L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

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Friday, January 10, 2014

Testimonianze tangibili: la dieta GAPS funziona e fa regredire i sintomi dell'autismo

http://scienzamarcia.blogspot.it/2014/01/testimonianze-tangibili-la-dieta-gaps.html

Testimonianze tangibili: la dieta GAPS funziona e fa regredire i sintomi dell'autismo

La prima testimonianza che vi propongo è quella di un padre che descrive il regresso dei sintomi autistici del figlio dopo 8 medi di dieta GAPS, vedi 


La seconda è quella di una nonna che testimonia la guarigione del nipote, ed è questa sicuramente la testimonianza più probante dal momento che non si tratta solo di parole, ma di trestimonianze inoppugnabili, 370 video che testimoniano la graduale guarigione del bambino. Vedi 

Sul sito succitato si legge che Brandon è stato diagnosticto autistico all'età di 17 mesi ed è guarito dall'autismo dopo 4/5 mesi di cura naturale basata sulla dieta, integratori naturali, disintossicazione, cambiamento dello stile di vita, un particolare tipo di educazione personalizzata. 
I video disponibili al link http://www.youtube.com/user/lynneanthonybrandon testimoniano i progressi del bambino dall'età di 5 anni e 4 mesi fino all'età di cinque anni e nove mesi.
Che il bambino si aguarito grazie all'implementazione della dieta GSAPS viene specificato al seguente link  

 
Ovviamente a queste testimonianze si aggiunge quella della dottoressa Natasha Campbell McBride che con la sua dieta GAPS ha guarito il figlio autistico, ma giusto per far capire alla gente che non si tratta di un successo isolato, ricordo anche la storia di Hannah, bambina autistica guarita dopo due anni e mezzo di dieta GAPS. 
La sua storia viene narrata dalla madre in un articolo in inglese
che potete leggere tradotto in italiano al seguente link


Thursday, September 26, 2013

Cucina GAPS, alcune informazioni ed una ricetta (pane di cocco alle zucchine)

http://scienzamarcia.blogspot.co.uk/2013/09/cucina-gaps-alcune-informazioni-ed-una.html

Cucina GAPS, alcune informazioni ed una ricetta (pane di cocco alle zucchine)

Pur essendo tendenzialmente crudista ho imparato col tempo che qualche cibo cotto e quindi con poca fibra può essere utile (a meno che non si possegga un buon estrattore che risolve il problema della fibra, la centrifuga purtroppo danneggia parzialmente le vitamine e gli enzimi). Del resto non mi dispiace poter cucinare ogni tanto qualcosa che rimpiazzi il vecchio pane (e poi sperimentare è utile, anche per poter coinvolgere in questi esperimenti dietetici anche altre persone).

Oggi vi spiego cosa mi sono cucinato per pranzo (dopo una colazione abbondante a base di frutta per lo più matura), ovvero un "pane" di cocco e zucchine (in realtà forse non ho bilanciato esattamente gli ingredienti ed è venuta una sorta di polpettone vegetale, però buonissimo, che ho mangiato con gran gusto con il condimento di una dose abbondante di olio di oliva extravergine spremuto a freddo). Fra gli ingredienti è presente anche il burro (chiarificato); il burro chiarificato non contiene né lattosio né caseina, quello biologico se proviene da animali che si nutrono di erba è di colore giallo-arancio e contiene un'alta percentuale di vitamine liposolubili e di grassi benefici. Il burro industriale non lo consiglio in quanto tutti i prodotti chimici, i residui di farmaci e le altre tossine tendono ad accumularsi nel grasso; per altro le mucche allevate nelle "fattorie" intensive sono trattate male (per non parlare dei loro vitellini).

Una possibile variante della ricetta si con miele al posto del sale (6 cucchiaini di miele biologico) e di zucca al posto della zucchina, permette di ottenere (con un tempo di cottura minore) dei dolcetti GAPS (una sorta di biscotti). Lo so che il miele viene rubato alle api e che meno dolcificanti si usano e meglio è; però coi bambini non basta spiegare a parole quello che è buono e salutare, bisogna anche scendere a compromessi.

La ricetta l'ho presa dall'interessantissimo sito, http://empoweredsustenance.com, gestito da una giovane ragazza che sta curano con la dieta GAPS la sua colite ulcerosa. Nel sito troverete non solo ricette, ma anche informazioni gestire l'igiene personale e la cura del corpo usando solo sostanze naturali. Purtroppo le pubblicazioni che vengono pubblicizzate sul sito sono in inglese, ma non è detto che prima o poi traduca anche quelle.

Particolarmente interessante sembra il libro "End your menstrual misery" (Metti fine alla tua misera condizione mestruale) che tratta dei problemi mestruali (per lo più etichettati come "sindrome pre-mestruale") e di come superarli con la dieta. In effetti questa è una delle condizioni che secondo la dottoressa Campbell-McBride vengono risolte dal Protocollo Nutrizionale GAPS. Quello che scrive l'autrice Lauren Geertsen, è che il nervosismo e i dolori (spesso insopportabili) collegati al ciclo mestruale non sono per niente normali, ma sono indice appunto di un problema che si può affrontare su base nutrizionale.

Altre ricette di "pani" senza cereali e pseudo-cereali potete trovare (in inglese) ai seguenti link (prossimamente ne proverò/tradurrò qualcuna):

http://www.healyrealfoodvegetarian.com/top-10-grain-free-bread-recipes/


http://www.mygutsy.com/coconut-flour-banana-bread/


Pane di cocco alle zucchine (o alla zucca)
fonte (a sua volta preso da un altro sito che fornisce molte informazioni sulla dieta senza carboidrati e amidacei http://lowcarboneday.com/)
NB: negli Stati Uniti la tazza (cup) è una misura di volume che corrisponde precisamente a 0,237 litri.
Ingredienti:
6 uova di galline allevate a terra e libere di mangiare quello che vogliono (biologiche)
mezza tazza di burro sciolto (io ho usato burro chiarificato) o di olio di cocco (avverto che è difficilissimo trovare olio di cocco veramente naturale, non idrogenato e non trattato)
mezzo cucchiaino da té di sale marino integrale più un altro poco per cospargere il prodotto a fine cottura (io però non ne ho usato nemmeno un poco, meno sale si mangia e meglio è, del resto la cura Gerson è basata sull'eliminazione del sodio che va sostituito dal potassio assunto con gli integratori)
3/4 di tazza di farina di cocco (io ho usato cocco in scaglie)
2 tazze di zucchina grattugiata  (o comunqe finemente triturata), ma ovviamente si puo' usare anche la zucca (io ho usato, oltre alla zucchina, un po' di zucca delica che è veramente dolcissima)
1 cucchiaio da tavola di timo fresco (io non avendolo a casa ho provato con un po' di origano)
mezzo cucchiaino di povere di aglio biologico (io non ne avevo ma piuttosto userei uno spicchio d'aglio macinato/tagliuzzato al momento) 

1 cucchiaino di bicarbonato (che però impedisce e/o rallenta la guarigione dell'ipocloridria, di conseguenza è meglio evitarlo o usarne davvero poco, la dieta GAPS lo esclude dagli alimenti consentiti, mentre la dieta SCD da cui ha preso spunto la dieta GAPS, lo include)
2 cucchiaini di aceto di mele 



Instruzioni
Sbattete le uova, il burro (o l'olio di cocco), l'aceto di mele e la zucchina. In una scodella separata mescolate la farina di cocco (io ho usato il cocco grattugiato che si acquista anche al supermercato e che costa sicuramente molto meno del prodotto linkato nella ricetta originale) il sale marino, il timo, la polvere d'aglio ed il bicarbonato di sodio. Mescolate assieme gli ingredienti (nella ricetta originale c'è scritto di versare la parte liquida del composto nella scodella con la parte solida, io invece ho preparato la parte liquida e poi man mano ho aggiunto gli ingredienti mescolando il composto).
Mettete il tutto in una pirofila (o qualsiasi altra stoviglia coi bordi rialzati che possa andare nel forno) ricoperta di carta forno (nella ricetta originale dice di ungere pure la teglia, ma se c'è la carta forno a che sere? ad ogni modo credo si possa anche spalmare la pirofila/teglia di burro e spolverizzarci sopra un po' di scaglie/farina di cocco per evitare che il pane vi resti attaccato) e spolverizzateci sopra un po' di sale marino integrale.
Cuocete a 170 gradi centigradi (ovvero 350 °F, l'unità angolsassone) per 50-60 minuti o comunque fino a quando non vi rendiate conto che sia perfettamente cotto. Fatelo raffreddare completamente prima di mangiarlo (io l'ho cotto mezz'ora a 180 °C ma ho usato un terzo degli ingredienti, era molto più piatto e sicuramente ha cotto più velocemente). 

A me è piaciuto tanto condirlo con l'olio di oliva (extravergine spremuto a freddo).

la foto del pane realizzato da Lauren Geertsen potete vederla qui (io il mio non ho pensato a fotografarlo)

Tuesday, April 23, 2013

Dieta GAPS e metodo Buteyko, un'esperienza personale ed alcune informazioni

http://scienzamarcia.blogspot.it/2013/04/dieta-gaps-e-metodo-buteyko.html

Dieta GAPS e metodo Buteyko, un'esperienza personale ed alcune informazioni

http://www.gutandpsychologysyndrome.com/
Da 8 giorni ormai non mangio né cereali né pseudo-cerali (chinoa, amaranto, grano saraceno) né amidacei (patate, patate americane, tapioca). Essenzialmente mangio frutta e verdura cruda con pochissimi strappi (ogni 3/4 giorni un uovo alla coque, rigorosamente di allevamento non industriale).
Insomma sto seguendo una dieta GAPS (vedi l'articolo su disbiosi e dieta GAPS che illustra gli studi della dottoressa Campbell e la sua dieta curativa), ma una  GAPS vegetariana tendenzialmente crudista.
A mio sentire i risultati dopo pochi giorni sono positivi ed entusiasmanti. Tanti piccoli o grandi fastidi che aveo in questi ultimi tempi stanno scomparendo con grande rapidità, e spero di debellare definitivamente anche l'allergia da polline che mi affligge da 30 anni.

Al momento associo a questa dieta anche fermenti lattici (proflora in bustine), crauti biologici (una delizia nelle insalate) e prossimamente mi procurerò anche integratori di Saccharomyces Boulardii (serve anche a contrastare la candida), nonché le alghe rosse chondrus crispus che puliscono meccanicamente l’intestino.
Tra l’altro ho appena risolto (quasi del tutto) i miei problemi di pressione bassa con gli esercizi di respirazione del metodo Buteyko, eccezionale medico russo che ha curato oltre 100.000 pazienti sofferenti di asma e altre malattie concausate da una cattiva ossigenazione dei tessuti e degli organi. E sono deciso a continuare questi semplici esercizi che dovrebbero contribuire anche a ridurre i sintomi dell'allergia, secondo quando affermano gli specialisti.
Devo dire che in questi mesi avevo provato più volte la dieta crudista, ma ho dovuto abbandonarla sempre perché mi generava un ulteriore abbassamento di pressione fino a stare davvero male.

Adesso però so come gestire la respirazione per ossigenare i tessuti del mio corpo e finalmente non ho più problemi di pressione e posso gestire tranquillamente anche le mie scelte alimentari.
 
Gli esercizi di respirazione del metodo Buteyko che ho messo in pratica sono semplicissimi. Li faccio da un mese ed ho regolarizzato la mia pressione (io per fortuna ce l'avevo bassa).
Un esercizio semplicissimo è la respirazione quadrata:
- inspirare respirare lentamente per x secondi (x= 3/4/5)
- trattenere il respiro per x secondi
- espirare per x secondi
- trattenere il respiro per x secondi
La respirazione dovrebbe essere diaframmatica.
L'esercizio precedente si può modificare facendo sì che le durate di ogni movimento siano libere, purchè si trattenga il respiro per un po' dopo l'inspirazione e dopo l'ispirazione
 
Per esempio puo' andare bene anche:
- inspirare respirare lentamente per 3 secondi
- trattenere il respiro per 4 secondi
- espirare in 3 secondi
- trattenere il respiro per 2 secondi 

Io ripeto questi semplici esercizi 2/3 volte per 5 minuti circa, e gli esercizi si possono fare durante qualsiasi pausa anche forzata come quando si aspetta alla cassa di un supermercato o in qualsiasi altro frangente in cui si è costretti ad aspettare ... insomma il tempo si trova ed i benefici si vedono piano piano. Il professor  Buteyko ha affermato che serve un mese di esercizi per recuperare una malattia che dura da un anno, e tanti mesi di esercizi per guarire per ogni anno di malattia (sempre che si tratti di un disturbo curabile con questo metodo).
Per avere risultati positivi dalle tecniche di respirazione messe a punto dal professor Buteyko occorre a suo dire:

a) respirare SEMPRE col naso ANCHE DI NOTTE (eventualmente mettendo un cerotto sanitario sulla bocca per qualche tempo, cosa che ovviamente va fatta con le dovute precauzioni su un bambino)
b) fare attenzione a respirare col naso anche quando si parla 
c) possibilmente dormire sul fianco sinistro (un trucco per abituarsi a farlo è appiccicare con il nastro adesivo una pallina da tennis al retro del pigiama).
Eventualmente se serve ad aiutare a dormire con la bocca chiusa si possono usare due cuscini per sollevare un po' di più la testa (ma occorre anche trovare una posizione comoda ed ergonomica, altrimenti si risolve un problema e se ne crea un altro alla schiena).
 
La dottoressa Fiama Ferraro, che pratica diffonde il metodo Buteyko in Italia, ricorda che ci sono particolari patologie per le quali il metodo Buteyko non puo' fare niente ed altre per le quali non si può applicare se non stto la supervisione di un istruttore esperto. Ci sono anche casi di particolari malattie gravi in cui l'applicazione del metodo Buteyko è sconsigliata.
 

Io ho letto il libro della Attacco all'asma ... e non solo scritto dalla dottoressa Fiamma Ferraro, (seconda edizione), ed è una lettura che consiglio a tutti.




Un elenco parziale delle malattie guarite con la dieta GAPS brevettata dalla dottoressa Campbell è il seguente:

Dipendenza, disturbo dell'attenzione/iperattività, alcoolismo, allergie, anemia, anoressia ansietà artrite asma, problemi autoimmuni (inclusa quindi sclerosi multipla), infezioni da candidae da altri lieviti, colite, costipazione, morbo di Crohn, cistite, problemi dentali, depressione, disrodini digestivi, dislessia, infezioni auricolari, eczema, epilessia, intolleranze alimentari, FPIES (Sindrome da enterocolite indotta dalle proteine del cibo), riflusso gastro-esofage, febbre da fieno perdita di capelli, mal di testa, iperattività, problemi di cuore, sindrome dell'intestino irritabile, infertilità, malattia di Kawasaki, Lupus, problei mestruali, cefalea, narcolessia, disturbo ossessivo compulsivo, PANDAS (Disordine autoimmune pediatrico associato con infezione da strptococchi), attacchi di panico, PDD-NOS (disordine dello sviluppo pervasivo non altrimenti specificato), PMS (sindrome pre-estruale), psoriasi, riflusso, rosacea, schizofrenia, sinusite, apnea durante il sonno, insonnia, tantrums, problemi alla tiroide, tic, colite ulcerosa, problemi urinari, vomito.

Fonte: http://www.gutandpsychologysyndrome.com/

Monday, January 21, 2013

Epilessia e disbiosi (passando per i vaccini e le radiazioni del telefonino e le falsità di corrado & vanoli)


http://scienzamarcia.blogspot.it/2013/01/epilessia-e-disbiosi-passando-per-i.html

Epilessia e disbiosi (passando per i vaccini e le radiazioni del telefonino)


La dottoressa Natasha Campbell-McBride nel suo libro sulla Sindrome della Psiche e dell'Intestino parla estesamente della relazione tra autismo, disagi cosiddetti psichiatrici e disbiosi intestinale, ed accenna anche alla relazione tra disbiosi ed epilessia rimarcando il fatto che Gluteomorfine e Caseomorfine sono presenti nelle urine dei pazienti epilettici. Queste due sostanze derivano dal fatto che la disbiosi provoca una digestione difettosa del glutine e della caseina, la quale genera a sua volta la produzione di questi due oppiacei, che interferiscono con il sistema nervoso. Questa prima informazione fa sospettare che l'adozione di una dieta specifica (e temporanea) come la dieta GAPS potrebbere risolvere il problema alla radice, e che una dieta senza glutine e senza caseina potrebbe quanto meno ridurre la gravità delle crisi epilettiche.

A conferma del legame epilessia-intestino, all'interno dell'articolo "INTOLLERANZE ALIMENTARI: VERITA' O PREGIUDIZIO?", scritto dalla biologa nutrizionista Federica Mastronardo (http://www.federicamastronardo.it/articoli_9.html), leggiamo:
Perché attribuire proprio a quel nutrimento di cui si è ghiotti la causa di un banale mal di testa? Lo stesso vale per numerosi disturbi comuni che spesso sono associati a momenti di stress psico-fisico: colon irritabile, reazioni cutanee, attacchi di ansia, obesità, disbiosi e malassorbimento intestinale, carenze di vitamine e minerali fino ad arrivare ai disturbi comportamentali quali epilessia, schizofrenia, autismo, iperattività nei bambini, fotofobia o problemi di performance fisica nello sport agonistico. 
Interessantissimo a tale proposito è l'articolo sulla dieta SCD (Dieta dei Carboidrati Specifici) con la testimonianza della ricercatrice Elaine Gottschall sul rapporto tra sintomi di patologie intestinali da una parte e sintomi di sofferenza psichica e mentale (compresa l'epilessia) e dall'altra. Consiglio di leggere integralmente l'articolo SCD per il controllo delle crisi epilettiche: http://www.emergenzautismo.org/content/view/231/48/

 Nella discussione sul forum di Italia Salute intitolata "epilessia e celiachia" (http://www.italiasalute.it/forum/forum_posts.asp?TID=6238) il dottor Paolo Mainard, Neurochimico del Centro Epilessia dell'Università di Genova, Consulente del Centro di Nutraceutica Applicata, afferma
Per quanto riguarda l'epilessia, Dephour riporta un'aumentata risposta convulsiva in animali nei quali è stata provocata un'infiammazione intestinale con un olio urticante, l'olio di crotontiglio. Pertanto un'infiammazione intestinale riduce la soglia convulsiva.
La prova non è decisiva in quanto basata su un esperimento di vivisezione (i topi per quanto simili all'uomo sono pure per molti aspetti differenti). Più interessante è il seguito del discorso:
Sospendere il glutine elimina i processi infiammatori legati alla risposta anticorpale, in analogia a qualsiasi altra intolleranza alimentare o allergia. In tutti questi casi si ha un intestino troppo permeabile che lascia passare grossi peptidi, frazioni di proteine, "clandestini". Contro questi peptidi si attiva una risposta anticorporale che si risveglia ogni qualvolta entriamo in contatto con la proteina progenitrice. Se questi peptoni rimangano in circolo abbiamo un processo infiammatorio, tipico delle allergie, ma se questi peptoni vanno ad accumolarsi presso frazioni di proteine dei nostri tessuti a loro simili, simile cerca simile, la tolleranza degli anticorpi, che si portano dietro, non sarà in grado di distinguere tra il peptone clandestino e il pezzo di proteina del nostro tessuto. Se l'accumulo avviene in prossimità delle articolazioni avremo l'artite remauoide, se nella mielina le patologie autoimmuni.
Ennesima conferma di quanto esposto dalla dottoressa Campbell sul rapporto tra malattie autoimmuni e infiammazione, disbiosi, eccessiva permeabilità dell'intestino.

Sempre il dottor Mainardi in una sua lettera critica nei confronti della trasmissione "dica 33" (http://www.emergenzautismo.org/content/view/1031/68/) ha scritto:
In  base ai risultati dei miei studi ho realizzato un integratore alimentare a base di alfa-lattoalbumina che è entrato nei programmi di screening nuovi farmaci anticonvulsivi dell'NIH (USA) per i risultati ottenuti sia pre-clinici che clinici. Questa molecola agisce principalmente a livello intestinale come prebiotico, riduce la disbiosi e la permeabilità intestinale. I risultati ottenuti con le diete a restrizione, non noti forse al solo autore dell'articolo su dica-33, confermano l'importanza del ruolo dell'intestino in diverse patologie neurologiche. Compreso l'autismo, il cui aumento esponenziale dell'incidenza (da 1 su 10000 a 1 su 130) rende altamente improbabile una natura genetica, ma quanti fondi vengono impiegati oggi in questa improduttiva ricerca?
D'altronde la curcumina, la dieta chetogena e l'alfa-lattolbumina mostrano ampi spettri d'azione, difficilmente attribuibili a specifiche azioni a livello cerebrale, più facilmente dovuti alle loro azioni intestinali (...) ad ulteriore conferma del collegamento intestino-cervello, provocare processi infiammatori intestinali porta a stati ansiosi e riduce la soglia convulsiva.
La dieta chetogena è una dieta ricca in grassi e povera in corboidrati, che sembrava ormai quasi dimenticata dalla comunità scientifica nonostante la produzione del film "Non nuocere" (testimonianza di una guarigione dall'epilessia per mezzo della dieta). Di recente la sua validità nel per ridurre la frequenza delle crisi epilettiche è stata scientificamente dimostrata come riporta un articolo del 2008 del New York Times che menziona uno studio scientifico effettuato col gruppo di controllo:  http://www.nytimes.com/2008/05/06/health/research/06epil.html.

Rimarchevole è un altro articolo scritto dal dottor Mainardi in collaborazione col dottor Gianluigi Pesce e la dottoressa Silvia Bornia (http://www.det.it/pdf/ottobre10/int.pdf).

 In esso leggiamo che:
E' sorprendente come l'intestino nell'antichità fosse considerato l'organo responsabile di molte patologie neurologiche sin dai tempi della bibbia, quando le crisi di epilessia venivano  curate con il digiuno, da cui ebbe origine la dieta chetogena, ricca di grassi e povera di carboidrati, ampiamente usata nell'epilessia sino agli anni 30
Oggi viene appplicata anche in altre patologie neurologiche, ad esempio depressione Alzheimer, Parkinson etc., dimostrando come una dieta possa ridurre significativamente i sintomi di patologie neurologiche complesse.
 E ancora:
La disbiosi intestinale riducendo l'assoribimento di triptofano, può rendere più fragile il cervello, meno capace di autoripararsi.
Interessanti sono le proprietà dell'integratore di alfa-lactoalbumina serplus menzionato dal dottor Mainardi che regolando la flora intestinale avrebbe ricadute positive anche sull'umore delle persone e sulla normalizzazione del ciclo sonno-veglia.

Maggiori informazioni sul serplus potete leggerle al seguente link: http://www.mangiaconsapevole.com/forum/T-Alfa-Lattoalbumina-Serplus%C2%AE-BioZzz%C2%AE.html



Altra informazione che potrebbe essere interessante è quella della relazione tra melatonina ed epilessia, vedi l'articolo "Melatonina in aiuto degli epilettici": 
http://www.italiasalute.it/News.asp?ID=78

Interessante pure il resoconto di un'esperienza di guarigione di una bambina epilettica nella quale la malattia era scatenata dalla presenza di parassiti nematodi. La testimonianza è della dottoressa Rosanna Qualizza, specialista in Allergologia e Immunologia Clinica: http://www.airett.it/studi-clinici-quando-i-problemi-possono-essere-causati-anche-dai-parassiti

Segnalo anche la recente scoperta di casi di crisi epilettiche che si scatenano in seguito all'uso del cellulare, come riportato nell'articolo "Rischio epilessia col telefonino" sul sito italiasalute: http://www.italiasalute.it/News.asp?ID=8871



Il discorso sul rapporto tra epilessia e disbiosi non sarebbe completo se non si esaminassero ancora due aspetti: il primo è che la dieta GAPS della dottoressa Campbell e la dieta chetogena, assomigliano (per la loro proibizione/restrizione dell'assunzione di carboidrati) alla dieta vegetariana crudista, che in realtà è ancora più restrittiva persino della dieta GAPS.

E' infatti possibile seguire una dieta con alimenti permessi dalla dieta GAPS ma esclusivamente crudi e di orgine vegetale, oppure seguire una dieta vegan tendenzialmente crudista, o seguire le indicazioni del dottor Ehret (dieta senza muco). Ovviamente non è facile, soprattutto i primi tempi, ed ovviamente è meglio non improvvisare niente e farsi seguire da un medico o da un dietologo che valuti la dieta anche in relazione alle specifiche condizioni di salute del paziente.

Per approfondimenti su epilessia e dieta igienista (tendenzialmente crudista) vedi i due link seguenti:

http://www.nonsoloanima.tv/valdovaccaro/index.php?m=11&y=11&d=28&entry=entry111128-123248

http://valdovaccaro.blogspot.it/2010/10/epilessia-chiarita-uguale-epilessia.html

http://valdovaccaro.blogspot.it/2011/09/epilessia-rolandica-ansie-ed-amnesie.html




Infine come trascurare il legame tra vaccini ed epilessia? La stessa dottoressa Campbell denuncia come l'abitudine di vaccinare indiscriminatamente i bambini a prescindere da uno screening che verifichi l'eventuale presenza di alterazioni intestinali espone molti soggetti vaccinati al rischio di contrarre una serie di malattie più o meno gravi. Secondo quanto da lei riportato nel libro "Sindrome della Psiche e dell'Intestino" un intestino già sofferente può non sopportare lo stress delle vaccinazioni che in tal caso aggravano lo stato patologico pre-esistente.

Vedi questa piccola bibliografia a cura di P.(iscio) Vanoli:

Convulsioni ed epilessia da vaccini:

Hirtz DG, Nelson KB, Ellenberg J H, "Epilessia a seguito di vaccinazioni infantili", Pediatr 1983 Jan; 102(1):14-18 [aggiornamento h. 16.50: mi sono accorto solo ora che è questo lo studio che ho citato in fondo. STRACCIONI E FALSARI ALMENO DUE VOLTE]

Cherry JD, Holtzman AE, Shields WD, Buch D, Nielsen, "Vaccinazione da pertosse e caratteristiche dei primi attacchi epilettici in neonati e bambini,"J Pediatr, giugno 1993; 122(6): 900-903

Coplan J, "Attacchi epilettici a seguito di vaccinazioni," J Pediatr, sett. 1983;103(3):496

Barkin RM, Jabhour JT, Samuelson J S, "Vaccinazioni, epilessia e conseguenti valutazioni," JAMA, luglio 1987; 258(2): 201

Griffin MR, "Rischio di attacchi epilettici a seguito di vaccino morbillo-parotite- rosolia", Pediatrics, nov. 1991; 88(5): 881-885

Griffin MR, "Rischio di epilessia ed encefalopatia a seguito di vaccinazione con il vaccino difteria- tetano- pertosse", JAMA, marzo 1990; 263(12): 1641-1645

Cizewska S, Sluzewski W, "Vaccinazioni e attività epilettica seguita con EEG", Neurol Neurochir Pol., sett.- dic. 1981, 15 (5-6): 553-557

Huttenlocher PR, Hapke RJ, "Valutazione di epilessia intrattabile nell'infanzia", Ann Neurol, nov. 1990; 28(5):699-705

Blumberg DA, "Gravi reazioni associate al vaccino difteria.- tetano- pertosse: dettagliato studio di bambini con epilessia, episodi ipotonici iporesponsivi, elevati febbri e pianto continuo", Pediatrics, giugno 1993; 91(6): 1158-1165

Baraff LJ, "Neonati e bambini con convulsioni ed episodi ipotonici-iporesponsive a seguito di vaccinazione anti-difterica- tetano- pertosse", Pediatrics, giugno 1988; 81(6):789-794

Jacobson V, "Relazione della vaccinazione anti-pertosse sulla comparsa dell'epilessia, convulsioni febbrili ed infezioni del sistema nervoso centrale: uno studio epidemiologico", Tokai J Exp Clin Med 1988;13 Suppl: 137-142

Ballerini, Ricci B, "Complicazioni neurologiche delle vaccinazioni, con particolare riferimento alle sindromi epilettiche", Riv Neurol, luglio-agosto 1973, 43:254-258

Wolf SM, Forsythe A, "Epilessia e ritardo mentale a seguito di attacchi febbrili nell'infanzia," Acta Paediatr Scand, marzo 1989; 78(2):291-295

"Epilessia a seguito di vaccinazioni infantili", J. of Pediatrics, Vol 102, n.1[vedi nota sotto]
Prendo ad esempio di disonestà e malafede quest'ultimo studio, perché ne ho trovato l'originale su sciencedirect 
1) La traduzione del titolo è falsa (Seizures following childhood immunizations)
2) Riporto per intero l'abstract, che dice l'esatto contrario di quel che questi straccioni vorrebbero:
In 1.4% of children who experienced a seizure during the first seven years of life, the seizure followed within two weeks of an immunization procedure. We report 40 postimmunization seizures in 39 children enrolled in the Collaborative Perinatal Project. Ten seizures followed diphtheria-pertussis-tetanus (DPT) immunization, and 10 followed measles immunization. All but one of the seizures were associated with fever, often high. Thirty-seven seizures lasted less than 30 minutes. More than half of the children had a personal or immediate-family history of febrile seizures. One of the children had a right focal seizure lasting six hours after DPT immunization and had a significant speech deficit on long-term follow-up. No child developed epilepsy, and results in all children with brief seizures were normal on neurologic and cognitive examination at 7 years of age. Both in clinical presentation and generally benign outcome, these immunization-related seizures closely resemble febrile seizures, which are common in early childhood. 
3) Quando la smetterete di propalare falsità terroristiche?

Saturday, January 19, 2013

La chelazione farmacologica e quella naturale secondo la dottoressa Campbell-McBride (e le virtù salutari delle bacche di sambuco nero)


http://scienzamarcia.blogspot.it/2013/01/la-chelazione-farmacologica-e-quella.html

La chelazione farmacologica e quella naturale secondo la dottoressa Campbell-McBride (e le virtù salutari delle bacche di sambuco nero)

La dottoressa Natasha Campbell-McBride nel suo libro sulla sindrome GAPS parla anche dei chelanti farmacologici (farmaci che legano a sé i metalli pesanti e li espellono dall’organismo), in particolare del DMSA (DiMercaptoSuccinic Acid) e dell’Acido Alfa Lipoico, farmaci utilizzati dalle forze armate per trattare militari esposti a tali sostanze tossiche.
Sebbene ci siano persone che asseriscono di avere avuto giovamento dalla terapia con farmaci chelanti, la dottoressa Campbell è molto scettica. In effetti chi decide di assumerli deve essere sottoposto a costante monitoraggio medico e regolari analisi del sangue dal momento che tali farmaci hanno effetti collaterali di un certo rilievo, come danni al midollo osseo: diminuzione del numero di globuli bianchi neutrofili, diminuzione delle piastrine che servono alla coagulazione del sangue, distruzione dei globuli rossi. Tutto ciò causa una riduzione della funzionalità del sistema immunitario che può portare a sua volta ad infezione di batteri e funghi patogeni nell'intestino; un parziale rimedio è l’assunzione d’integratori di fermenti lattici sia prima e durante il trattamento.
Oltre ad eliminare i metalli pesanti questi farmaci eliminano anche metalli ed altri minerali utili al corpo umano, come lo zinco. I farmaci chelanti non vanno usati in pazienti con malattie renali, e durante la chelazione farmacologica andrebbero monitorate sia la funzionalità renale che quella epatica (del fegato).
Insomma, soprattutto se si utilizzano su soggetti particolarmente vulnerabili come i bambini autistici o altri soggetti con forte disbiosi intestinale, il gioco potrebbe non valere la candela.
Qual è allora il rimedio suggerito dalla dottoressa Campbell? Un rimedio semplicissimo che coincide sostanzialmente con quanto avevo già segnalato in un precedente articolo sulla disintossicazione da metalli pesanti: succhi di frutta e verdura.
Personalmente ho acquistato di recente una centrifuga ed estraggo il succo di ogni sorta di frutta e verdura fresca, sperimentando anche associazioni decisamente gustose come arancia carota e mela, ananas banana e arancia, arancia zucca e mela, limone arancia e pera (io in realtà mangio anche gli “scarti della centrifugazione”, composti da una buona dose di fibre). [e allora perché hai buttato via soldi per una centrifuga? Tanto valeva mangiare frutta e verdura intere, no? Dio mio, hai un QI che se dopo un test arriva a due cifre stappi del Dom Perignon del 1964...]
Bacche di sambuco nero
La dottoressa Campbell-McBride fornisce una serie di indicazioni e suggerimenti tra i quali: ingerire i succhi a due ore e mezzo di distanza dai pasti, bere succhi (rigorosamente fatti in casa) almeno due volte al giorno, aggiungere alla frutta ed alla verdura da cui estrarre il succo anche un cucchiaio di bacche di sambuco, potente antivirale efficace anche contro molte infezioni batteriche, anti-infiammatorio, stimolante del sistema immunitario. Sul blog http://takecareblog leggiamo che "Le bacche cotte posseggono anche proprietà depurative per reni, sangue e stomaco; stimolano il ricambio metabolico ed aiutano nel caso di disturbi reumatici e di sciatica".
Inoltre la dottoressa Campbell consiglia:
- il succo di carote mele sedano e barbabietola rossa per depurare il fegato.
- il succo di verza, sedano e mela per stimolare il sistema digestivo e depurare i reni
- il succo di verdura fresca (spinaci, lattuga, cime di barbabietola, bieta, cime di carota e ortica) con un pomodoro e succo di limone per chelare i metalli pesanti e integrare magnesio e ferro
- il succo di ananas carota e poca barbabietola rossa da bere al mattino per stimolare la produzione di enzimi pancreatici e di succhi gastrici (e migliorare quindi la digestione).


Leggi anche:

Wednesday, January 16, 2013

La disbiosi intestinale alla base della gran parte delle afflizioni moderne?

http://scienzamarcia.blogspot.co.uk/2013/01/la-disbiosi-intestinale-alla-base-della.html

La disbiosi intestinale alla base della gran parte delle afflizioni moderne?

Natasha Campbell-McBride
NB: quello che segue è un breve riassunto/adattamento di quanto esposto dalla dottoressa Campbell-McBride nel suo libro “Gut and Psychology Syndrome”
Per disbiosi si intende una condizione patologica dell’intestino caratterizzata da un’alterazione della flora batterica, ovvero da una diminuzione dei “batteri amici” che vivono da sempre in simbiosi con l’uomo, secernendo vitamine, collaborando alla digestione, regolando la permeabilità della barriera intestinale, aiutando a difenderci dalle infezioni. Una delle attività peculiari di questi batteri utili all’uomo è che impediscono la proliferazione dei “batteri nemici” e di certi organismi come la Candida (che scientificamente parlando è un lievito).

Di conseguenza se vengono a mancare i “batteri amici” (batteri simbionti) i “batteri nemici” ed altri micro-organismi come la Candida proliferano, causano infezioni, secernono tossine pericolose. Inoltre lo squilibrio che si viene a creare aumenta la permeabilità dell’intestino di modo che agenti infettivi e tossine finiscono nel circolo sanguigno e diffondono nel resto del corpo, arrivando talvolta fino al cervello.
Questa potrebbe essere la causa più profonda di molte malattie diventate sempre più frequenti nel mondo moderno, e non solo quelle specifiche dell’intestino come la sindrome dell’intestino irritabile o le intolleranze (celiachia compresa), la diarrea e la costipazione, ma anche le allergie (alimentari e non), le malattie autoimmuni (comprese certe dermatiti e la sclerosi multipla), le patologie cosiddette psichiatriche (condizioni etichettate come, iperattività, disturbo dell’attenzione, mania ossessivo compulsiva, depressione, schizofrenia), la disprassia (difficoltà a coordinare i movimenti dei muscoli), e persino autismo, dilsessia ed altri “disturbi specifici dell’apprendimento” (discalculia, disgrafia, disortografia).
Una conferma a quanto appena detto la troviamo sul sito della naturopata Laura Quinti che menziona tra le conseguenze della disbiosi anche acne, mal di testa, diabete, malattie cardiovascolari, debolezza, malattie del fegato e delle vie biliari, insonnia, osteoporosi, reumatismi, disturbi ormonali.
Ma quali sarebbero le cause di questo diffondersi di fenomeni di disbiosi in tutto il mondo (soprattutto quello occidentale)? La dieta a base di farine raffinate (quelle integrali, come ci fa sapere anche il professor Berrino, dirigente di un istituto nazionale sulla prevenzione dei tumori, sono molto più salutari), di alimenti sempre meno genuini e sempre più manipolati a livello industriale, l’uso (ed abuso) di zucchero, una dieta povera di frutta e verdura, l’uso (ed abuso) di antibiotici che oltre ai batteri che causano l’infezione da trattare uccidono anche i batteri simbionti dell’intestino (quelli “buoni”), l’uso (ed abuso) di molti altri farmaci come antidolorifici ed anti-infiammatori che debilitano anch’essi la flora intestinale.
Oltre a tutto ciò dobbiamo menzionare l’avvelenamento da metalli pesanti, in primis il mercurio (la cui presenza nel corpo umano è originata dalle otturazioni in amalgama e dai vaccini) e l’alluminio (contenuto nelle pentole, nelle lattine, nei vaccini, nei farmaci anti-acidità, in certi additivi alimentari, a volte persino nel processo di flocculazione per la potabilizzazione dell’acqua) nonché l’uso di antibiotici ed ormoni nell’allevamento (anche del pesce), l’uso di pesticidi ed antibiotici in agricoltura (ebbene sì, anche in agricoltura talora si usano antibiotici a livello preventivo). Anche i cosmetici e certi coloranti per tatuaggi possono concorrere all'intossicazione da metalli pesanti.
Ma la lunga lista nera non è finita, perché dobbiamo aggiungere le emozioni negative (periodi prolungati di stress, paura, angoscia), l’uso della pillola anticoncezionale (è sintomatico il fatto che le donne che assumono la pillola sono più soggette alle infezioni da Candida) e l’allattamento con latte artificiale, che impedisce la normale trasmissione della flora intestinale dalla madre al neonato.
Un tipico caso di situazione che predispone alla malattia potrebbe essere quello in cui una madre non ha allattato al seno sua figlia, la quale si è trovata così con una flora intestinale già difettosa; se poi questa figlia ha usato la pillola anticoncezionale e si è trovata con una disbiosi ancora più accentuata, quando a sua volta partorirà un figlio questo erediterà dalla madre una flora non ottimale.
Se questo bambino a pochi mesi dalla nascita viene sottoposto alle vaccinazioni la sua reazione ad esse potrebbe essere particolarmente accentuata; dal momento che nessuna autorità sanitaria prevede degli accertamenti prima di effettuare le vaccinazioni, dal momento che nessun medico si preoccupa di vagliare quali bambini potrebbero essere (proprio a causa della condizione del proprio intestino) particolarmente vulnerabili alle vaccinazioni, i vaccini potrebbero essere la goccia che fa traboccare il vaso.
Oppure se questo bambino viene sottoposto ad una o più cure di antibiotici (magari quando non sarebbero necessarie, come nel caso delle otiti che spesso si possono trattare con gocce antibiotiche locali) la situazione già delicata del suo intestino potrebbe precipitare.
Chiarite quelle potrebbero essere le cause che portano l’intestino umano ad avere una flora squilibrata ed una permeabilità eccessiva, innescando tutta la serie di patologie sopra descritte, una dieta molto particolare e molto rigida (ma tutto sommato temporanea, da protrarre per uno/due anni a seconda delle situazioni) messa a punto dalla dottoressa Natasha Campbell potrebbe curare l’intestino e con esso anche le patologie summenzionate innescate dalla disbiosi.
Crauti ovvero verza fermentata
La dieta GAPS della dottoressa Campbell elimina tutti i cibi contenenti amidi, carboidrati, disaccaridi (cereali e pseudo-cereali, patate, pastinaca, tapioca, alcuni ti pi di fagioli, quasi tutti i derivati del latte), permette il consumo di semi di vario tipo (mandorle, noci, nocciole, semi di zucca, semi di sesamo, noci di cocco) e consiglia l’assunzione di cibi fermentati (come la verza fermentata) e di alcuni integratori (come i probiotici, ovvero i famosi “batteri buoni”).
Per saperne di più potete leggere il suo libro, di cui esiste una parziale traduzione in italiano, e consultare gli altri materiali indicati qui di seguito.

Traduzione (un po' riassunta) del libro Gut and Psychology Syndrome scritto dalla dottoressa Campbell http://www.emergenzautismo.org/images/_sezioni/libri/libromcbride.pdf disponibile anche al seguente link http://www.procaduceo.org/it_schede/dislessia/gaps_italiano.pdf

Altre informazioni
(anche in italiano, fare click in alto sul sito per scegliere la lingua !) sono disponibili sul sito della dottoressa Campbell-McBride, http://www.gaps.me/
Vedi per esempio:
cos'è la GASP http://www.gaps.me/?page_id=20&lang=it, articolo corredato di bibliografia scientifica (referenze) 
quali sono i sintomi correlati alla sindrome che può essere curata con la dieta della dottoressa Compbell-McBride http://www.gaps.me/?lang=it

consigli per il bambino appena nato: http://www.gaps.me/preview/?page_id=34

ricette GAPS: http://www.gaps.me/preview/?page_id=30 

indirizzi mail dei medici che utilizzano la dieta GAPS, tra i quali si trova l'unico (per adesso almeno) medico italiano :
Paolo Donati
Vignola, Modena, Italy
Tel: 0039 (0)59 775 664
paolo.donati(at)gmail.com


Risorse (in inglese) sul GAPS
Purtroppo le pubblicazioni qui sopra sono a pagamento (seppure ad un costo relativamente basso); gratuitamente on line sono invece diversi articoli e ricette sul suo blog.



Per meglio comprendere il lavoro della dottoressa consiglio anche la lettura di questi altri contributi trovati in rete:
... e vi assicuro che di video in inglese ce ne sono tantissimi altri, basta cercare.