L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Saturday, April 18, 2015

Coriandoli su Draghi e specchietti per le allodole (opposizione controllata)

http://scienzamarcia.blogspot.ch/2015/04/coriandoli-su-draghi-e-specchietti-per.html

Coriandoli su Draghi e specchietti per le allodole (opposizione controllata)

Una cosiddetta attivista, ex femen, ha di recente lanciato dei coriandoli su Draghi nel corso di una riunione della BCE. Qualcuno, ovviamente, che serba rancore contro il mondo delle banche e dell'economia istituzionale, ha sorriso e plaudito all'iniziativa. 
Eppure a guardare bene questa ragazza non ha detto una parola sul signoraggio o la riserva frazionaria, non ha detto niente sulla proprietà della moneta. Se aggiungiamo il fatto che nessuno può entrare in quel palazzo senza essere accreditato, specie dopo gli scontri avvenuti poco prima, e che l'attivista era una ex componente delle femen (quel gruppo che fa propaganda alle lobby LGBT) vengono molti ma molti dubbi sulla spontaneità di quel gesto.
Ogni tanto al potere fa comodo che enti o persone ad esso collegato fingano di contestarlo, di lottarlo, facendosi leader di proteste con obiettivi minimalisti, proteste che non scalfiscono minimamente il blocco monolitico della piramide dell'élite globale.
L'attivista dice di essersi staccata dal "movimento" delle femen perché ha visto dentro cose poco chiare, ma il sospetto forte è che manovrata o consapevole, faccia proprio il gioco di coloro contro cui manifesta.

Ma cosa c'è di poco chiaro nelle femen? Leggete l'articolo
FEMEN PORTATRICI DI NUOVE LIBERTÀ O MERCENARIE?
Di esso cito solo le seguenti righe
Per alcuni organi di stampa il finanziere è George Soros, noto per avere donato cento milioni di dollari a gruppi che promuovono il matrimonio omosessuale e l’aborto e dietro Soros si nasconde la sinistra euro-americana al servizio della sua agenda politica e geopolitica. La giornalista ucraina del canale 1+1 Daryna Chyzh che si è introdotta nel movimento Femen ha scoperto che ogni azione di protesta è generosamente pagata.
Altro articolo interessante è opposizione controllata, sul blog informazione consapevole, dal quale cito queste poche righe
Pensiamo a gruppi come le Femen, che affermano di combattere la mercificazione del corpo femminile ... mercificandosi e facendo di tutto pur di apparire nei media in modo esibizionista.

Sulle Femen, c'è un articolo molto interessante su East Journal (quindi non certo una fonte "complottista" ) che ne descrive la travagliata storia, ben lontana da quella di un gruppo realmente interessato a cambiare le sorti del mondo o la condizione della donna, e c'è un documentario della regista australiana Kitty Green, che fuoriuscita dalla setta politica ne ha denunciato ciò ce c'è dietro, tra cui i metodi di violenza psicologica usati nei confronti delle esponenti da parte del padre-padrone del gruppo, Viktor Sviats
 E che dire della "violenta repressione" contro le femen? Guardate voi stessi le foto e ditemi: dov'è la violenza? Sembra semplicemente che quelle ragazze si siano messe in posa per uno scatto d'autore. Sospetto che il fotografo non sia un semplice fotoreporter, ma un vero professionista.

Friday, May 30, 2014

Tsipras, la solita vecchia Europa (in salsa rossa)

http://scienzamarcia.blogspot.it/2014/05/tsipras-la-solita-vecchia-europa-in.html

Tsipras, la solita vecchia Europa (in salsa rossa)

Nella foto potete vedere Martin Schultz, leader europeo della cosiddetta "sinistra democratica" (ovvero di quel l'insieme di forze che di sinistra hanno ormai solo il nome, come il nostro Partito Democratico) e Tsipras, leader europeo della sinistra (almeno apparentemente) "più intransigente". La cordialità tra queste due persone, che almeno a parole hanno opinioni e programmi molto differenti, è davvero solo di circostanza? Personalmente ne dubito, e ritengo che l'opposizione di Tsipras all'Europa dei Padroni sia solo di facciata.
Oh certo Tsispras critica l'operato della BCE, e chiede alcuni correttivi (tutto sommato condivisibili) ma non si sogna mai di chiederne la chiusura e la resitutuzione ai vari stati mebri (come singoli o come gruppo) della sovranità momentaria (la BCE è infatti, per quanto molti lo ignorino, un ente privato), e non si sogna di menzionare quella parola (signoraggio) che renderebbe finalmente chiara ed efficiente una denuncia nei confronti di questa istituzione. Le critiche al sistema economico di Tsipras e della sua lista sono quindi di basso profilo, ed eludono il nocciolo della questione, impedendo a tanta gente di conoscere la verità sull'emissione del denaro e sul suo ruolo nella creazione della crisi artificiale che stiamo vivendo. Paradossalmente il partito della Lega su queste tematiche, è già molto più preciso nelle sue denunce (ma anche la Lega evita di menzionare la parola signoraggio).
E che dire di altri problemi ancora più gravi che stanno portando al collasso l'ecologia planetaria? Nessuna menzione. E come potrebbe essere altrimenti se non vengono menzionati da quei movimenti politici sociali ed ambientalisti che sostengono la sua candidatura?

Da notare che tra coloro che appoggiano Tsipras troviamo persino il partito di Vendala, giustamente accusato da Antonia Battaglia di Peacelink di comportamento non adamantino nelle questione dell'Ilva. La presenza in lista di esponenenti di SEL ha scatenato un putiferio all'interno della lista di Tsipras, con conseguente dimissioni di due membri del comitato dei garanti (tra i quali l'anziano scrittore Andrea Camilleri) che hanno potuto constatare come la democrazia all'interno di tale nascente struttura politica lasci alquanto a desiderare.

Per approfondimenti su tale questione vedi l'articolo 

Lista Tsipras, Camilleri e D’Arcais accusano: “Estromessi dal comitato dei garanti”