http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/11/quale-la-base-del-valore-delloro-loro-e.html

Ho già spiegato
come da una moneta convertibile (almeno teoricamente) in oro e quindi
titolo di credito nei confronti della banca che ne rendeva garante
(garante di avere l'oro - o in certi casi l'argento - corrispondente) e
pagabile al portatore si sia passati ad una moneta dal puro valore
legale che costituisce fonte di debito dei cittadini nei confronti delle
banche centrali.
Ma se tornare ad una moneta convertibile in oro e davvero garantita da
una banca statale, ridando alla nazione la sua sovranità monetaria,
sarebbe sicuramente positivo, è pur vero che finché gli stati sono
ostaggio di loschi politicanti (e quando mai non lo sono stati!)
impegnati a portare a compimento i piani delle élite occulte ci sarà ben
poca speranza che anche un simile cambiamento possa risollevare
definitivamente l'economia. Se lo scopo di chi ci governa è permettere
che siamo avvelenati/manipolati tramite scie chimiche e onde
elettromagnetiche è chiaro anche che la loro gestione della finanza è
finalizzata al tracollo economico. L'eliminazione del signoraggio
renderebbe più difficile realizzare i loro piani, ma li potrebbe davvero
fermare?
In Islanda la popolazione ha messo un freno alle devastanti politiche
del FMI e si è ribellata all'idea che il debito creato dai governanti
ricada sulla popolazione. Ma per quanto ancora ce la faranno? Speriamo
per sempre ma ricordatevi che non hanno ancora contestato mai né il
signoraggio né le scie chimiche e che si trovano un governo che ancora
sta provando a farli entrare nella comunità europea.
E poi c'è la questione dell'oro, il biondo metallo su cui è incentrato
questo articolo. Vi siete chiesti perché mai un grammo di oro debba
valere così tanto? Non si mangia, non si beve, non permette di curare le
malattie (o meglio ci sarebbe l'oro colloidale, che al pari
dell'argento ha delle potenziali applicazioni terapeutiche ma sono
pochissimo note e non sono certo quelle che fanno lievitare il valore
dell'oro); insomma l'oro ha solo alcune interessanti proprietà
metallurgiche e permette di fare dei bei gioielli.
Tutto questo non giustifica il valore economico che è stato dato nella
storia a questo metallo. Sinceramente i grani di cacao che si
utilizzavano nel regno Atzeco come moneta di scambio avevano sicuramente
un valore intrinseco molto più sensato.
E se pensiamo che il Vaticano detiene la gran parte dell'oro estratto
dalle viscere del nostro pianeta ci viene da pensare che nei secoli ci
hanno fatto credere che sia sensato considerare l'oro come un qualcosa
che abbia davvero un valore intrinseco in maniera tale da utilizzare
l'oro come strumento per dannare le genti e farne un idolo (vi ricordate
il mitico vitello d'oro dell'antico testamento?).
In realtà l'unica vera soluzione alla crisi economica è la presa di
coscienza collettiva del fatto che il sistema che ci domina non è basata
sull'interesse dei potenti per la moneta, ma sull'obbedienza cieca al
governo occulto, un governo per il quale l'interesse principale è
l'asservimento degli esseri umani e la creazione di un sistema basato
sulla violenza e la sofferenza ad ogni livello.
Solo allora la gente potrebbe decidere di sganciarsi dai controllori
occulti e rimettere in discussione anche i fondamenti dell'economia, non
solo abolendo il signoraggio, ma togliendo valore all'oro. In tal modo
il mitico vitello d'oro cesserebbe di essere un idolo tentatore ed il
Vaticano che ammassa lingotti d'oro li potrebbe usare solo per
costruirci una bella statua.
E adesso alcuni estratti da tre interessanti articoli che consiglio di
leggere per intero (e valutare criticamente, così come dovete fare per
ogni mio articolo)
.
le finanze vaticane
"...C'è un'urgente necessità morale di una nuova solidarietà"
Papa Benedetto XVI
"Senza
aver paura di sbagliare possiamo dire che i tesori d'oro e
d'argento amministrati dal Vaticano, non solo nelle sue banche e
filiali, ma anche nei suoi templi, oggi comprendono circa il
49% delle riserve d'oro del mondo"
Monsenor Rafael Rodriguez Guillen
"Da
solo il Vaticano potrebbe ripianare tutti i nostri debiti e
concederci un benessere mai sperimentato nella storia. Benedetto XVI, stiamo ancora aspettando la tua elemosina!"
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la maledizione dell'oro
Eppure
l'oro è rimasto in qualche maniera la base sottostante tutto ciò che
si definisce 'moneta legale' sin da quel tempo, ripresentandosi sulla
scena approssimativamente ogni 70 anni, promosso dal movimento che si
batte per la verità (truth movement) e dai patrioti di quel tempo
specifico, a loro eterno disappunto successivamente al fatto compiuto.
(...)
Il
maggiore e singolo detentore di lingotti rispetto a qualsiasi altra
organizzazione nel corso dei trascorsi 1.000 anni è, ed è sempre stato,
il Culto Romano che controlla la Chiesa Cattolica.
La Chiesa Cattolica Romana controlla approssimativamente 60.350
tonnellate d'oro, due volte la dimensione delle riserve ufficiali totali
di oro di tutto il mondo, o approssimativamente il 30,2% di tutto
l'oro mai estratto/prodotto. A prezzi correnti, è possibile stimare il
valore di tali beni che costituiscono il più grande tesoro della storia
dell'umanità in oltre 1.245 miliardi di dollari statunitensi ($).

Ai nostri giorni, la Chiesa Cattolica Romana è tornata a numeri che
l'hanno condotta nuovamente ad una posizione dominante nel settore
dell'oro di cui non si era testimoni dalla caduta del Sacro Romano
Impero (intorno al 1100), fase in cui controllava poco meno del 30%
dell'oro complessivamente presente nel mondo.
Per la maggior parte dei trascorsi 1.000 anni, la Chiesa Cattolica ha
assunto una posizione dominante che gli ha permesso di controllare i
mercati dell'oro a livello mondiale, in relazione al fatto di aver
posseduto oltre il 50% di tutto l'oro, ed in una posizione talmente
dominante, a partire dal XIV secolo fino a giungere al XVII secolo, da
controllare oltre il 60% di tutto l'oro mai estratto.
Tale tesoro nella sua totalità è stato suddiviso tra numerose riserve
dichiarate ed altrettanto numerose riserve non dichiarate. Soltanto il
20% delle riserve d'oro totali sono immagazzinate tramite 'partiti
terzi' in riserve ufficiali, la maggiore riserva dichiarata è
rappresentata dalla Federal Reserve Bank, seguita dalle riserve presenti
in Italia, Svizzera, Germania e Francia.
Questo è il Tesoro che una volta ancora verrà utilizzato per
riguadagnare il controllo del mondo servendosi del 'mascheramento' in
base al quale ci si orienterebbe a salvare il mondo tramite la 'moneta
legale' nel 2011/2012, a meno che persone di buona volontà non vengano
risvegliate dall'incantesimo lanciato dai banchieri e dal loro oro.
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il vaticano e il nuovo disardine mondiale
Questi
aspetti sono assai noti a coloro che hanno approfondito la nascita e
le origini dell'ideologia mondialista e sono altresì consapevoli dello
spirito che animava la creazione delle strutture sovranazionali.
Si potrebbe però obbiettare che si tratti solo di suggestioni “complottiste”, di cui i vertici del Vaticano non dovrebbero tenere conto, se non rischiando di coprirsi di ridicolo.
Eppure, solo 14 anni fa, Michel Schooyans, autorevole professore
dell'università cattolica di Loviano, dava alle stampe un libro
estremamente interessante, dal titolo “Nuovo disordine mondiale”,
dove metteva in evidenza le radici discutibili di organismi
internazionali quali l'ONU e denunciava un piano di controllo globale ad
esso collegato che passava per una drastica riduzione della
popolazione mondiale ed una progressiva perdita delle libertà personali
a vantaggio del rafforzamento dei centri decisionali mondialisti.
Le
tesi portate avanti da Schooyans, oltre ad essere un autentico pugno
nello stomaco, esprimono dunque una linea interpretativa che potremmo
definire autorevolissima della posizione della Chiesa riguardo ad un
problema, quale quello della "vita" e della sua strumentalizzazione, che
è preconizzato come un tentativo di "dittatura mondiale"
perseguita dai paesi più ricchi e che si avvale, nella visione proposta,
di importantissimi strumenti politici quali l'OMS (Organizzazione
Mondiale della Sanità), l'O.N.U., le ONG, la Banca Mondiale e tutte le
organizzazioni ad esse collegate.
Secondo l'Autore, il Nuovo Ordine Mondiale altro non è che il tentativo
di imporre la "filosofia dell'egoismo" dei paesi ricchi ai paesi
poveri o in via di sviluppo, ed il dominio di pochi su tutti gli
altri.[...]
L'ideologia sottostante che avrebbe avviato questa campagna di
"pianificazione familiare, a livello mondiale", del "genere" umano, è ad
avviso dell'Autore una sorta di incrocio tra l'ideologia di tipo
social-comunista alla Feuerbach (individui solo ingranaggi della
collettività), di Marx (le identità nazionali devono scomparire a favore
di un Nuovo Ordine Mondiale governato da una minoranza illuminata)
e di Lenin (tecnocrati illuminati che creano una rete di
organizzazioni internazionali al servizio della pianificazione umana),
con l'ideologia liberale alla Malthus (teorico della sicurezza
alimentare, per cui poveri e meno dotati vanno eliminati o non fatti
nascere), Bentham (utilitarismo etico, per cui il povero, che non
produce o non produce abbastanza e tuttavia pretende di consumare, sia
vinto dalla concorrenza) e Galton (uno dei massimi teorici eugenetici,
per cui è necessario favorire la trasmissione della vita solo tra i più
dotati).
Una
analisi lucida ed in netto anticipo coi tempi del processo che va
sotto il nome di “Nuovo Ordine Mondiale”, da un punto di vista non
esclusivamente cattolico.
Aspetto ancora più interessante, la prefazione di tale libro fu scritta
dall'allora Cardinale Joseph Ratzinger, attuale Papa Benedetto XVI.
Nel suo intervento, Ratzinger dimostrava di condividere le
preoccupazioni espresse dall'autore, ed altrettanto lucidamente metteva
in evidenza i pericoli che il processo di mondializzazione portava con
sé:
Nel
XIX secolo, la fede nel progresso era ancora un generico ottimismo che
si aspettava dalla marcia trionfale delle scienze un progressivo
miglioramento della condizione del mondo e l'approssimarsi, sempre più
incalzante, di una specie di paradiso; nel XX secolo, questa stessa fede
ha assunto una connotazione politica.
Da una parte, ci sono stati i sistemi di orientamento marxista che
promettevano all'uomo di raggiungere il regno desiderato tramite la
politica proposta dalla loro ideologia: un tentativo che è fallito in
maniera clamorosa.
Dall'altra, ci sono i tentativi di costruire il futuro attingendo, in
maniera più o meno profonda, alle fonti delle tradizioni liberali.
Questi tentativi stanno assumendo una configurazione sempre più
definita, che va sotto il nome di Nuovo Ordine Mondiale; trovano
espressione sempre più evidente nell'ONU e nelle sue Conferenze
internazionali, in particolare quelle del Cairo e di Pechino, che
nelle loro proposte di vie per arrivare a condizioni di vita diverse,
lasciano trasparire una vera e propria filosofia dell'uomo nuovo e del mondo nuovo.
L'allora
cardinale Ratzinger dimostrava quindi di comprendere molto bene quale
impalcatura ideologica stesse alla base di concetti quali “Nuovo Ordine
Mondiale”, usando tale espressione con piena cognizione di causa.
Lo stesso Ratzinger che, divenuto Papa Benedetto XVI, nel discorso di Natale del 2005 chiamava a raccolta gli uomini di buona volontà affinchè quel medesimo Nuovo Ordine Mondiale lo edificassero.