In questi anni abbiamo assistito ad una sempre più massiccia manipolazione climatica che, precisiamo, non si prefigge l'obiettivo finale dell'operazione cloverleaf che tutti conoscono, ma è una necessità operativa agli scopi molteplici e ramificati. Quelle che noi definiamo operazioni di aerosol clandestine e che per i più sono le famigerate scie chimiche o chemtrails, sono un mezzo per conseguire determinati obiettivi e nulla importa ai pianificatori del progetto se ciò porterà alla completa distruzione dei biomi.
Chiarito questo, per qualunque essere umano senziente e dotato di una coscienza, dovrebbe essere prioritario lanciare l'allarme, soprattutto se queste persone, che conoscono bene il problema, hanno la possibilità di far conoscere la reale gravità dei fatti. Così, però, non è, poiché un manipolo di sedicenti "scienziati", pur di guadagnare fior di quattrini e di mantenere privilegi nonché, in molti casi, popolarità, sono disposti non solo a tacere, ma addirittura ad elargire pillole velenose di disinformazione travestite da affermazioni di tipo scientifico. Essi, uomini senza coscienza, opportunisti senza dignità, servono i loro padroni fino in fondo ed usano ogni mezzo disponibile per ingannare il prossimo.
I meteorologi sono la chiave di lettura
Tempo fa, contattammo un meteorologo da strapazzo e, in merito alla questione chemtrails, gli facemmo notare che cosa avveniva nei nostri cieli all'insaputa dei più. Precisiamo che tale "esperto" non riusciva a centrare nessuna previsione meteo, poiché, negli ultimi due anni intervenivano sempre dei fattori per lui sconosciuti, che demolivano completamente le sue previsioni. Una volta informato su quanto accadeva, sembrò essere interessato e, ancorché forse preoccupato, un giorno concluse con una battuta: "Ah, ecco perché i meteorologi militari mi sbeffeggiano! Ora ho capito!".
In seguito sollecitammo un suo intervento affinché ci fornisse un sostegno nell'ambito della divulgazione sul grave problema "chemtrails", ma per settimane non si rese più disponibile ad un colloquio, sino a che dovemmo rinunciare. Stranamente, però, da quel fatidico giorno in cui l'"esperto meteo" comprese qual era la vera motivazione delle sue fallimentari previsioni, queste diventarono sempre più precise fino a comprendere, con estremo dettaglio, tutto l'arco della settimana. Caso strano, da allora egli è in grado di prevedere anche le famigerate "innocue velature". Sono quelle velature, per nulla innocue, che noi ben conosciamo e che sono causate dal passaggio di aerei non identificati a bassa quota.
Ebbene, che cosa ha permesso a questo meteorologo di operare un tale salto di qualità nelle sue previsioni meteo? Penso che sia chiaro: i bollettini meteo ORA gli arrivano dai militari, i quali sanno perfettamente quali saranno le attività di aerosol nel corso della settimana. In pratica l'"esperto" fu subornato in cambio di informazioni sicure sulla manipolazione del tempo.
In fondo poi, una volta appreso il meccanismo ed una volta appurati gli obiettivi delle attività chimico-biologiche in bassa ed alta atmosfera, non è difficile stilare ottime previsioni, senza per questo essere meteorologi e tanto meno ricevere, sottobanco, informazioni dai meteorologi militari. Noi ormai sappiamo che la maggior parte dei fronti nuvolosi forieri di precipitazioni viene o deviata oppure totalmente distrutta e ciò nell'ambito di fini che coinvolgono anche le sperimentazioni elettromagnetiche, le quali richiedono bassi valori di umidità relativa. Si assiste perciò all'intervento subitaneo e contemporaneo di decine di velivoli che, a quota cumulo, disegnano sfregi nell'area loro assegnata per quella determinata operazione, rilasciando tonnellate di particolato. Nel giro di una trentina di minuti, il fronte viene ogni volta dissolto e ad esso subentra un denso e mefitico banco di nebbia che, come si può notare, anche in televisione, viene ricompreso nella diciture "velature di passaggio", "nubi alte in quota", "cirri spissati", "nebbie diffuse", "nubi senza fenomeni" oppure... "innocue velature".
La diffusione delle giuste informazioni sull'"operazione copertura" è condizionata dall'evoluzione delle attività di aerosol clandestine. Infatti, laddove un tempo era frequente osservare scie chimiche di tipo persistente, ora gli avvelenatori hanno adottato nuove strategie di dissimulazione, privilegiando le ore notturne e relegando l'uso delle scie durevoli a pochi interventi ristretti nel tempo nelle ore diurne. Tra l'altro, l'impiego di aerosol particolari durante la notte, ha permesso in questi mesi di nascondere ad occhi non attenti le continue attività diurne (anche in luglio ed agosto). La mattina è infatti ormai una consuetudine osservare una fitta nebbia (che i servizi meteo si affrettano a giustificare in mille modi) anche in aree a bassa o bassissima umidità e forse solo pochi avranno notato che il cielo non è più azzurro quando è "sereno", ma biancastro, opaco, accecante, oltre che privo di formazioni nuvolose naturali. E' il particolato di metalli e polimeri che lo rende tale e ciò permette il passaggio indisturbato di velivoli non riconducibili al traffico "regolare" civile. Essi, infatti, hanno così la possibilità di disperdere elementi igroscopici di tipo persistente senza che questi siano visibili o quasi. Appare strano come certuni "scienziati" siano in grado di osservare nonché fotografare aerei che, secondo loro, incrociano a 12.000 metri di quota ed oltre, quando invece la visibilità è fortemente ridotta dalle dense foschie.
Sul portale meteogiornale.it si legge: "Quindi appare evidente come vi siano almeno tre macro-aree in Italia che da almeno quattro mesi non ricevono una quantità di pioggia adeguata. Esse sono le seguenti: l'area tosco-emiliana e, in parte, ligure, quella tirrenica centrale e quella sarda. Sulle motivazioni di tali anomalie si potrebbe scrivere molto, anche perché il discorso dovrebbe affrontare complicate questioni meteorologiche legate alle condizioni microclimatiche di queste regioni. Ad esempio, il continuo salto dell'area emiliano-romagnola e delle province limitrofe è stato causato da un'insistente e pertinace circolazione sud-occidentale che genera quasi sempre correnti di favonio appenninico (garbino) o comunque un'ombra pluviometrica sulla regione. [...] È abbastanza normale che si abbiano dei periodi sfortunati a proposito delle piogge in alcune regioni. [...] Come dicevano i Latini, mors tua, vita mea".
Strano che gli "esperti" di meteogiornale.it non abbiano notato l'inquietante correlazione tra le aree maggiormente irrorate e le regioni più colpite dalla siccità. Per loro è solo questione di sfortuna, in definitiva.
L'Osservatorio Geofisico di Modena, invece, per voce dell'"esperto meteo" Luca Lombroso, scrive: "Regione - Prosegue un autunno siccitoso e relativamente mite: le temperature sono tuttora di 4°C sopra le medie stagionali. La situazione vede una blanda circolazione di aria umida (ed inquinata) nei bassi strati, responsabile del grigiore di stamani. Domani saremo sfiorati da un fronte freddo che transita a nord delle Alpi e che porterà una fase di venti da SW, ma senza fenomeni, mentre fra venerdì e sabato entreranno correnti relativamente più fredde con una breve fase di bora associata al ritorno della nuvolosità del fronte occluso, con qualche pioggia. Da inizio settimana tornerà a consolidarsi un’anomala situazione di alta pressione. Oggi in pianura cielo ovattato da nubi medio-basse e dall’alta concentrazione di inquinanti, soprattutto polveri sottili; in montagna sereno e limpido, al più con qualche passaggio di nubi alte (cirri, scie di condensazione)".
Intanto, nei mesi scorsi e nel pieno silenzio dei media, altri corresponsabili di questo scempio, la fornitura dell'acqua potabile è stata privatizzata, dando così il via alla speculazione selvaggia su una risorsa primaria e che dovrebbe essere un bene di tutti. Si comprende quindi una delle tante motivazioni che spingono alla desertificazione del territorio. L'acqua sarà, un giorno non lontano, un bene di lusso che solo pochi potranno permettersi.
Ecco spiegate le velature, la scarsità di piogge e le pseudo scie di condensa, cari lettori ed ecco perché gli "uomini" che coprono con il loro silenzio, o peggio, con la disinformazione, le attività clandestine di aerosol, non sono degni di essere definiti tali. Essi rappresentano il punto più basso che mai l'umanità abbia toccato, asservendo la conoscenza al Male. Se la "scienza" è vestita di menzogna, non è preferibile un anima-le? Almeno gli animali hanno un'anima, mentre questi personaggi hanno venduto la loro anima (se mai l'hanno avuta) per un pugno di dollari.
E' un malato di mente e come tale dovrebbe essere trattato.
ReplyDeleteFarebbe la fortuna di psicologi e psichiatri