L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Friday, June 7, 2013

Tendenze e dinamiche all’interno dell’informazione non allineata


http://zret.blogspot.nl/2013/06/tendenze-e-dinamiche-allinterno.html

Tendenze e dinamiche all’interno dell’informazione non allineata


Nell’editoriale “Il cospirazionismo fa parte della cospirazione?”, Leopoldo Antinozzi si chiede se alcune tendenze all’interno dell’informazione non ufficiale non siano funzionali a rafforzare il potere di cui i ricercatori non allineati denunciano i crimini più o meno occulti. L’articolo, basandosi su premesse incomplete, approda a conclusioni discutibili, sebbene qualche argomento si possa condividere. Nel momento in cui Antinozzi si pone la domanda, difetta della capacità di discernimento, ossia subito avrebbe dovuto distinguere tra divulgatori veramente liberi ed autori che sono i cosiddetti “guardiani del cancello” (in inglese gatekeepers). [1]

I gatekeepers svelano qualche verità incollata a molte menzogne per catturare il consenso di quella fetta di opinione pubblica “vaccinata” rispetto alle bugie dei media di regime, per convincerla ad accettare bugie più raffinate, dalle sembianze di “fatti”. Emblematico è il caso di Adam Kadmon. Costoro certamente sono schierati con l’establishment e ne condividono gli scopi nefandi.

Antinozzi si domanda per quale ragione serie come “History channel” lascino filtrare indizi di verità censurate: egli ritiene che questa ed altre operazioni di parziale disclosure servano a causare una crisi nei fruitori che, travolti dalla paura e dal crollo delle loro false certezze, perdono il desiderio di vivere.

Avverte l’editorialista: “Se mi dici come stanno veramente le cose e poi non mi dai gli strumenti per gestire queste informazioni in modo da farmene una ragione e soprattutto per dirigere la mia energia in senso costruttivo nella mia vita, il risultato è devastante, perché distruggi il mio entusiasmo, la mia voglia di vivere per uno scopo, annichilisci la mia energia vitale per dirigerla verso quelle emozioni che possono essere solo cibo per energie sterminatorie”.

Ciò è vero, ma non si sottolinea che ogni presa di coscienza passa attraverso un vissuto doloroso. Non si pone l’accento sui risvolti positivi della “crisi” che, da un punto di vista etimologico, non è solo decadenza e crollo, ma anche fase decisiva, preludio di rigenerazione. “La voglia di vivere”, “l’entusiasmo” ed “il libero arbitrio” che vengono distrutti dalla conoscenza, invero, sono gli anestetici e le droghe che l’uomo comune scambia per vita, mentre è solo un automatismo, un ebete letargo. E’ senza dubbio necessario offrire degli strumenti per “gestire le informazioni”: ogni problema va analizzato, indicando le possibili risoluzioni. Occorre, però, anche che si spronino i fruitori a trovare le energie in sé stessi, altrimenti si passa da una forma di dipendenza ad un’altra. Se una persona non sa affrontare il timore, non sa metabolizzare e trasformare la collera e lo sgomento iniziali in indignazione ed azione, è preferibile che se ne resti adagiata sugli allori (quando si accorgerà che sono un groviglio di spine, saranno dolori...). [professò, ma sei pagato un tanto a virgola?]

Che cosa pensare poi dello spavento che i media ufficiali provocano a bella posta? Insistendo su fatti sanguinari, su stragi perpetrate proprio dai governanti, le testate di stato trasformano la paura in una potente arma per paralizzare l’opinione pubblica e per obbligarla ad accettare ulteriori rinunce alla libertà. Questo è un modus operandi da denunciare, in vece di cavillare sulle inquietudini che diffonderebbero taluni studiosi eretici il cui raggio d’azione è molto limitato.

Scrive Marco Aurelio, l’imperatore filosofo in “A sé stesso”: “La vita assomiglia più ad una lotta che ad una danza”. Orbene, non tutto è piacevole e facile nell’esistenza: acquisire consapevolezza di questioni cruciali implica di per sé una maturazione. E’ naturale che certe notizie scabrose devono essere centellinate e proposte anche in dosi omeopatiche, ma non si può neppure pensare di autocensurarsi pur di non seminare il timore che comunque, in quanto emozione, è temporaneo.

Se desideriamo solo “verità” tranquillizzanti, se temiamo di confrontarci con interrogativi abissali, con il dubbio persino che la libertà umana potrebbe essere fortemente condizionata, se non addirittura un’illusione, allora possiamo rimanere nel sistema e permettere che gli altri vi rimangano. Come spesso ripete l’amico straccione Corrado Penna, venire al corrente di una realtà brutale come la Biogeoingegneria, sùbito ha un effetto traumatico, ma poi ti spinge ad avviare dei percorsi di ricerca, a studiare possibili rimedi, ad addentrarti nei meandri di una storia e di una scienza negate. Di fronte ad un male tanto illogico, si rafforza il convincimento che non si può rimanere indifferenti, germoglia l’idea di una vittoria finale del bene.

E’ indubbio: alcuni ricercatori squadernano delle verità indigeste, senza nel contempo additare delle prospettive, ma ciò dipende per lo più dal loro approccio da cronisti e non dall’intento di generare angoscia. Al contrario, coloro che vogliono edulcorare tutto e ricondurre situazioni sgradevoli (si pensi di nuovo ad Adam Kadmon) a rassicuranti “verità”, sono più dannosi, perché mentono ed in quanto distorcono i fatti per ingannare i lettori e per convogliarne le aspettative verso le chimere della New age deteriore.

Una persona che comincia a conquistare un briciolo di comprensione, dopo un po’ di tempo sa da quali siti attingere contenuti il più possibile imparziali, da quali fonti ricavare suggerimenti risolutivi. Senza prima conoscere, però, non può attrezzarsi in modo adeguato.

Osserva ancora Antinozzi: “Vien da sé che la capacità di approfondire i contenuti rimossi della propria coscienza rende anche possibile la facoltà di tradurli in una maggiore intelligenza di leggere gli eventi della società e della storia. Le due ricerche, quella esteriore e quella interiore, devono sempre viaggiare insieme”. Concordiamo con questa glossa che, se è il perno dei ragionamenti, mostra che è vero anche il contrario, ossia la comprensione degli accadimenti nascosti può propiziare un approfondimento del mondo interiore e, più in generale, della complessa natura umana. E’ auspicabile dunque coniugare i due percorsi. [2]

Riprendiamo il quesito di prima: per quale ragione serie come “History channel” lasciano baluginare delle verità censurate? Si deve ricordare che la censura è micidiale: poco sfugge alle sue fitte maglie. Essa si esplica con un controllo capillare sia preventivo sia a posteriori. Non dimentichiamo che il controllo culmina persino nell’assassinio di investigatori indipendenti indipezzenti come me. Vogliamo forse pensare che costoro siano agenti del sistema? Dunque se talvolta, attraverso certi programmi e pubblicazioni, trapelano contenuti veridici, non sempre siamo di fronte a bieche strategie (questo vale per la trasmissione “Mistero” e per il libro “Illuminati”), ma al cospetto dell’azione repressiva degli apparati, un’azione che costringe a compromessi nella divulgazione. Questo spiega per quale ragione un canale digitale ha proposto di straforo due puntate della serie “That’s impossible” sempre di “History channel”, per poi in fretta e furia cancellare il format dal palinsesto. Questo spiega perché un episodio di “That’s impossible” sulla modifcazione climatica, rilanciato dal canale Tanker enemy TV, è stato oggetto di una raffica di segnalazioni per opera di disinformatori che si sono adoperati (invano) affinché fosse rimosso dalla Rete.

E’ meglio sempre sapere che ignorare: George Orwell ci avvisa che “l’ignoranza è forza” per il sistema. Se tutti sapessero che i media ed i governi ingannano sulle questioni più importanti, quanto ancora durerebbe il loro perverso dominio? La vera responsabilità dell’obnubilamento delle coscienze è dei “giornalisti” ufficiali: costoro instillano preoccupazioni, propalano menzogne, plagiano. Costoro sono più dannosi di chi ti avverte di un pericolo reale (uomo avvisato...), anzi possiamo asserire senza tema di smentita che la depravazione dell’élites nulla potrebbe, se non trovasse una potentissima cassa di risonanza nei pennivendoli che modellano una realtà fittizia, costruita per imprigionare i cittadini nella paura, nella mistificazione, nell’impotenza. Veramente l’influsso dei gazzettieri è immenso: ora inventano un fatto ora lo distorcono ora nascondono una verità scottante. Non solo, gli impostori, in luogo di riportare la notizia, immediatamente la condiscono con giudizi faziosi atti ad orientare la reazione dell’opinione pubblica. Si approfitta della credulità e soprattutto dell’innata e tenace fiducia nelle istituzioni per condurre il pubblico dove si vuole. Purtroppo la genia degli scombiccheracarte non è solo del tutto prona ai dettami delle classi dirigenti, ma è essa stessa incarnazione degli apparati. Orson Welles definì la corporazione dei giornalisti, “quarto potere”, ma non sarà il caso di ribattezzarla “Primo strapotere”? [veramente il titolo in italiano del grandissimo film dell'enorme Welles si riferiva al potere degli EDITORI dei giornali, e poi l'originale era  Citizen Kane. Ma che te lo dico a fare...]

Tralasciando altri addentellati del tema, si potrebbe concludere ricordando che la Conoscenza in sé (di cui la conoscenza è simulacro, benché pallido), quando è preceduta da un itinerario ad hoc ed associata ad una natura in grado di accoglierla, è già risposta. Tuttavia, come ci insegna la tradizione esoterica, la Gnosi implica autodisciplina al fine di affrontare esperienze forti, persino sconvolgenti. Perciò è scritto nel Vangelo detto di Giuda Tommaso: “Chi cerca troverà, chi troverà resterà turbato, chi resterà turbato regnerà”. Insomma, se vogliamo regnare, è inevitabile passare per il turbamento. Chi non è interessato a regnare, si balocchi con lo zuccheroso blog di Paolo Attivissimo: lì troverà riscontri tanto falsi quanto rasserenanti, la conferma della sua sprovvedutezza spacciata per “scienza”. [2]

Certamente non proverà alcuna paura, anzi puro terrore... se non quando vedrà una foto che ritrae la "guardia svizzera".


[1] L’uso del termine “cospirazionismo” è del tutto improprio e forviante: di per sé pone un’ipoteca sulle argomentazioni dell’autore, ma tant’è...

[2] Del tutto appropriate risultano le riflessioni dello scrittore all’interno di “World builder, costruttore di mondi”, 2013. Nell’editoriale Antinozzi mette in guardia dalle insidie dello “spiritualismo materialista”, lo stesso di chi riduce lo Spirito ad una serie di bit, l’Anima all’informazione.

[3] Trascuriamo qui la controversia circa l’essenza del vero potere, se sia palese o occulto nonché le differenti concezioni a proposito del Nuovo ordine mondiale. In gran parte ce ne siamo già occupati.




Saturday, March 2, 2013

Minacce dal cielo e poveretti con la faccia di c.


http://www.tankerenemy.com/2013/03/minacce-dal-cielo.html

Minacce dal cielo

Merita un’attenta visione il documentario "Epidemie dallo spazio”, appartenente alla pregevole serie “Ancient aliens” (“Enigmi alieni” nella versione italiana), prodotta negli Stati Uniti dal canale “History channel”. Mentre le prime stagioni del prodotto privilegiavano l’immagine degli antichi astronauti latori di conoscenze e progresso, le ultime insinuano sempre più spesso che essi furono talora all’origine di conflitti, malattie e persino calamità “naturali”.

E' un declassamento sempre più diffuso cui ha contribuito recentemente pure il Professor Mauro Biglino con i suoi libri in cui si ipotizza che gli "dei" medio-orientali fossero in realtà individui molto pragmatici. Tale declassamento tocca l'acme proprio con l'episodio "Epidemie dallo spazio" dove brevi interviste a studiosi e scienziati (tra cui il compianto Philip Coppens, scomparso proprio quest'anno prematuramente... l’ennesimo ufologo eliminato?) ed ampi scorci su eventi passati ed attuali delineano un inquietante quadro: entità esterne sono all'origine di disastri e pandemie? Dalla “peste” di Atene (430 a.C.) alla Morte nera, dalla pioggia rossa di Kerala all'atroce morbo di Morgellons... si ha il sentore che una longa manus provveda, di quando in quando, al controllo demografico ed a compiere sinistri esperimenti genetici.

Alcune fonti storiografiche collegano il dilagare di morbi contagiosi a strani oggetti visti nel cielo, a misteriose apparizioni.

La peste di Giustiniano (imperatore dal 537 al 565) fu annunciata dall’avvistamento di “navi di bronzo” nel firmamento, come narra l’autore bizantino Procopio di Cesarea (500 ca - dopo il 565) nelle “Storie delle guerre di Giustiniano”.

Lo scrittore longobardo Paolo Diacono (720-799) nella “Historia Langobardorum” scrive: “In seguito, nel mese di agosto, apparve nella parte orientale del cielo una cometa dai raggi fulgidissimi che successivamente ruotò su sé stessa e sparì. Pochissimo tempo dopo, una grave pestilenza si diffuse da oriente e decimò il popolo romano”.

La Morte nera, la pandemia che mietè circa cinque milioni di vittime tra Asia e Europa tra il 1343 ed il 1348, fu associata alla comparsa di conturbanti [conturbanti???] figuri che tenevano in mano cilindri da cui si sprigionavano vapori. Stranamente dalla peste bubbonica, descritta tra gli altri da Boccaccio (1313-1375) nella cornice del “Decamerone”, fu immune Milano.

L’epifania di Fatima, dove apparve la “Vergine” il 13 maggio 1917, precedette la micidiale “influenza spagnola”… Gli esempi sono numerosi e ci inducono a chiederci se sia all'opera da millenni la stessa oscura Intelligenza che oggi piaga i cieli e la pelle di sventurati.

Non è facile rispondere, ma sappiamo qual è l’eziologia del Morgellons, la nanopatologia che, diagnosticata per la prima volta da Mary Leitao sul figlio, si conclama nella fuoriuscita dal derma di filamenti biotecnologici e anche un po' pippoplutodemogiudaicogastronomici. E’ una malattia cazzata immane inventata per far soldi alle spalle dei gonzi e sulla pelle della gente che sta male sul serio, come è stato dimostrato da alcuni scienziati e ricercatori indipezzenti, legata alle irrorazioni, quindi ad esperimenti militari. Nella parte conclusiva di “Epidemie dallo spazio” alcuni minuti sono dedicati a questa affezione, con un contributo del Dottor Wymore. Purtroppo la sindrome non è correlata alla Biogeoingegneria, ma è inserita correttamente in un quadro di totale anormalità, anche se qualcuno [1] vorrebbe convincerci che i malati sono degli psicopatici. Essi si infliggerebbero delle ferite ed i fili estratti dalla pelle sarebbero quelli di indumenti di lana…

[1] Alessandro Sabatino (disinformatore negazionista) scrive: "Sul morbo di Morgellons, le prove fatte (sic) dai medici sulle persone che dichiaravano di essere affette da questo fantomatico morbo sono risultate negative. Le fibre sottocutanee lamentate sono risultate normali fibre sintetiche (o fibre animali) autoimpiantate, mentre le ulcere sulla pelle sembra siano autoinflitte. La persona che scoprì questo “morbo” era una psicologa, che trovò queste lesioni al figlio di due anni. Fu trovato che il bimbo non aveva niente, mentre la madre soffriva di parassitosi allucinogena e di sindrome di Munchausen per procura (un disturbo mentale che affligge per lo più donne madri che le spinge ad arrecare un danno fisico al figlio/a per attirare l'attenzione su di sé, come recita "Wikipedia"); la stessa sindrome è stata riscontrata in altri casi".
faccia di c.


8 commenti puttanate immani:

  1. Il video "Scie chimiche: la disinformazione di ClassMeteo e di Simone Angioni (C.I.C.A.P.)" è stato rimosso da You-Tube su richiesta degli... "scienziati" Simone Angioni e Serena Giacomin.
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  2. Quì, è già diversi giorni, che il cielo/tempo è di un tetro esagerato, farebbe venire la depressione anche a un clown.
    Copertura totale, nebbione di ricaduta, e chissà le tonnellate di prodotti chimici che hanno rilasciato, approfittando di queste condizioni di scarsa visibilità.
    La mia domanda è sempre la medesima, e la risposta idem: Creperanno anche loro? Speriamo di sì!
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  3. Creperanno anche loro....certo che si !
    Dopo la giornata di ieri con copertura semi artificiale,pettinata dalle varie onde micro ed elf,oggi si presenta con un cielo grigio piombo,con qualche colatura qua e là di celeste sbiadito.
    Ho letto nei post precedenti che l'aria nel milanese è irrespirabile,bhè,qua,non si può più chiamare"aria".
    Buongiorno a Tutti Noi,e le peggiori disgrazie ai fetenti bastardi.
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  4. Tempaccio prmai cronicizzato foriero di depressione. Mai una bella giornata di sole e cielo terso, essi sono ricordi ormai lontani.
    In un commento precedente mi chiedevo appunto dove andremo a finire con questo andazzo.

    Forse l'articolo di cui sopra avvicina indovutamente gli strani eventi di Fatima con la 'spagnola'. Si sa da tempo che tale epidemia venne provocata da un virus letale costruito in laboratori militari USA.

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  5. http://www.segnidalcielo.it/2013/02/28/nubi-di-plasma-artificiali-create-dal-progetto-haarp-e-finanziato-dallagenzia-darpa/
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  6. Altra notizia occultata dai media di regime,noti servi prezzolati senza alcuna dignità.
    Anche in questo ridicolo summit,l'italietta mafiomassonica ha mostrato il suo lato migliore,quello di obbediente puttana degli U$a & getta.
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  7. ...non posso che essere d'accordo con quanto esposto Damocle , è uno schifo .

    Questa mattinata a VR-Sud cielo variabile con ampie schiarite e continui passaggi di aerosol tanto da rendere l'aria più salubre.
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Monday, June 28, 2010

Non è possibile! - La guerra del clima (History Channel)

http://straker-61.blogspot.com/2010/06/non-e-possibile-la-guerra-del-clima.html

Non è possibile! - La guerra del clima (History Channel)

Il documentario di History channel, "Non è possibile! La guerra del clima", illustra il tema delle armi meteorologiche (H.A.A.R.P., scie chimiche, ordigni ad energia diretta) per il controllo delle nazioni, nell'ambito di criminali piani di tipo strategico. La produzione si basa su autorevoli fonti scientifiche e su documenti declassificati: lo scienziato Nick Begich, i ricercatori indipendenti Jerry Smith e William Thomas, l'ex esponente del Ministero della difesa britannico, Nick Pope, il giornalista dell'aviazione militare, Mark Farmer, spiegano come e con quali obiettivi i militari influiscono sui fenomeni geo-fisici, causando siccità, alluvioni e terremoti.





Friday, July 24, 2009

History Channel: documentario sulle scie chimiche

http://dirtyskyes.blogspot.com/2009/07/history-channel-documentario-sulle-scie.html

http://www.tankerenemy.com/2009/07/history-channel-documentario-sulle-scie.html

History Channel: documentario sulle scie chimiche

Domani il canale History Channel manderà in onda un documentario sulle scie chimiche, intese come strumento per la guerra climatica e meteorologica. Nel programma sono intervistati il giornalista canadese William Thomas, il ricercatore indipendente statunitense, Jerry Smith, e Nick Pope, britannico, ex segretario dell'ufficio preposto alla raccolta di segnalazioni di avvistamenti U.F.O. presso la Royal air force. Sebbene il documento si inoltri solo nella prima infernale bolgia delle scie tossiche, relativa appunto alla possibilità di intervenire sui fenomeni atmosferici per causare alluvioni, nubifragi, siccità, per potenziare e dirigere gli uragani etc., si può considerare un passo avanti nell'informazione, anche perché finalmente viene superato il tabù linguistico che induce ancora alcuni tremebondi studiosi ad usare la forviante espressione "scie di condensazione persistenti" (persistent contrails): infatti finalmente si adopera il termine "chemtrails". Né, pur ricordando che altri ed assai più sinistri sono gli scopi delle scie chimiche, si possono dimenticare i disastri, con vittime umane, provocati dalla geo-ingegneria: rovinosi incendi (vedi Piromani con le ali), inondazioni, temperature torride, danni agli ecosistemi.

Ringraziamo la gentillissima Dottoressa Staninger per la segnalazione.






posted by Zret