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I sopravvissuti ... ed rischi del progresso e della centralizzazione
I sopravvissuti
 (survivors), è una serie televisiva realizzata sul finire degli anni 
'70 del secolo scorso. Mentre si ascolta la breve sigla iniziale si 
vedono delle immagini che descrivono l'antefatto della storia: un agente
 biologico creato in laboratorio che (per errore o per dolo) viene 
rilasciato nell'ambiente, l'infezione che si diffonde per mezzo dei voli
 internazionali. 
Scambiata
 all'inizio per una banale influenza ben presto la nuova malattia 
infettiva decima l'umanità, causando grande strage soprattutto nelle 
città, dove l'affollamento delle persone (e quindi dei cadaveri) causa 
anche il diffondersi di infezioni secondarie come il colera e il tifo. 
Oltre il 95% degli esseri umani muore, e chi resiste alla malattia cerca
 di organizzarsi per sopravviere, formando delle piccole o grandi 
comunità.
Sarà
 un caso, ma su youtube le puntate della versione italiana di questa 
serie televisiva sono state caricate pochi mesi prima dello scatenarsi 
della nuova epidemia di Ebola.
 Sarà un caso ma le puntate della versione inglese sono state caricate 
su youtube in concomitanza con l'inizio della stagione influenzale 
dell'influenza suina, al tempo in cui i dirigenti della sanità britannica rilasciavano dichiarazioni allarmanti. 
Sarà
 un altro caso, ma una sorta di remake della serie è stato realizzato 
nel 2008, e sospeso nel 2010 per i bassi indici di ascolto; il periodo 
coincide con gli anni della "pandemia suina".
Ma
 le coincidenze si fermano qui, perché la produzione, tutto sommato a 
basso costo, della serie "I sopravvissuti", è lontana anni luce da film 
come Contagion
 (budget di 60 milioni di dollari)  in cui si mette in evidenza la 
desolazione causata dall'epidemia, la paura del contagio, la richiesta 
di una cura. Niente di tutto questo si vede invece nella serie "I 
Sopravvisuti", dove il contagio, la paura dell'epidemia e la strage sono
 sostanzialmente raccontati, o appena accennati. Il prologo del resto si
 svolge con tempi rapidissimi e ben presto ci si trova di fronte al 
fatto compiuto: meno del 5% circa degli esseri umani sono sopravvissuti 
all'epidemia (una sorta di febbre ghiandolare con esito mortale).
In
 realtà, pur con la presenza di espisodi noiosi e ripetitivi (quasi 
impossibili da evitare quando si realizza una lunga serie di telefilm), 
qua e là nella narrazione si trovano dei concetti, delle storie e delle 
situazioni che fanno riflettere. 
Innanzitutto
 il primo essere losco e approfittatore che incontriamo nella serie TV è
 un sindacalista di primo piano, ed è difficile non pensare che questo 
non sia un atto di accusa e di denuncia nei confronti di quelle 
strutture che, fingendo di lottare contro i padroni, in realtà hanno la 
funzione di smorzare le legittime proteste dei lavoratori.
In
 secondo luogo quando alcuni sopravvissuti cercano di rimettere in piedi
 un sistema politico, un personaggio afferma che ciò difficilmente sarà 
possibile se chi si accinge a farlo non è avvezzo ai sotterfugi ed alle cospirazioni.
In seguito viene evidenziato come la generazione che ha affrontato l'epidemia, sia cresciuta a cibo raffinato ed antibiotici, non meno degli animali da fattoria, ragione per la quale il sistema immunitario degli uni e degli altri è molto carente.
In
 una delle ultime puntate viene anche affrontato il tema della creazione
 del denaro, e si accenna al fatto che in fondo non è indispensabile che
 alla base dell'emissione del denaro
 (nemmeno quando si tratta di un titolo di credito esigibile dal 
portatore) ci sia un bene reale che si possa realmente esigere nella 
stessa quantità del denaro stampato, dal momento che nel passato non 
sempre è stato così.
Ma
 è nell'ultima puntata che si vedono dei dialoghi davvero illuminanti. 
Un "folle", ex tossicodipendente, sembra infatti trasudare quella 
sapienza che a molti degli altri sopravvissuti pare mancare, e sebbene 
appaia esaltato, è l'unico che ricorda come l'energia elettrica 
centralizzata sia un mezzo di dominio, di accentramento e di 
sfruttamento, e come sia parte di quel "progresso" che ha portato alla 
creazione della bomba atomica (vedi il video qui sotto al minuto 23:00).


"Un "folle", ex tossicodipendente, sembra infatti trasudare quella sapienza che a molti degli altri sopravvissuti pare mancare"
ReplyDeleteniente di personale, immagino... LOL
"ex", per quanto lo riguarda, mi sa che non lo sia
Deleteche dici penna, ti fai un bel clistere preventivo ??
ReplyDeleteHanno anche rilasciato Utopia poco prima della riunione Bildemberg e Sherlock poco prima dell'anniversario della morte di lady Diana, e quest'anno è uscito la versione restaurata di Capitan Harlock poco prima degli scontri navali tra le due Coree!
ReplyDeleteCoincidenze?
Si
Noi di Boyager pensiamo di forse. :D
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