http://www.tankerenemy.com/2014/06/siria-aggirata-dai-voli-commerciali.html
Siria aggirata dai voli commerciali internazionali
La
Siria, fino a pochi anni fa, era un paese nel complesso prospero e
civile dove Musulmani e Cristiani (cattolici, ortodossi e monofisiti),
Arabi, Aramei (Semiti) e Curdi (Indoeuropei) convivevano pacificamente
sotto la guida del presidente Asad. Asad è di fede alawita, una
confessione islamica sciita, ma considerata talora eretica dalla
maggioranza sunnita, poiché gli Alawiti tendono a deificare Alì, cugino e
genero del Profeta, un po’ come i Cristiani nel IV secolo trasformarono
Gesù in Dio. Gli Alawiti sono una confraternita esoterica il cui
rispetto per i cinque pilastri dell'Islam è reputato da taluni
esclusivamente formale. Alawiti (arabo Alawiyya, ﻋﻠﻮﻴـة, ossia
discendenti di Alì), è termine che fu coniato dall’amministrazione
francese per indicare la setta musulmana sciita dei Nuṣairī e la regione
da loro abitata, fra Tripoli e Laodicea. Benché rappresentino solo il
20% della popolazione siriana, gli Alawiti hanno rivestito un ruolo di
rilievo nella storia della Siria indipendente. Presenti soprattutto
nella classe militare, dalle loro fila sono uscite personalità come Zaki
al-Arsuki, fondatore del partito Ba’th siriano, e Hafiz al-Asad,
presidente dal 1971 al 2000, nonché l'attuale presidente, Bassar Hafiz
al-Asad
Le élites mondialiste, sempre pronte ad accendere focolai di guerra per perseguire i loro nefandi obiettivi di egemonia economica e politica, hanno gettato benzina sulle divisioni religiose all'interno della Siria: non è un caso se i cosidetti ribelli, in realtà mercenari, sono finanziati ed armati non solo dagli Stati Uniti, ma anche da paesi come l'Arabia saudita a maggioranza sunnita. Così la Siria è diventata il teatro di una guerra sanguinosa, in cui le carneficine, la distruzione, gli esodi dei civili sono all'ordine del giorno. Assad resiste, nonostante le feroci offensive degli "insorti" e la propaganda occidentale che lo dipinge come un demonio che avrebbe persino usato un arsenale chimico vietato dalla Convenzione di Ginevra, armi, invece, impiegate dai mercenari, come emerso da una commissione d'inchiesta internazionale. Tuttavia la Siria è ormai una bolgia dantesca, mentre l'indifferenza dell'opulento Occidente relega il conflitto nelle ultime pagine di giornali e telegiornali, dopo l'enfasi sulla "politica" interna con i battibecchi (finti) tra Renzi, Grillo, Alfano, Berlusconi e nullità simili. Il 3 giugno 2012, in occasione dell'insediamento del nuovo Parlamento siriano, Asad pronunciò un discorso in cui accusò (a ragione) i rivoltosi di essere dei terroristi, asserendo inoltre che la guerra civile è orchestrata da potenze straniere.
Non sappiamo come si svilupperà la situazione siriana: Putin sostiene Asad, ma in modo poco convinto, per ragioni di Realpolitik o di altra natura. Non dimentichiamo che nel mondo nessuno mosse un dito per difendere il presidente libico Gheddafi: la Libia, dopo il preludio di una tetra “primavera araba”, fu invasa dalla solita coalizione di guerrafondai occidentali, una masnada capeggiata da Stati Uniti e Francia con il pretesto di “esportare le democrazia”. Oggi la Libia è precipitata nel caos e nella miseria, con violenti scontri tra fazioni che si contendono il potere e le risorse.
Torniamo alla Siria: se si osservano le mappe satellitari e le schermate di Flightradar, si nota che lo stato medio-orientale è aggirato dai voli commerciali internazionali. Ciò con ogni probabilità spiega la presenza di cieli e nubi naturali. L'impiego di speciali carburanti ed additivi per i voli civili ha ridotto, invece, i nostri cieli ad una putrida coltre chimica. Ci viene spiegato che è tutto normale, mentre Renzi, il cacicco del Partito demoncratico, propone il trattamento sanitario obbligatorio per chi osa manifestare anche un timido dissenso. Evidentemente, però, la fisica dell'atmosfera è differente in Siria. Il suo territorio è evitato dalle compagnie coinvolte nella geoingegneria clandestina e così il firmamento del martoriato paese è ancora terso e solcato da bei cumuli. Piccola consolazione…
Articolo correlato: Libia Libera, 2011
Le élites mondialiste, sempre pronte ad accendere focolai di guerra per perseguire i loro nefandi obiettivi di egemonia economica e politica, hanno gettato benzina sulle divisioni religiose all'interno della Siria: non è un caso se i cosidetti ribelli, in realtà mercenari, sono finanziati ed armati non solo dagli Stati Uniti, ma anche da paesi come l'Arabia saudita a maggioranza sunnita. Così la Siria è diventata il teatro di una guerra sanguinosa, in cui le carneficine, la distruzione, gli esodi dei civili sono all'ordine del giorno. Assad resiste, nonostante le feroci offensive degli "insorti" e la propaganda occidentale che lo dipinge come un demonio che avrebbe persino usato un arsenale chimico vietato dalla Convenzione di Ginevra, armi, invece, impiegate dai mercenari, come emerso da una commissione d'inchiesta internazionale. Tuttavia la Siria è ormai una bolgia dantesca, mentre l'indifferenza dell'opulento Occidente relega il conflitto nelle ultime pagine di giornali e telegiornali, dopo l'enfasi sulla "politica" interna con i battibecchi (finti) tra Renzi, Grillo, Alfano, Berlusconi e nullità simili. Il 3 giugno 2012, in occasione dell'insediamento del nuovo Parlamento siriano, Asad pronunciò un discorso in cui accusò (a ragione) i rivoltosi di essere dei terroristi, asserendo inoltre che la guerra civile è orchestrata da potenze straniere.
Non sappiamo come si svilupperà la situazione siriana: Putin sostiene Asad, ma in modo poco convinto, per ragioni di Realpolitik o di altra natura. Non dimentichiamo che nel mondo nessuno mosse un dito per difendere il presidente libico Gheddafi: la Libia, dopo il preludio di una tetra “primavera araba”, fu invasa dalla solita coalizione di guerrafondai occidentali, una masnada capeggiata da Stati Uniti e Francia con il pretesto di “esportare le democrazia”. Oggi la Libia è precipitata nel caos e nella miseria, con violenti scontri tra fazioni che si contendono il potere e le risorse.
Torniamo alla Siria: se si osservano le mappe satellitari e le schermate di Flightradar, si nota che lo stato medio-orientale è aggirato dai voli commerciali internazionali. Ciò con ogni probabilità spiega la presenza di cieli e nubi naturali. L'impiego di speciali carburanti ed additivi per i voli civili ha ridotto, invece, i nostri cieli ad una putrida coltre chimica. Ci viene spiegato che è tutto normale, mentre Renzi, il cacicco del Partito demoncratico, propone il trattamento sanitario obbligatorio per chi osa manifestare anche un timido dissenso. Evidentemente, però, la fisica dell'atmosfera è differente in Siria. Il suo territorio è evitato dalle compagnie coinvolte nella geoingegneria clandestina e così il firmamento del martoriato paese è ancora terso e solcato da bei cumuli. Piccola consolazione…
Articolo correlato: Libia Libera, 2011
Pubblicato da
Zret
Rotta AMM -> BEY
ReplyDeleteAereo Airbus A321 ME311 (middle east airlines)
Registrazione OD-RMI
Cordinate attuali lat 33,9258 long 37.8030
Inj questo istante è proprio sulla Siria
Straker come solito scrivi solo cazzate
Ma ha rotto i caps lock?
ReplyDeletePer caps lock intendi quegli organi presenti solo negli animali di sesso maschile?
DeleteEccone un altro Me314
ReplyDeleteBey-Amm
T7-MRC
in questo momento in volo sulla Siria all' altezza di An Nasiriyah
Segue il GNJ57 GainJet
Boeing 757-23N
Proveniente da Atene
SX-RFA
Appena entrato nello spazio aereo Siriano
TFB ha proprio ragione
Siria aggirata dai voli commerciali internazionali
ReplyDeletePosto che già Longa ha dimostrato NON essere totalmente aggirata dal traffico commerciale, ma ricordo al professore fallito che "ce 'sta a' guera"!!!
E ci sono caccia a zonzo per la Siria. E si sa che i piloti siriani non sono proprio dei "top gun", hai visto mai un errore di sbaglio e PUFF, addio ad un liner carico di passeggeri...
Direi che questa e' una spiegazione abbastanza logica.
ReplyDeleteMa si sa' che il professuncolo ha litigato con la logica (che lui non sa' manco cosa sia) almeno 30 anni fa, e non hanno piu' fatto pace.
Zrettino, sei un misero fallito!