aborto scritto da una band vegana, nel quale si evidenziano le contraddizione del movimento animalista, un movimento che condanna la vivisezione e l'uccisione degli animali ma non la soppressione di un essere umano.

Oltre alla prima parte dell'opuscolo è consigliata la lettura di un precedente articolo sull'aborto. Da notare che il movimento animalista sembra fin troppo coinvolto nella costruzione del Nuovo Ordine Mondiale, rifuggendo dal denunciare le scie chimiche e l'aborto, e che vale lo stesso discorso per Amnesty International.

Premettiamo che il curatore di questo blog è assolutamente contrario alla politica del Vaticano e che ritiene l'insopportabile morale sessuofobica e maschilista della Chiesa una delle cause principali dell'aborto. Se la Chiesa smettesse di considerare sporco e peccaminoso il sesso al di fuori del matrimonio aiuterebbe realmente moltissime ragazze ad evitare l'aborto. Se la Chiesa condannasse pubblicamente i pregiudizi contro le ragazze madri e bacchettasse il perbenismo ipocrita sarebbe forse credibile quando condanna (a parole) l'aborto. Ma come chiedere di schierarsi realmente contro l'aborto ad una delle colonne portanti del Nuovo Ordine Mondiale?


Infatti è notiza recente l'atteggiamento subdolamente abortista del nuovo papa Benedetto XVI, il quale ha concesso ai preti l'autorità di assolvere il peccato di aborto nel corso delle confessioni dei giovani che, a centinaia di migliaia, stanno partecipando questa settimana alla Giornata mondiale della gioventù in Spagna. (fonte yahoo notizie)



Traduzione dell'inserto contenuto in un disco 7 pollici che contiene brani di due band (Statement e Dim Mak) che aderiscono all'ideologia Straight-Edge Pro-Life (Surround records, 1998).

Un altro fattore molto importante è dato dalla dimostrazione che l'aborto degrada completamente Le donne. Mi considero una femminista, ma credo nell'uguaglianza: l’aborto non si avvicina nemmeno un po’ all'essere equo. Rosemary Bottcher ha scritto un articolo intitolato "Femminismo: stregato dall’aborto". La Bottcher ritiene che le donne siano molto diverse da come le ritrae una grande porzione del movimento femminista. Se non sono in grado di gestire lo stress da gravidanza, si chiede, come potrebbero affrontare la pressione provocata, per esempio, da una finalità importante? Questo è grossomodo il succo della questione: è opinione comune che un uomo si trovi a "maturare" quando diventa padre.

Ci si aspetta che debba saper affrontare situazioni difficili e sacrifici pur di fornire ai figli i mezzi per poter crescere e magari per far loro continuare gli studi, sebbene questo talvolta richieda trovarsi un secondo lavoro o fare degli straordinari. Ci si aspetta che faccia questo ed altro perché si suppone che, trovandosi in questa nuova condizione, sia appunto abbastanza maturo e responsabile. Al contrario la donna, secondo la femminista "media", è così egoista, immatura, irrazionale ed insofferente da non poter tollerare nove mesi di relativa scomodità per dare alla luce una nuova persona e/o, in casi molto delicati e particolari, magari per donare felicità a qualcun altro che potrebbe adottare il bambino.

Campagna choc invita le polacche ad-abortire in Gran Bretagna

In tutto il paese i gruppi pro-choice stanno chiedendo insistentemente che l'aborto venga trattato come un qualsiasi altro intervento chirurgico al momento in cui vengono fornite alle pazienti informazioni riguardo alle procedure ed ai rischi che si corrono. Sembrano credere che le donne non siano in grado di compiere delle scelte autonome e intelligenti una volta messe di fronte ai fatti. Le pressioni per propagandare l’aborto come legittima soluzione ai problemi legati all'essere donna nella nostra società lasciano le donne a rassegnarsi alla “discriminazione da gravidanza”. Le femministe pro-choice, rivendicando la legittimità dell’aborto, sostengono che una donna incinta sia inferiore ad una che non lo è. Affermano in tal modo che gravidanza e maternità siano incompatibili con l’essere una persona adulta pienarnente attiva e che il modello “di successo” è invece quello dell'uomo scapolo senza figli a carico. “Sostenendo l'aborto invece di impegnarsi per i cambiamenti sociali che permetterebbero di conciliare la maternità con una vita il più possibile libera da barriere e condizionamenti culturali, le femministe pro aborto hanno accettato di sottostare ad un mondo di uomini alle condizioni degli uomini. Hanno tradito la maggioranza delle donne socialmente attive che vogliono avere figli”. (da Feminists For Lire).

Chi detiene il potere decisionale (compresi i genitori) non può arrogarsi il diritto di volere o non volere le persone a suo piacimento, è dannoso già solo pensare in termini di categorie come bambini desiderati o indesiderati. Così facendo si collocano in partenza i genitori in una posizione di superiorità e di potere psicologico sui figli. In qualche modo il figlio viene "programmato" dal comportamento dei genitori e predeterminato dai loro stati d'animo.

“In genere si ‘vogliono’ solo gli oggetti ed il fatto di desiderarli o meno implica che siamo loro superiori o che per lo meno abbiamo un rapporto a senso unico nei loro confronti”. (Sidney Callahan, psicologo).

Mentre circa un mese fa stavo girando per le strade di Las Vegas, mi è capitato di vedere sulla tv di un negozio una pubblicità di "pubblico servizio" nella quale si vedeva un uomo che spingeva un passeggino. Ad un tratto, vedendo una macchina sportiva rossa, l’uomo si faceva tutto triste e contemporaneamente si sentiva una voce fuori campo domandare: “Sei sicuro di volere queste ruote (riferendosi al passeggino) prima di prendere queste altre ruote?” Non riuscivo a credere che fossero arrivati a mettere a confronto il bimbo nel passeggino con l'automobile, usando uomo come mezzo per cercare di persuadere i maschi ignoranti dell'importanza di un bene superfluo di consumo rispetto all'avere un figlio, attraverso un messaggio abortista che potesse arrivare (direttamente o meno) anche alle loro compagne. In pratica la vittoria del materialismo sfrenato sul valore della vita.

La mia matrigna avvertì le mie sorelle che se fossero per caso rimaste incinte e avessero ancora voluto un posto dove vivere, sarebbero state portate immediatamente in una clinica per aborti. Come risultato una di loro è scappata di casa all'età di sedici anni per avere il “permesso” di tenere suo figlio. Mia sorella è stata a suo tempo adottata ed ha voluto dare al bambino la stessa possibilità di vivere che ebbe lei. L'altra mia sorella, che ha appena avuto un bellissimo bimbo, ha dovuto tenere nascosta la propria gravidanza fino al sesto mese in modo che non le venissero fatte pressioni perché la interrompesse. Milioni di adolescenti sono state e continuano ad essere ingannate dalle persone di cui più si fidano. Il problema in questi casi non è di bambini non voluti, ma di genitori “non volenti”, e se la società in cui viviamo continuerà a considerare i neonati come svantaggi economici, possiamo asserire che parallelamente continuerà a non esserci alcuna speranza nemmeno per gli ancor meno fortunati e più mercificati animali.

Quello dell'aborto non è un argomento alla moda per i "politically correct", pronto ad essere distorto e sminuito in qualche degradante adesivo sloganistico da appiccicare sul paraurti della macchina, come ad esempio quello che dice "PRO-SCELTA = PRO-BAMBINO". Questo messaggio suggerisce implicitamente che le donne che si trovano drammaticamente in difficoltà in tal senso sono comunque delle "irresponsabili", per cui, se il bambino venisse ucciso ... beh, tanto meglio per lui. Mi sento veramente confusa da un messaggio del genere. Pensavo che l'intento delle femministe pro-choice (la stragrande maggioranza) fosse quello di difendere le donne, non di degradarle ed avvilirle. Questa è la realtà e si ripete 24 ore su 24. Ci sono passate attraverso molte mie conoscenti ed amiche e ciò mi addolora profondamente.

[Contrariamente a quanto enunciato dalla morale cristiana e cattolica, una parte significativa del movimento pro-life ritiene che l'educazione sessuale e l'informazione su prevenzione e contraccettivi sia di assoluta, immensa importanza e che sia l'unica vera e fondamentale risorsa da far propria e, appunto, diffondere il più possibile -soprattutto tra i più giovani- perchè si eviti di trovarsi a prendere in considerazione tragiche scelte, ma ovviamente anche per scongiurare il contagio da HIV ed altre malattie sessualmente trasmesse].

Nel 99% dei casi l'aborto viene compiuto per ragioni sociali, non per ragioni prettamente mediche. Mi sembra che miliardi di dollari vengano spesi per una problema evitabile quando dovrebbero essere impiegati per gli innumerevoli bambini che patiscono la fame e subiscono soprusi di ogni tipo. Ma sono talmente tanti coloro che hanno interessi affinché questo stato di cose rimanga invariato da farci pensare che ben poco potrà effettivamente cambiare, almeno nel breve e medio termine.

Questi sono alcuni dei motivi basilari per i quali ci consideriamo pro-life. Potrei continuare ancora per molto, parlando delle politiche palesemente sessiste (in India, Cina, Corea e tante altre regioni l'aborto è un comodo mezzo per disfarsi di figlie femmine non desiderate), di dominazione, di ricatti morali alle donne da parte dei datori di lavoro perché non vadano in maternità, di controllo demografico (uso improprio e iniquo delle risorse), ma anche di dolore del feto, abusi sui bambini e di molti altri fattori, ma in questa sede non c'è abbastanza spazio.

Vorrei in special modo ringraziare quanti hanno lottato e continueranno a lottare per difendere la vita dei bambini e degli animali nonostante i pregiudizi e le discriminazioni da parte di un movimento o dell'altro. Possiamo fare una differenza. Frequento bambini che sarebbero stati con ogni probabilità abortiti. Vivo con degli animali che ho salvato da morte certa.

Ogni azione, seppur piccola, conta enormemente.
Jen
p. s. - situazione nello stato del Kansas:
- gli aborti sono permessi sino all'ultimo giorno di gravidanza
- il dott. Tilder (parliamo del `98) ha compiuto più di seimila aborti dopo i sei mesi di gravidanza. -gli aborti in questo caso vengono compiuti mediante iniezione letale attraverso l'utero, direttamente nel cuore del feto.
- i medici consigliano di parlare al bambino fino al momento dell'operazione e di dirgli "goodbye" a intervento ultimato.
- quando estratto sufficientemente "integro", i dottori consigliano alle pazienti di tenere ancora in braccio il corpicino per un po', dicono, per "alleviare il trauma e il dolore dell'addio".

Link utili:

Libertarians for life: www.141.org
Feminists for life: www.feministsforlife.org
Atheist and agnostic prolifers: wvw.godlessprolifers.org

Thursday, September 1, 2011

Vegan straight-edge non vengono ascoltati dalle associazioni animaliste quando denunciano la vivisezione

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/08/vegan-straight-edge-non-vengono.html

Vegan straight-edge non vengono ascoltati dalle associazioni animaliste quando denunciano la vivisezione


Qui di seguito la traduzione della prima parte dell'inserto contenuto in un disco 7 pollici di genere metal/punk (su vinile, ma adesso scaricabile da questo link) che contiene brani di due band (Statement e Dim Mak) che aderiscono all'ideologia Straight-Edge Pro-Life (Surround records, 1998). Essere straight-edge significa essere vegan, animalisti e fermamente contrari all'uso di droghe e alcool, mentre essere Pro-Life significa (coerentemente con la scelta animalista) essere contrari all'aborto.

Dell'esistenza di tale disco abbiamo conferma da un catalogo olandese on line, commitmentrecords.nl, il quale fa cenno anche all'inserto qui tradotto:

STATEMENT - DIM MAK
3 song split 7" on Surrounded - € / $ 3
Statement is from the UK, and in fact is a one-man project, that has been around from the 1980s on, and debuted on Hardline Records with a 7". Their two songs on this split are pure metal, with militant animal liberation lyrics - the (female voice) spoken word part in the first song works out cool. Dim-Mak, the band on the B-side, are from the USA and play also metallic hardcore, with some emo-ish breakdown. Their song is about abortion, and they have written a large well-thoughtout piece in the booklet to explain why they are against abortion.
Da notare come la dettagliata motivazione della loro opposizione all'aborto (molti farmaci per l'interruzione della gravidanza sono testati su cavie animali) non abbia minimamente interessato le associazioni animaliste ed anti-vivisezione. Questo conferma come le associazioni di quel tipo siano da tempo manipolate affinché servano ai fini del Nuovo Ordine Mondiale. La riduzione della popolazione e della fertilità umana tramite vaccinazioni, aborti e veleni di ogni sorta, è palesemente una delle finalità delle élite criminali che ci governano, ed è per questo che tali associazioni non si battono contro l'uso di farmaci abortivi sperimentati crudelmente su animali né denunciano l'abominio delle scie chimiche. Con ciò ovviamente non intendiamo asserire che gli attivisti vegan antivivisezionisti o animalisti siano dalla parte degli avvelenatori, ma tutte (o quasi) le associazioni di un certo tipo (specie se di rilevanza nazionale) sono state create/manipolate affinché servissero alle finalità di chi occultamente governa questo pianeta, come già mostrato più volte.



Spesso siamo stati criticati per le nostre convinzioni ed opinioni in merito all'aborto. Intendiamo brevemente spiegare alcuni dei motivi per i quali sentiamo quello dell'aborto come un tema molto importante dal momento che un gran numero di persone ci ha presuntuosamente e ignorantemente discriminato per le nostre opinioni e per avere esercitato la nostra libertà di esprimerle. Queste persone si definiscono PRO-CHOICE (pro-scelta) ma ci contestano in quanto non ci conformiamo alle loro idee. Sono stanca di vedere dei gruppi aver paura di esprimere realmente quello che sentono e ragazze/i autori di ‘zines venire pesantemente criticati - quando non insultati – per essersi semplicemente pronunciati su questo tema scottante.

Sono stanca dello stereotipo che vuole tutte le persone PRO-LIFE (pro-vita) motivate dalla religione e da ideali destrorsi e conservatori o completamente pazze, fanatiche, cieche e piene di odio. Molti di noi sono mossi e guidati esclusivamente dalla compassione, non da un qualsivoglia Dio (né tanto meno dal papa o dal politico fascista di turno). Intendo subito mettere in chiaro che a nessuno di noi potrebbe importare meno di cosa una donna - o un uomo - decida di fare del (o col) proprio corpo, non stiamo certo a protestare di fronte alle cliniche di chirurgia plastica. Non consideriamo il feto come una parte del corpo.

Sono rimasta incinta all’età di diciotto anni e al momento ho un figlio di sei mesi che è cresciuto dentro di me: dormiva, respirava, si nutriva e il suo cuore pulsava. Potevo sentirlo agitarsi, rivoltarsi, perfino singhiozzare. Era di fatto nel mio utero e di fatto in vita, ma per nessun motivo era un “organo del mio corpo”. Crediamo fermamente che nessuna creatura vivente debba essere trattata come una proprietà. Non possiedo mio figlio né mai l’ho posseduto.

IMMAGINE DISGUSTOSA RIMOSSA DA ESSSE

I miei pensieri, le mie opinioni e la mia sensibilità sono stati gettati in disparte e disprezzati da persone che mi hanno accusato di essere anti-scelta. Sono una donna, sono passata - come molte altre - attraverso l'essere giovane, spaventata ed accidentalmente incinta. Ho visto molte mie conoscenti e amiche vivere l'agonia dell'aborto, eppure io, con tutto il mio cuore e tutta me stessa non posso giustificare questa pratica. Non ne sono proprio capace. E se questo fa di me una “stronza” o una “troia” che va contro la possibilità di scegliere, così sia. Ma sono pronta a controbattere.

Ci sono molte altre ragioni per le quali come gruppo siamo contrari all'aborto. Tra queste, una rilevante è data dal fatto che tutte le tecniche, le procedure e chiaramente anche i farmaci sono massicciamente testati su animali. Questi animali non hanno alcuna scelta!

La gravidanza è un evento evitabile e oggi esistono molti metodi per prevenirla, eppure per mera convenienza e per il loro solito tornaconto economico gli umano stuprano e inseminano degli animali indifesi per sperimentare l’RU 486, il Misoprostal, il Methotrexate e tutti gli altri farmaci approvati dalla F.D.A (Food and Drug Administration) in modo da poter tranquillamente scopare senza prendere precauzioni! Questo a mio avviso non ha alcun senso e sono profondamente offesa e contrariata dal fatto che i gruppi per i diritti degli animali preferiscano ostinatamente e deliberatamente fare finta di nulla. Ho scritto a più di trenta associazioni per la difesa dei diritti animali i cui indirizzi ho trovato su No Compromise (pubblicazione animalista-ecologista non istituzionalizzata) e ad altre ancora. L'unica in assoluto ad avermi risposto è stata l’American Anti-Vivisection Society che mi ha semplicemente scritto su un foglietto: “Cosa sta cercando di dimostrare?” Alla luce di questo dovrei dedurre che sia assolutamente sbagliato testare su animali a meno che ciò non renda più comodo e agevole fare sesso senza l'uso di anticoncezionali?

Thursday, August 25, 2011

Liberiamoci da ogni condizionamento pregresso, o non riusciremo a bloccare il Nuovo Ordine Mondiale

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/08/liberiamoci-da-ogni-condizionamento.html

Liberiamoci da ogni condizionamento pregresso, o non riusciremo a bloccare il Nuovo Ordine Mondiale


In un recente articolo un attivista contro le scie chimiche mi ha criticato perché sostengo che le associazioni ambientaliste animaliste vegetariane e vegane non denunciando le scie chimiche devono essere tutte o quasi tutte manipolate dall'élite criminale che ci governa.

Fermo restando che ognuno è libero di credere quello che vuole, devo rimarcare che l'uso della parola "complottismo" è veramente brutto, sa tanto di paolo attivissimo, e che l'uso di giri di parole al posto della chiara locuzione "scie chimiche" non mi piace per niente (a dirla tutta direi che la mancanza di un link alle scie chimiche è imperdonabile).

Per giunta se un attivista contro le scie chimiche non accenna minimamente a quello che siano realmente le scie chimiche e HAARP, e a come siano state utilizzate per friggere milioni di uccelli e pesci all'inizio di questo anno solare, mi verrebbe da chiedere di che diavolo di animalismo stiamo parlando.

Io continuo a pensare che gli avvelenatori, per riuscire a spruzzare impunemente scie chimiche in tutto il mondo devono assolutamente coprirsi le spalle acquisendo in un modo o nell'altro la maggior parte delle associazioni ambientaliste e animaliste. Credere il contrario lo ritengo alquanto ingenuo; semplicemente LORO non potrebbero fare il proprio sporco lavoro se non avessero il controllo di tutte (o quasi) le associazioni più importanti (ogni tanto gliene sfugge una, come quella dei verdi di cipro).

Così come ritengo ingenuo non mettere in relazione il microchip innestato alla gran parte degli animali da compagnia con il progetto di inserire il microchip negli esseri umani.

L'unica certezza è che nessuna associazione, per quanto coerente all'apparenza possa essere, e nemmeno AgireOra, denunci l'infame operazione scie chimiche che sta facendo estinguere intere famiglie di animali. E guarda caso, non denunciano l'impianto forzato del microchip agli animali, e per giunta accampando risibili pretesti, considerano positivo il consumo di un alimento fortemente contaminato da OGM come la soia, che in ogni caso è ben poco salutare (vedi i dettagli nell'articolo relativo).

Se certi siti/associaizoni non sono acquisiti allora purtroppo sono come minimo ingenui e manipolati. Molti sono in buona fede sicuramente, ma se tacciono sulle scie chimiche è anche perché qualcuno li indottrina.


Quando poi leggo "Le valutazioni di Corrado Penna nascono dal non conoscere la realtà dell’animalismo (d’ora in poi tralascerò l’ambientalismo), ovvero dal non aver mai frequentato riunioni, assemblee, manifestazioni animaliste, e dal non aver mai avuto amici che si dichiarassero tali" mi chiedo che diavolo di ragionamento sia mai questo? Io denuncio il complice silenzio di queste associazioni riguardo alle scie chimiche, e questa realtà prescinde dalla conoscenza personale delle associazioni e degli associati (certamente ci sono le eccezioni che confermano la regola, ma non in Italia). Per altro chi scrive non mi conosce e non conosce i miei amici: la presunzione non è un'argomentazione accettabile.

informarmy fa pubblicità ai siti dei disinformatori del gruppo di Paolo Attivissmo diffamando Corrado Penna ed il comitato Tanker Enemy
Come fanno ad acquisire tutti? Non lo so esattamente, ma so solo che lo fanno, vedi ad esempio il sito informarmy, che purtroppo ha iniziato a pubblicare gli articoli dei debunkers invece che i nostri, e che è quindi stato provvisoriamente ed a titolo cautelativo tolto dal nostro blogroll. Su tale sito che finora pubblicava i nostri articoli e quelli sei siti amici è adesso apparso un articolo scritto nientedimeno che da Max Bernabovi (presumibile nome d'arte). Infatti invece di pubblicare il mio articolo in cui si denuncia il suo operato tale sito a quanto pare è passato dall'altra parte pubblicando l'articolo del disinformatore succitato ( http://www.informarmy.com/2011/08/scie-chimiche-scoperta-disinformazione.html#comment-form ).

Quello che vedo in questo lungo articolo di freeanimals, viste anche l'inconsistenza di certe argomentazioni è il tentativo di difendere l'indifendibile, e soprattutto di difendere proprie appartenenze passate.

E io mi chiedo: come può un attivista del PD difendere ancora il PD dopo avere scoperto le scie chimiche?

Come può un cattolico difendere la chiesa cattolica dopo avere scoperto le scie chimiche?

Come può un animalista difendere ancora le organizzazioni animaliste che tacciono o peggio negano (vedi promiseland) le scie chimiche?

Sempre meglio denunciare le scie, ma se non ci si trasforma dentro, se non si superano le logiche di appartenenza, se non si acquisisce una coscienza profonda di quello che succede, allora coloro che ci opprimono (che poi sono le stesse entità che incitano l'uomo a sfruttare e torturare gli animali) avranno sempre buon gioco e continueranno a manipolarci.

Se la gente tutta scoprisse le scie chimiche e da questa scoperta andasse avanti ad indagare capirebbe che noi trattiamo (male) gli animali alla stessa stregua che i nostri oppressori trattano noi, e quindi capiremmo che DOBBIAMO stare dalla parte degli animali (e delle piante). Trattenersi dal denunciare le scie chimiche "perché perderemmo consensi" è quindi veramente assurdo e contraddittorio, e se qualche associazione facesse simili affermazioni sarebbe ben poco credibile.

Sto forse io qui a difendere la sinistra extraparlamentare? No, eppure sono stato all'interno di quel movimento.

Sto forse difendendo l'anarchismo? No eppure sono stato parte di quel movimento.

Rinuncio per questo agli ideali antimilitaristi che abbracciavo prima? No anzi li fondo su basi più solide. Rinuncia forse agli ideali di libertà? No, anzi li fondo su basi più solide. Di sicuro rinuncio a molti pregiudizi riguardo alla gestione del potere e anche ad altri.

Non capisco perché un animalista che scopre le scie chimiche debba difendere delle associazioni che stanno contribuendo col loro silenzio al peggior crimine mai compiuto contro tutte le specie viventi. Con questo non intendo affermare che gli ideali vegan o animalisti siano tutti sbagliati, anzi sono quasi tutti giusti, a parte la presunzione di affermarsi "antispecisti" quando invece si mangiano tutte le specie di lattuga.

Friday, August 19, 2011

La soia fa bene, o fa male? E come mai chi la difende nega o nasconde le scie chimiche?

http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/08/la-soia-fa-bene-o-fa-male-e-come-mai.html

La soia fa bene, o fa male? E come mai chi la difende nega o nasconde le scie chimiche?


Premetto che non mangio carne da 25 anni, che ho mangiato la soia per tanti anni, ma adesso mi rendo conto che purtroppo la soia è contaminata da OGM in maniera massiccia, e da quello che ho potuto capire solo i fagioli azuki (una varietà di soia, nonostante il nome) possono essere ancora considerati ogm-free, specie se provenienti da coltivazioni rigorosamente biologiche.


Per altro i prodotti a base di soia contengono spesso numerosi aromi artificiali come il pericoloso glutammato monosodico (MSG); tali aromi vengono aggiunti alle proteine isolate di soia e alle proteine tessutali vegetali di soia per mascherare il forte sapore di fagioli e darle quello della carne. I motivi per non assumere soia sono tanti secondo me, ed oltre all'articolo già pubblicato su questo blog (mangiare soia solo se fermentata) segnalo l'approfondito articolo la soia e l'articolo la bufala anti-soia dove vengono date chiare risposte ad un articolo che gira in rete da tempo e che vorrebbe assolvere la soia utilizzando dichiarazioni che fanno morire dal ridere. Riporto quindi una piccola parte di quell'articolo
Tutto questo, naturalmente, contraddice le affermazioni di tutte le maggiori istituzioni per la salute esistenti al mondo, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Associazione dei Dietisti Americani, e l’Associazione Medica Britannica.

Davvero la dottoressa Justine Butler che ha scritto l’articolo non sa o ha dimenticato che l’OMS e tutte le altre associazioni satelliti hanno spinto la fantomatica pandemia dell’H1N1 fino al parossismo, dichiarandola di livello 6, il massimo, quando in realtà era meno pericolosa della normale influenza, per far guadagnare miliardi di euro alle case farmaceutiche con la vendita dei loro fottuti vaccini?

Se ci fosse una reale evidenza di questo problema, il governo britannico avrebbe vietato le formulazioni per l’infanzia a base di soia o almeno diffuso degli avvertimenti.

Quando ho letto la frase sopra pensavo che l’avesse scritta Heidi mentre ammirava le api che si posano sui fiori. Il governo britannico sarebbe garante della salute dell’infanzia? Tale governo, come molti altri, ha approvato l’uso del Ritalin e altri pericolosi psicofarmaci sui bambini, farmaci che hanno provocato morti e danni permanenti.
Per altro esistono cereali come il quinoa e l’amaranto che sono ricchi di proteine e per giunta senza glutine; fonti di proteine vegetali sono anche i semi (nocciole, mandorle, noci, noci brasiliane).


I prodotti a base di soia sono in gran parte cibi derivati, trasformati, con lavorazioni industriali, e quindi con un costo aggiuntivo anche in termini di inquinamento. Meglio i cereali in chicchi ed i legumi mangiati in una bella zuppa o le mandorle mangiate così come sono.

E poi mi chiedo, i fagioli non sono anch'essi fonti di proteine vegetali? Ed i ceci, le lenticchie, le fave? Perché mai concentrare tanto l'attenzione sulla soia, perché questa crociata a difesa di un cibo tanto discusso e discutibile?

E come mai tra questi difensori della soia troviamo praticamente tutte le associazioni di nutrizione vegan o vegetariana, tutti i grandi siti del circuito vegan, i siti del circuito AgireOra? Di sicuro qualcuno di loro si accoda al gruppo per ingenuità, ma una tale compattezza fa venire dei sospetti, molti sospetti.

E se aggiungiamo il fatto che tutte le associazioni ed i gruppi sopra menzionati o negano apertamente l'esistenza delle scie chimiche, o semplicemente le ignorano (nonostante le numerose segnalazioni loro giunte), forse iniziamo a capire.

A capire che gran parte di questi gruppi sono manovrati e/o infiltrati o addirittura creati da chi ci governa esattamente come succede per i vari WWF, Legambiente, Greenpeace, che negano l'esistenza delle scie chimiche e/o decidono di non occuparsene.

Non fraintendetemi, io apprezzo e condivido molti degli ideali vegan, e ritengo molto bello che la gente si allontani dal consumo di carne e latticini (cibi per altro malsani), ma se in cambio si mangia un altro prodotto malsano (soia) o si permette agli avvelenatori di spargere indisturbati le scie chimiche, allora si tratta della solita polpetta avvelenata. E' bello vedere e leggere discorsi contro lo sfruttamento ed il macello degli animali, ma temo che questo nella maggior parte dei casi serva per propagandare altri veleni e soprattutto per nascondere la più grande barbarie mai commessa contro tutta la biosfera terrestre, che sta portando all'estinzione anfibi e pipistrelli e ad una lenta morte tutto il resto.

Lo stesso dicasi del problema dei microchip, che quasi tutti i siti “animalisti” non vedono nemmeno come un problema, come se noi avessimo il diritto di marchiare gli animali per i nostri comodi e di farli morire o ammalare di tumore a causa dell'innesto del chip.

Quanto all’antispecismo, una sorta di parola d'ordine della comunità vegan ufficiale, io ho paura che sia più facile evitare di mangiare carne per rispetto degli animali che evitare di mangiare lattuga per rispetto dei vegetali. Forse anch’essi non soffrono? Chiariamoci bene, io coltivo l’orto e mangio i cetrioli e le lattughe, e per coltivarli aro la terra togliendo tutta la vegetazione pre-esistente (che non sarà molto contenta del trattamento ricevuto) e quindi non possiamo dimenticare che mangiare cibi non animali significa lo stesso creare sofferenza e che coltivare la terra significa anche uccidere piante ed anche animali.

Infatti i lombrichi a volte se presi dalla vanga si dividono a metà e si riformano, ma a volte ci restano secchi, specie se l’attrezzo che ara il campo è una macchina (trattore o motozappa). Per altro se le coltivazioni intensive ammazzano i parassiti con veleni nocivi anche per gli uomini, anche le coltivazioni biologiche utilizzano sostanze (come l’estratto di cassia) che pur non essendo velenosi per noi uccidono gli insetti. Per esempio da giardinaggio.it traggo queste brevi righe (cui ho aggiunto il grassetto).

Quassia amara: l'estratto di cassia si utilizza contro gli afidi, oltre a uccidere questi piccoli insetti rende il fogliame poco appetibile e quindi temporaneamente evita la ricomparsa. Non è dannoso per gli insetti utili.

Un "antispecismo" coerente dovrebbe significare forse mangiare solo frutta e semi.





Ci sarebbe a questo punto di parlare dell'eventuale ruolo che potrebbero avere le associazioni ed i gruppi vegan nell'ambito della realizzazione dell'agenda 21, un progetto delle Nazioni Unite, organo della globalizzazione che opera per la transizione verso un nuovo ordine mondiale.

Ma di questo speriamo di parlare presto, magari appena youtube.com/user/moksha75ar3 rimette on line i vecchi video (youtube ha cancellato il suo vecchio canale per mezzo dei soliti pretesti).

A proposito di NWO, oggi al tg hanno parlato apertamente di "governo economico europeo" che si sostituirà sostanzialmente ai ministeri dell'economia nazionali; i governi nazionali stanno per essere buttati ufficialmente nel cestino.

Friday, November 5, 2010

Il presidente della LAV è davvero un coerente animalista?

http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/11/il-presidente-della-lav-e-davvero-un.html

Il presidente della LAV è davvero un coerente animalista?


Questo è lo screenshot del sito web dell'attuale presidente della LAV (Lega Anti Vivisezione) Gianluca Felicetti. Forse qualcuno storcerà il naso nel vedere scritto "forze dell'ordine" in alto a sinistra (si sa che le forze dell'ordine non sono mai state una struttura democratica, e quello che è successo a Genova nel 2001 dovrebbe avere aperto gli occhi a tutti), anche se poi ripensando a tutte le iniziative di G. Felicetti in ambito legislativo si potrebbe attribuire quella locuzione alla visione ideale di uno stato in cui le forze dell'ordine prevengono ed evitano i maltrattamenti agli animali.

Io però, vi confesso, sono uno di quelli che continua a storcere il naso, specie dopo avere scoperto che tra le iniziative legislative di cui il signor Felicetti vanta la paternità ce n'è una che contempla l'innesto di microchip a quegli animali che egli, come presidente della LAV, dovrebbe tutelare.

Se poi ci accorgiamo che la LAV supporta apertamente l'innesto di microchip negli animali con scuse a dir poco inconsistenti, i sospetti sulla coerenza di certe persone aumentano: è possibile che una persona che dichiara di essere animalista e vegano (ovvero di non mangiare nessun tipo di derivato animale, nemmeno uova o latticini), e che dirige un'associazione antivivisezionista, non venga nemmeno sfiorato dal dubbio che l'innesto forzato di microchip negli animali sia una pratica che reifica gli animali? Possibile che non si accorga che essi vengono così trattati come cavie sulle quali si può praticare qualsiasi tipo di sperimentazione e di pratica potenzialmente pericolosa?


E va bene, lo ammetto, esiste pure l'ingenuiotà, e non si può mai escludere a priori che le persone facciano scelte sbagliate in buona fede; d'altronde ha ragione il vecchio adagio, le strade del demonio sono lastricate di buone intenzioni. Sicuramente molti attivisti della LAV sono delle persone di buon cuore e sulle buone intenzioni della stragrande maggioranza di essi posso mettere la mano sul fuoco.


Però a bene analizzare il curriculum vitae di questo presidente della LAV (http://www.animalieanimali.it/curriculum-felicetti.asp) saltano agli occhi alcune cose che ingenerano ulteriori sospetti. Leggiamo infatti che egli:


dal 1998 è membro animalista del "Comitato per la bioetica veterinaria" dell'Ordine dei Medici Veterinari di Roma e provincia, dal 1999 della Commissione del Ministero della Salute per la protezione degli animali in allevamenti e macelli, dal 2009 della Consulta nazionale su etica, scienza e professione veterinaria della Federazione nazionale degli ordini veterinari, dal febbraio 2004 della Commissione del Ministero della Salute sulla tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo, nel 2010 è stato chiamato nel Comitato del Ministro del Turismo per la creazione di una “Italia animal friendly".
E' stato Consigliere del Sindaco di Roma sulle tematiche degli animali dal 1994 al 1998, Consigliere sullo stesso tema dei Ministri delle politiche agricole e forestali e delle politiche comunitarie dal giugno 2000 al maggio 2001, Consulente dal gennaio 2004 dell'Assessore all'Agricoltura e Ambiente della Provincia di Roma dove ha costituito il primo Ufficio Tutela Animali di un'Amministrazione provinciale.
Nell'agosto 2002 è stato chiamato a far parte del Gruppo di lavoro del Consiglio Superiore di Sanità sulla "Tutela del benessere animale in allevamenti, trasporti e macellazione".
Insomma questa persona è davvero fortunata, è molto furba e sa perseguire i suoi scopi con grande astuzia, o ha dei santi in paradiso? Devo dire che io e tante altre persone che conosco abbiamo sempre lottato contro i maltrattamenti degli animali, contro la vivisezione, ma non abbiamo mai avuto la fortuna di avere in cambio del nostro impegno posti di consiglieri in istituti statali e provinicali, e men che mai incarichi per conto di un ministero. E credo proprio che chi fa parte di un "Gruppo di lavoro del Consiglio Superiore di Sanità" veda il suo lavoro ricompensato anche in termini economici.


Né si può immaginare che siano mal pagate le altre sue attività che da buon animalista impegnato (e fortunato) riesce a gestire, fra le quali un lavoro per conto della RAI:
dal giugno 2001 è responsabile iniziative e leggi del portale internet animalieanimali.it e dell’omonima trasmissione, Condominio Terra, di RaiTre condotta da Licia Colò
E che dire dei suoi impegni come docente nei corsi di formazione? Che io sappia tale lavoro é retributo profumatamente.
Relatore in convegni nazionali ed internazionali sui diritti degli animali; docente in corsi di formazione quali, per esempio, quelli della Polizia Municipale di Roma, per guardie zoofile e presso l'Istituto Superiore di Sanità, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, l'Università di Roma "Tor Vergata" per corsi tenuti in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, per Vice Sovrintendenti e Allievi del Corpo Forestale dello Stato.

E dulcis in fundo c'è da chiedersi come mai, sotto cieli azzurri che diventano sempre più spesso bianchi per opera di squadracce di aerei con bianca scia al seguito, come si possa combattere coerentemente contro i maltrattamenti degli animali e poi esimersi dal denunciare il venefico e terribile fenomeno delle scie chimiche che sta nuocendo gravemente a tutto il regno animale e vegetale, tanto da portare ormai verso l'estinzione moltissime specie di animali?



Piccola appendice

il dottor G. La Rosa, presidente dell’Associazione Animalieanimali.it Onlus, curatore del sito, veterinario oncologo, non si è occupato di questioni legislative a giudicare dal suo curriculum vitae, eppure anche sulla sua pagina in alto a sinistra (http://www.animalieanimali.it/curriculum-larosa.asp) troviamo la scritta Forze dell'ordine, e lo stesso dicasi per la famosissima Licia Colò (http://www.animalieanimali.it/curriculum-licia.asp).

Quale ordine viene da pensare allora, forse il Nuovo Ordine Mondiale, il Novus Ordo Seclorum di cui qui sotto vediamo alcuni dei più ferventi sostenitori intenti a fare il loro classico segno di riconoscimento?