L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Thursday, October 24, 2013

Il solito corrado straccione


http://scienzamarcia.blogspot.it/2013/10/la-chemioterapia-citotossica-funziona.html

La chemioterapia citotossica funziona ... al 2 per cento!


Traduzione del riassunto (abstract) dell'articolo The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5-year survival in adult malignancies, ovvero "Il contributo della chemioterapia citotossica ad una sopravvivenza di 5 anni nei tumori maligni degli adulti" . redatto da Morgan G, Ward R, Barton M (del Dipartimento di radiazioni oncologiche, Centro per i Tumori di Sydney Nord, Royal North Shore Hospital, Sydney, Australia) e pubblicato sulla rivista scientifica Clinical Oncololgy [2004 Dec;16(8):549-60].

L'articolo è disponibile in lingua originale sul sito scientifico governativo pubmed al link:

La cosa sconcertante (almeno per chi non si ancora informato sull'argomento) è che la conclusione dell'articolo indica un effetto benefico della chemioterapia citotossica (ovvero di quei farmaci anticancro che dovrebbero uccidere più rapidamente le cellule tumorali delle cellule sane) attorno al 2 per cento!

Chi mai assumerebbe un simile farmaco costosissimo e dai devastanti effetti collaterali sapendo che l'eventuale beneficio apportato è così esiguo?



Il contributo della chemioterapia citotossica ad una sopravvivenza di 5 anni ai tumori maligni negli adulti

Riassunto 

FINALITA':
Il dibattito sul finanziamento e sulla disponibilità dei farmaci citotossici solleva domande sul contributo della chemioterapia curativa o coadiuvante alla sopravvivenza nei pazienti cancerosi adulti.

MATERIALI E METODI:
Abbiamo fatto una ricerca nella letteratura [scientifica] su esperimenti clinici randomizzati che riportino una sopravvivenza di 5 anni attribuibile unicamente alla chemioterapia citotossica negli adulti con tumori maligni. Il numero totale di pazienti cancerosi appena diagnosticati per le 22 principali tipologie di tumore maligno sono stati determinati a partire dai dati del cancer registry in Australia e dai dati del Surveillance Epidemiology and End Results negli USA per l'anno 1998. Per ogni tipologia di cancro, il numero assoluto di risultati benefici è stato calcolato come il prodotto di (a) il numero totale di persone con quel particolare tipo di cancro; (b) la proporzione del/dei sottogruppo/i  di tale forma di cancro che hanno avuto un beneficio; e (c) l'aumento percentuale nella sopravvivenza a 5 anni dovuta unicamente alla chemioterapia citotossica. Il contributo complessivo è stato la somma dei numeri assoluti indicanti un beneficio sulla sopravvivenza a 5 anni espressa come percentuale del numero totale dei 22 differenti tipi di cancro.

RISULTATI:
Il contributo complessivo della chemioterapia citotossica curativa e coadiuvante alla sopravvivenza di 5 anni negli adulti è stato stimato pari al 2,3% in Australia ed al 2,1% negli USA.

CONCLUSIONI: 
Dal momento che la percentuale di sopravvivenza relativa ai 5 anni per il cancro in Australia è adesso oltre il 60%, è chiaro che la chemioterapia citotossica apporta solo un contributo minore alla sopravvivenza al cancro. Per giustificare il continuo finanziamento e la disponibilità dei farmaci utilizzati nella chemioterapia citotossica, è urgentemente richiesta una rigorosa valutazione del rapporto costi benefici e dell'impatto sulla qualità della vita.

Saturday, September 8, 2012

Le origini ebraiche della figura del Gesù evangelico - Eliseo come antesignano di Gesù? corrado quando inizierai a lavorare?


http://scienzamarcia.blogspot.it/2012/09/le-origini-ebraiche-della-figura-del.html

Le origini ebraiche della figura del Gesù evangelico - Eliseo come antesignano di Gesù?

Leggendo e rileggendo i libri del cosiddetto Vecchio Testamento ed altri libri sapienziali della tradizione ebraica, si trovano fin troppi elementi che vengono poi ripresi nei vangeli canonici: in particolare nel Vecchio Testamento troviamo visioni e descrizioni apocalittiche che richiamano quelle delle profezie di Gesù e dell’apocalisse di Giovanni, così come troviamo biografie di santi che fanno ogni sorta di miracoli (alla stregua del Gesù evangelico), che moltiplicano i pani e resuscitano i morti.

La descrizione biblica delle gesta dei profeti somiglia fin troppo ai racconti popolari delle vite dei santi cristiani di epoca successiva, ma in particolare ricorda molto da vicino la descrizione della vita di Gesù che leggiamo nei vangeli. È notevole il fatto che anche l’appellativo “figlio dell’uomo” (che secondo i vangeli Gesù utilizza per indicare se stesso) viene utilizzato alla stessa maniera dal profeta Ezechiele (vedi Ezechiele capitolo 2, versetti 1-3) 
[1]Mi disse: «Figlio dell'uomo, alzati, ti voglio parlare». [2]Ciò detto, uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io ascoltai colui che mi parlava. [3]Mi disse: «Figlio dell'uomo, io ti mando agli Israeliti, a un popolo di ribelli, che si sono rivoltati contro di me.
Anche il discorso sulle beatidudini ha radici nella tradizione ebraica come si può notare da diversi brani del Vecchio Testamento che richiamano da vicino quel discorso sugli ultimi che diventano primi; un esempio tra i tanti è il Cantico di Anna nel Primo Libro di Samuele (capitolo 2 versetti 1-10) nel quale leggiamo ad esempio:
[4]L'arco dei forti s'è spezzato,
ma i deboli sono rivestiti di vigore.
[5]I sazi sono andati a giornata per un pane,
mentre gli affamati han cessato di faticare.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.
[6]Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
In questo articolo ci soffermieremo sulla figura del profeta Eliseo, descritta nel Secondo Libro dei Re della Bibbia.
La storia di Eliseo inizia nel secondo capitolo, laddove si legge del profeta Elia che viene rapito in cielo (tipico volo sciamanico, con tanto di carri di fuoco e turbine di vento che solleva il “rapito”, esperienze/visioni che con qualche modifica troviamo ai giorni d’oggi nelle persone che affermano di essere stati rapiti in cielo, non dal Signore ma dagli alieni). Proprio nell’abbandonare la vita terrena per quella celeste Elia avrebbe concesso ad Eliseo (su richiesta di Eliseo stesso) “due terzi del proprio spirito”. Forse potremmo ipotizzare in termini più prosaici che Elia ha designato Eliseo come proprio successore, magari dopo avergli insegnato certe tecniche ed avergli conferito gli insegnamenti iniziativi che permettono di gestire certi poteri (presumibilmente di natura sciamanica in senso lato). Qui sotto i versetti 9-15 del secondo capitolo del libro:
[9]Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito diventino miei». [10]Quegli soggiunse: «Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sarà concesso». [11]Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. [12]Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, cocchio d'Israele e suo cocchiere». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. [13]Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano.
[14]Prese il mantello, che era caduto a Elia, e colpì con esso le acque, dicendo: «Dove è il Signore, Dio di Elia?». Quando ebbe percosso le acque, queste si separarono di qua e di là; così Eliseo passò dall'altra parte. [15]Vistolo da una certa distanza, i figli dei profeti di Gerico dissero: «Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo». Gli andarono incontro e si prostrarono a terra davanti a lui.
Subito dopo Eliseo inizia a fare miracoli, rendendo fertili le terre di una città e rendendone salubri le acque. Il mezzo per ottenere ciò è un tipico esempio di “magia bianca”, come è descritto nei versetti 19-22 del secondo capitolo (Secondo Libro dei Re):
[19]Gli abitanti della città dissero a Eliseo: «Ecco è bello soggiornare in questa città, come tu stesso puoi constatare, signore, ma l'acqua è cattiva e la terra è sterile». [20]Ed egli disse: «Prendetemi una pentola nuova e mettetevi del sale». Gliela portarono. [21]Eliseo si recò alla sorgente dell'acqua e vi versò il sale, pronunziando queste parole: «Dice il Signore: Rendo sane queste acque; da esse non si diffonderanno più morte e sterilità». [22]Le acque rimasero sane fino ad oggi, secondo la parola pronunziata da Eliseo.
Eliseo tuttavia non era un tipo molto simpatico e socievole, anzi era una persona alquanto presuntuosa che non conosceva l’umiltà, e sapeva essere persino crudele e vendicativo oltre ogni limite fino ad uccidere 42 fanciulli con una mortale maledizione (questo secondo il testo biblico che ne narra la storia s’intende, ma ben sappiamo come tutte le storie dei santi ingigantiscono, esagerano, inventano ed aggiungono particolari inventati a quella che è la storia reale, in fondo anche di Gesù - nei vangeli apocrifi - si raccontano storie di vendette crudeli e a dir poco spropositate). Questo episodio viene narrati nei versetti successivi (capitolo 2, 23-24):
[23]Di lì Eliseo andò a Betel. Mentre egli camminava per strada, uscirono dalla città alcuni ragazzetti che si burlarono di lui dicendo: «Vieni su, pelato; vieni su, calvo!». [24]Egli si voltò, li guardò e li maledisse nel nome del Signore. Allora uscirono dalla foresta due orse, che sbranarono quarantadue di quei fanciulli.
Nel capitolo 3 del medesimo libro leggiamo come Eliseo, in occasione di una delle tante guerre condotte da Israele contro i proprio vicini (questa volta i Moabiti) si fece interprete della volontà di Dio profetando la distruzione dei nemici di Israele ed esortando i vincitori a compiere azioni riprovevoli e disgustose (delle due l’una: o costui non era santo, o era così ingenuo da prendere per volontà divina il volere di un demone)
[18]Ciò è poca cosa agli occhi del Signore; egli metterà anche Moab nelle vostre mani. [19]Voi distruggerete tutte le fortezze e tutte le città più importanti; abbatterete ogni albero e ostruirete tutte le sorgenti d'acqua; rovinerete ogni campo fertile riempiendolo di pietre».

Nel capitolo 4 possiamo leggere di altri miracoli di Eliseo, che aiuta una vedova a estinguere i suoi debiti moltiplicando le sue provviste di olio (la similitudine con l’episodio evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci è fin troppo evidente). In seguito egli reca il dono della maternità ad una vecchia e pia signora, e quando il bambino muore lo resuscita (né più e né meno di come avrebbe fatto più volte Gesù secondo il racconto dei vangeli). Poi ancora rende commestibili dei frutti velenosi e con quelli sfama gli abitanti di una regione ove imperversa una carestia. Alla fine (udite udite!) moltiplica i pani! (capitolo 4, versetti 42-44):
[42]Da Baal-Salisa venne un individuo, che offrì primizie all'uomo di Dio, venti pani d'orzo e farro che aveva nella bisaccia. Eliseo disse: «Dallo da mangiare alla gente». [43]Ma colui che serviva disse: «Come posso mettere questo davanti a cento persone?». Quegli replicò: «Dallo da mangiare alla gente. Poiché così dice il Signore: Ne mangeranno e ne avanzerà anche». [44]Lo pose davanti a quelli, che mangiarono, e ne avanzò, secondo la parola del Signore.
Nel capitolo 5 leggiamo che Eliseo ha guarito di un lebbroso, operando lo stesso tipo di miracolo attribuito a Gesù dai vangeli, e che in seguito ha mandato la lebbra stessa per punire un suo servo avido di denaro.

Infine (capitolo 6) Eliseo cattura un intero contingente militare arameo (grazie a grandi prodigi inviati dal Signore su sua richiesta), e profetizza correttamente diversi avvenimenti che sarebbero avvenuti in un futuro più o meno prossimo.

Finalmente al capitolo 23 leggiamo della morte leggendaria del santo profeta Eliseo, che curiosamente non viene assunto in cielo ma muore di una malattia che egli non sa o non vuole curare. Ma seppure malato trova la forza di compiere il solito prodigio, la solita magia che permette al re di Israele di sconfiggere il nemico: 
[14]Quando Eliseo si ammalò della malattia di cui morì, Ioas re di Israele, sceso a visitarlo, scoppiò in pianto davanti a lui, dicendo: «Padre mio, padre mio, carro di Israele e sua cavalleria». [15]Eliseo gli disse: «Prendi arco e frecce». Egli prese arco e frecce. [16]Aggiunse al re di Israele: «Impugna l'arco». Quando il re l'ebbe impugnato, Eliseo mise la mano sulla mano del re, [17]quindi disse: «Apri la finestra verso oriente». Aperta che fu la finestra, Eliseo disse: «Tira!». Ioas tirò. Eliseo disse: «Freccia vittoriosa per il Signore, freccia vittoriosa su Aram. Tu sconfiggerai, fino allo sterminio, gli Aramei in Afek». [18]Eliseo disse: «Prendi le frecce». E quando quegli le ebbe prese, disse al re di Israele: «Percuoti con le tue frecce la terra» ed egli la percosse tre volte, poi si fermò. [19]L'uomo di Dio s'indignò contro di lui e disse: «Avresti dovuto colpire cinque o sei volte; allora avresti sconfitto l'Aram fino allo sterminio; ora, invece, sconfiggerai l'Aram solo tre volte».
E dopo avere abbandonato definitivamente questa terra Eliseo riesce lo stesso a compiere miracoli per mezzo delle sue reliquie che resuscitano un uomo:
[20]Eliseo morì; lo seppellirono. All'inizio dell'anno nuovo irruppero nel paese alcune bande di Moab. [21]Mentre seppellivano un uomo, alcuni, visto un gruppo di razziatori, gettarono il cadavere sul sepolcro di Eliseo e se ne andarono. L'uomo, venuto a contatto con le ossa di Eliseo, risuscitò e si alzò in piedi.
Come vedete il culto delle reliquie dei santi ha origini antichissime.




Questo articolo è stato scritto alla fine dell'ennesima giornata di ordinario avvelenamento del cielo, con numerose scie di enorme larghezza e persistenza che hanno coperto il cielo sin dal primo mattino. C'è chi riesce a sopportare questo orribile scempio ponendo la propria speranza nella mano di un Dio che farà trionfare la giustizia alla fine della grande tribolazione.

Questo Dio però non è mai intervenuto a fermare la mano degli assassini nel corso degli ultimi 2 secoli di massacri militari e di guerre mondiali; non vedo perché dovrebbe impietosirsi proprio adesso.  Anzi vedo accumularsi le prove che mostrano come molte profezie o cosiddette "canalizzazioni" sono gestite proprio da quelle entità che stanno realizzando i loro progetti di morte, di sterminio e di sopraffazione.

Ecco perché ci sono alcune profezie che si avverano con grande precisione. La gente che crede all'ineluttabilità di queste profezie, per altro, non fa che dare ulteriore potere ai nostri sopraffattori